
(Elena Basile – lafionda.org) – Il pensiero di Liliana Segre, esternato ripetutamente sulla stampa più letta, appare attualmente in minoranza. Non era così quando, dopo 10.000 morti, mi vidi accusata dall’intero arco costituzionale, nonché dallo spazio mediatico, per aver avuto l’ardire di rivolgermi alla Senatrice per condividere una riflessione sull’esistenza di una medesima mentalità — riassumibile nella disumanizzazione del nemico — che accomuna i nazisti di un tempo agli israeliani di oggi.
Mi rivolsi alla Senatrice in quanto la consideravo l’esponente più influente della comunità ebraica. L’avevo ammirata per il coraggio e l’indignazione morale espressi nella denuncia dei crimini nazisti che ella stessa aveva patito.
Sono stata così ingenua da pensare che la Senatrice avrebbe potuto, insieme al movimento di protesta contro il genocidio, levare la sua voce e condannare Israele.
L’intervista che avevo letto su la Repubblica, credo, nella quale la Senatrice — pilotata forse male dal suo intervistatore — esordiva affermando di non riuscire a dormire pensando ai bambini israeliani sterminati dall’attacco terroristico del 7 ottobre, per poi aggiungere, alla fine, che era spiacente per la morte di tutti i bambini di ogni religione e nazionalità, mi colpì sgradevolmente. Mi spinse a pubblicare un video sui social media in cui mi appellavo a Liliana Segre per fare chiarezza.
Non avendo ritrovato l’intervista, aggredita persino da coloro che reputavo amici, decisi di scusarmi. Lo feci in buona fede, pensando di essere stata vittima di un’allucinazione.
Naturalmente, le mie scuse furono interpretate malignamente e subii un linciaggio mediatico: si sostenne che mi ero scusata per paura delle querele della Segre. Così, del resto, si può leggere su Wikipedia in inglese (non quello italiano), che mi fa l’onore di uno spazio, elencando i miei incarichi diplomatici e la mia attività di scrittrice ed editorialista.
Malgrado le due querele, civile e penale, per diffamazione con l’aggravante della discriminazione razziale, stiano andando avanti, ho continuato, per dimostrare che non mi lascio intimidire né silenziare, a confutare in diverse occasioni il pensiero della Senatrice — non, e dico non, perché abbia qualcosa di personale contro la donna Liliana Segre, e certamente non contro l’ebrea, che rispetto e ammiro per la sua instancabile opera di testimonianza contro i crimini nazisti — ma in quanto considero le sue dichiarazioni sul conflitto israelo-palestinese pericolose e fuorvianti.
Purtroppo, nell’ideologia della Senatrice rintraccio quel pensiero binario, quei doppi standard che mi avevano colpito fin dall’inizio e che avevo denunciato, attirandomi le violente critiche di tutto lo spazio politico-mediatico.
L’opposizione all’uso della parola “genocidio” per indicare quanto sta avvenendo a Gaza, a mio avviso, è indicativa di una distinzione tra il popolo ebraico — che merita il riconoscimento di avere patito lo sterminio — e tutti gli altri popoli. Insomma, da una parte c’è il popolo eletto, dall’altra tutte le altre vittime. È una logica terribile, non lontana, per certi aspetti, da quella incarnata dalla Germania, la cui propaganda faceva credere ai tedeschi di essere migliori degli altri.
La CIG, organo giudiziario principale dell’ONU, ha chiesto a Israele di prendere misure concrete per evitare il genocidio, considerandolo quindi plausibile. È stata adita dal Sudafrica, che nel 2024 ha rivolto questa terribile accusa a Israele.
La Corte Penale Internazionale (CPI), di cui fanno parte molti Paesi europei — Italia in primis — ha emesso un mandato di arresto contro il Primo Ministro Netanyahu e il Ministro della Difesa Gallant per crimini di guerra e contro l’umanità, non eseguito (né eseguibile) da Washington e da vari Paesi europei, tra cui Italia e Ungheria.
Se Israele venisse considerato uno “Stato genocida” dalla comunità internazionale, scatterebbero misure di isolamento e sanzioni in grado di colpire duramente Tel Aviv e indurre forse il governo terrorista a cessare la sua attività criminale.
