L’avvocato sta lavorando a un testo sui suoi anni in politica

(di Luca De Carolis – ilfattoquotidiano.it) – L’avvocato senza avversari interni ha pur sempre una scadenza con cui fare i conti, quella del 6 agosto. E allora pensa già da settimane a come farsi rivotare capo. Mentre in silenzio lavora a un suo libro, sul Movimento. Aggiungere la tela infinita degli accordi per le prossime Regionali, e si avrà un’idea delle lunghe giornate per Giuseppe Conte, che a inizio agosto vedrà scadere il suo primo mandato di quattro anni da presidente dei Cinque Stelle.
Ne consegue che da qui a breve dovrà chiedere una seconda investitura agli iscritti sulla piattaforma web. “Il presidente è eletto mediante consultazione in Rete secondo le procedure approvate dal comitato di Garanzia, che devono garantire pluralità e trasparenza nelle candidature”, recita l’articolo 11 dello Statuto costruito proprio dall’ex premier, che prevede un massimo di due mandati consecutivi.
E in queste righe sta già il senso del lavoro in corso sul regolamento per la votazione che verrà: quasi certamente, non a ridosso del 6 agosto, ovvero la data in cui quattro anni fa Conte venne eletto con il 93 per cento dei voti leader del Movimento, al termine di un corpo a corpo politico di mesi con l’allora garante, Beppe Grillo. “Anche se dovessimo sforare quella data, il capo rimarrebbe lui in prorogatio, e comunque c’è Paola Taverna come vicepresidente vicaria” spiegano dal M5S. Però non si può aspettare troppo. Tradotto: la votazione dovrebbe svolgersi da qui a un mese, anche se c’è chi ipotizza lo slittamento a settembre. Ma il punto è soprattutto il come, ossia le regole, su cui sta già lavorando il comitato composto da Roberto Fico, Virginia Raggi e Laura Bottici. “Un compito impegnativo” assicurano, anche perché il procedimento va blindato da eventuali ricorsi, magari di dissidenti grillini rimasti dentro il Movimento. Conte, raccontano, ha chiesto di garantire “la massima contendibilità e la massima democraticità del procedimento”. Non vuole dare l’impressione di una messa cantata. Ma al momento scarseggiano i possibili avversari, almeno di nome. Troppo forte il consenso interno del leader.
Così il timore di alcuni è che arrivino candidature rumorose e magari non troppo serie. Cioè di contestatori che rimpiangono il Movimento che fu – quello innanzitutto di Grillo, appunto – oppure di eletti o iscritti che cerchino semplicemente visibilità. Sempre l’articolo 11, consente di essere eletto “a ogni iscritto che presenti i requisiti di eleggibilità alla Camera dei deputati, che non sia stato iscritto ad altri partiti o movimenti politici nei dieci anni precedenti l’assunzione della carica”. Però a fare la differenza saranno sempre “gli ulteriori requisiti previsti dal comitato di garanzia con apposito regolamento”. Nell’attesa che le norme prendano forma, Conte lavora allo schema dei coordinatori regionali e provinciali, già scaduti (gli incarichi durano due anni). Raccontano che l’ex premier pensi a sei o sette sostituzioni nelle regioni. Alcune obbligate, come quella dell’umbro Thomas De Luca, attuale assessore regionale all’Ambiente (carica incompatibile con quella di coordinatore). Altre per ridare slancio ad alcuni territori, dove Conte vede un’insufficiente presenza dei parlamentari, quindi uno scollamento tra base ed eletti a Roma. Non a caso, ha previsto tra i criteri per accedere al terzo mandato la “partecipazione attiva alle iniziative e alle riunioni del M5S a livello nazionale e livello territoriale”, nonché “l’interazione con gli iscritti e simpatizzanti del territorio di competenza”.
Vuole parlamentari più attivi, Conte, che però ha posto un freno alle sedi territoriali, temendo problemi gestionali e soprattutto il sorgere di potentati locali. Tra una lista di nomi da rileggere e una riunione sullo statuto, Conte però scrive anche il suo libro. Un testo che riguarderà principalmente la sua storia nel Movimento, e in particolare dettagli e riflessioni su come l’ha cambiato in questi anni. Il lavoro è già iniziato da alcune settimane per l’avvocato, che vorrebbe farlo uscire entro l’anno. Nell’attesa, ripete da tempo ai suoi: “Le Regionali saranno decisive verso le Politiche”. Anche per lui, leader in attesa del bis: plebiscitario.
@lucadecarolis
Mi sono chiesto come mai un periodo di assenza?
