(Dott. Paolo Caruso) – Quando il Don Abbondio de “I promessi Sposi”, si incontrò con Renzo, sposo mancato a causa del divieto di don Rodrigo, gli chiese disinvoltamente: “Perché non eri tu il più forte? Io sarei stato dalla tua parte”. Scandalosamente il 15 agosto Putin, almeno da quel poco che è emerso, ha dimostrato di essere il più forte, e più che mai un prevaricatore dei diritti umani. E Trump mise in secondo piano la sua voglia espansionista, gli interessi dell’Ucraina, occupandosi piuttosto di affari. Si comportò da venditore di fumo, umiliando il mondo occidentale, che aveva riconosciuto in Lui il rappresentante più autorevole per arrivare ad un accordo di pace e il difensore del diritto di ogni popolo alla sua identità e alla autoaffermazione. Ben diverso era stato il trattamento riservato il 25 febbraio scorso a Zelensky, nel suo “studio ovale”, da dove lo cacciò perché non poteva avere ragione non essendo, nel suo immaginario, “il più forte”. Tappeto rosso, stretta di mano, con il palmo aperto all’insù per accogliere la protezione del suo anfitrione russo, cui serbò tutti gli onori dovuti ad un rispettabilissimo uomo di Stato. Il bisonte così incontrava l’orso russo, facendo pagare all’Occidente un prezzo in termini che la ventriloqua di Putin, la Zakharova, ha sbandierato come vittoria del suo Tycoon, lo zar Wladimir. Oggi alla Casa Bianca l’incontro con gli Europei “volenterosi”, ma volenterosi di che? Forse di subire una ulteriore umiliazione ? Ci sarà anche la nostra Meloni che, in veste di pseudo Pontiera del Nulla, non poteva mancare. Si tratterà delle imposizioni alla Ucraina e alla UE da parte di Putin. Con un Trump che dimenticando le grandi responsabilità della NATO e degli USA nel conflitto ucraino si presenterà da Uomo della pace, pronto a scaricare i suoi strali sulle scelte belliciste della UE e sui desideri di rivincita di Zelensky, con il rischio di un ulteriore annientamento geografico e culturale dell’Ucraina. E la minaccia all’Europa di non accettare richieste della stessa di entrare nella NATO o far parte della UE. Avranno un bel discutere con Donald che, coi fatti, da mediatore equidistante, è passato dalla parte dell’amico russo. L’ Europa, che non ha mai dimostrato compattezza e visione politica, si è fidata, e la pugnalata alle spalle è arrivata dal suo presunto alleato. Si spera ancora che ci siano spazi di ripresa, almeno in termini di dignità. Il Tycoon si sa è imprevedibile, e domani è un altro giorno…