La Senatrice giustifica la sua opposizione al termine “genocidio” affermando che questa accusa rivolta a Israele è piena di odio ed è vendicativa. Essa sarebbe antisemita.
L’antisemitismo, un’accusa infamante, è oggi rivolta ai critici di Israele, a coloro che odiano i crimini contro un popolo inerme. È una menzogna, che serve a proteggere l’impunità dello Stato terrorista israeliano.
L’antisemitismo si è manifestato storicamente con la persecuzione della minoranza ebraica, della diaspora: una minoranza nei vari Paesi europei, discriminata, uccisa, torturata per i suoi usi e costumi, per la religione, per l’etnia, addirittura per i tratti somatici. È durato secoli.
Dopo l’Olocausto, con il riconoscimento pieno delle comunità ebraiche e dei crimini perpetrati, la nascita dello Stato di Israele — alleato dell’Occidente — ha, a mio avviso, quasi del tutto cancellato un fenomeno che aveva radici storiche e caratteristiche proprie.
L’odio odierno per Israele è odio politico, è indignazione nei confronti di uno Stato terrorista, per i suoi crimini, per la sua illegalità, per il totale disprezzo mostrato verso il diritto internazionale e verso le sue vittime.
Il rancore politico per il governo israeliano, sbagliando, viene trasferito ai suoi sostenitori, ebrei e non. L’accusa agli ebrei della diaspora di proteggere Israele sfocia in un odio politico che nulla ha a che vedere con la discriminazione razziale.
Sarebbe pertanto importante che le comunità ebraiche prendessero tutte le distanze da Netanyahu ma anche dai crimini passati di Israele, dalla sua illegalità iniziata nel 1967, dalle spedizioni e punizioni collettive della popolazione di Gaza, dalle forme di apartheid instaurate in Cisgiordania — esattamente come i tedeschi hanno rinnegato i loro passati leader nazisti.
Hamas è una creazione occidentale e israeliana. La CIA e Netanyahu hanno utilizzato il Qatar al fine di finanziare Hamas, in modo da erodere il potere dell’Autorità Palestinese. Hamas, eletto nel 2006, fece non poche aperture verso il riconoscimento di Israele.
L’Occidente, spinto da Israele e dagli Stati Uniti, non volle mai iniziare un dialogo politico, né riconoscere una organizzazione democraticamente eletta dai Palestinesi, né avviare quel processo virtuoso che negli anni Novanta trasformò l’OLP — organizzazione allora armata e responsabile di attacchi terroristici — in una entità politica con cui affrontare il conflitto nel quadro del processo di Oslo.
Spiace notare che, accanto alla Segre, alcuni amici parlino del ritiro di Sharon da Gaza nel 2005 come di un’occasione persa per i Palestinesi, che invece di esserne felici elessero Hamas.
La Segre, e i tanti analisti che diffondono queste tesi false, non rivelano come, immediatamente dopo, venne instaurato l’illegale blocco economico di Gaza e si procedette alla violazione delle più elementari libertà individuali palestinesi.
Fa tristezza pensare che la Segre e alcuni amici continuino a chiamare il 7 ottobre “pogrom”, espressione utilizzata per stigmatizzare le esplosioni di odio razziale contro le comunità ebraiche. Come ho cercato di chiarire più volte, Hamas è riconosciuta dal diritto onusiano come un’organizzazione con un braccio politico e uno armato, per la liberazione di un popolo sotto occupazione illegale e criminale.
Se Hamas uccide i soldati israeliani che mantengono il blocco e l’occupazione di Gaza, condannata da tante risoluzioni ONU, agisce in linea con il diritto internazionale, a protezione di un popolo oppresso.
Se Hamas, fuori da Gaza, uccide civili israeliani, compie atti di terrorismo. Questi non sono atti antisemiti, ma atti terroristici contro una potenza occupante, considerata nemica. Gli Ucraini colpiscono civili russi per le stesse identiche ragioni.
L’odio per Israele, per i suoi sostenitori, ebrei e non, è politico e ideologico: non è razziale né antisemita.
Se i tedeschi non avessero chiesto perdono per i crimini nazisti, ma avessero cercato di giustificarli, sarebbero stati disprezzati — non in quanto ariani, ma per l’indulgenza verso crimini inenarrabili.
