
(Dott. Paolo Caruso) – “Tanto tuonò che piovve!”. Così Socrate salutò la secchiata d’acqua che gli giunse dalla finestra dalla moglie Santippe. In questi ultimi giorni si è parlato di possibili bombardamenti americani e di una pausa di riflessione di due settimane del Tycoon, ma il “Pinocchio” a stelle e strisce questa notte ha dato seguito alle minacce e sono giunti sull’Iran le micidiali bombe “anti-bunker”. L’escalation non si dà tregua. L’ ONU che nacque nel dopo Guerra per risolvere diplomaticamente i tentativi bellici tra le Nazioni e per affermare il diritto umanitario dei popoli, rappresenta oggi un organismo internazionale privo di forza incisiva. Trump non riconoscendolo, se n’è uscito da un pezzo per quanto riguarda almeno. il Consiglio dei diritti umani dell’ ONU. Ribadisce ancora una volta la sua politica narcisista e la volontà a voler fare da solo, attuando scelte in Medio Oriente a sostegno di Netanyahu. Gli Americani infrangendo il diritto internazionale hanno attaccato questa notte i siti nucleari di Fordo, Natanz e Isfahan. Una decisione storica dalle conseguenze imprevedibili.
La reazione dell’Iran e dei suoi alleati si potrebbe fare incontrollabile. Fermate la guerra! Le conseguenze potrebbero sfuggire di mano. Oggi sul palcoscenico internazionale c’ è solo la propaganda di entrambi i contendenti, missione compiuta e non sono le notizie che rimbalzano. Resta l’ allerta massima nei siti sensibili e nelle basi americane, presenti anche nel nostro Paese. Intanto continuano i lanci di missili e droni tra Israele e Iran provocando morte e distruzione in entrambi i Paesi. Il “pacifista” Trump ha tradito se stesso, i suoi elettori e l’ Occidente intero. È così, che dall’ alba di oggi ci troviamo un mondo in fiamme e sull’ orlo del baratro. Il rischio di un allargamento del conflitto con l’ uso del nucleare si fa più concreto. In queste ore di grande preoccupazione in cui si fa sentire possente la voce di Papa Leone in favore della pace, viene a mancare la voce della diplomazia. Europa come al solito non pervenuta…
"Mi piace"Piace a 3 people
"Mi piace"Piace a 3 people
In questo momento Mentana si sta esibendo nella solita inde-fessa maratona per commentare, come solo lui sa fare (a 90°), gli avvenimenti di queste ore. Venghino venghino a La7, siore e siori, che al netto degli spot pubblicitari (servono per lo stipendio) troverete svelata la misteriosa (fino ad ora) VERITA’, TUTTA LA VERITA’ NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’ e senza nemmeno giurarci sopra… tanto è VERA! Almeno così dicono i veri servitori di… LORSIGNORI dell’orbe terracqueo!
"Mi piace"Piace a 2 people
Il parere della EU è pervenuto in anticipo con le parole del cancelliere tedesco : dobbiamo ringraziare Israele che sta facendo il lavoro sporco . In cosa consiste questo lavoro sporco ? Forse Netanyahu pulisce le fogne? No non sembra intendesse questo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Personalmente l’ ho letta così: la NATO combatte contro la Russia. L’Iran è alleato dei russi, tanto che gli ha pure fornito dei droni. Ergo: Israele sta facendo il lavoro sporco anche per la NATO, dal momento che lo sta martellando e indebolendo.
Si che, dopo la Siria, viene meno un altro alleato del russi. E la Russia è ancor più isolata nel mondo, secondo Merz.
Sarà così? A me sembra abbastanza plausibile come lettura della boutade del tedesco.
"Mi piace"Piace a 1 persona
È un alleato relativo, cioè commerciale , strategico , aspirante brics , ma non un alleato di una congregazione militare come la Nato , con tutte una serie di interconnessioni e obblighi ,se non partecipazioni obbligatorie a azioni militari .
"Mi piace""Mi piace"
MARCO TRAVAGLIO – TIRIAMOCI FUORI – IFQ – 23 giugno 2025
Con l’attacco ai siti nucleari di uno Stato sovrano, l’Iran, in base ad accuse false, Donald Trump rinnega la dottrina isolazionista “Maga”, la missione del suo primo mandato (quattro anni senza nuove guerre e con una vecchia in meno: quella in Afghanistan), la promessa elettorale di sostituire la diplomazia alle armi e il discorso di 40 giorni fa a Riad contro il mortifero cancro “neocon” che ha distrutto e insanguinato Paesi in giro per il mondo senza neppure sforzarsi di conoscerli. E, se va avanti così, si candida a eguagliare i predecessori guerrafondai degli ultimi 30 anni, democratici e repubblicani. Ma questi sono fatti suoi e dei suoi elettori, ancora una volta vittime del partito della guerra e della lobby israeliana che sopravvivono nel deep state a ogni presidente, anche al più eccentrico. Poi ci sono i fatti nostri: di noi europei, che abbiamo tutto da perdere da un’America “gendarme del mondo”, visto che il conto delle sue scorribande lo paghiamo regolarmente noi.
Per ora non sappiamo se l’atto di terrorismo americano dell’altra notte resterà isolato, “una botta e via” per soddisfare le smanie di protagonismo di Trump e salvare la faccia a Netanyahu nell’ennesima guerra senza sbocchi, o se prelude a un nuovo Afghanistan o Iraq. Non sappiamo cosa abbiano davvero distrutto i bombardieri Usa (pochino, secondo le prime indiscrezioni: un bel guaio per Israele, perché Washington sostiene di aver azzerato l’intero programma nucleare iraniano, delegittimando qualunque nuovo raid di Tel Aviv). E non sappiamo se, dietro i proclami infuocati, l’esile filo di comunicazione fra Usa e Iran si sia rotto o se i colloqui proseguano sottobanco: magari mediati da Putin, che ha buoni rapporti con Khamenei, ma anche con Trump e Bibi ed è tornato prepotentemente in gioco. Sappiamo però due cose. 1) Questa palese violazione del diritto internazionale autorizza ex post Mosca a fare ciò che ha fatto in Ucraina e, in prospettiva, la Cina a papparsi Taiwan. 2) Senza attendere la fu Ue, l’Italia dovrebbe subito condannare gli atti di terrorismo americani e israeliani che ci mettono, in quanto alleati, nel mirino del terrorismo islamista. Trovare le parole non è difficile. Basta copiare una qualsiasi dichiarazione degli ultimi tre anni contro Putin, sostituendo il suo nome con quelli di Netanyahu e di Trump.
"Mi piace""Mi piace"
Non sappiamo cosa abbiano davvero distrutto i bombardieri Usa (pochino, secondo le prime indiscrezioni: un bel guaio per Israele, perché Washington sostiene di aver azzerato l’intero programma nucleare iraniano, delegittimando qualunque nuovo raid di Tel Aviv).
"Mi piace""Mi piace"