
(Tommaso Merlo) – È ridicolo che le trattative per il cessate il fuoco a Gaza le facciano gli Stati Uniti che sono i principali complici di quel terrorista sanguinario di Netanyahu. Ma meglio di niente. Hamas chiede il ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia in cambio della liberazione degli ostaggi. Ma questo significherebbe una sconfitta clamorosa per Netanyahu che voleva sradicare Hamas, altro che scendere a patti. Hamas è ancora al suo posto e nonostante una schiacciante superiorità militare, gli ostaggi sono ancora nei tunnel. E questo perché Netanyahu ha tradito l’ultimo cessate il fuoco fregandosene sia degli ostaggi che di mesi di proteste sulle strade israeliane. A dimostrazione che il vero obiettivo di Netanyahu e dei suoi complici non è Hamas, sono i palestinesi. A Gaza la carestia viene usata come arma di guerra, fanno cioè morire i bambini di stenti per far cedere Hamas dato che con le bombe a tappeto e gli eccidi di massa, non hanno ottenuto nulla se non compromettere moralmente e quindi politicamente il sionismo e riportare la causa palestinese al centro del mondo. Ma punire collettivamente la popolazione di Gaza e ridurre la Striscia in un campo di concentramento, è solo l’obiettivo di breve periodo. Quello di lungo lo hanno ripetuto in questi giorni i politicanti israeliani, far diventare Gaza ebrea. E cioè completare la pulizia etnica iniziata nel 1948 anche in quel brandello di terra palestinese ed annetterlo. E questo perché loro sono il popolo eletto e Dio ha assegnato quella terra a loro mentre i palestinesi sono una razza inferiore ed un popolo che non è mai esistito e se ne deve andare o con le loro gambe o all’inferno mentre quelli che restano devono sottomettersi vivendo in un regime di Apartheid camuffato da democrazia modello in modo da continuare ad essere mantenuti dall’Occidente. Lo dicono e la fanno. Da decenni. Roba che se il mondo fosse sano, l’Occidente sarebbe sbarcato sulle spiagge di Gaza con gli anfibi come fatto sulle spiagge della Normandia allo scopo di fermare l’immonda strage di innocenti ed assicurare i criminali di guerra alle corti penali internazionali. Uno sbarco tra gli applausi del mondo intero. E una volta fermato lo sterminio, le forze alleate avrebbero potuto proseguire fino a Gerusalemme per ristabilire i confini del 1967 e favorire un processo costituente sotto l’egida dell’ONU per la nascita dello stato palestinese o di una repubblica laica unitaria e girare così pagina storica per sempre. Ed i sionisti non avrebbero osato porre resistenza, sarebbero usciti dai carrarmati con le mani alzate mentre le strade si sarebbero riempite di gente in festa per la fine di Netanyahu e di deliri ideologici che li hanno trascinati negli inferi dell’umanità. From the river to the sea. Israeliani, palestinesi ma anche beduini. Ebrei, musulmani, cristiani ma anche atei ed agnostici. Tutti vittime degli stessi deliri e dallo stesso dolore. Invece di condividere serenamnete una terra talmente ricca di storia e bellezza che potrebbe produrre benessere per tutti senza muovere un dito, sono lì a scannarsi a vicenda per qualche delirio ideologico e religioso ormai grottesco. Illusi di compiacere qualche Dio mentre in realtà sono schiavi del demone che hanno dentro. Ma se siamo arrivati a questo drammatico punto, la colpa principale è di noi occidentali. Perché dopo aver promosso un assurdo e fallimentare progetto coloniale, invece di assumerci le nostre responsabilità storiche e porvi rimedio, abbiamo permesso che i deliri sionisti prendessero piede sia in Terra Santa che a casa nostra. Per decenni ce ne siamo fregati limitandoci al solito tifo ed abbiamo concesso ai sionisti ogni abuso ed impunità fino al giorno in cui le frange più estreme guidate da Netanyahu sono arrivate al potere compiendo lo scempio che abbiamo tutti sotto agli occhi. A quel punto avremmo dovuto sbarcare sulle spiagge di Gaza come in Normandia per salvare decine di migliaia di innocenti e ristabilire umanità e buonsenso. Ed invece l’Occidente si è schierato dalla parte dei carnefici, girando la faccia dall’altra parte o addirittura fornendo i mezzi per compiere l’immondo sterminio. Gli Stati Uniti e le sue colonie europee che oggi negoziano il cessate il fuoco da complici di quel terrorista sanguinario di Netanyahu. La speranza è che l’indicibile orrore costringa l’Occidente ad un sussulto di dignità e che una pausa convenga anche ai sionisti. Ma se non verranno sradicate le radici di tali deliri ideologici e religiosi, la pulizia etnica riprenderà fino al giorno in cui anche l’ultimo scheletrico bambino palestinese si sarà addormentato per sempre.
I veri sionisti, gli ultraortodossi, non vanno al fronte ( se pure esiste), non sparano, non ammazzano direttamente: sono, infatti, esentati dal servizio militare. Che schifosa ipocrisia.
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Grande e severa riflessione. Da condividere urbi et orbi.
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Netanyahu.è un criminale e trump pure e biden anche , se gli usa li appoggiano per interessi di cassa, ossia soldi , a me fanno solo schifo e gli auguro il peggio che ci possa essere
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E questo perché loro sono il popolo eletto e Dio ha assegnato quella terra a loro mentre i palestinesi sono una razza inferiore ed un popolo che non è mai esistito e se ne deve andare o con le loro gambe o all’inferno mentre quelli che restano devono sottomettersi vivendo in un regime di Apartheid camuffato da democrazia modello in modo da continuare ad essere mantenuti dall’Occidente.
