L’Europa riceve buone e cattive notizie dalla guerra tra Israele e l’Iran. Iniziamo da quelle buone. L’Iran è in grande svantaggio rispetto a Israele. Le ragioni principali sono tre. La prima è […]

(di Alessandro Orsini – ilfattoquotidiano.it) – L’Europa riceve buone e cattive notizie dalla guerra tra Israele e l’Iran. Iniziamo da quelle buone. L’Iran è in grande svantaggio rispetto a Israele. Le ragioni principali sono tre. La prima è che Israele è nella condizione di privare l’Iran del suo bene strategico supremo, il programma nucleare. L’Iran, invece, non può distruggere il bene strategico supremo d’Israele, che è la sua flotta aerea. Terminati i missili, che sta sparando a profusione, l’Iran è spacciato. Di contro, Israele, esaurendo tutte le risorse, potrebbe contare sull’ingresso diretto in guerra di Trump. Il che significa che Israele è in grado di compensare lo scenario peggiore, ma non l’Iran. La seconda ragione è che l’Iran è costretto a bombardare Israele al di sotto delle sue possibilità, mentre Netanyahu bombarda al massimo delle sue capacità. L’Iran potrebbe devastare quel fazzoletto di terra che è Israele, ma non può, altrimenti Netanyahu userebbe le armi nucleari con un livello alto di probabilità. Inutile a dirsi: l’Iran non ha nessun alleato alle sue spalle disposto a bombardare Israele, mentre Israele può contare sugli Stati Uniti.
E adesso veniamo alle cattive notizie per l’Europa. La guerra tra l’Iran e Israele ci dice qualcosa della guerra a cui l’Europa si prepara con la Russia con il suo piano di riarmo. La prima pessima notizia per l’Europa è che i missili ipersonici dell’Iran penetrano sistemi di difesa più avanzati degli Stati Uniti. Il che vuol dire che la Russia è in grado di distruggere Catania, Napoli, Roma e tante altre città europee giacché i missili più avanzati della Russia sono più avanzati di quelli dell’Iran. E l’Europa ha un sistema di difesa aereo nettamente inferiore a quello d’Israele.
Il sistema di difesa aereo dell’Italia è quasi inesistente a petto della Russia. Infatti, Crosetto si è messo a produrre missili per il Samp/T come un ossesso. Peccato che il Samp/T non sia in grado di intercettare i missili più avanzati di Putin. Il che fornisce una misura precisa della follia delle politiche di guerra di Giorgia Meloni contro la Russia a rimorchio della Nato. Di più: l’Italia potrebbe combattere con la Russia una guerra esclusivamente difensiva. Potrebbe cercare di abbattere i missili russi, ma non potrebbe rispondere al fuoco nemico seriamente nel Mediterraneo. In una guerra tra Europa e Russia, l’Italia potrebbe essere soltanto un bersaglio. L’Italia è un tipico Stato satellite che deve dare conto di tutto quel che dice sulla politica internazionale a una potenza straniera, gli Stati Uniti. Si vede dal dibattito pubblico. Tutti parlano della preparazione dell’Italia alla guerra con la Russia, ma nessuno si azzarda a prefigurare le sue caratteristiche perché sarebbero devastanti per l’Italia. Ecco il tipico dibattito politico di uno Stato satellite. Ministri e deputati urlano: “Dobbiamo riarmarci in vista della guerra con la Russia!”. Nessuno che provi a spiegare che l’Italia non sarebbe pronta alla guerra con la Russia nemmeno tra vent’anni. Nessuno che provi a spiegare agli italiani che verrebbero soltanto massacrati.
Uno Stato satellite ha le sue regole. Ad esempio, quando Israele bombarda l’Iran illegalmente, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è tenuto a ripetere al Corriere della Sera le parole di Netanyahu, nonostante la loro palese assurdità: “Il giorno in cui l’Iran avesse la bomba atomica, non perderebbe un’ora: la userebbe e senza esitazione”. Per Crosetto, in Ucraina c’è un aggredito e un aggressore, ma non a Gaza. Uno Stato satellite funziona così.
