
(di Antonio Pitoni – lanotiziagiornale.it) – Se le parole hanno un peso, in certi casi sono quelle non dette a pesare ancora di più. Di fronte allo sterminio quotidiano del popolo palestinese, ai crimini in mondovisione del ricercato internazionale Netanyahu, agli oltre sessantamila morti di fame o sotto le bombe a Gaza, le frasi fatte della premier Meloni (“Ribadisco che la situazione… è drammatica e che nessuna azione militare può giustificare attacchi contro civili. Siamo tutti impegnati affinché cessino le ostilità e si possa ricominciare un processo serio verso la prospettiva dei due Stati”) sono francamente inaccettabili.
Al pari delle acrobazie diplomatiche del ministro Tajani (“Non possiamo riconoscere la Palestina perché non esiste”), che a quasi due anni dall’inizio dell’offensiva israeliana nella Striscia non riesce ad andare oltre gli appelli (l’ultimo firmato con altri 24 Paesi Ue) a Tel Aviv. Per non parlare delle prodezze del vice premier Salvini che, mentre si consumava l’ennesima strage di civili a Gaza, riceveva alla Camera dei deputati il premio Italia-Israele in qualità di miglior amico dello Stato di David.
E allora, se le parole hanno un peso, nel vuoto pneumatico di quelle pronunciate dal nostro governo, facciamo nostro il grido di Francesca Albanese. “È un crimine calcolato scientificamente, voluto e pianificato da Israele per convincere i palestinesi che sopravviveranno ad andarsene. I genitori ci raccontano che i figli piangono fino ad addormentarsi per la fame. E uno Stato che compie un genocidio non può distribuire gli aiuti”, ha detto la relatrice Onu per i territori occupati al Fatto Quotidiano.
“Si tratta di uno dei genocidi più crudeli della storia, perché perpetrato con l’uso di tecnologia e mezzi da Ventunesimo secolo – ha aggiunto -. È quasi inimmaginabile per la nostra mente accettare che la fame lunga mesi possa spingere a mangiare la terra e i sassi. I palestinesi della Striscia sono privati di tutto, Israele ha l’obiettivo di ridurre quelle persone, bambini compresi, allo stato ferino”. Diffamata e minacciata, nell’indifferenza delle istituzioni italiane, le parole di Albanese sono le uniche che valga la pena ascoltare oltre il muro di silenzio e complicità dei governi occidentali sullo sterminio in atto a Gaza.
Dai che qualcosa si muove: Micron ha detto che riconoscerà lo stato della Palestina. Ora si tratta solo di trovare un po di palestinesi da metterci dentro.
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Basta leggere IL libro Donne che amano la guerra di Diego Siragusa per Capire Quanto Francesca Albanese Sia un fiore Nel deserto. Mentre in Italia abbiamo Elly Kelly e la underdog che si sfidano a Chi é piú pro regime di Kiev e in Europa abbiamo le leader con storie famigliari da brividi LETTERALMENTE, Francesca lotta per la pace e ne paga le conseguenze in prima persona. Un orgoglio italiano che fa arrossire i vili e i venduti
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Sarà difficile non tirare fuori il suo nome come prossimo Presidente della Repubblica tra i visi imbarazzati del PD che non possono dire sì e si vergognano per il loro no.
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li hai dipinti benissimo i piddini.complimenti!!
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Quel sepolcro che abbiamo al Quirinale mi fa rivoltare lo stomaco. Ha aperto bocca per definire nazisti coloro che pagarono un tributo di 26 milioni di morti per liberarci proprio da quella piaga e oggi nonostante sia alla fine della sua vita umana e politica, non trova il coraggio per dire una sola parola per fermare questa vergogna indelebile per l’umanità.
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Per tutti i puzzoni zionisti e simili che dicono che non si può attaccare una democrazia accusandola di razzismo e genocidio.
Ecco come vengono trattati anche gli arabo-israeliani in Israele:
In Cisgiordania l’80% dell’acqua è destinata ai coloni ebrei che sono il 20% scarso della popolazione.
A Gaza anche prima del 7 ottobre si stima che il 97% dell’acqua fosse in realtà di qualità non potabile, ma Israele vietava l’ingresso di attrezzature di purificazione dell’acqua.
Questa è la realtà.
I vari Porro, Ferrara, Sambuca, Salvini e Melona se la figurano una vita del genere?
E’ lo standard di riferimento per gli ‘inferiori’.
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sinceramente, da una classe politica ,da cui non mi aspetto nulla di buono, è normale ci sia un silenzio cosi assordante su FRANCESCA ALBANESE ( scrivo il suo nome come merita sia scritto)….poi vi sono i vari quaquaraqua’ ,in primis il caro mattarello……
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