
(Giancarlo Selmi) – Fra una regione, la Calabria, dove una città, Crotone, è collegata al resto, da una strada con il record mondiale di incidenti e di morti. Una strada nel cui percorso, ci sono ponti larghi due metri e percorribili da un’autovettura alla volta. Una regione dove esiste un’autostrada pericolosa, sconnessa e con un manto stradale vera e propria prova estrema per pneumatici e sospensioni. Ponti e tunnel in riparazione da 60 anni a fasi alterne. Un cantiere eterno.
Per non parlare delle linee ferroviarie. Salire su un treno, in Calabria, è un’esperienza unica, irripetibile. Il rapporto del treno, quindi del passeggero, con il tempo, diventa qualcosa di magico. Il treno diventa, esso stesso, una macchina del tempo. Si ritorna indietro, l’immaginazione galoppa, ci si aspetta l’assalto dei “pellerossa” da un momento all’altro. E poi la totale incertezza sui tempi di percorrenza, fa diventare il viaggio un’appendice della fatalità. Si sa quando si parte (non in orario, ovviamente), senza sapere quando, e come, si arriva.
In Sicilia accade la stessa cosa. L’autostrada Messina – Palermo dimostra come sia possibile reclamare un pedaggio per un’autostrada che, per alcuni tratti, pare mulattiera; la linea ferroviaria fra Messina e Ragusa ha meno intoppi, cambi e ritardi del famosissimo viaggio di Ulisse.
In mezzo a tutto ciò, collegando tutto ciò, ci sarà un ponte. Con corsie autostradali ed annessa linea ferroviaria. Un ponte la cui idea, solo quella fino ad ora, è costata un paio di miliardi. Un ponte che collegherà due regioni con reti autostradali e ferroviarie medievali. Mettendo a terra una bizzarra idea di sviluppo: quella che identifica in un ponte di qualche migliaio di metri, la panacea di tutti i mali.
Dimenticando i disagi a cui sarà obbligato chi il ponte vorrà raggiungere. E quelli a cui sarà obbligato chi dal ponte vorrà scendere.
A chi servirà? Quali veri interessi soddisferà?
Quali appetiti placherà? Queste sono le domande.
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Concordo al 100%
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lo sappiamo dal tempo che il ponte sullo stretto sarà solamente mangiatoia di stato e regioni ,magari fosse la tomba del suo novello faraone !ha hanno avuto ventenni per sistemare strade e ferrovie in Sicilia e Calabria, ilnulla assoluto di una classe politica da buttare nel cessò della storia.
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Dietro salvinio c’è la mafia e gli appetiti dei suoi amici politici che hanno preso per i fondelli i meridionali…una volta denominati dalla sega Nord ! terroni.
Quand’è che si sveglieranno e prendessero a calci nel cubo sti politici da 4 soldi?
La politica berlusconiana continua… non è mortro sopravvive nei suoi eredi…nella serie io sono io e voi non siete un c….
Potete pure condannarli ma siederanno sugli scranni del parlamento a decidere sui loro eclusivi interessi.
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Questo è quello che nel corso della sua recente “visita” a Rebibbia (tanto dei Trasporti si preoccupa qualcun altro) fra gli altri ha incontrato Alemanno (che sta lá) e del quale ha detto: “è chiaro che chi sbaglia paga, però nel pagare ci vuole dignità e rispetto”. Cioè, non so se.
Anche un pappagallo ‘mbriaco avrebbe di meglio e di piú da dire.
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ha detto che lo ha trovato arzillo assieme ad altri carcerati… dico perchè non ci va anche lui e tanti altri degni di galera…se ci si sta bene… grande pezzo di m…e perchè non è andato a visitare il suo ex suocero … sto stro…
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Il dibattito sul Ponte è stato inquinato da una tale infinità di fake news che si è perso il conto.
Innanzitutto il costo (13mld di Euro) è comprensivo di tutte le opere ad esso collegate (metropolitana di Messina, ferrovia alta capacità, etc.), mentre il costo del solo ponte è di 5mld di Euro (tra l’altro parzialmente finanziato dalla Unione Europea, in quanto parte del corridoio TEN-T europeo). L’alta velocità in realizzazione in altre parti d’Italia (per cui nessuno grida alle infiltrazioni mafiose) ha costi maggiori del ponte e delle opere ad esso collegate, ma nessuno si lamenta dell’impatto sulle casse dello stato (giustamente, visto che portano benefici).
