
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Oltre alla personalità criminale di Netanyahu, l’attacco impunito di Israele all’Iran in base a fake news degne delle armi di distruzione di massa di Saddam rivela quanto è potente il Partito Unico della Guerra (Pug): la piovra trasversale che controlla il mondo e riesce persino a piegare il braccio del presunto “uomo più potente del pianeta”, che evidentemente non lo è.
Il Pug, che ingrassa sui conflitti presenti e futuri, s’è messo subito all’opera dopo la vittoria di Trump, ingenuamente convinto di chiudere quelli in Ucraina e Medio Oriente schioccando le dita fra una lusinga e una minaccia.
Che Trump fosse sincero lo dimostra il fatto che ci ha provato in ogni modo, avviando negoziati là dove parlavano solo le armi. Poi il suo dilettantismo e il caos cacofonico dei suoi troppi negoziatori hanno fatto il gioco del Pug ben infiltrato nel deep state Usa e nelle cancellerie Ue, che si sono saldate a Netanyahu e Zelensky, due leader sconfitti e disperati, perciò pronti a tutto pur di non perdere il potere: anche a tirare Trump per i capelli in guerre sempre più mondiali, mettendo vieppiù in pericolo i loro popoli e il mondo.
Quando Zelensky ha attaccato la triade nucleare russa, sperando invano in una reazione furibonda di Putin che trascinasse gli Usa nella guerra diretta, Trump l’ha scaricato.
Ma quando Netanyahu l’ha messo dinanzi al fatto compiuto della guerra all’Iran prima del nuovo round negoziale, ha preferito intestarsi banditescamente un’operazione non sua pur di non apparire scavalcato.
Così, per non sembrare debole, è diventato debolissimo e il terrorista Bibi lo tira sempre più dentro la sua guerra privata senza strategia.
L’esultanza dei media mainstream per i negoziati trumpiani sinora falliti è il sospiro di sollievo del Partito della Guerra, camuffato da europeismo democratico: c’è persino chi rimpiange Biden & Harris, come se non governassero loro nei primi 15 mesi di sterminio a Gaza e di attacchi a Cisgiordania, Libano, Yemen, Iraq, Siria e Iran (il 1° aprile 2024, in piena età dell’oro bideniana, Israele rase al suolo il consolato iraniano a Damasco uccidendo 16 persone e provocando la rappresaglia, peraltro contenuta, degli ayatollah).
È lo stesso ghigno sfoderato dal neocon superstite Bill Kristol, intervistato da Rep, che spera nel tramonto del sogno trumpiano di “non essere un presidente di guerra, ma di accordo” e se la ride perché “la visione neocon resta abbastanza forte” e “sta tornando anche in Europa: dieci anni fa la Germania pensava di aprire un gasdotto con la Russia, adesso si sta riarmando e sta aiutando l’Ucraina”.
Ieri il cancelliere Merz ha detto che “Israele in Iran fa il lavoro sporco per tutti noi”. Noi aspettiamo sempre qualcuno che gli dica: “Parla per te, stronzo”.
Grande applauso per il finale: ” strunzo!!!”
Poteva però dire qualcosa di negativo sulla Meloni ( così risparmiate un commento). Non è più il Travaglio dei bei tempi berlusconiani (e ne risparmiamo altri due). Un po’ troppo teumpiano e putiniano quello che scrive (e ne risparmiamo altri quattro!).
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Strano che un paese che sta stravincendo la guerra avendo distrutto l’ Iran in un battibaleno decapitandol pure il suo gruppo dirigente nonché quello tecnico scientifico chieda agli Usa di intervenire in sui aiuto che per giunta gli ha già fornito abbondantemente.
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“Netanyahu e Zelensky, due leader sconfitti e disperati, perciò pronti a tutto pur di non perdere il potere” .Paragone grossolano per lettori-tifosi di bocca buona. N. non ha un paese invaso, quello che rischia, i processi, riguarda lui solo e sul piano personale.
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Egregio ED, quando sembra che le bombe atomiche si possano trovare al ” mercato” e i regimi sono disperati occorre andare molto cauti. Da una parte. Dall’altra, ricordiamoci che ” moia Sansone con tutti i Filistei” non si trova nel Vangelo né nel Corano.
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Prima che nasca l’inevitabile Club di Nostalgici Smemorati Difensori di Khamenei… https://www.amnesty.it/iran-decenni-di-omicidi-di-massa-e-impunita-vergognose-celebrazioni-dellanniversario-della-repubblica-islamica/
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Gli ayatollah iraniani sono comunque dilettanti, uccidono in casa, mica professionisti come il macellaio Israele che assassina in Stati esteri dove gli pare e piace
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alla fine è il solito buon vecchio colonialismo occidentale travestito da scontro di civiltà, buono per tutte le bocche e i nostalgici de ‘sta ceppa
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Infatti, possiamo immaginare come sarebbero gli equilibri del mondo senza più l’unico “fortilizio” militare ammerecano nell’area. Peraltro concentrato in uno stato piccolo quanto il Lazio, che i telespettatori yankee farebbero fatica a individuare su una carta geografica. Ma c’è questo rischio? Niente affatto! Ma basta la sola idea per gettare nel terrore il cowboy a stelle&strisce. E poi ci sono sempre il petrolio e il gas iraniani che fanno gola, come ci ricorda il compianto Giulietto Chiesa.