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Una piccola proroga io la vedrei bene: il voto per la carica di presidente può tranquillamente essere posticipato a dopo le elezioni regionali. In tale modo, con gli esiti certi, il prof dott può aspirare anche al titolo bi-presid in scioltezza. E tutti sapranno che è giusto così.
Voto dopo le regionali.
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o sino a dopo le elezioni politiche o niente, si fa come da regolamento. Io sono un elettore non iscritto, e pareggio il.parere di un altro elettore. Se lui è iscritto, voterà contro la rielezione di Conte.
Io voterò 5s anche alle elezioni, lui no.
Conte dopo le europee aveva offerto le dimissioni, pur essendo rimasta la 3a forza politica. Si dimetterà dopo le politiche, senza bisogno di suggerimenti.
Vedremo il risultato del nuovo movimento di Grillo. Che sicuramente si batterà per la riconferma della dx al governo.
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Invece adesso con il grande Conte e la fortissima opposizione, chi continua ad aumentare i consensi? Ti do un suggerimento, inizia con M e finisce con I. Se ti presenti come la stampella del Pd purtroppo non sei credibile, e non ottieni consenso, neppure facendo opposizione ad un governo indecente, che ha fatto solo danni. Eppure, incredibile, la Meloni continua a volare. Le eventuali dimissioni, post elezioni, sarebbero il primo gesto di Conte che apprezzerei dopo tanto tempo
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Non so cosa vi abbia fatto Conte, o quale sarebbe la alternativa che dovrebbe prendere voti alla dx. Andare alle elezioni da soli, senza Conte? Meloni sarebbe la più contenta, e voi con lei. Visto che alla fine favorirete lei.
Lei e Giansenio primi iscritti, con altri commentatori, di un nuovo movimento alternativo al m5s di Conte. Fatelo, combattete e tornate al 33%. E non inventatevi la balla del simbolo, bla bla. La gente sa distinguere tra voi e Conte. Il simbolo non vi maschera abbastanza.
Fatelo, sto straminchia di movimento. Chiamatelo 5 stelle controConte. Fatelo e inebriatevi del consenso che otterrete. Presentatevi alle elezioni, locali o nazionali, fate quello chedovete e vedrete che qualche parlamentare uscirà dai 5s e verserà a voi l quota mensile. Le folle vi devolveranno il 2×mille, le decine di parlamentari che eleggerete garantiranno sostegno economico adeguato.
Se non lo fate, è perché siete dei renziani dentro, e meloniani fuori o degli incerti sulla bontà della Vs crociata. Non voterete 5s, sembrate renzi cornacchia sulla spalla del pd.
Chiedete aiuto a Toninelli,
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@ brambillaottavio
A me stanno a cuore le idee e i metodi per farle primeggiare. Le persone incaricate di svolgere tale importantissimo compito vengono dopo. M’importa un fico secco se a guidare il partito che ho votato c’è Tizio o Caio. Ma proprio meno di zero. Nel 2022 ho votato una forza che ad oggi si atteggia un po’ a movimento e un po’ a partito, col risultato che non ha nessuna delle due identità ben riconoscibili.
Vengono usate le due forme secondo convenienza. Ecco dove sta la mia avversione a Conte.
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non so prima del 2018. Il m5s che ho votato era molto peggio di un partito, era una setta. Parlo della conduzione. Speaker unico. Espulsioni per i dissidenti. Iscritti portati per mano, Rousseau in mani sicure.
non capisco cosa intendi per un po partito un po movimento, in assenza di esempi a prova di boomer
Rimarco soltanto che, Toninelli, dissidente insultare, è al suo posto nel m5s e nessuno lo ha estromesso. A me sembra che, partito o movimento,sia meglio così.
E, partito o movimento, è rappresentativo dei suoi iscritti e dei suoi simpatizzanti, con regole di partecipazione ben impostate. Sui danni che questo provoca al movimento, non possiamo concordare.
il mio avversario è la dx, liberalriformismo incluso. Se il vostro è Conte, sconfiggerlo prendendoli consensi con jn Vs movimento, non delegittimando lui e noi.
Forza, schierarsi è casa vostra? Schieratevi e votate, senza più invitare all astensione.
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Quand’è che avrei invitato all’astensione? Fossi marchigiano ho già lasciato intendere cosa voterei: la candidata del PCI, perché dice cose che penso pure io. Andare in giro a fare propaganda elettorale assieme a chi vota per riarmo e guerra e rassicurare i cittadini che potenziare i servizi essenziali sarà una priorità mi sembra una sonora presa per i fondelli. O andare nelle imprese che soffrono per contrazione dell’ export e costi energetici, pure. È ipocrisia insopportabile. Nelle altre regioni che andranno al voto ancora non so cosa farei. Aspettiamo la fine delle trattative con gli uscenti, vediamo quali pedaggi impongono e che tipo di campo si presenta a chiedere voti. C’è qualche premessa da risolvere in pratica.