Quando si capirà i danni che ha fatto il sionismo (che non è un movimento religioso, ma politico) sarà sempre tardi. Infatti:
1- sputtanano la Bibbia e quindi anche il cristianesimo che la prende come base, leggendola a loro esclusivo vantaggio e negando a chiunque altro dignità (goym), cosa superata dai Vangeli (a cui loro ovviamente non credono minimamente visto che GC lo fecero addirittura accoppare dai romani e non hanno mai riabilitato la sua figura, anzi i più fanatici a tutt’oggi se ne vantano pure).
2- negano l’esistenza di un popolo, quello palestinese, che invece c’é SEMPRE stato da quelle parti. E infatti la nozione di ‘Palestina’ è antichissima, pare ben oltre 2.000 anni fa, quindi in quel caso si parla davvero dei tempi ‘biblici’ qualsiasi cosa sia accaduta all’epoca da quelle parti.
3- e questo a vantaggio di un popolo la cui esistenza storica antica è messa in dubbio perché non si trova traccia archeologica di quel che doveva essere l’epoca del I tempio. Sembra che se i tempi di Davide e Salomone siano esistiti, non abbiano praticamente lasciato traccia. E allora cosa dire della migrazione dall’Egitto e delle promesse fatte da Dio a Mosé?
4- strano ma vero, molti palestinesi sono presumibilmente di origine ebraica in quanto gli arabi non distrussero la popolazione locale ma la assoggettarono all’Islam. Quindi in questo momento una popolazione di origine parzialmente ebraica sta venendo distrutta da tizi che originano da europei convertiti e che sono vissuti per secoli in Europa centro-orientale.
Ah, Gerusalemme non faceva parte del primo regno di Israele. E nemmeno la fascia costiera dove adesso abita la gran parte degli israeliani.
Anche i sionisti nel 1897 chiamavano ‘Palestina’ la Palestina. Golda Meyer, che era un’ebrea ucraina, disse 51 anni dopo che non esisteva una cosa chiamata Palestina. Proprio lei che viene da una terra che è stata citata come Ucraina nel XII secolo ma è diventato d’uso comune solo nel XIX secolo, oltre 2.000 anni dopo le prime definizioni di ‘Palestina’ da storici come Erodoto.
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In italiano, Sparvy?
Mi mette i sottotitoli solo in inglese, non faccio in tempo a leggerli😥
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Ma tutto questo anche sullo smartphone Huawei P40lite, “menomato” da Trump?
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di Caitlin Johnstone*
L’atrocità di massa a Gaza è ovviamente un genocidio e un’operazione di pulizia etnica palese.
Ma è anche molto di più.
Si tratta di un esperimento? per vedere quali tipi di abusi l’opinione pubblica è disposta ad accettare senza causare sconvolgimenti significativi allo status quo imperiale.
È un’operazione psicologica?: ampliare i confini di ciò che è normale e accettabile nella nostra mente, in modo da indurci ad abusi ancora più orribili in futuro.
È un sintomo ?del sionismo, del colonialismo, del militarismo, del capitalismo, del suprematismo occidentale, della costruzione di imperi, della propaganda, dell’ignoranza, dell’apatia, dell’illusione, dell’ego.
È una manifestazione di sistemi di credenze violente, razziste, suprematiste e xenofobe, sempre esistiti ma precedentemente repressi, che si scontrano con la natura malsana di alleanze in atto da tempo ma aggressivamente normalizzate.
È uno specchio? che ci mostra in modo accurato e imparziale chi siamo attualmente come civiltà.
È una dimostrazione che ci mostra cosa c’è veramente nell’impero occidentale sotto cui viviamo, nascosto dietro la sua falsa maschera di plastica di democrazia liberale e giusto umanitarismo.
È una rivelazione ?che ci mostra chi tra noi difende davvero la verità e la giustizia e chi ci ha ingannato su se stesso e sulle sue motivazioni per tutto questo tempo.
È un catalizzatore , una forza galvanizzante e un grido di battaglia per tutti coloro che si rendono conto che le strutture di potere omicide sotto cui viviamo non possono più essere tollerate, e una sveglia stridente che apre sempre più occhi assonnati alla necessità di un cambiamento rivoluzionario.
È una prova ?su chi siamo come specie e di cosa siamo fatti, e se possiamo trascendere i modelli distruttivi che stanno conducendo l’umanità alla sua rovina.
È una domanda ?che ci chiede in che tipo di mondo vogliamo vivere in futuro e che tipo di persone vogliamo essere.
È un invito ?a diventare qualcosa di migliore di ciò che siamo ora.
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Fabri grazie … non manca nulla c’è tutto l’essere umano!
Gli animali sono migliori assai!
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E oggi Francia,GB,e Germania lo chiamano Massacro: non hanno neppure il coraggio di chiamarlo per nome:::GENOCIDIO …p.d.m.!
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“La Difesa italiana incontra i rappresentanti militari di Tel Aviv per piano cooperazione”. Crosetto: “Non era un vertice commerciale”
Perchè chiarirlo? Allora vuol dire che è vero!Tanto poi lo sappiamo che viene tutto segretato… i cittadini non debbono sapere,sopratutto quelli che non arrivano a fine settimana e non si possono curare… il volpone delle armi!
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