
(di Michele Serra – repubblica.it) – La vera benzina del populismo mondiale è l’odio per le élite. Non per i padroni, non per i miliardari, non per i monopolisti, non per i boss — non c’entra la lotta di classe, che la destra ignora per natura — ma per le élite culturali, scientifiche, artistiche, politiche, quelle che possono mettere in campo il valore della conoscenza e il talento intellettuale.
Su di loro, da un bel po’ di anni, è dirottato il rancore degli esclusi, ma anche, e non lo si dice mai, di un sacco di gente per nulla esclusa che ha trovato un ottimo medicamento per le proprie ambizioni personali frustrate: è sicura che avrebbe avuto molto di più, dalla vita, non fosse stato per la macchinazione delle élite ai suoi danni. Accettare di essere mediocri è molto più difficile e doloroso che accettare di essere poveri.
La guerra contro Harvard è lo sbocco simbolicamente perfetto di questa annosa guerra ai professori. Le intemperanze di alcuni attivisti woke nei campus sono solo un pretesto, per altro offerto su un piatto d’argento da quel pezzetto di sinistra così settario e tribale da sembrare estrema destra (vedi l’intervista, illuminante, di Francesco Bei a Susan Neiman, su Repubblica del 21 maggio). Quando le intemperanze censorie e i moralismi vittoriani del woke saranno solo un ricordo, lo spregio populista per la cultura troverà nuovi pretesti, perché quell’odio è incolmabile.
Né Trump né i suoi ministri, che parlano un americano basico e possiedono cultura in modo inversamente proporzionale ai loro soldi, oseranno mai ammetterlo, soprattutto di fronte a sé stessi, ma la cultura rappresenta, per loro, un muro umanamente invalicabile, ed è per questo che la odiano.
IL TOTALITARISMO IDEOLOGICO DI TRUMP (da Twitter)
Harward è la più famosa università americana da cui sono usciti molti Presidenti e in cui hanno studiato eccellenze mondiali. Ma Trump odia tutto ciò che è cultura e libertà e vuole imporre un pensiero unico. Per questo non solo ha fattto migliaia di epurazioni tra i dipendenti pubblici ma ha anche preso di mira le università ordinando che si allineino al suo pensiero, non diversaìmente da quanto fece Hitler.
Ora vieta vieta l’iscrizione aa Harward di studenti stranieri. Permessi revocati con effetto immediato.
Una delle università più desiderate dagli studenti di tutto il mondo avrà solo studenti americani.
Harvard accoglie quasi 6.800 studenti internazionali su un totale di 24.596 studenti. Gli studenti internazionali iscritti ad Harvard dovranno trasferirsi o perdere il loro status legale.
Si pensava si fosse toccato il fondo…. Ogni giorno negli Usa si apre una nuova crepa nel sistema democratico.
Stop alle iscrizioni di studenti stranieri ed espulsione per i 6800 attuali.
La realizzazione del sovranismo, il progetto della feccia al netto della viscida ipocrisia alla quale ci stanno abituando.
Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, bolla l’ateneo come culla di terroristi, prendendo come pretesto presunti attacchi agli studenti ebrei.
L’amministrazione USA sta distruggendo l’idea stessa di America, a colpi di decreti.
Questa è pura dittatura, sta negando l’istruzione dimostrando di nuovo il suo radicato razzismo, oltre che perpetrare violenza psicologica.
La segretaria alla sicurezza interna Kristi Noem revoca all’Università di Harvard la possibilità di iscrivere studenti stranieri, accusando l’ateneo di antisemitismo e di legami con il Partito comunista cinese… La segretaria della Sicurezza interna Usa Kristi Noem ha accusato l’ateneo di fomentare violenza, antisemitismo e collaborare con il Partito comunista cinese. Oltre 6.700 studenti internazionali (il 27% della popolazione studentesca) rischiano di perdere il visto per rimanere negli Usa.
Per ora si è colpita Harward ma non si esclude che lo stesso divieto colpisce tutte le università americane.
“È un avvertimento per tutte le università del Paese”
A rischio anche lo status legale di quelli già iscritti.
..E continuano a dire che c’è libertà di parola..
Al danno economico si aggiunge quello intellettuale e scientifico: è attirando i giovani più qualificati da tutto il mondo che Harvard ha costruito nell’arco di quattro secoli la reputazione di migliore università del pianeta.
Per ora solo un giudice si è messo contro Trump.
(Nella tabella le migliori università del mondo)
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“L’odio per le elite”. Povero Serra, questo popolo puzzolente non apprezza i tuoi padroni, rischia di arrivare sotto l’attico del Parioli. E tu saresti di sinistra? Vergognati, SERVO
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Non penso che Serra e la sua amaca siano tra queste ‘élite culturali, scientifiche, artistiche, politiche, quelle che possono mettere in campo il valore della conoscenza e il talento intellettuale’
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