
(Tommaso Merlo) – Ormai il fossato tra cittadini e politica è talmente profondo da far temere per la stessa democrazia. Le classi dirigenti addossano tutte le colpe a cittadini sempre più menefreghisti ed ignoranti, ma non è così. Certo, siamo in piena pandemia egoistica e sempre meno persone vedono al di là del proprio orticello. Se hanno un tornaconto dalla “cosa pubblica” bene, altrimenti stanno alla larga e la vedono solo come un ostacolo ai propri disegni. Egoismo e quindi affari propri first, materialismo e quindi orizzonti solo materiali e atomizzazione sociale e cioè ognuno perso nel suo piccolo mondo a parte. Ma a ben vedere, le classi dirigenti si comportano allo stesso modo dei cittadini. Sono solo dall’altra parte della staccionata. Ai vertici di paesi come l’Italia girano le stesse facce da decenni e questo nonostante risultati disastrosi. Politici, giornalisti, manager, burocrati. La stessa ristretta cerchia riciclata all’infinito. Una meritocrazia al contrario. Più sei mediocre più arrivi ai vertici e galleggi a vita. E questo grazie ad una sorta di mafia culturale in cui conta accodarsi alla cordata giusta ed inchinarsi al barone di turno, conta coltivare rapporti strategici e pensarla in modo da servire un gruppo o un sistema che premia per definizione che gli garantisce continuità. Una cappa anche culturale che impedisce ad una società in continua evoluzione di esprimersi finendo così per alimentare un drammatico fossato tra lorsignori ed un popolino che esausto si rifugia nell’indifferenza. Ormai siamo ad una crisi della politica talmente grave da essere diventata una crisi democratica. Perché senza popolo, la democrazia non ha senso. Diventa una oligarchia partitica e lobbistica, con due blocchi di potere che si alternano sulle poltrone nell’indifferenza generale. Una degenerazione ancora più grave da quando sono crollate le ideologie e siamo piombati nel pensiero unico neoliberista e quindi i due blocchi sono due facce della stessa medaglia arrugginita. Cambiano giusto i ducetti mediatici che sfruttano le bolle per farsi un giro di giostra. Fatti. In paesi come l’Italia è arrivato al potere il governo più a destra dei tempi del ventennio, eppure al di là di provocazioni e forzature anacronistiche e facilmente rimediabili, nella vita reale dei cittadini non è cambiato nulla se non il prezzo delle bollette. Ed è per questo che molti si sono convinti che seguire e votare non serve più a nulla. I partiti ci aizzano gli uni contro gli altri, ma poi una volta nei palazzi sono schiavi dei mercati finanziari, degli interessi di qualche lobby, del conformismo carrierista, di qualche conclave oltralpe, della burocrazia sempre più elefantiaca. Ed invece di cambiare il sistema neoliberista, si limitano a cavalcarlo. E questo anche perché privi di slancio ideale, di capacità e anche di interesse a riformare un sistema che in fondo li ha premiati e pure generosamente. Molti cittadini non seguono e non votano più perché sono stati presi in giro troppe volte. Si son bevuti le promesse elettorali, hanno votato e poi alla fine sono stati traditi e abbandonati a se stessi. E checché ne pensino lorsignori, la credibilità è come la verginità. Una volta persa è per sempre. E se lorsignori si fanno gli affari propri, i cittadini fanno altrettanto ed evitano pure di farsi il sangue amaro. Una crisi politica talmente grave da essere diventata di sistema. In democrazia le classi dirigenti devono rispecchiare la società e non viceversa. E dato che la società è in continua evoluzione, lo devono essere anche le classi dirigenti affinché riescano a tenere il passo. Se l’Italia è un paese fermo e in perenne crisi anche esistenziale, è proprio per colpa della cappa anche culturale che la opprime. Basti pensare alla rappresentanza politica e mediatica che hanno gli oltre cinque milioni di immigrati in Italia oppure le nuove generazioni digitali ed europee o il sottoproletariato. Siamo poi in balia di classi dirigenti anche culturalmente stantie e locali in un mondo sempre più dinamico e globalizzato. Il ricambio è un essenziale elemento di igiene democratica e se in paesi come l’Italia non avviene è perché le classi dirigenti sono vittime della stessa pandemia egoistica che colpisce molti cittadini. Anche lorsignori mettono prima se stessi e una volta arrivati in cima non mollano più i loro posti al sole anche quando sanno di essere dannosi alla collettività. E se il paese va a rotoli è colpa di qualche nemico o dei poveri cristi che esasperati non li cagano più. Troppo comoda. Checche ne dicano lorsignori, il cuore pulsante di un paese è per strada, non nei palazzi o negli studi televisivi. E se evolve la società, deve evolvere anche chi la rappresenta. E checché ne pensino gli egoisti di ogni classe sociale, solo insieme possiamo costruire un mondo migliore. Il cambiamento parte da noi e in democrazia abbiamo tutti il dovere morale di partecipare.
