
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – A leggere le nostre gazzette, si direbbe che Trump e Putin attendessero con ansia le istruzioni di Zelensky e dell’Ue (o dei suoi soci più mitomani, detti anche “volenterosi”) prima di incontrarsi oggi in Alaska per discutere delle loro faccenduole: Medio Oriente, Cina, Brics, Pacifico, Baltico, Artico, armi strategiche, gas, petrolio, terre rare, IA. Le istruzioni sono perentorie: “Non decidete nulla senza di noi”. Ovvio che Trump e Putin prendano buona nota scattando […]
Se no?
A leggere le nostre gazzette, si direbbe che Trump e Putin attendessero con ansia le istruzioni di Zelensky e dell’Ue (o dei suoi soci più mitomani, detti anche “volenterosi”) prima di incontrarsi oggi in Alaska per discutere delle loro faccenduole: Medio Oriente, Cina, Brics, Pacifico, Baltico, Artico, armi strategiche, gas, petrolio, terre rare, IA. Le istruzioni sono perentorie: “Non decidete nulla senza di noi”. Ovvio che Trump e Putin prendano buona nota scattando sull’attenti: “Ci mancherebbe, ogni vostro desiderio è un ordine. Anzi, mandateci qualche riga in ucraino e noi firmiamo a scatola chiusa”. Questa versione fumettistica della geopolitica, basata sul manicheismo buoni/cattivi, anzi amici/ nemici, non smette di sortire effetti tragici: gli ucraini spinti 11 anni fa ad avventurarsi nella guerra civile poi sfociata nella guerra aperta con la Russia, entrambe perse in partenza. Ma anche comici: i governi che hanno perso la guerra dettano condizioni ai russi che la stanno vincendo ogni giorno di più e, già che ci sono, pure agli americani. La domanda che aleggia nell’aria quando parlano è semplice: “Se no?”.
Di solito chi lancia ultimatum con la faccia feroce e la voce grossa ha il coltello dalla parte del manico: se il destinatario disobbedisce, peggio per lui. Ma quali leve, armi di pressione, rappresaglie hanno in serbo i mitomani di Bruxelles e Kiev nel caso in cui Trump e Putin non ottemperino ai loro diktat? La linea Maginot europea si è vista alla prova dei dazi. Appena ha visto Trump nel suo golf club privato in Scozia, Ursula si è sciolta come neve al sole: “Hai detto 15%? Ma non sarà poco?”. Un budino avrebbe resistito di più. Zelensky è un presidente scaduto e sconfitto, tra l’esercito in ginocchio che tracolla su tutto il fronte e il popolo stremato che invoca una tregua purchessia e rimpiange i bei tempi della neutralità, dopo aver assaporato i balsamici effetti di quell’affarone chiamato Nato. Trump l’aveva avvisato alla Casa Bianca: “Non hai carte”. Era un consiglio da amico: i falsi amici europei lo convinsero che fosse un “agguato”. Ora, se firma la pace sul fronte attuale, passa per uno che “cede” o “regala” territori, come se si potesse cedere o regalare ciò che si è perduto (in Donbass i russi stanno già ricostruendo e tutti sanno che quella ormai è Russia, come la Crimea); e deve guardarsi le spalle da nazionalisti e nazisti “amici”, tipo Azov. Se non firma, condanna altri ucraini a morire senza sapere perché: l’ha ammesso lui stesso di non poter recuperare i quei territori. E intanto ne perderà altri, perché Trump un’arma di pressione ce l’ha: appena chiude il rubinetto delle armi, Zelensky alza bandiera bianca. Che non è l’inevitabile “pace sporca” oggi rifiutata: è la resa senza condizioni.
