Il procuratore della Repubblica di Marsala Paolo Borsellino esce dal CSM su commissione anti mafia, il giono delle dimissioni di Giovanni Falcone, il 31 luglio 1988 a Roma. ANSA ARCHIVIO/ sim R16294

(Dott. Paolo Caruso) – Oggi,19 luglio, Palermo ricorda e piange…
Palermo, a trentatré anni dalle stragi, torna a piangere i suoi figli migliori. Si sono confrontati con la belva assassina che da tempo rodeva la città dal suo interno. Essi volevano ripulire Palermo dal marcio che la soffocava estendendo lo sguardo all’intero Paese. La risposta fu dura, da “mostri” assetati di vendetta che non dimenticano. Primi a cadere in quel tragico 23 maggio del ’92 furono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli uomini della scorta, nel momento di massima lotta alla mafia e ai suoi tentacoli. Non era consentito agli uomini dello Stato confrontarsi con l’ Antistato e sull’autostrada di Capaci fu l’inferno. A meno di due mesi, nel luglio successivo, in quell’ infuocato pomeriggio d’estate in via D’Amelio a Palermo la stessa scena con altri protagonisti, Paolo Borsellino e i cinque della sua scorta. Anche lì, la “Belva assassina” veniva a nutrirsi di sangue innocente, ottenendo quel che cercava, ma da quel momento dichiarava il fallimento dei cosiddetti “uomini di onore”. Pianse Palermo e piange ancora, ma non tutta, se non si è giunti al bandolo della matassa, e ancora oggi si cercano i colpevoli. Non fu, infatti, azione di singoli, perché l’attentato fu programmato nei minimi particolari con grande esperienza di tecnica esplosiva degna di scenari di guerra che lasciano presupporre l’ intervento di elementi esterni alla mafia. Una firma lampante dei suoi autori che non lascia dubbi e che per questo ha reso impenetrabile l’ oscuro mondo che lega certa politica, la mafia, la massoneria, i servizi deviati, e l’ estremismo nero. In effetti l’ Antistato su cui indagavano i magistrati Borsellino e Falcone. Oggi Palermo ricorda e piange i suoi uomini migliori, che avrebbero potuto garantire alla nostra convivenza un destino migliore.