Infatti è nato il Movimento” non voto ” per dare un segnale forte ai governanti.
Siamo proprio un popolo di rincoglioniti!
E LORO LO SANNO!
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Qualcuno di cui potersi fidare, c’è…
Checché ne dicano i vari giornalai e codate di ciarlatani appresso, non fosse stato per Conte, che ci ha tirato fuori da pandemia e crisi post pandemica, ora saremmo nella me…a più totale, tanto che l’attuale situazione per quanto drammatica, ci apparirebbe un miraggio come un’oasi nel deserto.
CONTE!
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“Ai vertici di paesi come l’Italia girano le stesse facce da decenni e questo nonostante risultati disastrosi..”
Gli elettori rassegnati (i pochi che ancora vanno a votare) chiamano questo disfacimento “male minore”; oppure difendono con tenacia ciò che è palesemente indifendibile affermando che “la perfezione non esiste”.
Questi signori sono talmente rassegnati al punto da trovare destabilizzante qualsiasi elementare proposta che serva (perlomeno) a comprendere i motivi che provocano la accensione delle squillanti sirene di allarme che arrivano dalla società.
I rassegnati non vogliono essere disturbati.
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Dimenticavo: le stesse facce?
Ormai si parla tranquillamente di amichettismo, cacicchi, capibastone e..
vuoi mettere la bellezza dei nuclei familiari!?!?! 🤮
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La locuzione “partito della rassegnazione” non si riferisce a un partito politico specifico, ma a un’idea o un’attitudine che può essere attribuita a un partito o a un elettorato che si ritenga privo di speranza o di ambizione di cambiamento, tendendo a accettare passivamente lo status quo.
In un contesto politico, “partito della rassegnazione” potrebbe essere utilizzato per descrivere un partito che:
La percezione di un “partito della rassegnazione” può essere un problema per la democrazia, in quanto👉 può portare a una perdita di fiducia nel sistema politico e a una diminuzione della partecipazione elettorale. 👈
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Purtroppo anche votare X per far perdere Y non tira più come una volta.
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I quesiti sul lavoro non.propongono rivoluzioni, ma aggiustamenti alle norme che danno maggiori tutele sul lavoro.
un regalo gratis ai miei figli, ai miei nipoti, ai loro figli, agli amici dei miei figli, e così via. Niente di eclatante? Tutto importante. Per la loro vita, innanzitutto, per tutti.
Pensare che un numero enorme di gemitori, nonni, zii ha negato questa opportunità ai loro cari è drammatico. È lo scollamento dei legami determinato dal tifo politico e dall ignoranza autolesionista.
l amarezza è questa. Il pd, la cgil i bla bla sono blabla.
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Hai ragione da vendere, Bram.
Bla bla bla..
Aggiungo che, purtroppo, ha preso piede in maniera esorbitante il Do Ut Des.
Se il popolino non ha un tornaconto immediato, gli frega una cippa di attivarsi per qualunque cosa, foss’anche il futuro dei figli, quindi preferisce la birretta davanti Sinner che perdente, o la parmigiana in spiaggia.
Insomma, la mazzetta vince sulla distanza.
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Qualche amico un po’ demodé e foraggiato da finti idealisti mi inonda dei suoi : ma bisogna votare perché sennò… Perché cosa succede?
Io ho votato ai referendum, nonostante fossero indetti ,in modo diretto o indiretto, da chi li ha provati votando il Jobs act .
A voi mi sembra una cosa normale ? No , non è assolutamente una cosa logica e razionale ma il segno di una assoluta perdita di moralità e di scorno da parte di quelli che ,quando gli conviene ,si richiamano a Berlinguer, ma poi progettano un governo con Tajani . Landini o la sua precedente segretaria Camusso non fecero nulla contro il segretario PD Renzi quando compie gli scempi del diritto del lavoro, ma poi entrano in parlamento affianco di coloro che hanno abolito l’articolo 18. E poi si meravigliano quando non si raggiunge il quorum.