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Ricordo che una sera/
ed era certo estate/
tornó la nube nera/
delle tue kretinate/
Ad ogni travaglismo/
t’inventi tu poeta/
ma con tristo lirismo:/
petomane in pineta/
La rima è cosa bella/
da amarsi a piú non posso/
Ma non se è tremarella/
di chi si *iscia addosso 😄
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Le recenti indiscrezioni del Daily Telegraph su una possibile proposta di Trump a Putin per un cessate il fuoco immediato in Ucraina rivelano dinamiche geopolitiche che meritano un’analisi più approfondita. Se confermata, questa iniziativa diplomatica offrirebbe uno spaccato illuminante sulla posizione strategica americana nel panorama internazionale contemporaneo
L’architettura della presunta proposta trumpiana si articola su due pilastri che, all’analisi, mostrano crepe strutturali significative. Il primo punto riguarderebbe la concessione ai russi dello sfruttamento delle miniere del Donbass, particolarmente quelle ricche di litio e terre rare. Ma quale logica sottende questa “generosa” offerta? La Russia controlla già militarmente quei territori e, di conseguenza, ha accesso de facto a quelle risorse strategiche. Offrire ciò che Mosca già possiede equivale a vendere aria fritta, una mossa che qualsiasi negoziatore esperto riconoscerebbe come priva di sostanza. Se l’obiettivo fosse davvero impedire lo sfruttamento russo di quelle miniere, l’unica strada percorribile sarebbe il contrario di un cessate il fuoco: una riconquista militare del territorio.
Il secondo elemento della proposta risulta ancora più paradossale e rivelatrice. Trump proporrebbe ai russi di investire in Alaska per l’estrazione di materie prime. Qui emerge il vero nocciolo della questione: perché mai la Russia dovrebbe rischiare capitali in un paese che ha dimostrato di poter congelare asset stranieri senza troppi scrupoli? I 300 miliardi di euro russi attualmente bloccati dalle sanzioni occidentali rappresentano un precedente eloquente. Senza contare che la Russia possiede territori immensi e largamente inesplorati: che senso avrebbe per Mosca investire in Alaska quando ha la Siberia a disposizione?
Ma è proprio in questa apparente irrazionalità che si nasconde la chiave di lettura più interessante. L’urgenza di attrarre capitali stranieri negli Stati Uniti emerge come una costante della strategia economica americana degli ultimi anni. Dalle petromonarchie del Golfo ai partner asiatici, passando per gli alleati europei, tutti hanno dovuto fare promesse di investimenti miliardari in territorio americano. Ora assistiamo al paradosso di un paese che, mascherando la richiesta sotto forma di concessione diplomatica, chiede investimenti persino ai propri avversari geopolitici.
Questa dinamica solleva interrogativi profondi sulla solidità finanziaria americana. Quando un sistema economico ha bisogno di capitali esterni al punto da corteggiare anche i nemici dichiarati, forse è il caso di chiedersi cosa bollirà davvero in pentola. E se si inizia con Putin, dove si finirà? Non sarebbe sorprendente vedere presto aperture verso gli ayatollah iraniani o persino verso Kim Jong Un, sempre sotto l’elegante veste della diplomazia costruttiva.
La realtà è che queste presunte “offerte irrinunciabili” riflettono una posizione di debolezza strutturale americana, più che di forza negoziale, un’inversione di ruoli che avrebbe fatto sorridere i vecchi strateghi della Guerra Fredda. Alina Jovkova
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…..
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Fino a l’altro ieri Vladimiro e Donaldo dovevano incontrarsi per “smembrare l’Ucraina”( cit Orsini) e vincere il nobel.
Oggi Marcolino mi dici “per discutere delle loro faccenduole: Medio Oriente, Cina, Brics, Pacifico, Baltico, Artico, armi strategiche, gas, petrolio, terre rare, IA.” a chi daranno il nobel allora?
Mi sembrate in ottima forma( tu e il tuo socio) tipo il tenente Frank Dreblin
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guarda che in Russia non ci sono più i comunisti al governo, hanno vinto i capitalisti neo-con in salsa russa.
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“Oggi Marcolino mi dici”, il nobel…. patetico.
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Per capitalisti intendi quella cosa legata all’economia e alla finanza? ah io di queste cose non ne so nulla,devi chiedere a Marcolino
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disse quello che trova il suo companatico speculando in titoli borsistici
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Patetico
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ops ho sbagliato video, questo è quello giusto per chi sa
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Ah ok infosannio ho capito il giochetto, buon ferragosto anche a voi
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Magari in Alaska stanno semplicemente girando l’ultimo episodio della “Pallottola spuntata “….
Per me la Follia sta lievitando e il conto lo ha pagato e prosegue a pagarlo la solita povera gente…più o meno ignorante…
Mi ripeto:
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Strategicamente Putin ha già vinto.