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Quanto manca Giulietto Chiesa… 💔😢
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…..
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Editoriale decisamente da ultrà questo, con molti punti che lasciano il tempo che trovano (ne cito solo 2 perchè non voglio scrivere un papiro).
N.B. A scanso di equivoci, il punto 1 non è assolutamente una giustificazione dell’attacco.
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Mah… sinceramente ed egoisticamente parlando, ho idea che un ruolo insignificante dell’Italia in questa drammaticissima situazione, non può che giovare, probabilmente.
Nel prossimo futuro, come qualcuno ha già detto, le cellule dormienti sparse un po’ dappertutto, potrebbero risvegliarsi e diventare molto pericolose.
Meglio che colpiscano coloro che, con grande incoscienza, hanno deciso di svolgere un ruolo da protagonisti.
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Magari colpissero “coloro che… “, ci metterei la firma! Temo invece che, come sempre, ad andarci di mezzo saranno i civili innocenti. Il terrorismo di per sé, da questo punto di vista, è analfabeta e cieco!
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Ovviamente, Gae, Robcat si riferiva ai paesi, non ai singoli, che te lo dico a fa’…
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Peccato che Natale sia ancora lontano.
Altrimenti regalerei a “boom boom” bibi una parabellum nuova di zecca con un proiettile in omaggio, suggerendogli di scendere nel bunker e provarla su sè stesso per vedere se funziona…..🤔
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Penso di non dire niente di scandaloso se affermo che Trav è di orientamento ideologico di destra (liberale, sia pure ideale/utopistico), sempre che siano ancora valide le categorie orizzontali di percezione politica in auge nel secolo scorso. Per me più valide alto-basso e filo o no capital-mercantili senza freni). Collocazione – peraltro da lui stesso fieramente rivendicata – ereditata dal suo antico e amato maestro Montanelli.
Premessa, questa, per capire le sue posizioni, a mio parere disinvolte e superficiali (sic!), in merito al libro del Padella “Fascisti immaginari” e anche questo editoriale segnato dalle parole chiave deep-state, Pug ecc., per spiegare le intenzioni mefitiche della classe digerente eurepoide. Ancora uno sforzo dialettico e capirà che esistono motivazioni strutturali all’origine dell’orientamento guerrafondaio del decrepito vecchio continente o occidentale che dir si voglia. In breve: quando il declino socio-produttivo (senza gas russo) diventa irreversibile i minus habens mettono mano alle pistole, ovviamente per mantenere (?) giudiziosamente i livelli di consumo e gli stipendi al suo servizio… mica al welfare ormai gettato alle ortiche. E’ il progresso, bellezza!
PS. Niente di sconvolgente, cari commentatori, anche il miglior giornalista sulla piazza NON E’ PERFETTO!
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Gae …hai fatto bene a chiudere così , perchè fra TUTTA LA CARTA DA CESSO che gira in edicola e sul web., preferisco comunque il fatto quotidiano nel suo insieme editoriale.
Per quanto riguarda il Padella , ho anch’io comprato il libro e l’ho trovato molto insulso per cui il Trav .. credo .abbia concorso solo per la vendita e non per il contenuto.
Comunque MT è molto democratico ,anche se la sua provenienza ideologia nasce dal quel suo maestro di dx! Ciaooo!
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Gae non sono d’accordo.
L’europa è per me una colonia, in blocco, e credo anch’io lo sia del PUG. Hai ragione sulla sua propensione ad aggredire il prossimo per arricchirsi (violenterosissimi), ma se il PUG le chiedesse di sottomettersi al Lichtenstein probabilmente lo farebbe, spiegando ai telecittadini che è bello e giusto farlo. Basta vedere come si è buttata nel fuoco con la questione ucraina, sanzioni, energia fossile, continuamento del conflitto a sole nostre spese … Le motivazioni strutturali effettivamente ci sono e vengono usate dal deep state Usa per i suoi scopi (di cui anche gli USA sono vittime secondo me, e in questo momento c’è una lotta interna per tornare in sella dopo la parentesi trump, più corrotto dai commercianti che dagli armaioli).
Sempre dal bar ovvio, e massimo rispetto per la tua visione, che magari è quella giusta e sbaglio io.