Mi ripeto, ma credo sia importante fare chiarezza in una confusione che semina il male. Essa non giova a nessuno: non alla diaspora ebraica, né a Israele, né all’Occidente.
La nostra civiltà giudaico-cristiana sta perdendo l’anima. Israele si sta autodistruggendo, come gli Stati Uniti di Biden e Trump, come l’Italia, governata da una Presidente che rivendica di essere cristiana e donna, ma applica doppi standard brutali e non condanna né sanziona Israele.
Il Presidente Mattarella non è da meno. Le sue affermazioni ingiuriose contro la Russia, di cui ha offeso la memoria dei 27 milioni di caduti nella guerra contro la Germania nazista, sono state accompagnate dai balbettamenti nei confronti di Israele.
Appare tragicomico che Mattarella, dopo 60.000 civili morti, riconosca solo ora una “ostinazione a uccidere a Gaza”.
Nelle sue dichiarazioni si è immediatamente soffermato sull’antisemitismo: uno strumento, ormai, utile solo a silenziare le critiche e assicurare l’impunità di uno Stato terrorista.
I nostri valori costituzionali sono allora rinnegati, la nostra Costituzione tradita.
Pensate ai padri costituenti che si rivoltano nella tomba, mentre assistono alla complicità dell’Italia con un genocidio che avviene accanto a noi, nel Mediterraneo, grazie alla nostra cooperazione politica, militare ed economica.
Francesca Albanese, esperta giuridica dell’ONU che svolge in modo egregio il suo lavoro, è stata sanzionata da una potenza straniera. Non ha diritto alla protezione del Presidente della Repubblica né del Primo Ministro italiano.
Ex detenuti statunitensi, autori di omicidi, di cui si chiede giustamente l’estradizione, sono invece accolti dalla Meloni in pompa magna all’aeroporto.
Un mondo surreale, orwelliano, che non dobbiamo stancarci di denunciare.
Tornando alla Senatrice Segre: non capisco dove sia finita la forza morale che l’ha portata a stigmatizzare, con atroci dettagli, la crudeltà nazista. Non mi sembra che stia facendo lo stesso con le crudeltà israeliane, che esistevano anche prima del 7 ottobre.
Purtroppo, la tendenza a difendere l’esclusività del Giorno della Memoria, riferito solo alle vittime dell’Olocausto, senza comprenderne il significato più profondo — la difesa di tutti i popoli e di tutte le vittime della violenza di Stato — è indicativa di doppi standard inaccettabili.
Il desiderio di proteggere a qualsiasi costo lo Stato terrorista Israele dall’accusa di genocidio rivela una intenzione discriminatoria nel giudizio dei fatti storici.
La Senatrice condanna Netanyahu, affermando tuttavia di saper distinguere tra un governo democraticamente eletto, quello israeliano, e una organizzazione terroristica come Hamas. A parte il fatto che Hamas è stata anch’essa eletta, la dichiarazione della Segre è sintomo di un pensiero binario, incapace di comprendere che maggiori sono le responsabilità di uno Stato rispetto a quelle di un’organizzazione terroristica, che — dopo decenni di abusi e mancanza di canali politici — si è ribellata brutalmente all’oppressore.
Rimpiangiamo Craxi, Andreotti, Barak: in grado di dichiarare che, se fossero nati in un campo profughi palestinese, sarebbero stati terroristi.
Che sensibilità, che cultura, che senso obiettivo della storia — rispetto alle affabulazioni razziste e al suprematismo bianco oggi in voga!
Oggi si considerano i terroristi di Hamas dei subumani, Untermenschen, proprio come tutti i palestinesi, colpevoli di averli eletti o di simpatizzare per loro.
Si finge di non sapere che il terrorismo nasce sempre dove cresce l’oppressione e manca ogni dialogo politico.
I carbonari, che portiamo ad esempio nelle scuole elementari, erano terroristi.
Menachem Begin era un terrorista, poi divenuto Primo Ministro israeliano. La nascita dello Stato di Israele è stata accompagnata dal terrorismo ebraico.