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Lo avevo capito. E non è il PCI di Rizzo. Decideranno i marchigiani, che vivono ogni giorno nella regione.
Almeno Acquaroli è coerente, lei dice. Tranne che con la Lega, in Europa.
Il m5s ha opinioni lontanissime a quelle del pd, a Roma e in Europa, che mantiene con una coerenza assoluta. E che ribadisce tutti i giorni, e questo è innegabile. Poi gli iscritti e i simpatizzanti locali votano per l alleanza anti Acquaroli, volendo provare a cambiare la gestione della loro regione. Ma, visto che il PD è lontano dalle posizioni 5s in Europa, dovrebbero rinunciare a questa prospettiva. Che i simpatizzanti di Avs non contestano, anzi premiano.
quindi, noi decidiamo per vonto dei m5s marchigiani. Essendo il pd l unica alleanza in grado di determinare l alternanza alla guida della regione, loro rinunciano ai loro obiettivi di cittadini perché lo dice chi non vota 5s nemmeno da solo. Come nelle Marche, in Campania, in Toscana, e come di sarebbe dovuto fare in Sardegna, Umbria, Emilia Romagna, Cagliari, Nuoro, Ravenna. Cioè il territorio in mano alla dx, perché? Perché è meglio del PD? Perché vota per l austerità e il riarmo? Cioè dovremmo favorirli, visto che votano l opposto di quanto voteremo noi?
Lei ha fatto ragionamenti di politica estera identici a quelli che sviluppa il m5s di Conte da tre anni. Esattamente gli stessi. Ma preferisce che a governare le Marche siano quelli che, come il pd, votano in maniera inaccettabile. Se può governare la dx, può provare a governare le Marche anche il pd. Perché sarebbe peggio della dx? E perché gli elettori pd non allineati, gli elettori avs e 5s non dovrebbero poter provare a cambiare? Perché? Ad Ancona si decide della sanità, del lavoro, della scuola nelle Marche, non in Europa.
E lei sostiene la astensione perché sarebbe benissimo che nessuno dei suoi interlocutori voterebbe fdi, chi doveva lo fa già, e quindi lei li sta invitando a non votare per una possibile alternativa. O a votare un alternativa impossibile. Che sa molto di preferire la dx alla sx, come impostazione.
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Uff.. @brambillaottavio scambio volentieri opinioni ma pretendo precisione: io non ho mai invitato alla astensione o incitato votare altro. Io mi esprimo per convinzioni mie personali e dico cosa farei IO in certe situazioni. Perciò non mi classifichi in maniera diversa da come mi pongo. La ringrazio .
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Che la Meloni continui a volare ho qualche dubbio, almeno secondo un recente sondaggio di youtrend il gradimento nei suoi confronti era al 34%.
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“Ti do un suggerimento, inizia con M e finisce con I.”
Matteo Renzi? 🤣
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Allora diciamolo a Conte…lo farà senz’altro per avere il tuo apprezzamento!
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Era per Giorgio Mattei, ma è finito a 3 km di distanza…
Infosannio, ma perché togli le opzioni di risposta, ché poi si accavallano tutti i post?
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Dove hai visto Conte fare da stampella al PD? Dai, fammi almeno un esempio. Io vedo il PD inseguire posizioni del M5S.
La Meloni continua a volare? Come no!
Volare, oh oh! 😀
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Per il bene esclusivo (o principale) del partito, io vedo molti punti a favore se verrà introdotta una proroga: se le elezioni regionali andranno bene, Conte affronterà la sua eventuale conferma a presidente con una soddisfacente legittimazione popolare, anche se parziale. Vorrà dire che la sua strategia è premiante. Dopodiché, visto che a seguire si profileranno tutti i preparativi anche per le prossime politiche (alleanze, liste ecc), si saprà che è Conte a coordinare il tutto, perché confermato. E i candidati li sceglierà lui. Ipotesi avversa e da prendere in considerazione: se le regionali non dovessero andare come ci si aspettava, la riconferma a presidente potrebbe risultare più complicata. E allora ci sarebbe un cambio di guida del partito, ma PRIMA delle politiche, con strategie e liste coordinate e decise da un altro soggetto. Voglio dire, e concludo, che le regionali rappresentano un buon esame da passare, poiché alcuni milioni di italiani potranno esprimere più di un giudizio ( sul candidato, ma anche sulle alleanze). Conte dovrebbe affrontare questo esame importante, a mio parere, con la riconferma da guadagnare.