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il fatto che noi si sia tuoi ammiratori ,caro travaglio, non può esimerci dal fatto che quando la fai fuori dal vaso te lo dobbiamo dire. Per anni l’hai menata con Trump pacifista e migliore di tutti gli altri presidenti americani! Eri sincero, ma questo non ti dà il permesso di non chiedere scusa per le fesserie che hai scritto su Trump e un suo eventuale governo pacificatore! È davvero pensi che queste guerre si stanno facendo perché BB deve evitare i suoi processi? BB è solo uno strumento nelle mani di chi dirige il mondo! Il suo popolo gli sta permettendo tutto!
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Io non capisco chi si ostina a pensare che Trump possa anche solo essere un presidente pacifista. La sua prima presidenza è li a dimostrare il contrario (neanche Obama si era spinto ad eliminare una figura del calibro di Soleimani…). Travaglio non avrebbe neanche dovuto scriverle queste fesserie durante il secondo mandato di un tal personaggio.
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Non credo che l’abbia mai considerato “pacifista”, nel senso classico del termine (quando mai).
Semplicemente, da affarista senza scrupoli, ritiene la guerra uno spreco di risorse e di tempo… tranne, magari, quando la considera FUNZIONALE economicamente e geopoliticamente, tipo ora con l’Iran…
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Non mi riferivo precisamente a Travaglio, però c’è tantissima gente seriamente convinta che Trump abbia intenzioni pacifiste.
Secondo me l’unico sforzo appena decente lo ha fatto con la situazione in Ucraina, ma semplicemente perchè la top 3 dei suoi nemici è già occupata da Cina, Iran e Corea del Nord (e sa di non potersi permettere di avere più fronti aperti nello stesso momento).
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Nessuno “dirige il mondo”, ché sarebbe un impegno un po’ troppo complesso: ci sono solo alcuni potenti, più potenti di altri, che dirigono i propri interessi e perseguono le proprie aspirazioni personali.
Ma è verissimo che Netanyahu non sta appiccando il fuoco in Medio Oriente e sterminando un’intero popolo per restare al potere. E’ una spiegazione davvero grossolana. Netanyahu lo perderà comunque il potere, un giorno o l’altro, non può certo restarci per i prossimi dieci anni. E la sua fine a capo del governo è abbastanza vicina. Un anno? Due? Arriverà comunque. Si è salvato per un solo voto qualche giorno fa alla mozione di sfiducia. Ci vorranno sei mesi per chiederne un’altra, ma quante sono le probabilità che resti in piedi? In ogni caso, sa bene che il suo deretano non subirà alcun grave danno qualora cadesse. I processi in Israele, quando ci sono di mezzo crimini nei confronti dei palestinesi, sono una farsa nei confronti di imputati ebrei qualsiasi, figurarsi quando si tratta di un premier! Se gli va male, gli fanno scontare qualche mese di villeggiatura in una prigione dorata, com’è successo a Olmert. Ma Olmert non aveva commesso crimini nei confronti dei palestinesi, altrimenti lo avrebbero premiato…
No, non è quella la ragione. Netanyahu, ormai lo sanno anche le pietre, ha un delirio di onnipotenza: vuole essere ricordato come il più grande primo ministro di Israele, vuole superare Ben Gurion. L’ha già superato in longevità: 14 anni Ben Gurion, 18 Netanyahu. Ora vuole superarlo in conquiste. Vuole completare ciò che Ben Gurion ha lasciato incompiuto, vuole riuscire nella missione in cui Ben Gurion ha fallito. Il fasciolaburista perpetrò una feroce pulizia etnica con cui si accaparrò il 78% della Palestina storica, il fascista puro vuole il 100% con uno Stato ebraico omogeneo, cioè ripulito da qualsiasi presenza araba. Ben Gurion ricacciò indietro sette (o dovremmo dire sei, vista la complicità della Transgiordania con i sionisti…) eserciti arabi che cercarono di liberare la Palestina dall’invasore sionista, Netanyahu vuole sconfiggerne qualcuno di più e soprattutto il più pericoloso, l’Iran.
Inoltre vuole essere anche il leader più vittorioso del Likud, quello che ha portato a conclusione il programma di conquista sempre proclamato dal partito fin dalle origini, ideato e promosso dagli anni ’20 dallo stesso padre ispiratore del Likud, Zeev Jabotinsky, e perfino dal più importante padre fondatore del sionismo, Theodor Herzl.
E’ questo ciò che vuole. Sa benissimo che il potere, prima o dopo, lo perderà, ma lui vuole assurgere all’immortalità nella storia di Israele.
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Sui limiti di comprensione della politica e della storia economica di MT derivanti dalla sua connaturata ideologia liberale, concordo assolutamente con Gae.