Come ho detto in un video, e vorrei che fossimo tutti d’accordo — la Segre inclusa — non esistono popoli eletti, non esistono potenze eccezionali o indispensabili.
Esiste l’umanità, con i suoi diritti e la sua lotta perpetua contro la barbarie.
piu’ chiaro di cosi’.
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Personalmente, sottoscrivo fino all’ultima virgola del coraggioso, meditato, equilibrato scritto di Elena Basile. Rifiutare la realtà delle azioni genocide – differenti da quelle naziste solo perché moderate (si fa per dire) da considerazioni di immagine – dello stato terrorista di Israele è un vulnus insopportabile a tutti i valori che dovrebbero contraddistinguere una società civilizzata. Ed è triste e squallido che il PdR, indegno della carica che occupa, non voglia riconoscerlo. Non parliamo poi dell’Armata Brancaleone, gran parte dell’opposizione inclusa, che NON rappresenta la gente, che si ribella a questa passività e complicità davanti a crimini efferrati, degni del Ruanda e della Cambogia di POL Pot, ma compiuti da uno stato supposta mente civile e democratico. Non più.
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Complimenti all’ambasciatrice, intervento non breve ma in realtà conciso e molto compendioso, che prende spunto dai balbettamenti ipocriti della senatrice per spaziare alle posizioni ambigue e omissive dei nostri governanti atlantici inchiodandoli con dovizia di esempi e raffronti al loro doppiopesismo amorale.
Dall’attualità alla Storia e ritorno con grande efficacia argomentativa ed espositiva. Meglio di Travaglio che, quando apre gli archivi, spesso risulta prolisso e noioso. Ancora non ho letto la narrativa della Basile, mi incuriosisce.
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Ormai è chiaro che l’occidente nel suo insieme approva e anzi, incoraggia, il governo di Israele a eliminare fisicamente i palestinesi e a circoscriverli in campi in modo da indurli ad andare nei paesi vicini. Perchè l’occidente lo fa? perchè pensa di essere una razza superiore al resto del mondo e l’equazione 1 occidentale vale 10 (o forse 100 o anche 1000) non occidentali è una regola applicata da almeno 50 anni.
Siamo nazisti nell’animo e infatti supportiamo i nazisti che in giro per il mondo si dichiarano nazisti o si comportano come tali.
Parlo al plurale anche se sono completamente all’opposto di questa ideologia perchè la storia ci etichetterà nel nostro insieme esattamente come abbiamo etichettato i tedeschi nel loro insieme terminata la seconda guerra mondiale.
Sono talmente deluso da tutta la nostra società che ormai le piccole beghe campagnole di PD M5S FDI ecc ecc mi nauseano per quanto sono piccole e superficiali.
Qui ci sono in ballo i grandi temi dell’umanità, del suo scopo e del suo senso nel mondo. Prossimi come siamo all’estinzione da guerra nucleare o dal clima non riusciamo a mettere a fuoco null’altro che noi stessi ergendoci a dominatori del mondo.
Invece siamo dei solo dei piccoli nazisti spietati capaci solo a pensare al nostro orticello e a eliminare tutti quelli che ci stanno intorno e non riusciamo a vedere come nostri fratelli.
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Sono completamente d’accordo con te. Hai scritto cose che penso anche io, tali e quali.
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Servono statisti; ne basterebbe anche uno solo, in grado di convogliare il profondo malcontento (eufemismo) presente in vasti e trasversali strati della nostra società. Invece assistiamo a baruffe da cortile, con spettatori che esultano per una poltroncina o qualche decimale guadagnato, come per un paio di ore in più di galleggiamento per il Titanic (che, notoriamente, aveva pochi posti in scialuppe rispetto al numero passeggeri).
Servono statisti, anche uno solo. Invece in giro ci sono solo politicanti da strapazzo.
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Ma anche tu, Gianse’, neanche se ti si piazza davanti lo riconosci, uno statista.
In questo sembri proprio come gli ebrei, che ancora aspettano il Messia, non avendo riconosciuto Gesù.
Magari si aspettavano, come te, il guerriero eclatante, scenografico… non hanno capito che i valori profondi non fanno tanta scena, non sbraitano frasi altisonanti che colpiscono cani e porci, ma arrivano a chi sa valutare il vero spessore di un leader.
