La decisione della direzione della Reggia, si temevano proteste
(repubblica.it) – Svolta nel caso Valery Gergiev. con una mossa a sorpresa la direzione della Reggia di Caserta ha disposto l’annullamento del concerto sinfonico del direttore d’orchestra, previsto nell’ambito della rassegna Un’Estate da Re per il prossimo 27 luglio nel cortile del Complesso vanvitelliano.
La presenza del direttore d’orchestra russo, criticato per le sue posizioni ritenute vicine a Putin, aveva suscitato forti polemiche e si temeva per possibili manifestazioni di protesta organizzate da associazioni ucraine per domenica sera.
La direzione della Reggia di Caserta ha inviato una lettera alla Scabec, la società regionale che promuove e organizza la rassegna. La comunicazione ha colto di sorpresa sia i vertici di Scabec, sia la direzione artistica dell’evento che ancora in queste ore stava lavorando come da programma. La dirigenza Scabec sta verificando con gli uffici legali le norme contrattuali che regolamentano il rapporto tra la rassegna e la Reggia.
infosannio 
Quando si dice “il POTERE”. La pina starà già festeggiando con gli altri della combriccola?
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Che figura di palta. Grande successo della Pina, le cui conoscenze in fatto di musica non vanno oltre Nino d’Angelo
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Più che altro minacce di attentati, come al porto di Ancona…
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In futuro sarà argomento di studio questa caccia agli artisti ed agli atleti russi. Sarà oggetto di studio perché risulterà incomprensibile la differenza di trattamento tra russi e israeliani. Atleti ed artisti israeliani si esibiscono ovunque senza problema alcuno, nonostante l’appartenenza ad uno stato che sta portando a termine genocidio e pulizia etnica del popolo palestinese.
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Credo sarebbe più interessante capire e studiare le motivazioni che inducono il M5S a frequentare certi partiti e pensare addirittura che una alleanza, anche basata su un programma, possa in qualche modo essere utile al cittadino comune che dicono di difendere.
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Penso che le motivazioni stiano molto semplicemente in un calcolo più che razionale e legittimo: dato l’attuale sistema politico elettorale si deve scegliere tra il cercare di influire nei processi politici, oppure rifugiarsi nell’irrilevanza. Se non si fanno alleanze si rimane nell’irrilevanza, dal momento che, senza alleanze, in Italia non si va da nessuna parte. Purtroppo il sistema è questo.
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Adesso voglio sapere quando mi rimborsano. Già ho fatto due telefonate e ho detto che chiamerò tutti i giorni fino a quando non vedo la somma sul conto.
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Ah ah ah! Domenico!!! Non ti preoccupare, magari sarà lo stesso Gergiev a rimborsarti, con tanto di dedica e autografo.
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… A meno che non faccia direttamente bombardare Caserta.
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Noto un cinismo in questo commento e una pochezza che mi sconcertano, Santo Loquasto si fa sempre riconoscere per sostenere il peggio della politica nazionale e internazionale, e non se ne vergogna, ringalluzzito dal fatto che al suo fianco ha questo sistema marcio, putrescente, che impedisce al bello e all’arte di esprimersi. Spiace solo che anche per colpa sua probabilmente presto finiremo tutti in cenere. La storia non perdonerà mai persone come il signor Santo.
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Si certo. Hai capito tutto tu.
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Guarda il lato positivo: se non finiremo presto tutti in cenere, sarà anche per merito tuo.
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@ Domenico: guarda il lato positivo: visto che avevi preso i biglietti solo per fare un dispetto a lei, e che sei libero domenica sera, hai finalmente la tua democratica occasione di andare a dirle in faccia quello che ne pensi. Anche da parte mia.
L’aspetto più interessante della faccenda è che ad annullare l’evento per possibili problemi di ordine pubblico non sia stata la questura, come sarebbe logico aspettarsi, ma la direzione della Reggia di Caserta, incarico attualmente ricoperto da tale Tiziana Maffei, che attualmente non appare come un personaggio particolarmente politicizzato, ma tale valutazione può essere soggetta a revisione, nel caso in cui nei prossimi anni la sua carriera decolli all’improvviso.