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il SI è alla faccia di chi lei ritiene meritevoli di critiche.
E porta miglioramenti alla dignità del lavoro, maggiori tutele per tutti, naggior rispetto del lavoro. Tutte cose molto più importanti della polemica politica.
io mi richiamo a Berlinguer, certo che è la mia formazione politica. Ma se mi permette un governo con Renzi o Tajani è un disegno che sta ipotizzando lei. Non so con quali elementi. Ma lasci stare Berlinguer per favore
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Ovviamente ho votato ai Referendum. Ma ritenevo che raggiungere il Quorum fosse impossibile. Non perché i temi referendari non fossero di interesse sociale ma perché la Società italiana, nella sua maggioranza, non vive più alcuna mobilitazione politica come indispensabile. Anzi la ritiene inutile e non trova legittimo nessun appello alla partecipazione.
Il discredito nella/della Politica è tale che lo verifichiamo già nelle Elezioni parlamentari, sia nazionali che locali ( e pure a quelle Europee il cui distacco dalla funzione rappresentativa è ancora più netto). Se nella maggior parte delle Elezioni vota una percentuale di aventi diritto tra il 50 e il 60 %, come potrebbe mai raggiungersi il Quorum ad un Referendum se circa la metà dei “rappresentati” invita al Non Voto?
Quindi, giusto votare per senso civico, giusto che le forze politiche d’opposizione si battano su quesiti sociali che possano porre paletti a chi governa ( con la consapevolezza che pure vincendo un Referendum poi l’esito può essere stravolto, vedi “acqua pubblica”), giusto manifestare su temi di volta in volta discriminanti con l’azione o l’inazione del Governo, ma non facciamoci illusioni: la Società italiana è fondamentalmente depoliticizzata, indifferente, tutta piegata alle proprie esigenze e al proprio tornaconto, disillusa nella parte migliore.
La trasformazione della Società per via politica democratica è oggi Utopia. Possiamo solo attenderci piccoli spostamenti di consensi, tutti minoritari, un po’ di qua un po’ di là. Per modificare una maggioranza o alternarne un’altra. E fare politiche coerenti col Sistema. Perché se sei antiSistema sei già morto, politicamente parlando. E quando ne acquisisci consapevolezza ti arrendi.
E spesso non voti più.
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Ultima “chicca” letta or ora.
Calenda è andato al seggio a votare….ma non l’hanno fatto votare perché la sua scheda elettorale non aveva spazio per ammettere timbri. Quindi era esaurita. Chiunque guardi la sua scheda elettorale ha modo di verificare se gli è ancora consentito il voto o meno. E chiunque si adopererebbe prima del voto, nel caso fosse esaurita, a farsi dare una nuova scheda.
Non Calenda il competente, quello che ha sputato veleno più di tutti sugli “scappati di casa” 5stelle.
Se Crozza non fosse in vacanza avrebbe una gag mitica da proporre.
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Avrò fatto una dozzina di seggi, perlopiù come segretario, e ti assicuro che non è una cosa così rara (per questo motivo, l’ufficio elettorale del Comune è sempre aperto durante le votazioni).
Però i casi che mi sono capitati erano perlopiù gente venuta a chiedere dove doveva andare per fare il certificato, ma almeno del fatto che lo spazio era finito si erano avveduti.
Ora, va bene tutto, ma pensi che Calenda sia talmente sprovveduto da non essersene accorto? Invece di andare all’ufficio elettorale, avrà detto: andiamo lo stesso al seggio, così si parlerà di me.
E c’è riuscito: io l’ho appena saputo da te.
Grazie, da parte di entrambi.
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Segnale decisamente pessimo quello che proviene dal risultato del referndum.
La prima rata e’ gia’ pagata; il SI ha perso; non entro nel merito delle ragioni, sono tante, tutte possibili, tutte legittime.
Adesso e’ il momento di cominciare ad entrare nell’ordine di idee che ci sara’ da pagare la seconda rata: l’attuale o uno qualsiasi dei successivi governi, in bese all’esito di questi referendum, si sentira’ ancor piu’ legittimato a ridurre le tutele per i lavoratori se gli verra’ richiesto o se riterra’ opportuno farlo.
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Andiamo avanti così, poi non stupiamoci se un giorno arriverà qualcuno che, preso il potere con una dozzina di voti dirà: “Sapete che c’è? Che da oggi non si vota più, tanto non interessa a nessuno”.
