Un gigantesco “buco” nella sicurezza russa ha fatto finire on line 2 milioni di files coi segreti e le mappe del silos atomico di Putin

(di Gianluca Di Feo – repubblica.it) – Fino a pochi giorni fa, nel sottosuolo di Yasny si celava uno dei segreti più protetti del pianeta: la base dei missili nucleari Avangard, ordigni realizzati per esplicita volontà di Vladimir Putin con l’obiettivo di superare gli scudi contraerei statunitensi. Dallo spazio i satelliti spia non potevano sorvegliare la rete di depositi e cunicoli scavati sotto la regione degli Urali: il rifugio corazzato da dove gli Avangard in dieci minuti possono incenerire qualsiasi capitale occidentale, scagliando nella fase finale della traiettoria navette ipersoniche impossibili da intercettare. Adesso ogni dettaglio di quel complesso di bunker è diventato pubblico: i piani tecnici per il potenziamento delle infrastrutture nucleari russe più importanti sono finiti sul web.
Si tratta di oltre due milioni di documenti top secret, con i disegni dettagliati delle installazioni e dei programmi in corso per renderle in grado di affrontare una sfida apocalittica con la Nato. Sono le prove di quanto stia progredendo la modernizzazione dell’arsenale atomico, annunciata da Putin nel 2018 e portata avanti con investimenti enormi: stando ai files, aziende europee – tedesche, danesi, francesi, olandesi, svizzere e anche italiane – continuano a contribuire direttamente o per vie trasversali a questo mostruoso sviluppo bellico. Dall’analisi della documentazione realizzata da giornalisti tedeschi di Der Spiegel e da quelli danesi del magazine digitale Danwatch emerge come le fortezze sotterranee d’epoca sovietica siano state praticamente demolite e ricostruite da cima a fondo. Sono state realizzate centinaia di nuovi alloggi per il personale, torri di vigilanza, centri di controllo e magazzini collegati da una ragnatela di tunnel che si estende per decine di chilometri. Nei dossier c’è la mappa degli apparati di difesa, con una tripla cinta di recinzione elettrificata, torrette telecomandate dotate di mitragliatrici e lanciagranate, sensori sismici che segnalano i movimenti sul terreno, porte a prova di esplosione e ogni accorgimento per garantire la sopravvivenza anche in caso di attacco atomico. Ci sono persino i progetti dei silos scavati nel terreno che custodiscono i missili intercontinentali a testata multipla e le posizioni predefinite di lancio per i semoventi degli Avangard.

Sono rivelazioni che mettono a nudo l’intero schieramento della forza strategica di Mosca. Non si ricorda una falla così profonda nella sicurezza russa: una fuga di notizie che potrebbe rendere vulnerabile il pilastro della deterrenza atomica del Cremlino. Stando a Der Spiegel e a Danwatch, questi files sarebbero stati trasferiti in uno spazio digitale non blindato da una delle imprese incaricata dei lavori, per semplificare la consultazione da parte dei suoi ingegneri. Una versione accolta con scetticismo da altri analisti, che ipotizzano un’operazione cyber che abbia trafugato l’archivio top secret per poi depositarlo online o l’azione deliberata di un militare russo intenzionato a impedire la corsa verso il baratro nucleare: una sorta di emulo di Oleg Vladimirovic Pen’kovskij, l’ufficiale dell’intelligence sovietica che nei primi anni Sessanta collaborò con i britannici perché preoccupato dall’espansione atomica del Cremlino. Nella massa dei dati c’è tutto, persino i sanitari delle toilette e i macchinari delle palestre destinati ai 50 mila militari delle forze strategiche, il cui motto rende chiara la missione: «Dopo di noi, il silenzio».
Se la notizia è vera sono kazzi di Putin.
Quanto alla versione “romantica” di
“l’azione deliberata di un militare russo intenzionato a impedire la corsa verso il baratro nucleare: una sorta di emulo di Oleg Vladimirovic Pen’kovskij, l’ufficiale dell’intelligence sovietica che nei primi anni Sessanta collaborò con i britannici perché preoccupato dall’espansione atomica del Cremlino.”