Berlinguer non gridava i vaffa dai palchi eppure…
Ma erano altri tempi, altra cultura politica…quelli buoni ci lasciano la luce della loro anima e se ne vanno…
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Per quanto mi riguarda, il livello di credibilità della Segre ha subito un autentico tracollo. Questa ridicola pretesa di avere il diritto esclusivo di poter utilizzare il termine “genocidio” francamente mi ha rotto gli zebedei già da tempo. Un sincero applauso alla Basile che, in pratica, mi ha tolto le parole di bocca
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Stefano 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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La Senatrice condanna Netanyahu, affermando tuttavia di saper distinguere tra un governo democraticamente eletto, quello israeliano, e una organizzazione terroristica come Hamas. A parte il fatto che Hamas è stata anch’essa eletta, la dichiarazione della Segre è sintomo di un pensiero binario, incapace di comprendere che maggiori sono le responsabilità di uno Stato rispetto a quelle di un’organizzazione terroristica, che — dopo decenni di abusi e mancanza di canali politici — si è ribellata brutalmente all’oppressore.
Questa bulimica signora è ormai un mix di ipocrisia, veleno camuffato da buoni sentimenti, vanità e narcisismo all’ennesima potenza. Non ce la faccio.
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deciditi, o hamas è stata democraticamente eletta o è una organizzazione terroristica. Se invece le due cose stanno insieme possiamo dire che il governo di Israele è stato democraticamente eletto ed è anche una organizzazione terroristica.
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Hamas è stata eletta nel 2006. Non sono mai più state fatte elezioni. Il non tenere conto di questo, e scrivere semplicemente “a parte il fatto che Hamas è stata anch’essa eletta”, dà l’idea del punto di vista della signora.
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Ma perché devi farti sempre notare per essere un iDIOta in minore e pure zionista?
Bibi senza la guerra in atto sarebbe in galera.
Strano come la tiri alla lunga, vero?
Bella, la democrazia in uno stato in cui esistono cittadini di serie A (popolo eletto), serie B (arabo-israeliani) e non-cittadini-non-umani (palestinesi)
Ps che te lo dico a fare?
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Se non ce la fai, astieniti da commenti che sono privi di contenuto. A scuola non hai mai fatto un’analisi del testo?
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Flamenco, a chi ti riferivi… a Loquasto o Sparviero?
No, perché Loquasto ti ha votato il post, ma, secondo me, era riferito a lui…spero 🤭😆
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La piccola vedetta sarda 🤣 🤣 🤣 🤣 😂🤣 😭
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Mentre sul ponte sventola bandiera ..guasta!
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Poi c’è il mozzo…
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E anche il resto della ciurma ma… al tuo comando!
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Per fortuna c’è ancora gente che ha visibilità mediatica e il coraggio di dire “la verità”, usando anche parole forti.
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Bello e facile prendersela con un ultra 90ENNE reduce di Oswiecim ai limiti dall’essere ancora capace di intendere e di volere e continuamente, a suo scapito, strumentalizzata dai Mentana e Parenzo(perchè non una altrettanto infinita diatriba con quest’ultimi). Avere una vecchietta nel centro del mirino porrà fine al genocidio?
Visibilità e ipocrisia,prebende cinesi e opportunismo dell’ultima ora.
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n h p
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La Segre (metto il maiuscolo perchè poverina è una ultranovantenne e naturalmente la sua elasticità mentale non può più essere quella di una volta, e perchè ha subito da bambina un contesto che se non rielaborato con cura blocca per il resto della vita alcune capacità mentali) è un ottimo esempio del bispensiero sionista.
Sto chattando ormai da giorni con un sionista e mi sbalordisce letteralmente vedere come credendoci veramente dica delle cose assolutamente assurde e senza rendersene conto. Penso che un sionista (non ebreo, non israeliano: sionista) sia il frutto di decenni e forse secoli di propaganda. Se tu ripeti a un bambino da quando è nato delle cose assurde, alla fine le introietta e le considera logiche.
Chattando con lui faccio una grandissima fatica e ho la sensazione terribile di stare chattando con un portavoce del diavolo.