Era considerato un paria, da non toccare manco con un’asta e ora si reca in territorio ‘mericano, mentre tutti sbavano o tremano per sapere cosa vuole per fermare la guerra.
Il tipo arancione fa il vocione alla stampa, ma ha disperato bisogno di concludere un accordo e togliersi di torno le zecche EU.
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Disamina lucida e asciutta che descrive perfettamente l’attuale stato delle cose.
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Margotta la pasdaran di TravAllah !!!!
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Anche se cambi nick sempre il solito crEDino rimani.
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“Era considerato un paria…”. MA DA CHI? Mezza Europa dipendeva da lui per il gas e altro (tedeschi in primis) e tu continui a raccontare frottole.
“… tutti sbavano o tremano per sapere cosa vuole per fermare la guerra…”. Disse il piccolo Orsini di Infosannio.
“Il tipo arancione fa il vocione alla stampa, ma ha disperato bisogno di concludere un accordo e togliersi di torno le zecche EU”. Ha rproprio agione la carriola parlante: l’analisi è particolarmente lucida, fredda, equilibrata, equidistante 😂 😂 🤣 🤣 😂
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hahahah
sempre sul punto tu, vero?
sai almeno distinguere la tua mano destra dal tuo piede sinistro?
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hahahah
Lucido e asciutto.
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Purtroppo la multizucca multinick continua a contenere sempre lo stesso vuoto spazio siderale senza semi. Una specie di vacua, ridolinante oloturia spaziale da filmetto sf anni ’50 a budget vasso, versione trolletto da paesello peró.
Nulla di nuovo sotto il sole.
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Invece io rimango sempre più sbalordito (sotto il sole): le carriole parlano!
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Per sbalordire una zucca multinick a forma di orso Balooba del tuo stampo basta schioccare le dita.
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Loquasto, non è che ci voleva un genio particolare per capire a cosa si riferisse Adriano58 scrivendo “era considerato un paria etc.” Mi vergogno ( per te) a dovertelo spiegare. Quindi non mi addentro. Ti consiglio solo di VALUTARE i tempi. Scandiscili bene. Trattamento/Considerazione PRIMA dell’invasione dell’Ucraina, Trattamento/Considerazione DOPO l’invasione dell’Ucraina.
Poi è chiaro che anche a me, come a lui, viene il dubbio che tu non sappia distinguere mano destra da piede sinistro…
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Chiedi troppo a Rabarbaro Zucca.
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Ma tu Santo Disgusto, a parte criticare gli altri e Travglio, hai mai qualcosa (di intelligente) da dire nel merito?!
Da più di un anno che frequento questo ambiente non ho letto mai da te se non …ronzate, come anche da quache altro che di idee na ha solo una: venire qua a criticare Travaglio, e chi ne apprezza le analisi, per cercare di sminuirne il valore, senza rendersi conto che sminuite solo voi stessi.
Ma non ce l’avete un bar dove andare a sfogarvi?
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@Gaegal, anch’io frequento questo blog da un bel po’. Ma per “qualcosa di intelligente da dire” intendi le analisi “lucide” di Adriano58? No perché in caso me lo segno, così quando voglio passare per “intelligente” so cosa scrivere.
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Vedi di capirlo, è il suo ruolo nell’ecosistema. Deve spingere in eterno con le chele la sua decerebrata pallina senza semi, e cosí fará ben oltre la pensione.
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Dovresti provare ad argomentare, tipo: quello che scrivi è falso, sbagliato, assurdo PERCHÉ! Manca sempre un perché, un’argomentazione che sia, invece finisci sempre con l’approccio adolescenziale delle faccine!
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Ma scusa flamenco, come si fa a replicare a slogan triti e ritriti spacciati per analisi “lucide”?
“Strategicamente Putin ha già vinto” Frase pronunciato dal prof. Orsini nella sua prima apparizione televisiva mainstream, tre anni e mezzo fa. Come minimo il signor Adriano arriva un poco in ritardo.
“Era considerato un paria, da non toccare manco con un’asta”. Forzatura da tifoso incallito. I rapporti tra occidente e Putin erano molto più complessi.
“… mentre tutti sbavano o tremano per sapere cosa vuole per fermare la guerra”. Davanti ad analisi “lucide” come questa le strade sono due: o si sorvola, o si fa una pernacchia. A volte io scelgo la seconda.
