
(ANSA) – Il collegio della prima sezione civile del Tribunale ordinario di Cagliari ha respinto il ricorso della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, contro l’ordinanza-ingiunzione di decadenza del Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello, emanata il 3 gennaio scorso.
L’ordinanza era stata adottata in seguito all’esame delle spese sostenute dalla governatrice sarda durante la campagna elettorale per le regionali del febbraio 2024, in cui sarebbero state ravvisate irregolarità.
Respinto? Perchè forse la decadenza era illegittima?
Non sono avvocato ma queste decisioni non le capisco!
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“Il provvedimento contestato non ha disposto la decadenza, ma, ritenendo che le violazioni accertate comportassero detta conseguenza, ha disposto la trasmissione degli atti al Presidente del Consiglio regionale. Non rientra nella competenza del Collegio di Garanzia né in quella del Tribunale pronunciare l’eventuale decadenza della ricorrente. La competenza è rimessa dalla legge al Consiglio regionale. Effettuato detto vaglio, che rimane insindacabile dal Consiglio regionale, quest’ultimo assumerà le sue determinazioni sulla decadenza, tenendo fermo quanto accertato in questa sede. Null’altro si deve quindi dire sul punto”.
Dalle conclusioni del tribunale si può ben capire che nessuno può dichiarare decaduto il presidente della Regione, se non il consiglio regionale. La notizia spacciata 5 mesi era insussistente.
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Grazie …ora è più chiaro rispetto all’articolo!
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La ringrazio sentitamente per il Suo esaustivo commento.
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Il tribunale di Cagliari ha comunque imboscato il fatto che invece il famigerato collegio aveva così disposto
“Alla luce delle rilevate irregolarità e violazioni delle norme penali inerenti il deposito di dichiarazioni contrastanti e delle anomalie rilevate – come suesposto — si impone la trasmissione di copia degli atti succitati alla Procura della Repubblica in sede per quanto di eventuale competenza, nonché la comminazione delle sanzioni amministrative e, infine, stante l’accertata violazione delle norme che disciplinano la campagna elettorale, la decadenza dalla carica del candidato eletto e trasmissione del provvedimento al Presidente del Consiglio Regionale per la procedura di competenza
In un paese normale questo atto sarebbe stato considerato un tentativo di eversione.
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Mi scusi Generale, apprendo che Todde intende impugnare quanto disposto dal tribunale di Cagliari. Ma se l’unica istituzione preposta a decidere sulla decadenza é il Consiglio Regionale secondo lei questa impugnazione ha un senso o é solo velleitarismo.
Grazie
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Ma quanto saranno pesanti le mazzette che questi giudici si intascano per andare contro ad altre sentenze che stabiliscono la liceità della giunta presieduta dalla Todde
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Si sono dichiarati incompetenti a decidere, ma, nonostante ciò, hanno approvato la sanzione di 40mila euro(non l’hanno né annullata, né ridotta😡) e hanno ritenuto “gravi e sostanziali” le inadempienze!!!🙄🤬
Tipo dover RENDICONTARE “senza aver speso niente”, (non avendo usato denaro pubblico)… ma, se ho capito bene, il “Comitato 5 stelle” non corrisponde al M5S, cioè al partito, quindi secondo loro “vale” come denaro pubblico.
Non vi dico quanto e come stanno sbavando gli sciacalli di destra… loro, da sempre ladri, incompetenti e imbullonati alla poltrona, che danno dei poltronari disonesti e nullafacenti A NOI!
Non lo sopporto.
Credo che Alessandra andrà avanti legalmente, come ha detto lei, difendendosi NEL processo e non da esso, come sono soliti fare dall’altra parte…
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Sbagliano a sbavare perché il Tribunale ha sì respinto il ricorso ma lo ha fatto solo perché ritiene chel la competenza spetti al Consiglio Regionale dove, se non sbaglio, la maggioranza ce l’hanno i partiti che sostengono la Todde…
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Esatto.
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Tra l’altro, questo è ciò contro cui Alessandra & Co devono lottare quotidianamente:
https://www.facebook.com/share/p/19LCiUxFL4/
Fake news rilanciare da quotidiani e tv notoriamente destrorsi. Leggete i commenti, dicono tutto.
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Ciao Anail. Ma la procura di Cagliari non aveva deciso di annullare la decadenza? Come mai questa divergenza di conclusioni fra procura e tribunale?