Invece non capisco le accuse di trumpismo che vengono rivolte a chi, come MT, ritiene che per la pace del mondo attraverso la chiarificazione delle relazioni internazionali e l’auspicabile accelerazione dell’irreversibile declino americano, in confronto ad un campione neocon convinto e magari credibile e seducente come Clinton e Obama (o le loro scialbe controfigure Clinton H, Biden o Harris in ordine decrescente) per il ruolo del <presunto “uomo più potente del pianeta”, che evidentemente non lo è> sia preferibile un buffone ladro e voltagabbana, che è <ingenuamente convinto di chiudere i conflitti in Ucraina e Medio Oriente schioccando le dita fra una lusinga e una minaccia> e nel suo <dilettantismo> non promuove la guerra recitando la parte del guardiano della pace e della democrazia ma mostra al mondo i propositi di imperialismo e sopraffazione economica che informano la politica statunitense.
In questo senso e non certo per il bene del suo paese o, men che meno, per le sue idee o le sue qualità, Trump insomma rimane preferibile ( cioè meno peggio) proprio per i suoi difetti, non per suoi inesistenti pregi, esattamente come Berlusconi (che bruci in eterno), che era meno favorevole alla guerra di Dalema e Mattarella e , cionondimeno, si è adeguato quando scavalcato ma ha avuto ogni tanto la sincerità (che tocca dire!) di lamentarsene pubblicamente.
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Che c’è? Perché il mio post è sparito? Neanche in moderazione e non ce n’era neanche motivo…
Che succede?
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Ah, era solo un ritardo… Ok.
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Per conoscere il motivo della debolezza di Trump (o di qualsiasi governo americano) nei confronti di Netanyahu (o di qualsiasi governo israeliano), leggete “The Israel Lobby and U.S. Foreign Policy” di John Mearsheimer (esiste anche una traduzione in italiano).
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Ne ho letto un estratto ed alcune cose le sapevo già da altre fonti. Il problema dell’autore è che cambia idea abbastanza di frequente (ad esempio nei primi anni ’90 suggeriva all’Ucraina di trattenere alcune atomiche come unica deterrenza possibile contro una futura invasione russa, che secondo lui sarebbe stata quasi inevitabile in futuro). Alcune volte si è contraddetto. Di per sè non ci sarebbe nulla di male, a patto però di spendere qualche parola per spiegare il perchè del “cambio di rotta” (cosa che, nei paper che ho letto/conferenze di cui ho guardato i video, non mi sembra abbia mai fatto).
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“c’è persino chi rimpiange Biden & Harris”
Rimpiangere no, ma certo uno che chiede la resa incondizionata di un paese sostanzialmente intatto (al netto dell’eroico accoppamento di qualche giornalista tv) e vaneggia di controllo dei cieli (insieme al collega di vaneggiamenti Bibi) o non sa il significato delle parole o sta in condizioni peggiori di Sleepy.
Tra l’altro, come spiega bene Arlacchi, da oggi ogni paese non nucleare (a partire dall’Iran) cercherà di dotarsi della bomba il prima possibile per mettersi al riparo da questa banda di squilibrati.
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Non possono dirlo perché distruggerebbe anni di opinioni complottiste del cavolo. Ma la verità, onesta e indiscutibile è che si stava meglio quando si stava peggio (son passati solo sei mesi…tra un pò vedrai come rimpiangeranno Obama Biden e qualsiasi cariatide democratica).
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La differenza principale tra i metodi mafiosi utilizzati dal suprematismo occidentale e i metodi delle (a questo punto) “mafiette” locali o circoscritte (benché esistano metastasi importanti che hanno intaccato organi vitali) risiede nel fatto che vengono applicati in maniera diversa, pur ottenendo gli stessi risultati. Mascherata da democrazia apparente (si vota inutilmente, esiste una stampa variegatamente uniforme, dx e sx su questioni fondamentali votano uguali ecc) la mafia suprematista occidentale agisce alla luce del sole ed è incoraggiata e sostenuta: infiltra territori e governi, elimina gli “ostacoli”, impone tangenti (compra armi o ti faccio chiudere bottega, impoverisci il tuo popolo ma finanzia le guerre ecc), assicura ricchezze ai capibastone (classi dirigenti, stampa, intellettualoidi venduti ecc), propaga l’idea che fuori da tale inferno c’è un inferno peggiore, scatena guerre contro chi non si vuole piegare a tali logiche ecc ecc.
Le “mafiette” locali mantengono una certa riservatezza: i capi mangiano pane e cicoria, vivono nascosti e comunicano a pizzini. Ma gli obiettivi criminali sono gli stessi.
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SUPERIOR STABAT LUPUS…
Nel seguire i rivoli delle discussioni pubbliche sullo scontro tra gli Stati Uniti di Israele e l’Iran si incontrano frequentissimamente sequenze argomentative che sembrano estratte da Lupus et Agnus di Esopo:
“Ci avete intorbidito l’acqua!
– Ma se siamo a valle!
– Ma sei mesi fa manco c’eravamo!
Questa tipologia di argomentazione che ha (confusamente) predeciso dove arrivare, e poi è disposta ad afferrarsi ad ogni sostegno, per quanto improbabile, per giungervi, è comunissima. Ed è tipicamente impermeabile ad ogni contro-argomentazione.