L’analisi costi-benefici commissionata dal governo Conte 1 sull’opera ebbe esito positivo.
https://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/notizia/2021-05/Relazione%20-%20GdL%20Attraversamento%20stabile%20stretto%20%281%29.pdf?fbclid=IwY2xjawMNEoFleHRuA2FlbQIxMABicmlkETBjam1Xdm1oQTVObFRMakNqAR7tOl-ji0FrSKzL4LFYVBMPAbf6IHC7JQT__GBpp-U613qP9wYlbhXhTzjiRA_aem_PoQW2UFzUzA8WNCft0Ndrg
Il costo tra l’altro avrebbe un impatto sulle casse dello stato infinitamente minore di altre misure quali il superbonus, che viene quasi sempre osannato nonostante Bankitalia abbia recentemente certificato che i costi abbiano superato i benefici.
Per quanto riguarda il capitolo infiltrazioni mafiose, perchè allora non bloccare anche le opere che hanno un costo persino maggiore del ponte per tale motivo? In merito alla realizzazione del ponte saranno implementati i seguenti controlli (molti dei quali obbligatori in relazione alla presenza di fondi UE): White list fornitori, pagamenti tracciati, controlli ANAC, accessi al cantiere registrati, Cronoprogramma e costi pubblici (con audit periodici per ridurre il rischio di derive).
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Perchè non metti il bilancio della Società il Ponte?
è dalla sua nascita 1981 che sta ciucciandoo soldi pubblici….vedi te se il gioco vale la candela visto che ad oggi non c’è nulla di concreto.
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I bilanci sono pubblici, chiunque dotato di connessione internet può andarli a spulciare.
Non comprendo l’obiezione. I soldi sono stati spesi nella società perché l’opera è stata sempre rimandata, mai bocciata. Semmai bisognerebbe chiedere conto di quei soldi a chi non ha fatto nulla in passato. Neanche i governi Conte l’hanno bocciata definitivamente.
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“Il costo tra l’altro avrebbe un impatto sulle casse dello stato infinitamente minore di altre misure quali il superbonus, che viene quasi sempre osannato nonostante Bankitalia abbia recentemente certificato che i costi abbiano superato i benefici.”
In questo articolo ci sono alcuni spunti, nei confronti dell’analisi di Bankitalia, in realtà il discorso è molto più complesso, va tenuto conto del contesto in cui è stata applicata la misura e delle alternative esistenti all’epoca. Gli incentivi fiscali nell’edilizia durano ininterrottamente dal 1998, ho usufruito di quasi tutti e mi sono documentato a riguardo, se vuoi aprire un confronto su questo sono assolutamente disponibile.
https://www.lavoripubblici.it/news/superbonus-effetti-incentivi-fiscali-smentita-analisi-bankitalia-31018
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In realtà io volevo rimarcare il fatto che la tesi del “costa troppo” non è stata applicata ad altre misure ben più costose ed impattanti. In relazione ai vari bonus edilizi non sono sicuramente informato al tuo livello sui costi e benefici ex-post, se hai qualcosa al riguardo posta pure che ci do un’occhiata volentieri.
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P.S. Questo articolo è del 2023, io avevo trovato un’analisi pire recente dove, sul periodo di tempo maggiore, i costi superassero i benefici. Vedo di postarla più tardi…
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Questo lo avevo capito, forse l’esempio scelto non è stato proprio il più calzante.
Prima di tutto il provvedimento di cui si parla è stato introdotto in periodo di pandemia, quindi per fronteggiare l’emergenza di un’economia sofferente (aggiungerei da ben prima).
Senza un intervento diretto dello stato cosa si poteva fare? Era ipotizzabile che se ne facessero carico i privati? Direi di no, oltretutto in un periodo di grande crisi.
Intervenire come, però:
Cartolarizzazioni, privatizzazioni per fare cassa? Che non hanno funzionato in periodi normali, figuriamoci con una pandemia mondiale? Con il rischio di svendere il patrimonio pubblico, poi.