Qualsiasi video gli fornisca per lui è falso, qualsiasi testimonianza antisionista, anche di ebrei israeliani non ha valore.
Lo schema è abbastanza semplice: se una persona critica qualcosa del sionismo, è antisionista e quindi è automaticamente antisemita, ed essendo antisemita è cattivo e bugiardo e quindi screditato, per cui ciò che dice non ha nessun valore.
Questo tizio arriva ad asserire per esempio che la fame a gaza non esiste (agosto 2025), ma anzi ci sono studi che provano che più della metà hanno problemi di obesità. I bombardamenti a Gaza sono mirati contro i miliziani di Hamas, mai contro i civili. Non ci sono dispersi sotto le macerie, perchè i sionisti quado bombardano un palazzo avvertono sempre prima gli inquilini, che si allontanano. Gaza e la Cisgiordania sono territori legalmente loro che ci abitano da sempre, e non hanno mai rubato terre a nessuno (le occupano solo per questioni di sicurezza). Tutti gli arabi devono essere puniti perchè hanno agito contro gli ebrei nel 1066 e di nuovo nel 1300 e rotti. A gaza ci sono mercati pieni di ogni bene e a prezzi contenuti. I civili morti sono colpa di Hamas che li vuole morti per specularci sopra politicamente, e la dimostrazione è che quando ci sono bombardamenti non li fanno entrare nei tunnel per proteggerli. I morti sono quelli ufficiali, non uno di più, non esistono dispersi, corpi abbandonati per strada o sotto le macerie, morti senza nessuno che li abbia portati in ospedale o all’anagrafe per essere conteggiati. Gli ospedali, tutti, sono stati bombardati e distrutti perchè usati dai terroristi come covi. Dice che non c’è un genocidio perchè i palestinesi nel tempo sono aumentati,. Che non esiste un popolo palestinese ma solo arabi generici. Che il 7 ottobre la direttiva Annibale non è stata applicata quindi tutti i morti sono per colpa palestinese, e ci sono stati stupri di massa e 40 bambini decapitati. Che hanno l’atomica solo per difendersi. Che quelle terre sono loro perchè lo dice la bibbia. Che hanno bombardato le zone dichiarate sicure solo perchè da lì Hamas approfittandosene lanciava i razzi. Che è stato ucciso solo il 2% della popolazione quindi non è genocidio. Che due terzi dei morti sono donne e bambini civili (gli uomini sono tutti di hamas, nessuno escluso) ma che in una guerra è normale, e che comunque la “guerra” l’hanno iniziata i palestinesi il 7 ottobre quindi è responsabilità loro.
Come puoi ragionare con una persona rimbambita da una vita intera immersa nella propaganda?
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Infatti non capisco come fai, Fabri… ammiro la tua perseveranza.
È come avere a che fare non con una persona con un cuore, un cervello, un’anima, ma con una macchina “registra propaganda”.
Che brutta sensazione…e, senza andare tanto lontano, anche qui abbiamo chiari e tristissimi esempi…
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Piuttosto che chattare con un soggetto simile ( tu dici giustamente Sionista, io aggiungo in base a ciò che dice “grandissimo st0nz0”) preferisco vivere.
Alcuni paletti vanno messi. Non accetto “veleni” da sconosciuti.
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“È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo”. (cit. per un pugno di dollari).
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Hai perfettamente ragione. A conferma di ciò, l’ultimo episodio del calciatore israeliano Weissman, il cui trasferimento è stato osteggiato e bloccato dai tifosi di una squadra tedesca, il quale ha postato un commento dove giustificava tutto quello che sta avvenendo a Gaza con l’atto terroristico del 7 ottobre.
La stragrande maggioranza degli israeliani la pensa ed agirebbe come Netanyahu
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Probabilmente i padroni del vapore si staranno godendo qualche giornata di meritata vacanza, in attesa di programmare la nuova stagione televisiva: i famosi palinsesti. Un bel giorno si riuniranno, assieme ai rispettivi responsabili di testata, per stabilire come e in quale quantità va inoculato il dibattito anestetico ai pazienti-utenti che sono i destinatari della dose. Vedremo le solite facce, sentiremo centinaia di non-domande (quelle che non verranno mai fatte), e altrettante domande scontate. Mattina, pomeriggio e sera, prima o dopo i pasti, è uguale.