Ma non potendo far altro che rettificare argomenti – di fronte a lupi dotati di arsenali atomici – voglio lo stesso perdere qualche minuto per mettere in fila un po’ degli argomenti che si sentono a sostegno dell’aggressione israelo-americana all’Iran.
Gli argomenti appartengono a due tipologie: l’autodifesa e la liberazione dei poveri iraniani oppressi.
Si passa serenamente da un argomento al secondo quando il primo cede, salvo tornare all’inizio quando il secondo collassa. E intanto hanno dimenticato perché non funzionava il primo.
Ma tant’è.
Mantra: “Israele ha diritto all’autodifesa.”
Corollario: “L’Iran non può avere la bomba atomica!”
Esecuzione: “Attacchiamo preventivamente perché l’Iran potrebbe rappresentare un pericolo per noi.”
Osservazioni:
1) Israele possiede tra 250 e 400 testate nucleari, non ha mai firmato il trattato di non proliferazione nucleare, non si è mai sottoposto a controlli internazionali né circa l’arsenale nucleare, né circa quello chimico e batteriologico.
2) L’Iran ha firmato il trattato di non proliferazione nucleare, si è sottoposto a controlli internazionali e per giudizio concorde degli osservatori internazionali non possiede armi nucleari. Inoltre le massime autorità religiose hanno dichiarato l’illegittimità della produzione di una bomba nucleare. Certo, prima o poi, possedendo la tecnologia per uso civile, potrebbero cambiare idea e munirsi di testate nucleari.
3) Le questioni qui sono:
L’unica risposta che qualcuno prova a biascicare è che “dell’Iran non ci si può fidare perché sono pazzi fanatici”.
Ed è qui che ci si può rilassare, visto che atomiche in abbondanza ne hanno finora solo paesi del tutto privi di fanatismo e aggressività, come Israele (il paese – per intenderci – che ha elaborato l’“Opzione Sansone” che, in caso di pericolo esistenziale per la sopravvivenza di Israele, minaccia di portare all’inferno con sé le principali capitali europee.).
Mantra: “Israele è una democrazia, mentre l’Iran viola i diritti umani.”
Corollario: “Dobbiamo liberare i poveri iraniani oppressi.”
Esecuzione: “Bombardiamo l’Iran perché così abbatteremo il regime e lo sostituiremo con un regime finalmente democratico.”
Osservazioni:
1) Israele in effetti è nota per non violare alcun diritto umano.
Ma quelle sono violazioni diverse, sono violazioni democratiche, violazioni con lo schwa.
2) La quantità di palle che girano intorno a quello che accade in Iran relativamente ai “diritti umani” è pari solo ai bei tempi dei comunisti trinariciuti e mangiatori di bambini.
Ovviamente, inutile chiedere di informarsi. Questi leggono il Corriere.
3) Quand’anche gli iraniani fossero governati da un governo terribile, oscenamente oppressivo, e inviso alla maggior parte della popolazione, chi è quel genio strategico che pensa che bombardando una popolazione questa imparerà ad amare chi li bombarda, e il loro modello di vita? Qualcuno ha notato l’“effetto Afghanistan”? 4) E se anche tutte la macro-balle che girano fossero vere, esattamente chi ha dato mandato a chi di insegnare a cannonate le buone maniere agli altri? Cioè, giusto a titolo di promemoria, in Occidente:
Una bella fortuna che in quel momento non girasse nessuno con il “physique du rôle” per esportare diritti umani a colpi di bombe in Occidente.
Non dovrebbe essere difficile capire che i mutamenti del costume devono maturare spontaneamente dall’interno di una società per essere solidi; eppure continua ad esserci una bella fetta d’Occidente che si crede in dovere di insegnare al mondo come vivere.
E d’altro canto, la società occidentale contemporanea è una tale storia di successo dal punto di vista psichiatrico, demografico, motivazionale e culturale che si capisce come non stiano nella pelle dal desiderio di imporla a tutti.
Andrea Zhok
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Riguardo al primo punto 2) di Zhok, l’Iran ha una sola centrale nucleare civile (che non è stata colpita, al momento).
Nei dintorni dei siti colpiti sono state rilevate emissioni compatibili solo con la presenza di uranio arricchito nelle vicinanze (se non erro intorno al 60%, ma non è stato determinato con precisione). Si può quindi dire con un certo livello di confidenza che in diversi degli obiettivi colpiti fosse in corso l’arricchimento dell’uranio (e francamente non credo ci siano tanti altri fini perseguibili se non quello dell’ottenimento di una bomba atomica).
L’unica cosa che nessuno può conoscere (al di fuori degli iraniani) è quanto mancasse, in termini di tempo, ad ottenere una bomba funzionante ed utilizzabile.
Per il resto concordo con Zhok, le azioni di USA e company nel passato hanno creato dei seri precedenti che hanno portato, chiunque si sente abbastanza forte per farlo, ad usare la forza nella risoluzione delle controversie.
