
(Tommaso Merlo) – La Nato è la lobby della guerra occidentale oggi come oggi. È il vero pericolo per tutti noi, altro che difenderci. Ci sta trascinando verso la terza guerra mondiale contro la nostra volontà e senza uno straccio di motivo. Ci sta derubando una montagna di soldi pubblici per arricchire i produttori di armi ed i fondi di investimento. Dopo una serie infinita di fallimenti clamorosi, la Nato ha perso ogni credibilità ed i popoli occidentali devono reagire ripudiandola. Sono decenni ormai che la Nato ci trascina in guerre utili solo a svuotare i magazzini e rifornirli per ingrassare lorsignori, lo ha fatto accampando scuse ridicole. Dalla minaccia terroristica che le guerre della Nato hanno amplificato al punto da portarcela fino all’uscio di casa, fino all’esportazione della democrazia a suon di massacri e governi fantocci fino alla necessità impellente di togliere il burqa alle donne afgane. Ci hanno preso per i fondelli per decenni e nessuno ne ha mai risposto, né delle immense risorse gettate, né delle vite sprecate in quei deserti, né delle sconfitte strategiche. Nessuno ha mai ammesso errori e disfatte e dopo una breve paura per rifiatare, son passati alla guerra inutile successiva. Politici, tecnocrati, affaristi della morte, una lobby internazionale ormai molto più potente dei singoli governi e quindi inarrestabile e che non deve rendere conto a nessuno. In Iraq si parla di un milione di civili morti con l’unico risultato di aver lasciato alle spalle la solita scia di odio e di dolore che non vede l’ora di vendicarsi. La Libia è in mano a bande criminali che torturano gli immigrati per conto nostro. In Afghanistan dopo vent’anni di occupazione sanguinaria governano satolli i Talebani che dovevamo sconfiggere e le donne sono più soggiogate che mai nell’indifferenza generale. Ma l’Occidente e quindi la Nato hanno le mani sporche di sangue anche in Somalia, in Sudan, in Siria, nello Yemen fino alle ultime due chicche, il genocidio palestinese e il pantano ucraino. La Nato è la principale causa di instabilità mondiale sia quando interviene a suon di bombe, sia quando se ne frega o agisce dietro le quinte come a Gaza. Politici, tecnocrati, affaristi della morte, una lobby internazionale della guerra di cui la Nato è la massima espressione e per questo va abolita. Quello della Nato non è solo un fallimento militare, ma anche politico perché dopo decenni di ipocrisie non è più credibile ed è anche culturalmente superata. Il mondo di oggi non ha nulla a che fare con quello emerso a seguito del secondo conflitto mondiale. Ed oggi più che mai i cittadini occidentali vogliono la pace, vogliono che le risorse pubbliche vengano investite per migliorare la vita dei loro figli e non per ammazzare quelli altrui, vogliono che i governi si occupino di creare società che rispecchino le nuove consapevolezze invece di ripetere all’infinito disastrose ricette belliche. Negli ultimi due anni poi, la Nato si è superata trattando Putin come un Hitler e trattando quell’Hitler di Netanyahu come un leader democratico intendo a difendersi. Manipolando a piacere perfino il diritto internazionale. Il segretario della Nato si è appena rifiutato di condannare l’illegale aggressione americana all’Iran mentre per Gaza lui e tutte le classi dirigenti occidentali si limitano ormai a grottesche frasi fatte. E questo perché la politica è schiava del potere economico, è schiava delle lobby e del conformismo anche bellico. I politicanti non hanno più punti di riferimento valoriali ma solo la propria carriera e dicono tutto e suo il contrario. Oggi i soldi contano più dei voti in democrazia e lo sanno benissimo. Il compito dei politicanti è fare le foto di gruppo sorridenti per dimostrare quanto siano salde le alleanze e soprattutto convincere i loro popoli che la risposta a decenni di guerre inutili sia riarmarsi sempre di più. Il compito della politica e della stampa organica, è spargere paura verso qualche nemico immaginario e convincere i cittadini ad abbassare la testa mentre li depredano di servizi pubblici per produrre armi. Il compito della politica è rinormalizzare la guerra sottobanco e lavare progressivamente il cervello alle nuove generazioni per convincerle che valga la pena buttare via la loro vita in qualche trincea. La Nato va abolita perché ha storicamente fallito. Ha fallito militarmente, politicamente ed è anche culturalmente obsoleta. La Nato oggi è la principale fonte di pericolo per l’Occidente ed un immenso spreco di risorse pubbliche. E se non siamo ancora al momento di smantellare tutti gli eserciti, servono nuove forme di gestione politica internazionale che permettano ai cittadini di riprendersi il timone in modo da tenere ferma la rotta delle democrazie verso la pace ed evitare l’autodistruzione militare.
pienamente d’accordo, purtroppo l’italia ha giurato ad aeternum la sua adesione….