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Continua….
E non tirate fuori la Costituzione perché finora l’hanno elusa tutti quanti.
Carta straccia. Vale di più quella igienica, almeno la si usa.
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Bravo, hai centrato il punto in pieno (purtroppo)!! Quel giorno di cui parli si avvicina e come al solito… non frega un cacchio a nessuno degli italioti! Li sentiamo lagnarsi ora, i “membri” del popolino che le cose vanno male e blabblabblà! E quindi, figuriamoci dopo!! A quel punto sarà troppo tardi… 🤦🏻♂️
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Per salvare’ istituto dei referendum necessario, a mio parere, togliere il quorum oppure metterlo al 50% + uno della percentuali dei votanti delle ultime politiche. In questo modo si eviterebbero boicottaggi come quello che è avvenuto oggi.
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lasciamo stare i SI e i NO,
si doveva andare a votare PER DIFENDERE UN DIRITTO,
se gli stessi cittadini lo mettono in dubbio, la politica glielo toglierà.
e questi li stanno piano piano togliendo TUTTI.
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In questo articolo c’è proprio l’essenza e la motivazione del non voto, ma non perché lo spieghi bene TM, ma proprio perché con ragionamenti di questo tipo ci siamo ritrovati con vent’anni di destra…
Intanto, nel mio piccolo che tutti vadano avanti nella vita, nella professione e in qualsiasi campo lo reputo una sciocchezza. Fortunatamente esiste ancora chi con il proprio lavoro riesce ad emergere. Senza truffare, senza essere amico di tizio, Caio o Sempronio.
Inoltre, io non giustifico per niente chi non va a votare. Chi non va a votare è un COGXXXNE. Potendo escludere che ci sia qualcuno davvero contento dell’attuale situazione italiana (a parte ovviamente gli elettori di destra…ma ho qualche dubbio anche lì…) Abbiamo una sanità allo sbando, ministri imputati di aver rubato i soldi della disoccupazione COVID, giornalisti spiati, potere d’acquisto dimezzato e prezzi in crescita ecc ecc. Però il il ragionamento è, ma tanto sono tutti uguali. MA CAXXO ALMENO PROVA A CAMBIARE, son vent’anni che abbiamo questi, poi magari questo che voti ti deluderà, e riproverai di nuovo. Oppure quegli altri geni che se ne escono con no lo voterò mai perché si è alleato con tizio, caio e sempronio…BRAVO PIRLA e gli altri passano all’incasso e ti ringraziano.
NON C’E’ NESSUNA GIUSTIFICAZIONE, CHI NON VOTA E’ UN PIRLA E NON VOGLIA LA STORIA CHE POER COLPA DI QUESTI DEFICENTI NE PAGHEREMO NOI LE CONSEGUENZE, cosa per altro già in atto.
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io e mia moglie non abbiamo fatto coda.
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Dal canale WhatsApp di Giuseppe Conte:
“Leggo dichiarazioni ed esultanze sguaiate dei “tifosi” della politica. Portate rispetto a circa 15 milioni di cittadini che sono andati a votare. Portate rispetto agli oltre 12 milioni che hanno votato sì a maggiori tutele nel mondo del lavoro. Parliamo di oltre 12 milioni di cittadini che, al di là dei colori politici, chiedono più tutele contro licenziamenti, precariato e incidenti sul lavoro. Noi saremo sempre dalla loro parte, dalla parte giusta. E porteremo avanti la battaglia per loro in Parlamento. Certo, avremmo voluto che si raggiungesse il quorum per i tanti lavoratori in difficoltà che avrebbero potuto riappropriarsi di alcune tutele e difese. Ma se vi sembrano numeri insignificanti, considerate che è lo stesso numero di votanti (anzi alla fine potrebbero essere anche di più) con cui la maggioranza Meloni è arrivata al Governo e oggi decide di tagliare la sanità mentre aumenta sconsideratamente la spesa in armi.
Ho trovato penose le foto, i meme infantili e i video dal mare di partiti e rappresentanti di Governo, gli inviti a non votare con trucchetti “alla Meloni”. D’altronde a chi vive di politica da decenni e piazza in posti di lavoro sicuri figli e parenti in fondo cosa frega di chi ha bisogno di più tutele contro licenziamenti, contratti precari e sicurezza sui posti di lavoro?
