
(Tommaso Merlo) – Dopo mesi di sterminio a Gaza, i bradipi politici italici ed europei danno qualche segno di vita. Sussurrano di riconoscimento della Palestina con mezzo secolo di ritardo. Meglio tardi che mai e bisognerà poi vedere i fatti, ma si vede che lo sdegno popolare ha superato i livelli di guardia e sono costretti a dir qualcosa dopo mesi di mattanza nascosti dietro alle solite frasette di circostanza e ad un silenzio davvero osceno. Mesi a chiacchierare a vanvera se la parola genocidio sia appropriata o meno e mantenere ridicoli equilibri dialettici mentre vengono sterminati brutalmente decine di migliaia di esseri umani innocenti. Una porcheria epocale destinata a rimanere nei libri di storia insieme a tutti coloro che potevano fare qualcosa e non l’hanno fatto. Che il genocidio a Gaza avesse poco o nulla a che fare col 7 ottobre si era capito fin dalle prime battute, l’attacco terroristico di Hamas è stato il pretesto che il governo di estrema destra israeliano attendeva per rilanciare una pulizia etnica iniziata dal giorno in cui i sionisti sono sbarcati in Palestina. Altro che manipolazione propagandistiche, dalla prima Nakba del 1948 siamo arrivati dopo una serie interminabile di violenze ed abusi a quella del 2023. Nessuna insinuazione, lo hanno detto chiaramente i politici israeliani stessi fin dalle prime ore che quegli “animali” non avevano più diritto di esistere e che il loro obiettivo era di cacciarli tutti dalla Striscia. E se l’Egitto non avesse chiuso il corridoio Filadelfia, sarebbero riusciti a farlo. E nessuna novità, in tutto il Medioriente ci sono milioni di rifugiati palestinesi cacciati da casa loro nelle varie ondate oggi alla terza e quarta generazione. Era chiaro fin da subito che l’estrema destra israeliana finalmente al governo, aveva intenzione di sfruttare l’attacco di Hamas per portare avanti senza più nessun freno inibitore la sua politica di pulizia etnica ed occupazione illegale e questo certi di avere il pieno supporto occidentale. Ed infatti è stato così, hanno ricevuto tutte le armi necessarie a commettere lo sterminio e totale copertura politica anche presso l’ONU per calcare la mano sia a Gaza che in Cisgiordania. Sono ricorsi alle solite panzane propagandistiche come quella degli scudi umani o del diritto di esistere o dell’antisemitismo ad orologeria, ed hanno raso al suolo tutto a Gaza, perfino ospedali e scuole pieni di pazienti e ragazzini, perfino tendopoli pieni di donne e bambini, perfino disperati in coda per un pezzo di pane. Una furia omicida impressionante e con una potenza di fuoco ed un numero di vittime innocenti del tutto sproporzionato rispetto al colpo subito il 7 di ottobre. Una brutalità disumana in diretta social con crimini talmente conclamati da spingere le corti internazionali ad emettere mandati di cattura contro il pazzoide governo israeliano. Fatti clamorosi ed inediti che non sono però serviti a smuovere l’Occidente. È vero che Israele se ne frega da sempre del diritto internazionale, è vero che il governo israeliano ha impedito l’accesso ai giornalisti internazionali a Gaza e sterminando quelli locali, ma era evidente fin da subito che eravamo difronte a qualcosa di abnorme e spaventoso, ad eventi storici che richiedevano alle classi dirigenti di smetterla con certe fregnacce perbeniste ed agire con decisione dopo decenni a tifare Israele o Palestina senza concludere nulla. Davanti a tali crimini contro l’umanità intera, le classi dirigenti di paesi cosiddetti democratici e fautori dei diritti umani, dovevano unirsi e dare una risposta politica univoca e all’altezza della drammaticità storica degli eventi. Ma è nei momenti di crisi che emerge lo spessore della leadership ed in Occidente abbiamo avuto la conferma di come in termini di qualità delle classi dirigenti siamo davvero conciati male. Quanto al martoriato Medioriente, Gaza non è altro che la conferma storica di cosa sia davvero il sionismo e di quanto le ideologie siano dannose all’umanità, la conferma di cosa stia successo in Palestina da decenni e di come non ci sia una soluzione militare alla piaga mediorientale. La violenza non ha fatto che generare altra violenza opposta sempre più cruenta, ormai siamo allo scontro furioso tra tipologie diverse di terrorismo. Siamo ad una crescente radicalizzazione e spirale d’odio quando l’unica soluzione è quella del dialogo, della legalità, della convivenza pacifica. Ma eccoci alle notizie del giorno,bl’orrore di una intera popolazione ridotta alla fame ha generato uno sdegno tale da costringere perfino i bradipi politici italiani ed europei a sussurrare di un tardivo riconoscimento Palestina. Arrivano con mezzo secolo di ritardo ma meglio tardi che mai. Bisognerà poi vedere i fatti ma per adesso accontentiamoci di qualche timido passo per porre fine ad una porcheria epocale destinata a rimanere nei libri di storia insieme a tutti coloro che potevano fare qualcosa e non l’hanno fatto.
Come volevasi dimostrare…finito il lavoro…tutti a scrivere e condannare.
Noi occidentali siamo i popoli più ipocriti del mondo.
Gne,gne,gne. gneeeee!
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Lo sono tutti ed è il prodotto finale del binomio: interessi personali – reputazione che è un’equazione che accompagna il genere umano. Quello del restante mondo animale ne è privo.
Quando il leone mangia la gazzella non dice di essersi sbagliato alle altre specie.
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Anche il democristiano al Quirinale sembra essersi svegliato tardivamente di soprassalto. Guai, però, a convocare l’uoma al comando per chiederle se non sia il caso di qualche atto concreto per fermare lo sterminio di gazawui! Sarebbe come uscire, in attesa del verbo ammeregano, dai confini ipocriti del politicamente corretto. Non sia mai! Qualche parola sì, ma mai e poi mai atti di governo conseguenti. Parafrasando Nanni Moretti: quanti bambini palestinesi devono ancora morire, perché il ciuffone ossigenato & alleati si decidano a bloccare il regolare invio di armi a Netanyahu?? A saperlo…
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Ma l’hai vista Gioggia vestita di bianco oggi? La Papessa biondo-nera. Che faccia soddisfatta che c’ha, come una che non riesce a trattenere la soddisfazione di avere fatto fessi tutti.
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facevano i pesci in barile , tipo ” far finta di essere sani ” ma sta gente passerei sul cadavere di chiunque gli impedisca la agognata poltrona e tutto sto potere di stato a visitare e fare una beata minchia
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