“Il tipo arancione fa il vocione alla stampa, ma ha disperato bisogno di concludere un accordo e togliersi di torno le zecche EU”. Come sopra.
Facciamo cosi: la prossima volta sorvolo così evito pure le “vostre” ridicole repliche.
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Purtroppo la vittoria russa che si sta manifestano sul campo di battaglia è ancora piuttosto snobbata dal mainstream. Tre anni fa Orsini “sapeva” già come sarebbe finita e molti lo sbeffeggiavano e lo sbeffeggiano tuttora.
Sono tre anni che i russi sono diventati il male assoluto con cui non si può parlare e commerciare (anche se poi si commercia ancora)…
La bolla propagandistica in cui cercano di farci vivere è pensata per i polli, meglio non costruirci dentro una casa!
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flamenco carissimo, che ne dici di uscire da questo loop di batti e ribatti sui soliti slogan da quattro soldi? “La Russia ha vinto (o sta vincendo) la guerra”, “Orsini sapeva”, “i russi sono diventati il male assoluto”, “la bolla propagandistica pensata per i polli” (che naturalmente non siete mai voi). Mi si chiede di replicare a post che non dicono NULLA, NIENTE, ZERO. Io invece spernacchio. Potrei evitare di farlo? Si. Comunque vai a leggerti l’articolo di Cacciari. Non è male.
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Ma il Travaglio che oggi scrive che Putin e Trump si incontrano per “discutere delle loro faccenduole: Medio Oriente, Cina, Brics, Pacifico, Baltico, Artico, armi strategiche, gas, petrolio, terre rare, IA”, è per caso parente di quel Travaglio che, appena tre giorni fa, accusava l’Europa di inutilità ed inconcludenza perché non vi partecipa?
C’è una contraddizione in termini: se i motivi dell’incontro sono quelli, a che titolo l’Europa avrebbe mai dovuto partecipare?
Ma si sa, per dare addosso alla capra espiatoria per eccellenza (UvdL), ogni scusa è buona: fa fine e non impegna, ma soprattutto accontenta tifosetti e quartierino.
Chi non salta atlantista è, è!
Evvai con la ola!
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Chissà se alla domanda ma se dovessi scegliere dove vivere, preferiresti la Russia, gli States o l’Europa, cosa risponderebbe?
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Domanda inutile: ha già scelto.
E’ la stessa identica scelta di chi, a differenza di MT, sente la necessità di praticare il proprio quotidiano esercizio d’ipocrisia: a parole, sputando veleno addosso all’Occidente (o agli USA, o all’Europa, o all’Italia, secondo l’umore), sempiterna causa d’ogni male, ma nei fatti abbracciandolo e tenendoselo ben stretto, finendo così col diventarne involontariamente il miglior testimonial.
Buone Ferie di Augusto.
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Non è una contraddizione, anzi ribadisce il concetto di inutilità in quanto tale.
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E’ come dire che, siccome tu non sei venuto alla mia riunione di condominio, allora sei inutile.
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JD non ami il dissenso, la critica. Lo sport più interessante è quello di provare a impallinare quei quattro giornalisti- studiosi-intellettuali che criticano il sistema. “Se non ti piace perché non te ne vai in Russia dal tuo amico Putin?”, questo il concetto. Ovvie le affinità coi neri ucraini, con il loro Bandera e le svastiche. C’è una gran differenza tra criticare il potere che è sopra di noi e che spesso compie soprusi, e criticare chi dissente. Tutto è lecito in “democrazia” anche l’avversione ad essa!
In Alaska parleranno di Ucraina ma non solo, non pensare che per pel di carota l’Ucraina sia qualcosa di più di un fastidio. Per l’amico americano, occidentale come noi (a me viene un brivido solo a pensarlo), l’Europa è un posto da drpredarecome come un altro. Immagino te ne sarai accorto!
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Le tue conclusioni riguardo al mio pensiero sono del tutto errate.
Perdonami, ma non ho nessuna voglia di spiegartene i motivi.
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A me già l’uso del termine “faccenduole” a proposito di argomenti così, vogliamo dire, impegnativi indica una certa ironia… giusto per far risaltare la pochezza degli interessi e delle motivazioni EU.
Ma magari mi sbaglio, eh..