Io sono molto più prosaico; potrebbe infatti essersi trattato di un atto deliberato col fine di mettersi in tasca un bel malloppo; pagato da tutte le imprese coinvolte.
Fosse vero quanto affermano i vati periodici, Putin dovrà rimaneggiare il suo sistema di distribuzione dell’arsenale e saranno necessari altri soldi che le predette imprese incasseranno.
Come si suol dire: fare e disfare è sempre un lavorare.
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de feo, ovvero una fonte attendibile come Topolino….
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Negli anni ’80 il capo progettista del più importante OKB elettronico sovietico venne sgamato a passare i segreti dei nuovi radar a quei bastardi della CIA. Venne giustiziato ma non prima di avere fatto presente ai ‘buoni’ le capacità e i punti deboli dei sistemi elettronici più moderni dell’URSS, che iniziò praticamente daccapo a progettare nuove attrezzature, a stento apparse prima del crollo del 1991. E’ il caso del MiG-31M, per esempio, con nuova elettronica, ma mai passato in produzione. Anche i MiG-29 e Su-27 ebbero bisogno di un cambiamento drastico.
Negli anni ’60 la famiglia Walker passò invece informazioni importanti ai sovietici su come i loro sottomarini fossero facili da tracciare essendo troppo rumorosi. Una volta capito l’inghippo, iniziarono a curare sul serio anche la rumorosità e non la forza bruta delle velocità. Ecco perché passarono dal progetto Victor I al Victor II e infine al Victor III.
Cose che capitano nel mondo dello spionaggio.
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Repubblichina ahahah, quelli che scivevano che i russi avevano finito le armi. Se fossero così segrete come mai ci lavorano ditte della Nato, italiane tedesche ecc. Di Feo smettila di scrivere caxxate dati al cabaret
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Io so solo che avevano le pale del 1883, che erano scalzi e costretti a fuggire, che occultavano i corpi con forni mobili (per fare il pane), che avevano colpito un teatro vuoto facendo almeno mille vittime a mariupol, che sempre a mariupol avevano fatto una fossa comune con almeno 7-10 mila vittime (cimitero con croci, nomi, becchino), che avevano attaccato i civili in fuga nella stazione di kramatorsk (con missile a frammentazione con matricola ukr), che avevano fatto strage a donetsk (sempre con missile ukr, chiedi stavolta a giannini), che avevano cavato i denti per tortura con denti già tolti dal dentista, e molte molte altre che per brevità…
Ma che avessero anche un sistema informatico… e che fosse akerabile da uno scolaretto… beh questo poi non me lo aspettavo da di meo
Sapete, troppe panzane rendono le persone diciamo… scettiche 🤭 sulle affermazioni di questi complottisti a libro paga.
Se poi anche l’orologio rotto segni l’ora giusta ogni 720, questa è un’altra storia.
A proposto, a quando un reportage su come si fa a mettere al bando le opposizioni in un Paese democratico, oppure a come si fa ad arrestare il candidato favorito in un paese democratico? Così eh, come spunto se di meo avesse finito le idee…
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“scagliando nella fase finale della traiettoria navette ipersoniche impossibili da intercettare”
Ora se persino Repubblica dice che la Russia ha missili impossibili da intercettare, dev’essere vero.
Resta il mistero del perché, volendo diventare il padrone del mondo, o almeno il padrone dell’Europa fino a Lisbona, Putin non li abbia ancora utilizzati.
Altro mistero è perché, invece di ringraziarlo per la gentilezza, gli diamo del bastardo che dovrebbe essere spazzato via dalla faccia della Terra.
Ultimo mistero è se si tratta dello stesso Di Feo che all’inizio della guerra diceva che la tecnologia occidentale era talmente avanzata rispetto a quella russa che non ci sarebbe stata partita: si vinceva facile!
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