(Giancarlo Selmi) – Gira un video girato a Tripoli, Libia, nel quale si vede Almasri mentre uccide un uomo. Lo uccide picchiandolo a sangue. Come una belva feroce. Non c’era bisogno di questo video per sapere chi fosse Almasri e di quali orrendi crimini si fosse già macchiato, quando meloni, mantovano, piantedosi e nordio lo fecero scappare, gli assicurarono impunità, accomodandolo su un volo di stato e sottraendolo al giudizio del Tribunale Penale Internazionale.

Quella decisione è stata rivendicata da meloni. Oggi lei insieme ai suoi camerati di merende, esultano per lo sgombero del Leoncavallo richiamandosi alla “legalità”

Parla di rispetto della legalità, riferendosi al citato sgombero, una signora con un nome d’arte, si chiama Garnero si fa chiamare Santanchè. Una signora che è stata rinviata a giudizio con la terribile accusa di aver truffato l’INPS, quindi lo stato italiano. E non solo. La si accusa di bancarotta e non è esclusa l’aggravante della fraudolenza. Un curriculum di indagini e accuse degno di un camorrista, poco degno per un ministro.

Parla di ripristino della legalità Giuli, il re delle supercazzole con scappellamento a destra. Lo fa, ovviamente, riferendosi allo sgombero del Leoncavallo. Legalità oltraggiata in quel caso. Legalità piena, invece, a detta del re delle supercazzole, nel caso di CasaPound. Nonostante decine di sentenze, anche penali nei confronti degli occupatori e di un danno erariale di 4,5 milioni di euro.

La doppia morale è lo strumento preferito di chi morale non possiede. Nel caso di questa indegna, noiosa, incapace compagnia di guitti che ci governa, la doppia morale diventa tripla, quadrupla, quintupla e così via. Il numero dipende dalla necessità del momento. Il loro limite etico è così valicabile che, se dovesse servire, non è peregrino immaginare che di legalità possa parlare il peggiore degli ergastolani.

Il fondo è sempre più basso. Arrivederci al prossimo record. Qualcuno di loro che si occupa di scavare c’è sempre.