
(Dott. Paolo Caruso) – Oggi,19 luglio, Palermo ricorda e piange…
Palermo, a trentatré anni dalle stragi, torna a piangere i suoi figli migliori. Si sono confrontati con la belva assassina che da tempo rodeva la città dal suo interno. Essi volevano ripulire Palermo dal marcio che la soffocava estendendo lo sguardo all’intero Paese. La risposta fu dura, da “mostri” assetati di vendetta che non dimenticano. Primi a cadere in quel tragico 23 maggio del ’92 furono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli uomini della scorta, nel momento di massima lotta alla mafia e ai suoi tentacoli. Non era consentito agli uomini dello Stato confrontarsi con l’ Antistato e sull’autostrada di Capaci fu l’inferno. A meno di due mesi, nel luglio successivo, in quell’ infuocato pomeriggio d’estate in via D’Amelio a Palermo la stessa scena con altri protagonisti, Paolo Borsellino e i cinque della sua scorta. Anche lì, la “Belva assassina” veniva a nutrirsi di sangue innocente, ottenendo quel che cercava, ma da quel momento dichiarava il fallimento dei cosiddetti “uomini di onore”. Pianse Palermo e piange ancora, ma non tutta, se non si è giunti al bandolo della matassa, e ancora oggi si cercano i colpevoli. Non fu, infatti, azione di singoli, perché l’attentato fu programmato nei minimi particolari con grande esperienza di tecnica esplosiva degna di scenari di guerra che lasciano presupporre l’ intervento di elementi esterni alla mafia. Una firma lampante dei suoi autori che non lascia dubbi e che per questo ha reso impenetrabile l’ oscuro mondo che lega certa politica, la mafia, la massoneria, i servizi deviati, e l’ estremismo nero. In effetti l’ Antistato su cui indagavano i magistrati Borsellino e Falcone. Oggi Palermo ricorda e piange i suoi uomini migliori, che avrebbero potuto garantire alla nostra convivenza un destino migliore.
Vede Caruso che quelli che danno veramente fastidio al sistema, vengono sistemati(Moro come politico)…quelli che non danno noia sono tranquillamente nelle loro poltrone.
Mentre per Moro la questione veniva dall’esterno, per Borsellino e Falcone la problema era solo interno.
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Dietro le stragi del ’92-’94 c’era un piano di destabilizzazione che puntava a creare nuovi equilibri politici ed economici nel Paese. Di questo piano facevano parte uomini dei servizi, massoni, politici, uomini dell’eversione nera, mafia e settori economici e finanziari. Con la caduta del Muro di Berlino il mondo era cambiato e i vecchi partiti (Dc e Psi) che per circa un cinquantennio avevano mantenuto solidi rapporti con gli Usa in funzione anticomunista, ormai non servivano più. Di lì a poco, infatti, nascerà Forza Italia, fondata dal condannato per mafia Marcello Dell’Utri, su cui convergeranno le entità che avevano pianificato e attuato le stragi.
Mannino: «Falcone temeva alleanze mafia-servizi segreti stranieri» https://www.corriere.it/politica/10_gennaio_17/mannino-falcone-servizi_f650b598-0359-11df-a5a7-00144f02aabe.shtml
Bomba 2 agosto 1980, stragi di mafia, P2: storia del depistatore Elio Ciolini https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/30/bomba-2-agosto-1980-stragi-di-mafia-p2-storia-del-depistatore-impenitente-elio-ciolini/148946/
Lettera Elio Ciolini al GI Grassi – 04.03.1992 https://4agosto1974.wordpress.com/2014/10/02/lettera-elio-ciolini-al-gi-grassi-04-03-1992/
Trattativa Stato-mafia, ex ministro Scotti: “Nel ’92 piano per destabilizzare il Paese” https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/29/trattativa-stato-mafia-ex-ministro-scotti-nel-92-piano-per-destabilizzare-il-paese/1006468/
Scarpinato: «Borsellino ucciso perché aveva capito cosa c’era dietro Capaci» https://palermo.corriere.it/notizie/cronaca/21_giugno_16/scarpinato-borsellino-ucciso-perche-aveva-capito-cosa-c-era-dietro-capaci-2538861e-ceab-11eb-b763-8fa917b59ca2.shtml
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L’intervista in cui Borsellino parla di Berlusconi e Dell’Utri: https://www.youtube.com/watch?v=RUZZ0XkIVQ8&pp=ygUkaW50ZXJ2aXN0YSBib3JzZWxsaW5vIDIxIG1hZ2dpbyAxOTky
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Dalla nascita della nostra Costituzione , esiste un oscuro Antistato Fascista che insieme alla Democrazia non l’ha mai accettata . Da quì tutte le stragi e gli omicidi politici avvenuti ,hanno una connessione diretta con il nostro alleato Atlantico.” Il fattore K “come Kissinger lo provacon l’affaire Moro che pur potendo essere salvato venne fatto uccidere dalle BR da Andreotti e Cossiga.su ordine di Kissinger. Indagando suigli omicidi ordinati dai politicanti mafiosi al Governo ai macellai Riina Provenzano , Borsellino e Falcone arrivarono alla saldatura avvenuta tra i Politicanti Mafiosi al Governo – la P2 di Gelli con l’Eversione Nera Stragista che collegata al mortale fattore k” Oltreatlantico , provocò le stragi di Capaci e Via D’Amelio.
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