(Tommaso Merlo) – Prevale il volere della lobby sionista che ha in tasca anche questo presidente e gli Stati Uniti attaccano l’Iran. Trump si è fatto eleggere blaterando di pace, ma era solo una fregnaccia elettorale. Comanda chi ha i soldi, non gli elettori e lui è solo un burattino. È la democrazia di oggi, baby. Anche le due settimane per pensarci erano una panzana per cogliere di sorpresa l’Iran dopo averlo già brutalmente tradito mentre trattava sul nucleare. Lo hanno invitato al tavolo e poi a sorpresa hanno ucciso i negoziatori ed aggredito illegalmente il loro paese. Sono questi i metodi e i personaggi che rappresentano la presunta superiorità morale occidentale di cui Israele sarebbe l’avamposto in Medioriente. Trump ha ringraziato di cuore quel terrorista di Netanyahu per la proficua collaborazione e si è detto soddisfatto di aver eliminato la minaccia nucleare iraniana per conto di Israele. Ha ammesso candidamente di aver fatto il lavoro sporco per chi comanda davvero. Peccato che perfino secondo i servizi segreti americani, l’Iran non ha la bomba atomica ma un legale programma per l’energia civile e il regime degli Ayatollah non ha invaso nessuno. Israele detiene invece bombe atomiche illegalmente e solo negli ultimi terribili mesi ha aperto ben sette fronti di guerra. Eppure a sentire politicanti e media mainstream, Israele sta solo esercitando il suo diritto di difendersi e ad essere una minaccia è l’Iran. Da ridere per non piangere. E sempre a proposito di superiorità dell’Occidente, che dire del genocidio del secolo che non conosce un giorno di pausa. Gli israeliani sparano sul popolo di Gaza ridotto a pelle ed ossa e come premio, Netanyahu riceve il sostegno americano anche per realizzare il suo sogno di colpire l’Iran. Miliardi di dollari che Trump sottrae ai suoi cittadini per accontentare i deliri di un terrorista, violando il diritto internazionale, ignorando il suo parlamento, e senza nessuno straccio di motivo se non i deliranti disegni sionisti nella regione. È la democrazia di oggi, baby. Comandano i soldi e noi conosciamo solo una minima parte della verità che c’è dietro a tali indecenti ipocrisie. E guai a contraddirli. Trump ha minacciato l’Iran che se osa reagire li bombarderà ancora. O si fa quello che voglio loro o ti distruggono. Davvero una civiltà superiore e assolutamente democratica. Alla fine Trump se n’è fregato perfino della sua base in rivolta, altro classico. Dopo che si sono presi il tuo voto non conti più nulla fino alla pagliacciata elettorale successiva. Del resto gli elettori vanno e vengono, le lobby invece restano e coi tifosi che hanno rimpiazzato i cittadini, la pubblicità conta molto di più di idee e valori e servono soldi per farla. Non resta che vedere se Trump godrà di un unificante “effetto guerra” oppure se i suoi indici di gradimento continueranno a precipitare e se il malconcio sistema americano accelererà per sbarazzarsi in anticipo del peggiore presidente di sempre. Quanto al martoriato Medioriente, l’Iran aveva già preannunciato che in caso di attacco americano avrebbe reagito prendendo di mira le basi militari di cui è circondato. Finora l’Iran si è dimostrato un paese molto più serio di Israele, ma adesso combatte per la sua sopravvivenza e può succedere di tutto. Non si fidano più dopo essere stati traditi e sanno che parole come pace o diplomazia sulla bocca di Trump non valgono nulla come del resto tutte le altre. Sanno poi che gli americani continueranno a cooperare dietro le quinte con Israele per ribaltare il regime degli Ayatollah. Vogliono decidere loro chi governa a casa d’altri, altra chicca della superiorità occidentale. E se serve ammazzare i leader altrui, non si fanno nessuno scrupolo. Quanto agli alleati più stretti dell’Iran come Iraq, Yemen ma anche gli Hezbollah in Libano, già fremevano per intervenire e vedremo se Teheran continuerà a tenerli a bada oppure si arriverà ad uno scontro regionale aperto. Poi c’è il quadro generale. Non c’è nulla di nuovo nelle mosse criminali del duo Trump-Netanyahu, sono le stesse che l’Occidente ripete da anni coi risultati disastrosi sono sotto gli occhi di tutti. Del resto apprendere dai propri errori e migliorare non è tra le qualita’ della superiore cultura occidentale. Il problema è che il mondo nel frattempo è cambiato e la Cina e la Russia potrebbero decidere che è venuto il momento di dimostrarlo sostenendo l’Iran, importante membro dei Brics nonché strategica riserva petrolifera e piazzata in posizione geografica delicata. Tante incognite e poche certezze. Come quella che Trump è un burattino della lobby sionista, che ormai i soldi contano più dei voti, che conosciamo solo una minima parte della verità e che l’unica cosa in cui l’Occidente è davvero superiore è l’ipocrisia.