Tizio è fascista?
È genocidio?
C’e la povertà in aumento!
I populisti, aiuto!
Dove va l’ €uropa?
Il gradimento dei leader
Se si votasse oggi
Un altro anno di anestetico per gente esausta e affossata nel divano.
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Egregio, il tuo scritto rafforzerebbe l’opinione che il m5s fece,forse, una ENORME fexxeria nel 2013 e nel 2018 nel NON mettere le mani sulla RAI affidandosi solo al web. Se è vero quanto affermi, la TV è ancora un potentissimo mezzo di propaganda politica alla faccia della modernità. D’altro canto, nel dicembre 2016 R. era presente su tutti i media e PERSE rovinosamente il referendum. Allora: TV o web ed altro ?
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Serviva e serve abolire il “polically correct”, termine inventato da chi amministra il potere anche quando perde, termine abusato nella sua sostanza da tutti i politicanti italioti di sinistra che NON avevano capito con chi avevano a che fare. Ora però e tardi. Grazie Enrico.
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Nutro un profondo rispetto per Elena Basile di cui ho già letto alcune alcune missive sempre indirizzate alla senatrice Segre e rispetto anche la senatrice Segre per le sue espressioni NON di odio nei confronti dei suoi carcerieri nazisti. Mi meraviglio a vedere che la senatrice non le risponde come si conviene fra persone civili e, mi viene il dubbio che sia palesemente vero che abbia un pensiero binario fra vittime di serie A ebree sotto l’oppressore nazista e vittime di serie B palestinesi sotto l’oppressore ebreo.
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Tante, troppe parole. Parole sprecate perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Le vittime potranno diventare 80, 90, 100 mila, potrai fargli vedere i bambini denutriti, i malati senza medicine, le vedove e gli orfani di vittime civili, gli spari sulle folle che chiedono un po’ di pane, sarebbe tutto inutile. Loro ti ricorderanno il 7 ottobre, gli ostaggi, i danni collaterali, Hamas e naturalmente l’antisemitismo di chiunque metta in discussione l’operato di Israele.
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oramai esistono solo 2 date cruciali per uccidere tutti sotto la stessa bandiera, con il grandissimo aiuto europeo, vergognosi sotto tutti i punti di vista ,l asservimento totale di un paese senza storia .grazie Basile per la sua onestà intellettuale, la Sig.ra Segre oramai fa parte dell arredamento di palazzo Chigi ,direbbe qualsiasi puttanata le venga suggerita ,per 11 euro al mese chi si sottrarebbe, più tutte le continue manifestazioni che continua a presiedere ,che Dio la abbia in gloria anche se io sono atea
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Un tempo stimavo la Segre. Poi quando, da presidente temporaneo del senato, consegnò tutta giuliva il testimone a uno col busto del duce a casa cominciai a dubitare del suo stato di salute mentale (scusato dalla sua veneranda età). Oggi dubito anche della sua buona fede.
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Ec. Magari fossero solo 11 euro al mese ,chiedo venia sono ben undicimila (11.000)
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Per forza te lo ricordano…Israele l’ha provocato e PERMESSO APPOSTA, per giustificare questa reazione!
Che cosa fai, gli rovini tutta la fatica?
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“Esiste l’umanità, con i suoi diritti e la sua lotta perpetua contro la barbarie” . Bella frase teorica, peccato che la sua applicazione pratica avvenga con assoluta discrezionalita’: non tutte le barbarie sono uguali.
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fossi in te comincerei a leggere Pinocchio , ammesso e non concesso che tu sia in grado
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Se la signora Segre, oltre del suo sconfinato dolore, riuscisse a prendersi carico anche del dolore di uno solo dei tanti bambini palestinesi, amputati senza anestesia, si convincerebbe che chi si arroga il diritto di uccidere la carne, non riuscirà ad interrompere la storia…
Quei bambini mutilati appaiono sconfitti e perdenti, invisibili e dimenticati, eppure saranno i tessitori segreti di quanto ci sia di meglio. Saranno i seminatori sconosciuti di resistenza, e di sentimenti finalmente umani, e vincenti.
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🙏🏻💝
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