Credo che lo strumento del referendum vada rivisto nelle modalità e nei paletti, abbassando il quorum in un Paese che affoga nell’astensione: bisogna premiare la partecipazione, la scelta. Soprattutto in un contesto in cui poteri con gran parte dell’informazione in mano inquinano le acque, in cui pochissimi decidono per tutti, in cui molti italiani non hanno quasi mai sentito parlare di questo referendum per mesi.”
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Ricordo abbastanza bene i referendum su divorzio e aborto, la partecipazione fu consistente perché i quesiti erano semplici da capire ed erano sentiti dall’elettorato, più cosciente e reattivo di quello attuale. Sono stati i radicali di Pannella a svuotarlo, non so se scientemente o meno, l’intenzione era quella di cambiare la natura dello stato italiano a colpi di referendum per andare ad un sistema di tipo americano. Progetto per il momento fallito ma con l’effetto collaterale di allontanare i cittadini dall’istituto referendario. Poi ciascuno ci ha messo del suo, vedi il referendum sulla scala mobile (la Cgil è meglio che lasci stare certi strumenti, visti i fallimenti pregressi).
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Penso anche io che i referendum abbiano iniziato ad essere ‘fastidiosi’ con l’effetto di chi ha fatto una brutta indigestione per colpa di Pannella e dei radicali
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Chi frega il cittadino sono i pesi e i contrappesi della Costituzione.
Si governa con un premio di maggioranza e si fanno i referendum con il quorum.
Ma il problema non è il referendum con il quorum , ma le politiche con il premio.
La dimostrazione ce l’abbiamo oggi con i numero votanti :15 milioni che non decidono nulla e13 milioni che decido il governo! Proprio da repubblica delle banane.
Poi se andiamo a vedere per bene , ammesso che il referendum, arrivi al suo risultato di abolire una legge o una parte di essa…ecco la proposta, dei politicanti al governo, di approvare una nuova legge dello stesso tenore cambiandole il nome. come il finanziamento ai partiti e acqua pubblica.
Quando la politica si prende gioco della Costituzione e dei cittadino , il cittadino diserta le urne, e loro sono contrenti…chissà perchè!
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Lei è disinformato: l’attuale legge elettorale (il cosiddetto Rosatellum), in vigore dal 2017, non prevede alcun premio di maggioranza (altrimenti, nel 2018 il M5S avrebbe avuto la maggioranza assoluta, non crede?).
Anche l’argomentazione che 15 milioni di votanti non siano abbastanza per decidere qualcosa risulta piuttosto debole, considerando che avrebbero dovuto decidere sull’abrogazione di leggi approvate e ratificate da un Parlamento che di elettori ne rappresentava molti di più.
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Fai clic per accedere a Casanova_La-proposta-di-riforma-costituzionale-del-Governo-Meloni-e-la-composizione-del-Parlamento-1.pdf
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E quindi?
Al momento quella è solo una proposta, peraltro con scarsissime probabilità di venire approvata ed altissime probabilità di venire cassata dal successivo referendum confermativo.
Non dimostra affatto che oggi “si governa con un premio di maggioranza”.
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Se non informi i cittadini, se non gli ricordi l’importanza del voto ma anzi lo inviti a non andare, poi non vota, è matematico.
Hanno gioco facile: la consulta non li ammette, se li ammette non se ne parla e non ci va nessuno, se ci vanno e votano sbagliato il risultato si ignora.
Nel mio seggio non c’era nessuno, il presidente del seggio mi ha detto di aver saputo che c’era il referendum quando lo hanno chiamato per farle. L’altra che era lì ha detto che anche lei lo aveva saputo solo un paio di settimane prima.
Per quanti minuti la tv ha parlato dei referendum stavolta, e per quanti minuti ne parlava quando si superava il quorum? Sarebbe facile da verificare, se esistessero ancora dei professionisti dell’informazione.
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Io avevo capito, dalle merlate precedenti, che in Italia gli “evoluti”, quelli che “hanno capito”, quelli che “hanno rinunciato agli egoismi”, erano il 51%.
CHE FINE HANNO FATTO?
Ma non sarà che la tesi -votano = +evoluti era solo una cretinata per illudersi ed illudere di essere nel giusto?
Ma non sarà che questa piacevole illusione è alla base del becero ignorante qualunquismo che porta la gente a snobbare tutto ciò che sa di politica?
Ma non sarà che gli esegeti del #sontuttiuguali hanno peggiorando tutto il peggiorabile con la loro succulenta invitante propaganda per “evoluti”?
No eh?
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