Augh, ho detto (cit)
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Certo che per essere un non iscritto e non votante, ti infili molto a fondo nei fatti del m5s…boh!
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Quanti iscritti ha il partito di Conte, 150/200k? Tutto il rispetto possibile ma credo che le sorti politiche siano decise da milioni di elettori, specialmente dai non iscritti che si astengono e che nessuno cura. Poi tengo a precisare ancora una volta che nel 2022 ho votato il fu movimento, perciò, anche alla luce di quanto accaduto fino ad oggi, mi sento pienamente legittimato a dire la mia. Capisco che può risultare fastidiosa la cosa, ma tant’è..
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No, no, Gianse’, nessun fastidio… interpretavo la cosa come un tuo forte interesse, nonostante le fisime ostentate… così come avrei detto ad un ex che parla fisso CONTRO la sua ex tipa… ma intanto non può fare a meno di parlarne…🤭💘
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Esatto, esatto ..
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Essere innamorati di una idea sana di paese e vedere che si preferisce la compagnia di gente dai facili costumi può fare male. Specialmente se tale virata comportamentale attecchisce profondamente. Non da farne una malattia, ma incaxxatura profonda sì.
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No, carissimo…non la vedo così… ti sei innamorato “da adolescente”, ma il m5s è cresciuto, la realtà non è quella utopica… se ci rifletti devi anche riconoscere le tante magagne del primo amore su cui tanti di voi “delusi” chiudono gli occhi… I tradimenti, se ci badi, sono stati perpetrati PROPRIO dal primo m5s, quello di Grillo, Di Maio etc…. Per non parlare della compagnia di gente dai facili costumi… Più di Salvini? Più della Lega? (che tra l’altro è quella che ci ha succhiato i voti!)
Daaaai, non può esistere!!!
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Quando è stato chiamato a fare il presidente, il Mov. era dato intorno al 16%. Con la caduta di Draghi era sceso sotto il 10%, poi Conte lo ha riportato al 16%.
https://www.youtrend.it/2021/08/06/supermedia-dei-sondaggi-politici-testa-a-testa-lega-fdi-m5s-in-recupero/
https://www.repubblica.it/politica/2022/07/25/news/sondaggi_politici_dopo_crisi_governo_fdi_pd_lega_m5s_draghi-359141743/
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L’attesissimo libro con cui Conte spiegherà come sia riuscito a trasformare (ossia distruggere) il Movimento 5 Stelle di Casaleggio- grillo, l’unica forza realmente incendiaria e ribelle, credo che sarà la cosa più triste che uno potrà leggere nella sua esistenza. Oltre, immagino, alla più soporifera.
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Le ricordo che alle elezioni europee del 2019 il Movimento che ci piaceva tanto passò dal 32 al 17% e Conte era solamente il PDC non essendo nemmeno iscritto al M5STELLE.
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Non solo, quando è stato chiamato a fare il presidente, il m5s era dato intorno al 9%…e non era stata certo responsabilità di Conte…
È un meccanismo psicologico evidente quello di cercare un capro espiatorio tra coloro cui teniamo meno, per non accettare la delusione causata da ALTRI e ALTRO, che, a suo tempo, ci hanno coinvolto emotivamente.
Cambiare la realtà dei fatti, però, è meno accettabile… soprattutto non è corretto.
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Credo che il PD abbia lavorato da sempre per un movimento al 15%, meno pericoloso e idoneo come stampella del csx. Conte (ed altri) ha il solo demerito di aver normalizzato l”unica forza politica di vera opposizione al sistema che sia apparsa nel panorama politico italiano negli ultimi 50 anni. Scrivo da sempre che per carattere, preparazione e cultura non potrà mai essere un 5S purché il movimento che ricordo io non era solamente le 5 stelle ma anche CAMBIAMENTO.
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Ero indeciso se commentare o meno date le premesse… Direi che preferirei un movimento con la “verve” di Riccardo Ricciardi, al momento uno dei pochi espone ti che mi ricorda il M5S.
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Serve gente così che GRIDI in piazza l’indignazione del Movimento, non nei talk show pilotati e già fidelizzati , in PIAZZA come una volta e se serve, dicendo le cose senza mezzi termini e senza alleati preventivi.
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Ok, poi, però, per fare il Presidente, servono anche altre doti.