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Come diceva il Dio Cornuto sopra:
appena tre giorni fa, accusava l’Europa di inutilità ed inconcludenza perché non vi partecipa?
Proprio perché sono INUTILI e non partecipano, Ma gli piacerebbe esserci.
Praticamente è una canzone di Elio e le Storie Tese relativa ad una festa delle medie.
”tu non vieni”
”non importa sai, c’avevo judo/però vi ho portato i dischi/così potrete ballare i lenti”
”porta pure ma non entri”
”ma perché siete così? Io che credevo, io che speravo” (Tapparella)
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Ecce Bombo in strofa
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@ Circo Togni: in questo giorno di festa, vorrei ricordare pubblicamente che tu sei sempre quello che non ha tempo da perdere col sottoscritto: si vede proprio.
E’ ferragosto anche per gli ipocriti, evviva.
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Questo è un video estremamente e dico estremamente interessante.
L’OLP è sempre stata dipinta come organizzazione terrorista e l’invasione israeliana del Libano nel 1982 come necessaria per ‘fermare i lanci di razzi’ dal Libano meridionale.
In realtà le cose non sono andate affatto così.
Il 1 ottobre 1981, un’autobomba ha ucciso 83 persone a Beirut.
Nel dicembre di quell’anno almeno 18 bombe esplosero a Beirut.
Chi era l’artefice?
I servizi segreti Zionisti. L’esplosivo usato era quello di vecchi ordigni disinnescati per non lasciare tracce evidenti.
Così l’OLP fu provocata e dopo il lancio dei razzi, i zionisti la invasero nel giugno del 1982.
Seguì il bombardamento di Beirut che fece infuriare persino Reagan che appena l’anno prima aveva fatto un accordo con l’OLP. ”state causando un olocausto a Beirut!”
Dopo che il bamboccio zionista Gemayel venne ucciso da un attentato dell’OLP, scattò un’ulteriore azione delle milizie cristiane contro i palestinesi (massacro di Sabra e Chatila).
Cosa voleva Sharon? Voleva, e non solo lui, spingere i palestinesi in Giordania, così che potessero paradossalmente prendere il potere lì, scalzando gli ashemiti e formando uno stato palestinese fuori dalla Palestina.
Diabolico, no?
In seguito è stato preso di mira l’Irak, la politica era chiara: causare la frammentazione dei grandi stati arabi, per esempio l’Irak suddiviso in tre parti sunnita, sciita e kurda (strano eh?).
Con l’Irak nel 1981 accadde quel che è successo all’Iran nel 2025.
Gli americani sarebbero poi stati influenzati sempre contro Saddam, che non era nemico degli USA (anzi, contro l’Iran era alleato) ma era un supporter dei palestinesi, quindi contro gli Innominabili.
Seguono poi i nomi di gente come Lewis e Feith e la loro influenza sul governo Bush Jr.
Insomma, se non l’avete ancora visto selezionate l’audio o i sottotitoli. Buona visione e Maalox a tutti:
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Buon Ferragosto a TUTTI.
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Ma come?? E la ricostruzione?? Eravamo già s’accordo io e zezè: le infrastrutture le facciamo noi che abbiamo la tecnologia e l’esperienza, i ponti i viadotti le strade…. siamo i “migliori”. Non potete assolutamente decidere senza averci prima consultati.., vi faremo un’offerta che non potrete rifiutare!(cit.)
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Si potrebbe andare insieme al tuo funerale . Vengo anch’io,. No tu no ! Per vedere se la gente poi piange davvero….Dedicato all’ EU
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Vorrei avere le certezze di MT. Perché io, stupidino, non ho capito ancora la strategia di Trump (ammesso che ne abbia una e non una mezza dozzina intercambiabile). No perché i giorni pari si spertica in lodi del corrispondente russo, in quelli dispari (di solito dopo le chiacchere e i convenevoli), lo ricopre di insulti (“mi prende in giro”, “è un assassino”, “non vuole la pace” ecc.).
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Siamo in attesa che arrivi Mentana che si starà precipitando, dall’ombrellone dove meditava oziosamente, per dare inizio alla maratona del Trump-Putin day, infarcita di lucrosi spot pubblicitari (lo stipendio, uber alles!).Faccia in fretta, prima che finisca lo spettacolo, anche per dare il suo contributo riflessivo all’insegna del sempre-verde “C’è un aggredito e un aggressore! E tanto basta!”. Lungi da lui, però, adottarlo per la cosiddetta “unica democrazia del Medio Oriente”, alla quale si limita a rivolgere un semplice e paternalistico rimbrotto e nulla più.