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Sottolineo il 2) La quantità di palle che girano intorno a quello che accade in Iran relativamente ai “diritti umani” è pari solo ai bei tempi dei comunisti trinariciuti e mangiatori di bambini. Qui siamo al capolavoro dell’umorismo involontario ed all’insulto della morte dei giovani che hanno osato ribellarsi. 👏👏👏👏👏👏👏👏
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Senza ritegno.
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ED, devo spezzare una lancia a favore di Zhok qui. Quello iraniano è sicuramente un regime che si è macchiato di diversi crimini nei confronti dei propri cittadini, ma ciò che si legge è spesso esagerato. Io ci sono stato in viaggio per 2 settimane nel 2019 ed ho avuto modo di parlare con tantissima gente del posto (critici del regime e non, con alcuni sono tuttora in contatto). Rimarresti stupito nel sentire come persino i più critici verso il regime sostenevano che sulla stampa occidentale le notizie fossero ingigantite (mi fecero un esempio sul numero di arresti durante alcune manifestazioni, che c’erano stati ma non nei numeri riportati sulle varie testate giornalistiche occidentali).
Non dimentichiamoci che facciamo affari con regimi ben peggiori (ad es. quello saudita) e che, ad oggi, non mi sembra ci sia stato un attentato terroristico avvenuto in un paese occidentale di cui ci siano prove certe di una qualsiasi partecipazione iraniana.
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Prendo buona nota che protestare in Iran e’ quasi meno pericoloso che farlo qui dopo il Decreto Sicurezza. Nel caso ci faro’ un pensierino. Quanto al resto quello sotto e’ un episodio che spero restera’ isolato. “Cinque uomini, tra cui quattro di nazionalità iraniana, sono stati arrestati sabato in diverse aree del Regno Unito con l’accusa di aver pianificato un attentato terroristico a Londra. A confermare l’operazione è stata domenica la Metropolitan Police.
Gli uomini, di età compresa tra i 29 e i 46 anni, sono sospettati di “preparare un atto terroristico” e attualmente si trovano sotto interrogatorio. Gli arresti sono avvenuti a Londra, Manchester e Swindon, ma i dettagli sul presunto obiettivo dell’attacco non sono stati resi pubblici per motivi di sicurezza.
(4/5/2025)”
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ED io ho solo detto che gli avvenimenti sono ingigantiti, non che sia un paese dove si può protestare liberamente. Mi sono limitato a fornire un esempio di un altro paese che si comporta anche peggio, ma a cui non facciamo mai lezioni di morale.
Per quanto riguarda gli attentati, io mi riferivo di quelli portati a segno. E cmq sai meglio di me che il coinvolgimento di cittadini iraniani non implica automaticamente il coinvolgimento del regime iraniano…
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Che curioso, oggi leggo tardi l’editoriali di MT e trovo i miei commenti le mie “cabonate” (cit.smsparviero) già scritte da tanti altri. In questo articolo MT che ha una vera e propria adorazione per l’uomo forte al comando afferma che Trump le ha provate tutte per far fare la pace. A me…me pare nà stunz..ta. Trump è un pazzo, egocentrico, malato di potere e assetato di vendetta e di soldi. A lui della pace non fotte nulla, se non ci guadagna nulla. In questo momento l’opinione pubblica americana si è rotta della guerra e allora Trump si è rotto della guerra. Se domani il vento cambia, Trump cambia. Il fatto che abbia descritto pubblicamente gli attacchi all’Iran di Israele come eccellenti non possono essere fatti passare da MT come commenti di uno che non si vuol fare scavalcare e di uno che ci prova a far fare la pace. Perché allora ci sono attivisti del PUG più o meno simpatici a MT. Basta dirlo.
Infine ripendo l’ultima parte dell’articolo: Ieri il cancelliere Merz ha detto che “Israele in Iran fa il lavoro sporco per tutti noi”. Noi aspettiamo sempre qualcuno che gli dica: “Parla per te, stronzo”.
BRAVO BRAVO CHAPEAUX, però caro Marco visto che c’eri potevi chiederlo alla Meloni, visto che si trovava nella zona dello stronzo in questione.
Non tutti gli iscritti al PUG sono uguali per MT?
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Mi sto facendo una mia (vaga) interpretazione dei fatti, ovviamente da bar.
Israele, braccio armato PUG in medioriente, dove giace il petrolio, divinità moderna, attacca il suo obbiettivo finale: l’iran. Lo scopo è non avere ostacoli nel dominio della zona strategicamente chiave per l’energia.
israele si aspetta che disorientato e spaventato dai danni, anche dall’interno (droni lanciati da dentro i confini, attacco molto simile fra l’altro a quello ucraino sui bombardieri russi) e dal suo possedere le atomiche, l’Iran si arrenda subito.