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Massimo, non sapevo nulla dell’eventuale pregresso annullamento da parte della Procura di Cagliari… facendo una ricerca, Google mi risponde, in genere, in merito a quest’ultima sentenza.
Ho trovato solo questo, che allude ad una “richiesta” da parte della Procura:
Regioni e Asl
Sardegna. La procura di Cagliari chiede di annullare la decadenza per la Presidente Todde
di Elisabetta Caredda
30 aprile – Da rivedere anche la sanzione pecuniaria di 40mila euro inflitta alla governatrice, che il pubblico Ministero chiede di ridurre “nella misura inferiore che il Tribunale vorrà determinare”.
Il 22 maggio fissata la prossima udienza in cui il collegio della prima sezione civile del tribunale ordinario si pronuncerà sul ricorso presentato dai legali della governatrice. Il M5S sardo: “Todde continui sui lavoro a testa alta con noi al suo fianco”. IL DOCUMENTO DELLA PROCURA
Il pubblico Ministero, nella persona del Procuratore Aggiunto della Repubblica Guido Pani e del Sostituto Procuratore della Repubblica Diana Lecca, ha chiesto al Tribunale civile di annullare il decreto del Collegio Regionale di Garanzia Elettorale 20 dicembre 2024 (dep. 3 gennaio 2025) per la parte relativa alla sanzione della decadenza della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, deciso in merito alle irregolarità da quest’ultimo rilevate nella rendicontazione delle spese per la campagna elettorale del febbraio 2024. Oltre ciò, il pubblico Ministero conferma la sanzione pecuniaria nella misura inferiore che il Collegio vorrà determinare. Ossia, ne chiede una riduzione.
La procura di Cagliari è parte in causa nel procedimento civile n. 477/2025 R.G. relativo al ricorso presentato dai legali della governatrice (lo studio legale Ballero e associati con l’avvocato Giuseppe Macciotta e Priamo Siotto) al Tribunale ordinario, avverso all’ordinanza-ingiunzione emessa dal collegio regionale di garanzia della Corte d’Appello di Cagliari. Il procedimento giudiziario è cominciato lo scorso 20 marzo con la prima udienza del collegio della prima sezione civile del tribunale ordinario presieduta da Gaetano Savona, che ha stabilito al 22 maggio la prossima udienza in cui si pronuncerà sia sulla decadenza sia sulla multa, e quindi sul suddetto ricorso con altri presentati a sostegno delle ragioni della Presidente o del Collegio di garanzia.
Esprime soddisfazione il M5S sardo: “Apprendiamo lieti la notizia per cui la Procura di Cagliari chiede di annullare il decreto nella parte relativa alla sanzione della decadenza poiché non sussistono i presupposti, nonché chiede anche di rimodulare la multa che eventualmente il Tribunale vorrà comminare perché considerata eccessiva. Siamo sempre stati convinti della bontà dell’operato della presidente Alessandra Todde e il parere del pubblico Ministero dà una ulteriore conferma di quanto abbiamo sempre creduto. La presidente continui a fare il suo lavoro, a testa alta come sempre ha fatto, e noi continueremo a difendere il buon governo della Sardegna. Nonostante qualcuno cerchi costantemente di ostacolare il lavoro della Giunta, noi andiamo avanti per difendere i diritti dei sardi e della Sardegna”.
Elisabetta Caredda
Mi sa che la richiesta è stata disattesa… più che altro perché il Tribunale si è dichiarato non competente, rimandando il tutto al Consiglio Regionale.
Che 2 🏀🏀.
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Rilanciate.