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Man mano che trump (il salvinibriatore d’America, tipico stupido che si crede furbo) sopravvive alla pallottola che pazientemente lo aspetta, la VERA politica mondiale si chiarisce.
Mentre coi dem si fanno le stesse cose ma nascondendolo (un po’ come la destra italiana, il pd, in contrapposizione all’estrema destra al governo), i rep fanno i cattivi alla luce del sole.
Il problema però è che per fare i cattivi ci vuole la forza, e le ultime guerre (Ucraina e Gaza e Iran e Yemen) hanno già mostrato che la forza USA non è più quella di una volta. Del resto si era già capito in Afghanistan.
Quindi trump col suo fare da cow boy ubriaco è fuori tempo. Cerca soltanto di tenere finanziariamente a galla il paese qualche mese in più, magari facendo anche lui qualche soldo e facendolo fare ai suoi compagni di merende del quartierino, a fronte di un crollo economico inevitabile anche se fino all’ultimo sarà negato.
Il vertice in Alaska secondo me concluderà poco e niente, penso sia solo un contentino che la Russia ha dato al fanfarone sempliciotto per prendere ulteriore tempo, in modo da completare gli obiettivi strategici della guerra (secondo me non si fermano finchè non hanno preso anche Odessa, città di russi che non vedono l’ora, e ultimo accesso al mare ucraino). Il fronte ucraino crolla ormai, presto si renderanno conto che sono stati USAti come un paese mercenario, sedotti e abbandonati, corrotti e rovinati.
Il mondo multipolare è già nato, si tratta solo di formalizzare. L’Impero di Uccidente è sul viale del tramonto, i titoli di coda (e gli ultimi colpi di coda) sono già partiti.
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Anch’io credo che non si concluderà granché. Il bisteccone biondo, Putin se lo mangerà in insalata facendogli credere che è stato assolutamente fondamentale per aprire la strada, che sarà lunga, alla pace. E che gli europei saranno di ostacolo e che quindi bisognerà sbarazzarsene (basterebbe la minaccia di aumentare di due punti i dazi… e quegli imbecilli crollano subito ai suoi piedi). Quindi applausi mondiali per il primo, mentre il secondo, sornione, aspetta di mettere ZeZe con le spalle completamente al muro. Gli ucraini ne hanno le OO piene di morire per l’ambizione di un comico senz’arte né parte. Se facessero un referendum al di fuori del Donbass vero e proprio, sull’annessione alla Russia (che possiede risorse da far ricchi tutti i russofoni/russofili e non solo, senza rinunciare alla lingua degli antenati) questi lo vincerebbero senza difficoltà. Figurati se Kiev rischia la debacle. Ma quando i denari europei cominceranno, giocoforza, a scarseggiare… allora sarà il momento per Putin di sferrare l’ultimo assalto, il definitivo. E piazza Maidan sarà chiamata (su ns proposta)… Piazzale Loretov!
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Non so se vi ricordate la serie TV degli anni ’80 “I Visitors” alieni dall’aspetto umano che raggiungono il pianeta Terra, col pretesto di essere in cerca di aiuto in quanto bisognosi di alcune risorse che sul loro pianeta di origine stanno esaurendosi. Purtroppo si scopre in seguito che in realtà sotto le loro sembianze umane si celano dei feroci rettili, che si cibano di animali ancora vivi.
Non vi ricorda qualcuno ?
Ecco, spero tanto che Putin abbia capito con chi ha a che fare e non si faccia mangiare.