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Sai che roba, ricevere una telefonata al giorno… Non mi sembra una gran minaccia
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” si temeva per possibili manifestazioni di protesta organizzate da associazioni ucraine per domenica sera.” Invece studenti ed operai italiani che manifestano si menano senza problemi…
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Benaltrismo a parte, girava voce che alcuni biglietti delle prime file fossero stati acquistati da chi voleva mettere in scena una plateale (è proprio il caso di dirlo) protesta contro Gergiev, per cui la sua esibizione sarebbe stata strumentalizzata comunque.
Dici che sarebbe stato meglio schierare la Celere ad un concerto di musica classica, in nome dell’arte?
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Proprio il contrario, non vorrei la celere contro i manifestanti di nessuna parte. Per esperienza diretta (ho lavorato per quasi 40 anni in un teatro) le manifestazioni ci sono state, dentro e fuori. Dopo l’inizio dello spettacolo, o durante, chi insisteva veniva accompagnato all’uscita.
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Nemmeno io la vorrei, ma al punto in cui si era arrivati purtroppo l’alternativa era quella.
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Non serve la celere, basta il personale di sala, altrimenti definito “maschere”, ad accompagnare i facinorosi alla porta tra le contumelie degli spettatori che hanno pagato per ascoltare un’orchestra diretta da un grande maestro. Non è né la prima né l’ultima volta che succede.
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Non ho detto che la celere servisse realmente, ho detto che l’alternativa più realistica all’annullamento era quella di schierarla ad un concerto di musica classica (che non sarebbe poi tanto male, a pensarci bene: la musica ingentilisce gli animi).
Il fatto è che quando si hanno notizie di un certo tipo, in particolare riguardanti proteste organizzate di stampo politico, non si può pensare di affidare la sicurezza solo a qualche mascherina, altrimenti se la cosa dovesse degenerare l’accusa di averlo lasciato succedere sarebbe dietro l’angolo.
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Le forze dell’ordine sono sempre presenti quando serve, anche in borghese, e anche quando non ci sono proteste in corso, da ricordare la digos che ha identificato quello che ha gridato “viva l’Italia antifascista” alla Scala di Milano, quando vogliono sono molto efficienti…
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I Picierno d’Italia sono un Cancro.
Temo inoperabile.
Quindi l’Italia è fottuta.
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Povero pablero che sente minacciata la sua quiete, e l’Italia, nientepopodimeno che dalla Picierno.
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Loquasto, sei una sagoma.
Ma non avevi scritto che “saltavi” i miei interventi???
Ad ogni modo la mia quiete è oggettivamente minacciata dai Picierno d’Italia. Perché la stupidità abbinata alla propaganda “analfoliberale” ( cit. Ottoliner) mi disgusta. Ed è difficile non incrociarla.
Sono troppo anziano per combatterla nei Ring appropriati. Bisognava dedicarsi prima, alla Politica, alla Cultura, non da cittadino con fame personale, ma spendendosi pubblicamente.
Non l’ho fatto. E resto quindi una banalissima voce di sfogo di indignazione in questa chat. Con qualcuno/a c’è sintonia. Con te no. Fa nulla.
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Le Picierno d’Italia sono un cancro, ma a renderle letali sono le metastasi.
La cura è l’indifferenza. Vanno ignorate e basta.
L’informazione mainstream è complice e non può farlo, ma tutti gli altri sì. Se l’avessero fatto, quella sarebbe rimasta una delle sue tante sparate di cui oggi nessuno si ricorderebbe.
E invece anche la cosiddetta informazione “alternativa” (Travaglio compreso, ma è in buona compagnia) vuole lucrare visibilità sull’indignazione a buon mercato, quindi concede ampi spazi ad una cosa che in un Paese normale sarebbe puro gossip da ombrellone (la sola prima pagina che merita una vicenda del genere è quella di Cronaca Vera), e via via a cascata tutti gli altri, giù fino alle associazioni che organizzano proteste e contro-proteste; così è finita che si è alzato quel polverone che ha portato alle conseguenze che sappiamo.
Il paziente è operabile: gli basterebbe sbadigliare e passare oltre, la prossima volta che sente “Picierno”. Ma non vuole essere operato. Lascerà che l’indignazione prenda il sopravvento, è più forte di lui.
Quindi, limitatamente a questo aspetto, hai ragione: l’Italia è fottuta.
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