Emissione di nuovo debito pubblico? All’ epoca gli interessi giravano attorno al 4%, se non ricordo male.
Si è deciso di attingere al 5.000 mld di risparmi in mano ai privati: si offriva la possibilità di investire nella manutenzione e nell’ efficientamento del patrimonio edilizio privato, i soggetti interessati immettevano nell’economia parte dei loro risparmi subito, e sottolineo subito, con la promessa di restituirli in 5* anni con un interesse del 2%.
Ribadisco, una misura figlia dell’emergenza.
A meno di non credere alla favola della mano invisibile di Adam Smith, lo stato era, in quel momento, obbligato ad intervenire.
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Inoltre, l’analisi di Bankitalia parte da un presupposto quantomeno discutibile:
I debiti dello stato secondo SEC, che è un riferimento indipendente, sono classificabili in due categorie: monetizzabili e non monetizzabili.
Ai primi appartengono, ad esempio, i pagamenti di beni e servizi, ai secondi i crediti fiscali.
Su sollecitazione dell’ufficio competente, sotto il governo Draghi, viene richiesto ad Eurostat come contabilizzare i rimborsi del superbonus, richiesta curiosa poiché è evidente che uno sgravio fiscale viene perduto per sempre in caso di incapienza
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Il punto è lo stesso che volevo mettere in risalto io. La misura è andata avanti nonostante “costasse tanto”, perché si è guardato ai benefici correlati.
Sul ponte invece la discussione si è fermata al “costa tanto” e “c’è la mafia”. La gente ignora persino che i costi dell’insularità siciliana per lo stato italiano siano intorno ai 6 mld l’anno (la cifra precisa la si trova online).
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La misura è andata avanti nonostante “costasse tanto”, perché si è guardato ai benefici correlati.
È un bel passo avanti rispetto a:
che viene quasi sempre osannato nonostante Bankitalia abbia recentemente certificato che i costi abbiano superato i benefici.”
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Sul superbonus si stanno ancora discutendo gli effetti.
https://www.firstonline.info/superbonus-la-sua-eredita-e-fatta-da-extra-deficit-extra-debito-e-rallentamento-delle-costruzioni-lanalisi-dellosservatorio-cpi/
Poiché si è creato un deficit su cui si continueranno a pagare degli interessi per un periodo di tempo ancora lungo, non si riesce ancora a farne una valutazione definitiva.
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Firstonline è ultraliberista, ma è costretto ad ammettere che:
“Gli esperti dicono chiaro e tondo: “Il bonus può aver avuto un effetto positivo in un momento di recessione dell’economia. Ma, valutato alla distanza, ossia dopo essere stato ritirato, il suo effetto sull’economia è, quasi per definizione, uguale a zero”.
Ha quindi fatto il suo lavoro
Il fatto poi che abbia avvantaggiato le categorie catastali più alte, con esclusione di A1, A8 e A9, è fisiologico, era diretto a chi aveva capienza fiscale.
Il fatto che abbia generato deficit è invece una inesattezza, non sono soldi che lo stato versa, sono minori incassi. Gli effetti durano l’arco di tempo previsto dalla GU per i rimborsi, finita lì.
Se poi vogliamo dire che quanto non riscosso ci costringe ad altro debito pubblico, vogliamo parlare dei 90 miliardi l’anno di evasione fiscale?
PS. I conti, quelli veri, li farà l’ADE quando verrà rimborsata l’ultima rata dell’ultimo contribuente: il rimborso non è monetizzabile, se uno perde il lavoro, se la piccola impresa che ha praticato lo sconto in fattura fallisce, se la documentazione presenta irregolarità non sanabili (i controlli sono possibili fino a 7 anni dall’ultima rata percepita) il rimborso sfuma per sempre, ma intanto il soggetto ha cacciato i soldi fino all’ultima lira.
Se poi apro un altro capitolo sulla contabilizzazione secondo SEC e Eurostat posso andare avanti fino a domattina.
Comunque ti ringrazio per l’attenzione e la pazienza.
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Il dibattito sul Ponte è stato inquinato da una tale infinità di fake news che si è perso il conto.