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“ prima di incontrarsi oggi in Alaska per discutere delle loro faccenduole: Medio Oriente, Cina, Brics, Pacifico, Baltico, Artico, armi strategiche, gas, petrolio, terre rare” cioè le ragioni della guerra fra USA e Russia per interposta procura ucraina! Un conflitto non locale, ma inserito in un contesto geopolitico globale per la sua particolare posizione geografica, per le risorse, per i rapporti/affari tra superpotenze che devono accordarsi per concludere un affare, visto che di questo si tratta, un affare economico/finanziario dove sono stati investiti parecchi soldi….Che ci starebbe a fare l’ Europa quando da decenni e’ subalterna economicamente, politicamente e militarmente agli USA, via NATO, senza mostrare alcun interesse indipendente e sovrano rispetto a quello americano? Ubi major, minor cessat….ed il mancato coinvolgimento europeo è la rappresentazione formale/mediatica di un dato di fatto, che l’ Europa ha scelto di essere un interlocutore non paritario, minor, la cui presenza è inutile! Oltretutto mentre in passato figure politiche di un certo spessore potevano pretendere almeno un invito di rispetto istituzionale, gli attuali personaggetti europei non risultano degni nemmeno dell’ educazione di protocollo, al massimo si coinvolgono come bancomat….. e di cosa ci vuoi parlare con lo sportello del bancomat! Peccato che normalmente al bancomat si ritirano i propri soldi, mentre gli americani ritirarono i nostri, e poi concludono i propri affari con i veri interlocutori! E se arriverà qualcosa nella futura ricostruzione, sarà per gentile concessione dopo l’ accordo, perché i garzoni di bottega vanno tenuti fidelizzati …..quanto poi sarà il vantaggio economico per i cittadini europei, e non per i soliti prenditori, e’ tutto da vedere, intanto paghiamo noi , e non vorrei che alla fine andasse come di prassi, socializzare le perdite e privatizzare i profitti ……Un capolavoro da veri minus, più che minor, ci siamo superati !
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“i governi che hanno perso la guerra dettano condizioni ai russi che la stanno vincendo”
Sì, questo è l’aspetto più comico della faccenda.
Immaginiamoci la situazione ribaltata: l’alleanza Ucraina-Nato conquista il 20% del territorio russo, ma i russi dicono che la guerra l’hanno vinta loro perché l’alleanza non ha conquistato il 100% della Russia in 3 giorni.
Sai le risate!
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Ah, altro video TREMENDO.
Ricordate l’USS Liberty del 1967.
Qui Candace Owens intervista uno dei sopravvissuti all’attacco zionista.
Non solo fu chiarissimamente intenzionale (anche se c’é chi continua a negarlo, tipo Ben Shapiro che ad okkio, è uno degli ‘eletti’) ma i superstiti furono minacciati di essere perseguitati se non fatti fuori.
Dai loro superiori. E Lyndon Johnson pare che fosse a letto con un’amante del Mossad quella mattina (8 giugno 1967).
La nave americana, dopo essere stata attaccata da diversi jet israeliani, venne attaccata da tre siluranti e ridotta quasi all’affondamento.
Per 17 ore nessuno li aiutò, i rinforzi americani non erano distanti ma non ebbero alcuna fretta.
Ma la Liberty non andò a fondo.
Pensate che i zionisti mitragliarono addirittura le scialuppe di salvataggio che buttarono a mare dopo il siluramento, per metterci almeno i feriti più gravi.
Questo era un ‘incidente’.
Perché la Liberty era una nave trasporto cavalli egiziana, pensate un pò, una minaccia esistenziale, sicuramente!
Sottotitoli in ITA e buona visione.
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“Elenco di nickname che potrebbero apparire prossimamente su I.S.:
-Santologuast’ED85
-EDrottnqul85
-RottnqulEDguasto85
-Curiosonerttnqul85″
da Sparviero in altro Post.
Lo posto e farò “copia e incolla” spesso perché Sparviero mi ha fatto ridere con le lacrime. Soprattutto con “RottnqulEDguasto85″….🤣🤣🤣🤣
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Carol…in sintesi zucca vuota!
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MI chiedo per esmplificare il problema: chi ha chiesto l’incontro in Alaska?
Ho dei dubbi che sia stato Putin…infatti continua a guerreggiare!
Quindi il perdente! Si è arreso!
Faremo una pace però giusta …siiii a favore del èpertdfente! hahahha….
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“guerra civile poi sfociata nella guerra aperta con la Russia” solamente la propaganda russa parla di guerra civile. In verità è stata un’invasione (gli omini verdi). Fra le tante fonti possibili la migliore è secondo me il libro *dettagliatissimo* del famoso giornalista russo Mikhail Zygar “War and Punishment”
https://www.lafeltrinelli.it/war-punishment-story-of-russian-libro-inglese-mikhail-zygar/e/9781399609029
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