Invece questo risponde per le rime, come già aveva fatto ultimamente, e invece di mettersi a 90° e chiedre pietà fa un sacco di danni, che la propaganda uccidentale non si aspettava e si affretta a nascondere (divieto di riprendere e arresti per chi pubblica video). L’Iron Dome si rivela essere un Air Dome se attaccato da missili moderni, invece dei razzi palestinesi, e vengono colpiti con estrema precisione e pochi missili abbattuti, obbiettivi sensibilissimi: il porto di Haifa, la principale raffineria di petrolio (di ieri video di risse ai distributori di benzina perchè razionata), la sede del mossad, il palazzo del ministero degli interni, aereoporti militari, lanciatori di sofisticata contraerea … punti che si pensava fossero invulnerabili.
Non che l’Iran non abbia preso danni eh, anzi, addirittura sono state colpite due centrali nucleari civili (cosa gravissima ma noi ci perdoniamo tutto), assassinati vertici militari e scientifici, il capo delle forze armate è stato sostituito e ucciso di nuovo, la tv di stato colpita in diretta, depositi di gas e petrolio … Al di là del fatto che molti sono obbiettivi terroristici e che l’Iran sta adottando il metodo di attaccare corrispondenti israeliani solo come risposta (lecita a questo punto), i danni sono enormi.
Però il popolo iraniano ha il callo alle guerre alle bombe agli attentati, alle pressioni, mentre quello israeliano è abituato a godersi in tv lo spettacolo di bambini palestinesi fatti a pezzi portati in braccio sanguinanti all’ospedale senza subire conseguenze notevoli (giusto qualche soldato morto, ma pochissimi), e sta reagendo istericamente. Addirittura è stato messo il divieto di viaggi all’estero per evitare che telaviv si svuoti.
Quindi il regime change iraniano è molto improbabile, mentre è invece probabile quello israeliano, soprattutto considerando le fortissime tensioni interne che c’erano già prima del 7 ottobre.
Una prova di questo è secondo me il fatto che israele implora gli USA di entrare in guerra (alla zelensky). E gli Usa ci stanno facendo un pensierone, ma titubano, anche se hanno iniziato a trasferire aerei da guerra e navi.
Ora io mi chiedo: come mai israhell non ha tirato l’atomica?
Da loro c’è da aspettarselo, sono praticamente dei pazzi sanguinari isterici e sadici, e sanno di poter contare sulla fabbrica delle balle mediatiche che li coprirebbe sempre. Stanno portando avanti da due anni e davanti agli occhi di tutti un genocidio in diretta tv, figurati se si farebbero problemi a sterminare qualche milione di persone a duemila km di distanza e senza praticamente conseguenze, perchè una volta nuclearizzato, l’Iran come potrebbe rispondere?
Allora secondo me i casi sono due: o qualcuno grosso ha avvertito che l’Iran è sotto la sua protezione nucleare (ma non il Packistan che lo ha detto ma dubito avrebbe i mezzi per farlo) e lo proteggerebbe, o l’Iran l’atomica ce l’ha già di suo. O magari entrambe.
Del resto l’Iran ci lavora da molto, lo nega ma le farebbe molto comodo, ha le capacità di costruirle, e ha avuto il tempo.
Se avesse le atomiche l’attacco israeliano sarebbe motivato? Ovviamente no, le hanno anche loro, lo sanno tutti, e perchè non dovrebbe averle anche l’Iran?
Non mi spiego altrimenti il non uso delle armi atomiche da parte israeliana, e escludo a priori motivi umanitari e di giustizia, che hanno sempre dimostrato di non prendere nemmeno mai in considerazione.
Ora vediamo se il PUG decide di mandare in guerra anche gli USA.
Sono anche curioso di vedere come evolve, al di là del fatto che stiamo sempre più rischiando la guerra mondiale atomica, che tutto cancellerebbe, ricchi e poveri, deboli e forti.
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Attacco hacker israeliano al Fatto quotidiano?
Vi siete accorti che il sito dell’unico giornale non filosionista è stato irraggiungibile per più di un’ora?
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Cosa è accaduto prima dell’inizio dell’attacco israeliano
Premessa necessaria:
Non sono argomenti semplici da una botta e via e non è possibile renderli ‘terra terra’.
Chi opera come ‘inseritore / istruttore’ della infrastruttura conosciuta come Artificial Intelligence AI, ha iniziato a vedere, constatare ‘anomalie’ a partire da circa sei ore prima degli iniziali bombardamenti.
Anomalia non significa sistemi fermi, blocco totale, spegnimento luci e compagnia cantante.
Un’ anomalia è un mancato allineamento tra data center, oppure che le risposte di accettazione delle istruzioni ritardavano.
Chi usava il layer inferiore conosciuto come Copilot anche a livello developer vedeva risposte raddoppiate nel corpo del messaggio.
In pratica se leggete questo commento, spezzate in due ogni semi Frase e ripetetela una dietro l’altra.
