(Dott. Paolo Caruso) – Nessuna negoziazione, nessuna resistenza ma solo una resa incondizionata della von der Leyen, una fregatura a tutto tondo per la UE. La classica doccia scozzese che ha paralizzato la Presidente della Commissione europea su una seggiola a mani giunte al cospetto del Tycoon quasi ad implorare un accordo benevolo tra Stati Uniti e Europa sui dazi rappresenta la resa incondizionata dell’Europa al sovranismo di Trump e la fragilità politica della stessa Presidente Ursula von der Leyen incapace di affrontare le sfide globali che da oggi ci attendono. La verità è che il sovranismo fa male al mondo intero, crea una sorta di cannibalismo commerciale dove il più forte riesce a sostenere la sua prepotenza. E se oggi il governo americano festeggia, accordi di questo genere porteranno un domani gli Stati Uniti a scontrarsi con altro sovranismo, andando incontro ad un nuovo isolazionismo perdendo così la propria forza morale ed economica.Il sovranismo che oggi va diffondendosi in vari Paesi riflette il modo egoistico e arrogante di governare la storia, trasformando le democrazie in vere e proprie democrature. Questo oggi fa male all’Italia, fa male all’economia del Paese, e fa male all’ Europa. Trump l’ ha definito addirittura l’ accordo commerciale “colossale e storico” La destra liberale e liberista non avrebbe mai potuto partorire un obbrobrio economico e giuridico come quello di queste ore. Dure e negative sono state le reazioni di Francia, che ha lamentato un giorno buio per l’ Europa che ha deciso di sottomettersi, e di Germania, che con il Cancelliere Merz esprime la sua insoddisfazione e il timore di un danno alla economia tedesca. La nostra “Ducetta” al contrario giudica positivamente l’accordo anche se riferisce che “bisogna andare nei dettagli”. Nell’ accordo, la tariffa base dei dazi Usa per l’ Europa è stata fissata al 15% e riguarderà il settore auto, i semiconduttori e parte del settore farmaceutico, mentre l’ acciaio e l’ alluminio resteranno al 50%. Il vino e parte del settore agro-alimentare e farmaceutico ancora da concordare appare come un bicchiere mezzo vuoto. L’ UE intanto effettuerà 600 miliardi di euro di investimenti negli USA ma si impegna ad acquistare 750 miliardi di euro di prodotti energetici e un enorme quantità di armamenti. “Un do ut des” in maniera asimmetrica a favore dell’ amministrazione Trump. Ursula von der Leyen pare soddisfatta dell’ accordo che a suo dire è accettabile dimenticando che al 15% dei dazi bisognerà sommare un altro 13% legato all’ indebolimento del dollaro, arrivando così ad un totale del 28%. Una capitolazione dell’ Europa nei confronti dell’ uomo d’affari Donald Trump. Una Presidente UE mortificata dalla sua inettitudine. L’ Europa di Kohl, Chirac, Aznar e ovviamente della Thatcher non avrebbe mai accettato un accordo del genere ma avrebbe inviato al mittente questa proposta oscena.