
(Stefano Rossi) – Ieri sera, Marianna Aprile, incalzava Giuseppe Conte su fatti oramai vecchi e superati. Chiedeva conto del “Pfizergate”, dimenticando che c’era uno di sinistra al ministero della Sanità e le tre sentenze della Corte Costituzionale che hanno dichiarato legittimi, e in linea con il diritto italiano, i provvedimenti del governo Conte durante la pandemia del Covid.
E dimenticando che, la Von der Leyen, ha rifiutato di pubblicare le e-mail con la Pfizer e segretato le carte con le società farmaceutiche e che, il Pd, sosterrà, come ha sempre fatto, la Von der Leyen, nella mozione di sfiducia presentata da tutte le destre europee.
Sorvolo sulla scelta per il riarmo da 800 miliardi di euro decisi, motu proprio (si fa per dire: insieme alle multinazionali delle armi), dalla Von der Leyen, bypassando il Parlamento.
Marianna Aprile attendeva Conte per regolare un conticino: gira la fake, tra i sinistri, che non si realizza una stretta alleanza tra il Movimento e il Pd, perché Conte vuole fare lui il leader. Una falsità grossolana più volte spiegata da Conte. Prima si faccia un programma, se risulterà comune, si potrà fare un’alleanza. Ma il Pd, sempre diviso al suo interno, va per le sue strade sempre diverse.
Infatti, il Pd, prima candida alle europee Decaro e Ricci, ora li candida a governatori della Puglia e delle Marche.
Ma che razza di serietà è questa?
Come si può spostare come birilli dei politici in questo modo?
L’Europa è l’unico luogo dove vengono prese decisioni fondamentali per l’Italia.
Se presenti dei candidati lì, vuol dire che li ritieni validi per fare gli interessi dell’Italia.
Ora, durante il loro mandato europeo, li catapulti nella campagna elettorale per le regionali, distogliendoli dagli interessi in Europa.
Possibile che non trovano altri candidati per le regionali?
Il movimento 5 Stelle dovrebbe stare attento, prima di sostenere in silenzio questi due candidati. Farebbe bene a chiarire come sia possibile seguire un progetto, una linea politica in Europa se poi, d’improvviso, li sbatti da un’altra parte per candidarli alle regionali.
Questa è la politica dei cacicchi.
Poi si lamentano che il Movimento non vuole allearsi con loro.
Alla fine, Marianna Aprile, sputa l’ultimo veleno.
Riprende una infelice frase di Di Maio “Le ONG taxi del mare”, frase che lo stesso Di Maio disse di essersi pentito di averla detta.
Quindi, l’affondo: “Lei si è pentito di aver cavalcato quell’ondata di criminalizzazione delle ONG?”.
Facile la risposa secondo cui, Conte, non ha mai detto una cosa simile, e si è sempre prodigato prima di gestire gli aiuti in mare. Poi, certo, i decreti sicurezza, ma quello era il governo con la Lega.
Qui, ognuno può dire quello che vuole.
Ma una domanda nasce spontanea: quando il Pd governava con una salda maggioranza, ha votato per il totale affievolimento dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, totem della sinistra, il job act e lo stravolgimento del welfare per i lavoratori dipendenti e per l’autonomia differenziata facendo scempio del Titolo V della Costituzione.
Oggi è andato a raccogliere firme per il Referendum per abolire ciò che aveva fatto.
Chissà, se con lo stesso odio, la Aprile, chiederà conto a Mattarella, Bonaccini, Gentiloni, D’Alema, Bersani e tutti quelli del Pd che hanno votato lo scempio di cui vediamo oggi solo le macerie?
Non solo Aprile ,ma tutto l’anno contro Conte!
Fanno veramente schifo!
Questa la chiamano “informazione”..solo per tacere di cose più importanti che toccano le tasche dei cittadini!
Conte è un SIGNORE !
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Troppo signore, un leone attorniato da iene fameliche e codarde
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Colpa di Grillo
Ciro
Governo Draghi
Rondoliniani
Hanno stato gli astensionisti
Tutti ignoranti o menefreghisti
Bisogna battere le destre
🎶nella vecchia masseria ia ia oooh🎶
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Si dice che Renzi è un pelo superfluo perché è al 2%.
Assolutamente vero: in politica i numeri contano assai, e riguardano la forza posseduta fuori dai palazzi.
Quello che viene bellamente ignorato è la diffusione e il radicamento della dottrina: il renzismo e i suoi esponenti dentro ai palazzi hanno in mano le sorti del cosiddetto csx. Completamente.