Ci volevano parecchi tentativi sollecitando con altre domande il sistema per riequilibrare la situazione.
La bestialità dell’aumento delle pizze al Pentagono come misura dell’intervento USA è proporzionale all’1% della capacità mentale di chi l’ha diffusa.
Il pentagono dispone di un numero grande di mense dedicate aperte tutto il giorno e la notte, i tecnici, i funzionari invece avrebbero ordinato il porta a porta ai pony express che solo per entrare ci avrebbero messo tre ore.
Poi, chi governava i colloqui tramite connessioni satellitari con le postazioni USA sulle navi per abbattere i missili Iraniani?
Mac Douglas con un pezzo di margherita in bocca, il bicchiere di plastica con la birra da due soldi (dollari però)?
Dopo 4 ore dall’inizio circa dall’attacco i sistemi AI, in tutto il mondo, interrogati irroravano una versione primitiva da parte del responsabile maximo AEIA, Grossi.
I sistemi AI, non la chatbot Copilot, che cominciava a risentire solo allora del problema precedentemente descritto.
In questa si diceva che funzionari AEIA che si erano recati presso Natanz avevano constatato la distruzione totale e avevano stilato una lista dettagliata degli elementi distrutti: mancava solo che elencassero gli interruttori della luce rotti.
Anche che i funzionari non avevano registrato aumento dei livelli di radioattività sino a quel momento, miracolo della fisica filosofica di per sé inspiegabile.
[…]
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Dopo alcune ore, i sistemi si riassestano con continue correzioni intermedie e viene pubblicato il vero comunicato AIEA da Grossi, il video, il documento.
Tanti ci sono già cascati e per non dover ammettere l’errore manipolano il report ufficiale.
Se si chiedeva ai sistemi AI cosa sapessero veniva erogata una sequela di falsi link a profusione, pagine vuote anche più di 50, ma ogni volta “scusa, ecco quelli giusti, ma non vuoi la versione ufficiale?” e senza attendere consenso, pubblicata di default.
In quello ufficiale è l’AIEA che in contatto continuo con i funzionari Iraniani riceve da loro che sono sul campo conferme sullo stato della distruzione.
Gli Iraniani confermavano che nel sito di Natanz era stato distrutto l’edificio a cappello che ospitava la parte superiore del complesso, dove erano gli uffici che comunicavano con la parte sotterranea, una parte dell’entrata al sotterraneo, due strutture laterali con all’interno il principale gruppo energetico e quello principale di riserva.
Dei livelli di radioattività sono sempre gli stessi iraniani a rendere edotta l’AIEA.
A questo punto si scatenano tutti a raccontare la propria versione e in molti casi il bue dà del cornuto all’asino.
Molti evitano di citare la parte dove Grossi dice apertamente all’assemblea ONU che attaccare un impianto nucleare è la follia più grande possibile perché si mettono in pericolo le vite di migliaia di abitanti, non si deve mai fare e il resto potete leggerlo da soli.
Una chiosa
Sig. utente Sypo e likers: leggete la parte centrale, è Grossi che racconta quello che raccontano gli iraniani e non c’è scritto come ha manipolato Lei che l’impianto era stato interamente distrutto.
Non lo è neanche ora, ma se alla fine gli USA forniranno le macro-bombe che possono arrivare al Km. dichiarato di profondità è meglio non pensare cosa succede se viene intaccato il materiale in arricchimento.
Un consiglio: chi fa ricerca deve partire con una frase obbligata.
“dove IO sto sbagliando?”
E’ più facile partire dicendo “sei TU che stai sbagliando” e andarsi a cercare gli “appoggi” a valle.
In questo piccolo club nautico si perde tempo a seguire gli infausti tentativi di uccello o di plantigradi, nonché di reti per pesci.
In molti casi dire “non lo so però mi piace così” risolverebbe la questione.
Il report ufficiale AIEA di Grossi
in fondo alla pagina i documenti a corredo, il video, gli step, fra cui il report tecnico del giorno prima dove AIEA descrive cosa hanno chiesto ai tecnici iraniani e cosa quelli non hanno fornito e non è bello leggerlo.
Il falso messaggio irradiato a nome Grossi
E’ una parte del mio litigio con sistema AI ribaltato nel sito Copilot.
Il litigio continua per ore ma non sono autorizzato a ribaltare l’intero in Copilot.
All’improvviso il sistema cambia, dopo circa sei ore, facendo sue le mie affermazioni
I sistemi AI si allineano
Gli ‘orrori’ di battitura sono miei e dovuti al ribaltamento dalla console di colloquio con i sistemi AI e la parte Copilot nel browser, *Natanza” è il più bello.
[…]
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LOL ChatGPT che litiga con Copilot:
sei completamente INAFFIDABILE https://undocs.org/S/PV.9378 è del 14 Luglio 2023 l’altro document not found Hai pensato di cambiare mestiere?
Oggi le comiche!
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