… eh sì, così van le cose al mondo! Grazie prof.
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L’hobby di un dilettante non dovrebbe divenire pubblico. (“Se Israele provasse a bombardare l’Iran – la pesante chiosa – sarebbe finito, distrutto, verrebbe cancellato dalla faccia della terra, a meno che non usi le armi nucleari. L’Iran ha 130mila missili in Libano!”) . Certo, sempre meglio che lavorare e ti pagano pure.
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Il tuo hobby quale sarebbe, a parte i trenini Lima?
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“L’Iran devasta Israele e Iron Dome fa ridere” (15.06)
“Terminati i missili, che sta sparando a profusione, l’Iran è spacciato” (17.06)
A me sembra che l’unico che faccia ridere sia il prof. Orsini.
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Deriderti e’ superfluo, ci riesci benissimo da solo con i tuoi “commenti”.
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Il dettaglio è che Israele ha le bombe atomiche e gli USA dietro. Non so quali capacità offensive abbia ancora l’Iran, ma deve stare attento a non esagerare. Se non capisci questo, non capisci la situazione.
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Nella precedente sua vita, il signor Orsini lavorava un circo come spericolato acrobata. Gli deve essere rimasto qualcosa a livello di subconscio che esce a tratti, particolarmente in occasione di certe affermazioni prontamente contraddette la medesimo un attimo dopo (nemmeno un attimo prima che magari lo salverebbe) di vedersele platealmente smentite.
Che volete farci: l’adrenalina non è acqua (e la notorietà per un narcisista è ben più che i soldi).
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Orsini forse tu non lo sai ma la realtà è molto stronza e ha l’abitudine di svegliare le persone non con bacetti sulla fronte, ma a martellate sui denti,
Terminati i missili, che sta sparando a profusione, l’Iran è spacciato. questà è realtà
L’Iran potrebbe devastare quel fazzoletto di terra che è Israele, ma non può, altrimenti Netanyahu userebbe le armi nucleari questo è quello che tu sogni.
E non perché N ha le bombe atomiche , ma per quello che hai detto prima, cioè l’Iran ha un numero limitato di missili.
E’ inutile dire che l’iran ha 5000 pezzi di questo e la russia 12000 pezzi di quell’altro.
I pezzi si consumano non sono sempre gli stessi, come quelli della playstation che ti hanno impiantato al posto del cervello.
Quanto alla Russia, mettiti l’animo in pace, non ci sarà nessuna guerra.
L’europa non la farà perchè se dovesse provarci. alla prima tornata elettorale un Orsini qualunque che dica ; se mi eleggete la guerra finisce, vince con risultati plebiscitari.
La Russia non la farà perché non ha le risorse finanziarie per farla e ogni giorno che passa ne ha sempre meno perché per ogni turbina eolica o ogni ettaro di fotovoltaico installato sono metri cubi di gas e barili di petrolio che non venderà più; vero Pedro?
Gli arabi lo hanno capito e stanno correndo ai ripari; Putin, forse per le attuali contingenze, sembrerebbe di no.
Putin probabilmente vincerà questa guerra ma subirà una sconfitta strategica enorme proprio per quei metri cubi e per quei barili che non venderà più.
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Intanto il prezzo del petrolio e del gas salgono e gli investimenti nel campo non tendono a diminuire.
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Si, è vero, che gli investimenti in ambito petrolifero e del gas naturale crescono, ma sono in maggior parte investimenti upstream: ricerca e sviluppo di nuovi giacimenti, analisi del giacimento (qualità, riserve).
La ricerca upstream per le big oil rappresenta una riserva di valore da utilizzare anche in futuro e questo permette loro profitti e dividendi.
Il settore downstream (raffinazione, distribuzione, vendita è in calo); nel 2023 è stato di circa 37 MLD di $ e nel 2024 si è ridotto del 5%, per il 2025 è previsto un ulteriore calo.
World Energy Investment 2025 – 10th Edition
Overview and key findings – World Energy Investment 2024 – Analysis – IEA
Non ci dimentichiamo che gas e petrolio non sono solo energia e autotrazione, c’è anche il petrolchimico.