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Movimento 5 Stelle Sardegna
🟥 IL COMUNICATO DEL NOSTRO ASSESSORE ALLA SANITÀ ARMANDO BARTOLAZZI
“La stupefacente strumentalizzazione portata avanti in queste ore mi amareggia ma non mi stupisce: la Giunta Todde sta procedendo a raddrizzare la gestione della Sanità sarda, a partire proprio dalle cure oncologiche. Da medico e da oncologo non potrei mai pensare di negare le cure ai pazienti ultraottantenni della Sardegna. Smentisco categoricamente le affermazioni gravemente diffamatorie a me attribuite dal quotidiano l’Unione Sarda ‘Stop ai farmaci costosi per gli over 80’ e mi riservo di procedere nelle sedi opportune per la tutela della mia onorabilità”. Prendendo spunto dalla presentazione della Rete Oncologica durante il convegno Federfarma dello scorso 23 maggio a Cagliari, l’ articolo adombra malevolmente l’idea che io stia suggerendo lo stop alle terapie oncologiche ai pazienti sardi sopra la soglia degli 80 anni per tamponare i costi delle cure farmacologiche: si tratta ovviamente di una frase travisata e manipolata fuori dal suo contesto, che non rappresenta il mio pensiero e che può essere facilmente smentita anche da autorevoli pubblicazioni e speech pubblici sul tema da me prodotti in tempi non sospetti: cito la risoluzione mondiale presentata nel 2019 presso l’OMS, in cui caldeggio l’abbattimento del prezzo dei farmaci per un accesso generalizzato alle cure”. Tornando all’oggetto dell’articolo, ciò che io ho detto in realtà è che i farmaci oncologici, specialmente nel campo delle terapie innovative, hanno costi molto elevati e che se non si investe decisamente in prevenzione si rischia di arrivare ad un punto di non sostenibilità del sistema sanitario pubblico, non solo in Sardegna, ma a livello nazionale”. La Regione Sardegna, come altre Regioni a statuto speciale, attualmente sostiene con risorse proprie la spesa per farmaci innovativi, inclusi quelli oncologici, in quanto esclusa dai rimborsi previsti da AIFA per queste terapie. Il nostro Assessorato ha già avviato un’interlocuzione con AIFA per superare questa disparità e ottenere il riconoscimento dovuto anche per la Sardegna: i primi riscontri da parte dell’Agenzia sono positivi e auspichiamo che il Governo centrale approvi questa linea, ponendo fine a una discriminazione che oggi costringe la nostra Regione a farsi carico in autonomia di questi costi fondamentali per la salute dei cittadini”. Ci stiamo impegnando a fondo per il bene dei sardi e della Sardegna, ed evidentemente questo a qualcuno non piace. Così cercano di spostare l’attenzione, sperando che le persone guardino il dito e non la luna: ad esempio sulla non sardità di un comitato scientifico di luminari dell’oncologia, chiamato a sostenere la Rete Oncologica Sarda, per facilitare l’introduzione di farmaci innovativi per i nostri pazienti. Altro che non dare cure ai pazienti ultraottantenni: noi stiamo facendo di tutto perché arrivino cure migliori, innovative, per tutti, a prescindere dall’età. Chi ci osteggia se ne faccia una ragione: faremo valere il diritto alle cure dei sardi, con impegno e determinazione. Non ci fermeremo.”
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Ciao Anail, mi riferivo proprio a quello che tu hai scritto. Spero che la decisione presa dalla Procura (annullamento della decadenza) venga presa in considerazione.
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Certo che c’è proprio una grande divergenza di vedute…
Ora la palla dovrebbe passare al Consiglio regionale… siamo in maggioranza, quindi…🤞🏻
Ovviamente, essendo una scelta che dire divisiva è un eufemismo, in caso positivo per noi, ce la rinfacceranno nei secoli dei secoli…
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Anail, tutta la mia solidarietà alla nostra Todde! Quanta fatica ad essere onesti in questo mondo di ladri 🤬!! Un caro abbraccio 💝
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Io vedo analogie col caso Romania (e Francia con la Le Pen), ma non sono un giurista e ho seguito poco. Mi sembra che ultimamente le Democrazy occidentali abbiano trovato questo modo nuovo per falsare le elezioni: invalidano i risultati o invalidano gli eletti.
C’era una volta la democrazia …
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Risposta per Massimo Luvisutti
La Todde fa benissimo a impugnare la sentenza, perché come richiesto dalla Procura, il provvedimento della decadenza – che il collegio ha certamente emesso – deve essere annullato, perché illegittimo. Il tribunale ha fatto finta di non vedere ciò che è realmente successo, perché se avesse annullato esplicitamente il provvedimento sulla decadenza, la Todde avrebbe potuto tranquillamente denunciare il collegio e tagliare la testa al toro. Invece si è preferito non strappare il drappo rosso. Inoltre anche la multa è fuori misura e non tiene conto delle determinazioni della Corte dei Conti.
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La ringrazio.
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Cosa dice l’AI deeper level di Copilot e cosa ne pensa.