Per esempio: CHE SIA FATTIBILE E CHE SI FARA’.
PAGLIACCIONE85, almeno ti sei rivelato per quel che sei. Non che non ne avessi avuto il sospettino quando hai fatto il negazionista del ca22o anche sul rischio sismico 😀
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Continui a fare il buffone e te ne vanti. Io non ho mai negato il rischio sismico, ho riportato le dichiarazioni dell’INGV che confermava che tutte le faglie erano state catalogate e studiate. La stessa INGV ha anche confermato che di tutte le faglie sono stati anche studiati gli eventi passati e le loro relative magnitudo.
Di tutto ciò ne è stato tenuto conto anche in fase di progettazione (tant’è che il progetto è stato redatto per resistere a eventi di magnitudo 8). Proprio per questo in fase di progettazione sono stati coinvolti anche i massimi esperti di progettazione di ponti giapponesi. Oltre che buffone e ignorante adesso ti diverti anche a riportare falsità.
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https://infosannio.com/2025/08/14/tutto-qui-2/#comment-365598
Ecco il mio commento.
Il 95% è un virgolettato di dichiarazioni di Bonelli (INGV), ma il tuo livello di comprensione del testo è così basso che non hai nè capito chi si esprimeva, nè di cosa stava parlando.
Posa la bottiglia della vodka, ne hai già bevuta abbastanza per questo mese.
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grazie della propaganda!
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Mandate il conto al club #sontuttiuguali situato ad Acitrullo in via degli Orgoglioni.
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Anche per questo dobbiamo ringraziare Enrico “occhi di tigre”, nipote di suo zio che, tra l’altro, ha permesso la nascita di questo governo e poi si è rintanato in Europa per continuare a fare il bene dell’Itaglia insieme al suo compare detto “il migliore”.
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Si devono ringraziare solo gli Italiani, a prescindere dagli “occhi di tigre” e ” i migliori” nonché quelli “Pronti”.
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bisognerebbe capire chi mai ha votato occhi di tigre ? C è qualcuno che lo sa ,anche perché continuano a dire che sono.stati votati dagli italiani è una seria falsità.,nessun italiano può votare, i partiti si votano tra loro e anche ora di dire basta, se continuano a dire di essere votati quando nessuno li conosce ,tipo Casini e altri prediletti che non si sganciano dalle poltrone da 45 anni ! Anche basta
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Elimanna, è per dire che chi sta in certi posti è perché, se non con il voto diretto, ha la spinta dell’elettorato (di chi non vota proprio) e nel favore della legge elettorale che loro decidono. Se non direttamente gli interessati, qualcuno deve aver votato chi ha partorito certe leggi mentre a qualcuno non interessava proprio.
Quindi torniamo al punto.
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Per fortuna la Sardegna è più distante.
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Vogliamo il ponte anche nooooiiii…!!!
😭💧Ueeeeeeh ueeeeeh
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perché no ,sono con te per l eventuale battaglia
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😆🤣😂
Mi sa che ci conviene risparmiare le forze per altre battaglie! 😘
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L’articolo contiene delle sacrosante verità! Vivo in Calabria (percorro la 106 centinaia di volte l’anno, la famosa strada della morte) le cose affermate nell’articolo sono sacrosante verità! Certo che di per sé il ponte serve, ma se per percorrere il tratto Cosenza -Altilia della A2 i nostri figli rischiano la vita tutti i giorni: è il tratto principale della Calabria perché porta all’aeroporto di Lamezia! Provate a prendere un treno a binario unico che percorre la ferrovia ionica vi sembrerà davvero di essere nel Far West! Provate a percorrere le assurde strade sulle bellissime catene montuose della Calabria e capirete perché la foresta nera ,che non vale la sola SILA, pur avendo un clima orrendo e molto più frequentata del Pollino, della Sila e dell’Aspromonte! E mi fermo qui. Ripeto se la domanda è così stupida del tipo serve il ponte non posso che rispondere: certo che serve, ma non è questo il punto!
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Il ponte costa tanto e serve a poco, ma si deve fare perché l’unica alternativa realmente praticabile è quella di continuare a pagarlo senza nemmeno avercelo.
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