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La Nato andrebbe abolita per tutti i motivi elencati nell’ articolo, è vero. Ma chi dovrebbe farlo? Che decida per l’autodistruzione è praticamente impossibile, per gli stessi motivi indicati. Forse sarebbe meglio percorribile, con tutti i rischi del caso perché sappiamo come opera la Nato, un’ altra strada. Quella che porterebbe l’ Italia ad uscire dalla Nato e a scegliere la neutralità. In fondo, la Svizzera è neutrale da secoli e l’ Austria da 70 anni e non mi pare che abbiano avuto grossi problemi. Per provare a convincere i nostri alleati potremmo far valere il nostro pregresso: la scarsa affidabilità dimostrata nelle due guerre mondiali (per chi non ricordasse avevamo una alleanza trentennale con Germania ed Austria, la prima volta, e siamo entrati in guerra contro di loro; l’attesa di 9 mesi per vedere come si metteva la guerra, per poi cambiare campo dopo 3 anni, in occasione della seconda. E, altro elemento che potrebbe essere utile ricordare, le virtù belliche della gente italica, per dirla come Lui, si sono esaurite duemila anni fa. Da allora abbiamo spezzato le reni, altra citazione, solo al moribondo impero Ottomano nel 1911. Bisognerebbe solo trovare qualcuno che si faccia portatore di questa bandiera. Solo
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La Nato andrebbe abolita per tutti i motivi elencati nell’ articolo, è vero. Ma chi dovrebbe farlo? Che decida per l’autodistruzione è praticamente impossibile, per gli stessi motivi indicati. Forse sarebbe meglio percorribile, con tutti i rischi del caso perché sappiamo come opera la Nato, un’ altra strada. Quella che porterebbe l’ Italia ad uscire dalla Nato e a scegliere la neutralità. In fondo, la Svizzera è neutrale da secoli e l’ Austria da 70 anni e non mi pare che abbiano avuto grossi problemi. Per provare a convincere i nostri alleati potremmo far valere il nostro pregresso: la scarsa affidabilità dimostrata nelle due guerre mondiali (per chi non ricordasse avevamo una alleanza trentennale con Germania ed Austria, la prima volta, e siamo entrati in guerra contro di loro; l’attesa di 9 mesi per vedere come si metteva la guerra, per poi cambiare campo dopo 3 anni, in occasione della seconda. E, altro elemento che potrebbe essere utile ricordare, le virtù belliche della gente italica, per dirla come Lui, si sono esaurite duemila anni fa. Da allora abbiamo spezzato le reni, altra citazione, solo al moribondo impero Ottomano nel 1911. Bisognerebbe solo trovare qualcuno che si faccia portatore di questa bandiera. Solo
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Prima usciremo dall’illusione di essere immuni dai repentini cambiamenti epocali di tutti i generi in corso, meglio sarà per noi e i nostri discendenti. Se non è già troppo tardi.
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«…oggi più che mai i cittadini occidentali vogliono la pace, vogliono che le risorse pubbliche vengano investite per migliorare la vita dei loro figli e non per ammazzare quelli altrui…»
Parole da incidere in una targa d’oro da appendere in tutte le scuole (e in tutti gli uffici governativi).
Alla Phon Der Nazi (e alla cerebrolesa della Kallas, nonché al BavaMan Mark Rutte), i miei più sentiti VFC! Se ne avanza qualcuno, li regalo volentieri a zia Giòggia “sempre-sia-lodata”.
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ogni articolo di Tommaso Merlo è da incorniciare
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da estimatore di merlo, non mi trovo d’accordo col punto centrale dell’articolo: troppo gandhiano! Fuori dal contesto indiano e con l’impero britannico ormai che si stava sbriciolando quel metodo non funziona! Diverso è il discorso che i soldi pubblici non vadsno spesi in armamenti alla cavolo di cane! Chi sognaun mondo di pace e d’amore è praticamente fuori dal mondo! Ripeto, diverso il discorso di una migliore razionalizzazione delle spese! Lo ha dimostrato l’Iran,: doveva essere inghiottito in quattro giorni, ma quando gli israeliani hanno scoperto (grazie alle spese militari Che l’Iran era riuscito a dotarsi di missili che arrivavano nella loro camera da letto si sono accucciati! Diversamente a Gaza fanno quello che vogliono, sotto gli occhi di tutti, perché Gaza non ha né bomba atomiche né missili iraniani!
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Grazie Tommaso Merlo, articolo preciso e condivisibilissimo, purtroppo da sommare alle tante altre voci sperdute nel deserto dell’ipocrisia e dell’ignoranza.
Ormai il pianeta è nelle mani delle multinazionali (armi/assicurazioni/banche) che, guarda caso in caso di votazioni prendono i voti di chi tribola ogni giorno per sbarcare il lunario.
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Mi spiace vedere che molti ci cascano a questi trucchi da prestigiatore.
La notizia di cui scrivere sarebbe questa:
ma il nostro “mago” è riuscita a trasformarla in:
#hastatolapolitica
Io aspetto sempre il TM dream team che, già dal primo giorno di governo, farà uscire l’Italia dalla Nato, dall’UE, dall’euro e, ciliegina sulla torta, espellerà tutti i militari stranieri che si trovano in Italia. Forse pure un bel esproprio proletario che fa tanto Robin Hood eroe del popolo.
Come no.
A chiacchiere siamo tutti cintura nera.
Invece governare è una cosa più seria e complicata che richiede compromessi e alleanze.
Chi vi fa credere il contrario vi prende in giro.
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