Esistono piccole e insignificanti eccezioni che non fanno testo.
Vogliamo partire dai signori spediti al parlamento EU? Dal presidente del pd? Da dove vogliamo partire?
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“Il renzismo e i suoi esponenti dentro ai palazzi hanno in mano le sorti del cosiddetto csx.”
Esatto: COSIDDETTO.
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Pevche’ puve apvile tiene famiglia 🤔
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Aprile e Picerno sembrano gemelle siamesi separate alla nascita, purtroppo nell’ intervento il cervello è andato perso…..manco mezzo per uno! Che disdetta!
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Sono entrambe di scuola dem, quando le sento perla3re rivaluta Trump.
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Tra l’altro non è la prima volta che succede, ricordo De Magistris e pure Santoro che fecero lo stesso.
Capirei al limite che siamo nel 2027, ci sono state le elezioni, non si sa che fare e c’é bisogno di qualche candidato importante, allora scongeli un eurodeputato (magari uno, no due) che sta già lì da 3-4 anni dei 5 previsti.
Ma dopo 1 anno è una presa in giro. Non è successo niente di imprevedibile da allora ad oggi.
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Ma lasciamoglieli TOGLIERE dall’EU, quei due!
Chissà che non rappresenti il primo passo per tirarne fuori, con qualche scusa, Picierno & Co.!
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L’ho già detto e lo ripeto.
I nemici di Giuseppe Conte sono nell’area in cui il leader del M5s conterebbe con la “missione progressista” di trovare rifugio e consensi. Lo odiano. Gli faranno la guerra sempre. Per farli SCHIATTARE lui dovrebbe rivendicare tutto ciò che ha fatto il Governo Conte I ( che rappresentò una speranza vera di cambiamento, nonostante la Lega) e non cedere di un millimetro a questi/e sgherri piddini travestiti da giornalisti.
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cosa che sta facendo, mi pare
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E lo sta facendo alla grande! Va a discutere con tutti e in tutti i posti…e li smonta in due battute!!!
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Anch’io ho visto ieri sera la puntata di InOnda, e ne sono rimasto abbastanza disgustato. Questa è stata una delle classiche (e solite) interviste a Conte che sarebbe più giusto definire “analisi del sangue”, per giunta a partire dal primo governo presieduto dallo stesso. I due giornalisti, Aprile e Telese, hanno impersonato la parte della poliziotta cattiva la prima, e del poliziotto buono, anzi sornione, il secondo. La perfida e combattiva (come mai con altri) Marianna aveva gli occhi luccicanti e fieri – che nemmeno la Marianne tutta chioma e tette al vento del quadro di Delacroix sull’attacco alla Bastiglia della rivoluzione francese – come per dire: ora gli do io una bella strigliata a questo! E così ha iniziato il fuoco di fila col quale ha cercato di mettere in difficoltà l’Avvocato. Poco male. Questi infatti ha risposto con rigore punto su punto e in maniera più che esaustiva. Addirittura ritorcendo sulla infida signora le accuse, affermando che si trattava non di domande (le sue) ma di opinioni personali NON CONFORTATE dai fatti che invece lui le elencava per filo e per segno, tirandosi fuori alla grande dagli attacchi. Il Telese invece ogni tanto interveniva ma in tono minore (chissà, forse perché ha sposato una figlia di Berlinguer), lasciando alla collega in gran parte l’onere del lavoro sporco da compiere. Addirittura la coppia ha sbattuto in faccia a Conte alcune selezionate domande provenienti da militonti pidioti di una festa dell’Unità, allo scopo di completare l’accerchiamento a cui hanno (invano) sottoposto il capo 5stelle.
Che spiegazione dare alla puntata?? E’ presto detto: gli ordini di scuderia (immagino lo zampino di Mentana) erano di ridimensionare l’importanza del presidente 5stelle onde facilitare la prevalenza della Schlein. La stessa segretaria del partito che ha votato a favore della relazione Ue Pro-Rearm a Strasburgo.
Concludo con due perle fuoriuscite dagli intervistati piddini: la prima, già citata nell’articolo: “E’ disponibile Conte a non pretendere la carica di capo del governo in caso di vittoria del csx? La seconda: può garantire Conte di essere affidabile (sic!) come ha dimostrato di essere AVS??
PS. Scommetto sin d’ora che i due giornalisti saranno riconfermati nelle puntate di InOnda nell’estate del prossimo anno. Della serie: anche loro tengono famiglia!