Stesso motivo per cui fu scelto Di Maio (o imposto? Non dimenticate che Grillo ha fatto questo) e non Dibba….
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@Anail
Quindi siamo (quasi) d’accordo? Forse Conte è il Presidente ideale ma ial Movimento manca la grinta per raccogliere il consenso, manca il posizionamento, manca il tratto distintivo…per essere riconosciuto e diverso dagli altri.
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Certo che occorrono altre doti, competenze specifiche, forma mentis, anche capacità da pregresso formativo e professionale, e Conte per questo ha tutto il mio apprezzamento! Quello di cui dubito è la strategia, ma in un paese allo sbando, con un elettorato volubile, volatile, sempre più tentato dall’ astensione, e’ veramente utile un progetto dove subisci le logiche di alleanze come una camicia di forza? Lo so che nella dinamica di alleanze, una regione tocca a te e una a me, e chi vota 5 stelle da quando è nato, non può che gioire della Todde, ma a quale prezzo? Perché per quanto mi riguarda, ogni accordo con il PD e’ una sofferenza, non vedo la progettualità a lungo termine, e’ piuttosto un subire leggi elettorali che altri hanno imposto affinché appunto fossero la camicia di forza/contenzione per la spinta di cambiamento dal basso! Se più del 50% degli italiani ( ed europei!) si astiene, esiste un vuoto politico, milioni di elettori orfani di rappresentanza, che prima o poi qualcuno dovrà riempire, e come puoi farlo adeguandoti a logiche asfittiche? E’ una scelta difficile, perché subire il peggio porta automaticamente a sperare che un’ alleanza, per quanto contraddittoria e complicata, sia sempre meglio di quel peggio, ma nel lungo periodo sarà in grado di determinare un cambiamento radicale, culturale e mentale soprattutto, necessario ad un paese agonizzante? Un paese che ha vissuto una metamorfosi antropologica involutiva, può realmente cambiare con la stessa formula politica, sempre meno credibile? O serve altro? Perché prima o poi questo altro arriverà, e se i 5 stelle si saranno in un certo senso bruciati, il peggio, del peggio dei peggiori, potrebbe cogliere l’ opportunità con enormi guai…….La storia in questo senso ha già insegnato e l’ attuale contesto nazionale, europeo ed internazionale preoccupa!
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Dibba non si ricandido’ nel 2018 e poi lascia il M5Stelle, aveva capito che non era più il M5Stelle che lui sperava , troppi per far carriera politica, e ora vengono accontentati col terzo mandato e candidature alle regionali a costo di alleanze …….
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@Alessandra
Chapeau!
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non so quanti elettori abbia il m5s nelle Marche. Presumibilmente contrari all attuale giunta regionale e desiderosi di cambiare. In effetti.hanno votato per l alleanza col PD, l unica in grado di determinare un alternanza in Regione, se gli elettori sceglieranno in tal senso.
Senza quest alleanza, gli elettori votanti di dx andranno a votare e confermeranno la maggioranza relativa ad Acquaroli, quasi certamente. AVS sta col pd e nessuno ha niente da ridire..
La posizione dell intellighenzia grillina è: no, il pd è brutto e cattivo, i suoi elettori se lo votino da soli, e noi voteremo per il solo voto di lista. Mai col pd.
cioè da soli, esistendo solo il pd e il PCI, che però non si alleerebbe con il m5s. Avs starà col PD. I m5s locali che hanno votato per l alleanza, e per provare l alternanza, amen, meglio fdi al pd, che è il.peggio di tutti.
Coerentemente con sé stessi, dovrebbero votare il candidato pd, insieme agli elettori pd, sperando in un alternanza sperata ma negata dai grillini.
Come hanno fatto gli elettori pd sardi con la Todde.
Lo spero, perché gli elettori sono la chiave del cambiamento. Alla faccia di chi vuole congelare lo status quo che loro vorrebbero cambiare.
Nessuno espellera’ nessuno, la setta è finita. 5s marchigiani, votate per il bene della vostra regione, come lo pensate e lo vorreste. Chi suggerisce dal balcone non è interessato al bene della vostra regione, ma all autogongolamento. Anche a spese vostre.
Alle regionali si discute di sanità, lavoro, scuola, diritti sociali e civili nella regione. Per i cittadini della regione. Di questo si parla. Non della Picierno o di Fassino. O delle incongruenze romane o europee del pd.
chi, marchigiano, si sente progressista ha la dx come avversario politico. Innanzitutto nella vita quotidiana, se la dx non garantisce governando le Marche pari opportunità civili e sociali
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