(Tommaso Merlo) – Pare che Trump stia trattando la resa per conto di Israele. L’inutile bombardamento americano ai siti nucleari iraniani, serviva a terrorizzare l’Iran e fermare la distruzione di Israele coi missili ipersonici. Ma Trump e la lobby sionista che lo tiene al guinzaglio, hanno fallito anche in questo con l’Iran che ha bombardato simbolicamente un paio di basi americane nella regione per ribadire che non molla. Lo ha fatto nel rispetto delle leggi internazionali e con tutte le precauzioni, non come i suoi criminali aggressori. Visto il fallimento del loro bullismo e visto che Israele sta finendo in macerie, Netanyahu deve aver telefonato dal suo bunker a Trump supplicandolo di trattare con l’Iran prima di far la fine di Hitler. Si parla di cessate il fuoco, ma vista la gentaglia in circolazione bisognerà vedere i fatti. Netanyahu ha firmato un cessate il fuoco per Gaza salvo poi stracciarlo e riprendere il genocidio con ancora più furia omicida. E ne ha siglato uno anche col Libano che però continua a bombardare a piacere. Per i sionisti pace significa che loro dominano e gli altri devono subire senza fiatare le loro bombe, i loro abusi, i loro crimini. Ma tra la gentaglia in circolazione c’è anche Trump che fino a ieri postava come se fosse Attila minacciando sfracelli ed oggi cinguetta come se fosse Ghandi. Il narcisismo patologico quando invecchia sbanda e pure di brutto. Lo hanno capito anche i cammelli del deserto arabico che la sua parola non vale nulla e che è uno zimbello della lobby. Trump si è fatto eleggere sventolando la bandiera arcobaleno ed è finito a braccetto di Netanyahu sponsorizzando un genocidio e sganciando illegalmente superbombe. Gentaglia che dice di voler negoziare e poi ammazza i negoziatori usando la pace come esca e fregandosene beatamente del diritto internazionale. Gentaglia che se avesse subito un decimo di quello che ha subito l’Iran, avrebbe scatenato un pandemonio mondiale senza esitare un istante. Gentaglia che sarebbe capace di firmare un accordo di pace e il giorno dopo di sguinzagliare i killer per ottenere il loro dichiarato obiettivo di un cambio di regime a Teheran. Eppure tutto il circo politico e mediatico li difende cercando penosamente di spacciare gli aggressori come aggrediti e le sconfitte come vittorie. Ormai la propaganda ha rimpiazzato l’informazione e i livelli di conformismo sono ripugnanti. La buona notizia è che l’ipocrisia occidentale non è mai stata così palese davanti al mondo intero, ed è la prima volta che Israele si trova davanti una potenza militare superiore che in pochi giorni gli ha inferto colpi durissimi arrivando al cuore anche militare ed economico sionista. È questo l’evento storico inedito che nascondono perché rischia di far saltare le manipolazioni di massa che spargono da decenni sul Medioriente e sul nostro ruolo in quella crisi infinita. Israele è un minuscolo paese che non avrebbe retto a lungo sotto i mega missili ipersonici iraniani, sono ricorsi all’aiuto americano ma non essendo servito nemmeno quello, hanno ceduto. E con Israele perdiamo anche noi, come in Ucraina. L’impero pallido è impegnato su due fronti e sta perdendo su entrambi sia la battaglia che la faccia, ma invece di tornare al dialogo si riarma sempre di più. Come se oltre alla faccia avesse perso anche cuore e cervello. Ma lo show di Trump “must go on” ed annuncia con un post sui social un’età dell’oro anche per il Medioriente e non resta che vedere cosa metteranno sul piatto. L’Iran pretenderà di continuare a produrre energia nucleare ad uso civile in quanto ne ha tutto il diritto e pretenderà il rispetto della sua sovranità territoriale, ma negli accordi ci dovrà essere spazio affinché quel bamboccione di Trump si prenda tutti i meriti e affinché Netanyahu riesca a spacciare la sconfitta come una vittoria per restare al potere. La speranza del mondo intero è invece che nelle trattative vi sia spazio anche per la fine immediata dello sterminio a Gaza e la ripresa del dialogo per una soluzione politica per la Palestina. Ma con quel terrorista di Netanyahu in circolazione, è inutile farsi illusioni e la speranza è che usciti dai bunker gli israeliani si decidano a pretendere la sua testa. Se invece siamo al solito Trump-show, presto i missili ricominceranno a volare. Quanto a noi comuni mortali, dobbiamo continuare a lottare per capire la verità e non smettere mai di credere nella giustizia e nella pace nonostante la gentaglia che c’è in giro.