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Non dimenticarti del fatto che Bottura (uno che a mio modesto parere non farebbe ridere nemmeno un suo parente) aveva giá pronta tutta una serie delle sue catatoniche vaccate con bersaglio Conte proprio a seguirne l’apparizione in studio, guarda caso, fra le risatine della pettoruta conducatrix. Era giá tutto calcolato, alla pidda maniera.
La Aprile era cosí grottescamente ostile da rendersi davvero ridicola, la sua chiosa sui “fatti”, poi, a dir poco patetica, sembrava di essere all’asilo. Sul cosiddetto giro di “domande” a Conte da parte dei piddopuziani “intervistati” e montati ad arte per l’occasione, poi, vorrei calare un pietoso velo: poche volte ho sentito berciare un tale concentrato corale di stupiditá in cosí poco tempo. Questi sono quelli che illo tempore si sono votati Bonaccioni, per inteso, e si vede. Piddi Stagionati Oggi, se ne dovrebbe fare un cabaret satirico.
Ma è La7 in fondo: pidda e intrinsecamente insipida come il tofu stantìo e inacidito dell’altro ieri.
Tirèmm innànz.
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Ma ti pare che la Aprile abbia le poppe così grosse?
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Non è la Marianna Aprile che meraviglia, ha sempre covato un odio profondo nei confronti del M5S (nè più nè meno come Giannini, entrambi piddi@oti) ma è Telese, che, mi sembra sia genero di Berlinguer a meravigliarmi che si associa con costei.
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È mica arrivato il momento di creare un gruppo di supereroi col compito di mandare aff. i geni del male?
Gli inflessibili!
Oppure è meglio mediare?
Conviene trovare un punto di caduta?
Io sto con gli inflessibili!
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Riprende una infelice frase di Di Maio “Le ONG taxi del mare”, frase che lo stesso Di Maio disse di essersi pentito di averla detta.
Ma perché, mica aveva torto.
Basta sentire le intercettazioni di Casarin, quello che ci compra lo champagne con i migranti. Maledetto.
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A parte che il metti e leva da 🇪🇺 a governatore e viceversa, è nel dna di tutti loro. Cdx compreso.
Raffaele Fitto è uno di questi. Il trottolino amoroso di ogni elezione
Alle elezioni europee del 1999 si candida al Parlamento europeo, tra le liste di Forza Italia nella circoscrizione Italia meridionale, risultando eletto europarlamentare rimanendo in carica sino alle dimissioni del giugno 2000. Alle elezioni regionali del 2000 si candida alla presidenza della Regione Puglia. Alle comunali pugliesi del 2000 venne rieletto, all’interno delle liste di Forza Italia, consigliere comunale di Maglie. Alle elezioni politiche del 2013 si ricandida alla Camera, come capolista del PdL nella circoscrizione Puglia, venendo eletto per la terza volta deputato. Nella XVII legislatura della Repubblica è stato componente della 10ª Commissione Attività produttive, commercio e turismo (2013) e della 12ª Commissione Affari sociali 2013-2014
In vista delle elezioni europee di quell’anno, viene ricandidato al Parlamento europeo, come capolista nella circoscrizione Italia meridionale, venendo rieletto a Strasburgo dimettendosi da deputato e gli subentra Nicola Ciracì. Ad aprile 2015, in vista delle elezioni regionali in Puglia di quell’anno, si consuma la rottura con la dirigenza di Forza Italia, dato che Fitto sostiene, con il suo nuovo movimento Oltre con Fitto, come candidato alla presidenza Francesco Schittulli, mentre Forza Italia candida alla presidenza Adriana Poli Bortone di Fratelli d’Italia (a sua volta non sostenuta dal partito che preferisce Schittulli). Il 17 maggio Fitto annuncia infine la propria uscita da Forza Italia, la costituzione dei gruppi parlamentari Conservatori e Riformisti (poi costituito solo al Senato) e l’adesione, in sede europea, al Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei (formazione di cui fanno parte i conservatori britannici), di cui è nominato vicepresidente.Il 22 giugno 2020, in vista delle elezioni regionali di quell’anno, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia annunciano la decisione di candidare nuovamente Fitto alla presidenza della Regione Puglia. Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidato alla Camera, come capolista di Fratelli d’Italia nel collegio plurinominale Puglia – 04, venendo eletto per la quarta volta deputato, rassegnando le dimissioni da europarlamentare il 12 ottobre 2022. Il 30 novembre 2024 rassegna le dimissioni da ministro, per la contestuale entrata in carica nella commissione europea.
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