Documentazione, leggi, opinioni
Prendendo spunto da quanto scrive il sig. De Grado, la mia personale opinione è che non si possa ignorare il fatto ‘superiore’ che è il vero ‘convitato di pietra’.
Il suo essere politico ‘nascosto’ dietro una formulazione ‘spacciata’ per tecnico-burocratica.
L’intento era metter in difficoltà la giunta reginale anche sapendo che le chance di riuscita erano 00 carbonella.
La presidente della Giunta ha dovuto ricorrere perchè sarebbe stato politicamente ‘in difesa’ lasciar correre e avrebbe de facto accettato la sanzione pecuniaria che certificava indirettamente l’agire scorretto.
Il Tribunale che avrebbe corso il rischio di schierarsi a seconda di un pronunciamento ‘all’altezza’ ha preferito ‘tirarsi fuori’ facendo la figura del ‘super partes’ a mezza strada però proprio perchè ha de facto mantenuto la sanzione.
Politicamente, se il consiglio regionale, in realtà la sua maggioranza, come è prevedibile, sposi le ragioni della Presidente e indirettamente le proprie, sarà una occasione perchè chi ha messo in piedi la cosa potrà conclamare che anche i migliori sono peggiori quanto gli altri, si autoassolvono e compagnia cantante.
Se per assurdo, per la smania di mostrarsi differenti, la maggioranza del consiglio votasse contro, nei fatti sancirebbe quello che ondeggia nell’aria ogni giorno di più: una mediazione alta tra le compagini che hanno dato vita a questo esperimento, non esiste, non ha futuro prossimo, nonostante la banda di predoni avversaria.
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Che cosa può fare la Presidente della Regione
Le strategie possibili
Un appunto ai colleghi che hanno contribuito nei precedenti commenti.
La copia anche parziale di una sentenza NON è reato perchè la nostra legge suprema è stata scritta per garantire in ogni luogo la differenza profonda tra i poteri separati dello Stato.
Per forma sarebbe bene anche quando si copia e incolla o si scrive ‘a mano’, riportare l’identificativo della legge in modo da ‘demotivare’ sul nascere l’ipotesi ‘partigiana’ di manipolazione.
Meglio sarebbe inserire il link e non la copia, ovviamente se possibile.
Mai prelevare il testo da un altro sito o giornale per quanto ‘fidato’.
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Anche l’AI sbaglia ma si corregge.
Questa la sentenza contro la ordinanza-ingiunzione del 20-12-2024.
Ordinanza – ingiunzione
Sono 65 pagine e in essa emergono più attori fra cui anche il Ministero di Grazia e Giustizia, singoli cittadini pro e contro.
Per chi volesse conclusioni ‘una botta e via’ ci sarà delusione.
Il tribunale in alcuni punti condanna la Dott.ssa Todde, non Le riconosce molti motivi del ricorso, afferma che il Collegio di Garanzia ha più ragione su un fatto dirimente come il non aver rendicontato pedissequamente e solo in secondo momento cambiato strategia per cui non poteva Non sapere che era obbligata come invece aveva sostenuto all’inizio.
Evidenzia che buona parte del finanziamento lo ha ricevuto non in quanto M5S in modo ‘largo’ non meglio identificato ma come comitato elettorale generale e quello non risulta rendicontato.
In più una altra parte che sarebbe secondo la Dott.ssa Todde giunta tramite un conto PayPal appoggiato su conto BancaIntesa dalla documentazione presentata dalla stessa non risulta.
Il Tribunale ‘mazzia’ i singoli sentenziando che non è vero che solo perchè si è cittadini elettori si possa chiedere la non eleggibilità di un eletto per i motivi presentati, dà torto alla Dott.ssa Todde sulla presunzione di conflitto di interessi di due membri del Collegio di Garanzia imparentati con candidati concorrenti della stessa in quanto il giudizio era tra la stessa Dott.ssa Todde e altri e non tra il comitato elettorale pro Todde e altri.
(La Todde si è costituita in giudizio NON il comitato elettorale!)
Alla fine le spese vengono ripartite tra tutti evidenziando una sentenza limitata a specifici fatti e non una definitiva sconfitta e vittoria.
A mio avviso, la stessa ha commesso molti errori di tipo procedurale, e probabilmente è stata consigliata male.
Le conseguenze resteranno, probabilmente anche senza decadenza.
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