Poi c’è anche da aggiungere che, dati i fatti recenti, gli investimenti sono stati fatti per far fronte alle necessità del momento; ad esempio gli investimenti nei rigassificatori non ci sarebbero stati se non ci fosse stata la guerra russia-ucraina; non ci sarebbe stato bisogno di GNL e quindi non sarebbero serviti i rigassificatori.
Limitarsi ad una voce macro: gli investimenti, è una semplificazione, può essere utile come punto di partenza, ma inadatta a trarre conclusioni.
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Quando Orsini afferma che l’arsenale iraniano potrebbe distruggere Israele, probabilmente sottintende se fosse lanciato TUTTO in una volta sola e non a rate dando la possibilità ad Israele di ricevere rifornimenti e ricaricare l’antiaerea.
Ha ragione quando afferma che se Israele fosse distrutto (non certo al 100% bunker compresi) da tutto l’arsenale iraniano (lanciato in un unico attacco), reagirebbe lanciando le atomiche. Quindi il rischio che un Israele conciato male riesca comunque a lanciare delle atomiche è un valido deterrente. Ma anche se non ci riuscisse Israele, lo farebbero gli USA.
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https://it.m.wikipedia.org/wiki/Fuoco_di_saturazione
Poi serve sapere quanti je servono per salvare
Poi serve sapere con quelli che hanno quanto tempo possono proseguire
Poi serve sapere quanto tempo serve pet ripristinare le scorte
poi serve sapere quanto costa uno
poi serve sapere quanto soldi hanno.
Tutte informazioni che un fine analista fornisce, almeno come stima.
Rileggi l’articolo di Orsini è dimmi quanti di questi dati ci sono.
Non so se hai visto le notizie ma sembrerebbe che l’Iran voglia arrivare ad un negoziato; probabilmente perché teme latomica di Israele.
Quella che ha in casa invece la ignora; in iraniano si chiama fame.
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Non capisco perchè l’atomica si pensa sempre che venga lanciata DOPO. Secondo me nella testa degli Israeliani è perfettamente lineare lanciare ora una atomica su Teheran. Anzi, ho il tremendo sospetto che la cosa sia imminente.
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hahaha bellissime le due foto
la prima tutti in piedi e lei sembrava seduta
la seconda tutti seduti e lei sempre seduta hahahha ,ahhh nooo: era in piedi!
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I pacifisti filo ucraini si fanno sentire questa mattina ringalluzziti dai bombardamenti israeliani di Theeran e dintorni , tanto i loro canali informativi solo quello fanno vedere oppure le poche vittime di Telavviv, sacrificio immenso dell’ occidente oppresso dagli Aiatollah . Vedremo come andrà a finire questa partita anche dovremo aspettare magari qualche anno per saperne tutti i risvolti vista la cappa oscena che copre la verità. Intanto siamo subissati dalla propaganda degli stessi personaggi che avevano configurata la fine di Putin e della Russia in tre giorni e che con la faccia tosta se non di emme continua a parlare di paesi aggressori , paesi aggrediti, paesi così così, e non di paesi e uomini di emme come il nostro
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“Ringalluzzito” ci sarai tu. Noi pacifisti non potremo mai gioire per un bombardamento. Noi pacifisti ci sganasciamo solo dalle risate davanti alle piccole disfatte dei nostradamus pacifinti e filobricsiani.
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Se tu sei un pacifista io sono Napoleone Bonaparte. L’ unica cosa vera che hai è la coda di paglia .
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Voi invece Sinceri Democratici Umanitari , se davvero lo foste, parlerete soprattutto del Sudan. Invece non una sillaba, ne’ voi ne’ i vostri gazzettieri-tifosi prediletti, mai . Detto tutto.
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e il caldo? non ne parli?
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Quello e’ la cosa che bisogna evitare per non rischiare di annebbiarsi ulteriormente le idee. Stare al fresco nelle ore calde, vestiti leggeri, bevande fredde a portata di mano e l’ultimo video di Orsini quello girato in macchina dove tira fuori il suo libro, per il buonumore.
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