(Tommaso Merlo) – Alcuni politicanti occidentali sono complici del genocidio perché sono sionisti, pensano cioè che i palestinesi siano una razza inferiore e vadano sterminati o cacciati in quanto la Palestina è stata assegnata da Dio all’eletto popolo ebraico. Ma tali poveracci sono una minoranza, la maggioranza dei politicanti sa benissimo che son tutte scempiaggini religiose sfruttate a fini coloniali e che Netanyahu e il suo governo di fanatici stanno compiendo un vomitevole sterminio. In cuor loro ne sono consapevoli eppure non fanno nulla o addirittura sono complici. Un peso che si porteranno sulla coscienza per sempre, ma peggio per loro. Noi spettatori inermi ed esasperati, dobbiamo capire però il perché di tale spaventosa deriva in modo da evitare che accada di nuovo. Una ragione è l’opportunismo carrierista, molti politicanti non fanno quello gli suggerisce la coscienza ma quello che gli conviene per la loro poltrona. E anche davanti ad una immane strage di donne e bambini, se ne sono lavati le mani per evitare di finire nell’occhio del ciclone. Oggi in politica paga la fedeltà ad un barone o partito, non la verità e la coerenza. Devi garantire al sistema affidabilità e quindi continuità a prescindere. E se ai piani alti la linea è quella sionista, ti devi adeguare altrimenti alle prossime elezioni ti scordi un posto in lista. E paradossalmente più sei spregiudicato e disposto a voltarti dall’altra parte anche davanti a porcherie come il genocidio, più sei utile al potere e quindi fai carriera. Oggi come oggi i partiti politici selezionano personaggi che convengono a loro, non al paese. Personaggi privi delle qualità e dei valori universali che dovrebbe avere chi fa politica. Una deriva sotto gli occhi di tutti aggravata dalla pandemia conformistica, con politicanti che faticano perfino a comprendere la realtà e che si accodano a seconda del proprio misero tornaconto. Ma c’è di più. Da mesi i cittadini riempiono le piazze in tutto l’Occidente chiedendo ai politicanti di fermare il genocidio e la politica ha risposto se va bene ignorando i cittadini e se va male addirittura prendendosela con chi ha osato alzare la testa svergognando la loro disgustosa inerzia. Vergognoso ma comprensibile. Oggi come oggi tra la volontà dei cittadini e quella delle lobby, i politicanti servono la seconda e a maggior ragione per la potentissima lobby sionista che da decenni lavora dietro le quinte della politica e dell’informazione occidentale. I politicanti vengono eletti per rappresentare il popolo, ma poi una volta nei palazzi rappresentano gli interessi di potentati economici di vario genere. Anche il riarmo a vanvera è dovuto alla lobby della guerra che prevale sulla volontà di pace dei cittadini europei. Negli Stati Uniti la mafia lobbistica ha raggiunto livelli tragicomici. Girano col mitra anche i ragazzini e sono in guerra da sempre, mentre la lobby sionista decide a piacimento la politica americana in Medioriente dato che oltre a comprare a peso d’oro il presidente, corrompono parlamentari di ogni schieramento fin dai primi passi che compiono in politica, gli pagano perfino un viaggio in Israele e poi li seguono per tutta la carriera suggerendogli il copione da recitare. Lo hanno raccontato i pochissimi parlamentari ribelli finiti ovviamente in disgrazia, mentre tutti gli altri sono quelli che si sono spellati le mani per applaudire quel terrorista di Netanyahu a genocidio in corso ed ancora oggi inviano armi e soldi e proteggono politicamente quel regime criminale. Più che politici, sono rappresentati lobbistici. Tu li paghi e loro portano avanti i tuoi interessi nelle istituzioni mentre i cittadini che li hanno votati possono andare a farsi fottere. Un sistema mafioso che ha preso piede anche in Europa, con Bruselles sempre più verminaio lobbistico continentale con cordate di ogni genere e specie che assaltano risorse pubbliche e si fanno scrivere le leggi su misura. E se va di moda la terza guerra mondiale ed ignorare il genocidio a Gaza, basta un giro di WhatsApp per serrare i ranghi. Nelle colonie europee c’è poi l’aggravante del servilismo. Siamo servi degli Stati Uniti che sono servi della lobby sionista e quindi siamo servi di quei deliri pure noi. Ma noi spettatori inermi ed esasperati dal genocidio e dall’insulso riarmo, dobbiamo capire e poi reagire. E non c’è nulla da inventarsi. Si tratta solo di ristabilire una vera e sana democrazia in cui il potere appartiene al popolo. Dobbiamo riprenderci la sovranità che ci hanno sottratto. La vecchia politica si è venduta alle lobby e al carrierismo conformista. Servono nuovi partiti e nuove classi dirigenti anche culturalmente all’altezza dei tempi che riprendano la strada del bene comune e quindi anche del rispetto dei diritti umani per tutti e della pace.