Questi apparenti pentimenti non puntano a fermare la pulizia etnica che avanza imperturbabile

(Francesca Fornario – ilfattoquotidiano.it) – “Un giorno tutti diranno di essere stati contro”, scriveva al principio dei bombardamenti a tappeto su Gaza lo scrittore Omar El Akkad: “Un giorno, quando sarà sicuro, quando non ci sarà alcun rischio personale nel chiamare le cose con il loro nome, quando sarà troppo tardi per ritenere qualcuno responsabile, tutti diranno di essere stati contro”. A giudicare dalla levata di scudi contro Netanyahu da parte dei suoi alleati quel giorno sembrerebbe vicino, ma non facciamoci illusioni.
Tra gli intellettuali è tutto un “prima non scrivevo niente perché non c’erano parole per raccontare l’orrore a Gaza, ma pur denunciando che il 7 ottobre è stata una strage senza precedenti e che Hamas sono terroristi e che bisogna liberare gli ostaggi israeliani, mi preme dire che quello che sta facendo Netanyahu è ingiustificabile e va fermato”. Per inciso: eri senza parole se eri uno degli oltre 200 giornalisti palestinesi ammazzati a Gaza. Se invece eri vivo e stavi qui le parole le avevi. La prossima volta, usale per tempo per denunciare quelli che ammazzano i giornalisti.
Attenzione però: se per alcuni il pentimento o il timore dello sputtanamento è reale, tra i molti che per oltre un anno e mezzo hanno fatto da scorta mediatica allo sterminio c’è chi si preoccupa solo di come proseguire nell’opera. La definizione di “scorta mediatica” è di Raffaele Oriani, che lasciò Repubblica denunciando come il suo giornale occultava sistematicamente i crimini di Israele e le vittime civili palestinesi: i caporedattori e le grandi firme che per oltre un anno e mezzo hanno messo in dubbio, contestualizzato, nascosto nelle pagine interne e in coda ai pezzi lo sterminio dei civili, oggi che lo sterminio è sotto gli occhi di tutti tentano di salvare carriera giornalistica e politica facendo ricadere la responsabilità su Netanyahu invece che sui suoi alleati.
Questi apparenti pentimenti non puntano a fermare la pulizia etnica che avanza imperturbabile (il ministro Smotrich ha appena annunciato trionfante la costruzione di oltre 500 nuove palazzine nei territori illegalmente occupati dai coloni in Cisgiordania). Piuttosto, a rinnovare il sostegno a Israele contenendo la strage dei civili in dimensioni gestibili, riconducibili ai danni collaterali della legittima difesa, occultabili alle coscienze dei direttori e agli occhi dei lettori.
Un esempio dei molti che oggi scaricano Netanyahu per salvare il colonialismo israeliano è Paolo Mieli. Ospite di Lilli Gruber, ha fatto quello che ha ha presentato come “un ragionamento molto elementare”. E cioè che se Netanyahu non va più bene, non è perché è un criminale invasato alla guida di un governo di invasati peggio di lui che porta deliberatamente avanti il genocidio dei palestinesi e la deportazione forzata dei superstiti: è perché è una pippa. Una pippa che non è capace di portare a termine il Piano-Riviera di Trump in tempi ragionevoli: “Se dopo un anno e sette mesi la situazione a Gaza è tale che hai un controllo della situazione molto approssimativo… per realizzare quel piano, che è un piano molto elaborato e ci vorranno quanti, cinque anni? E dove li metti i palestinesi? Non s’è capito…”.
Un ragionamento molto elementare, se uno ha dedicato la carriera ad arrampicarsi sugli specchi per giustificare il saccheggio delle risorse, le stragi dei civili, il colonialismo, i crimini contro l’umanità dell’Occidente ai danni di milioni di afghani, libici, somali, iracheni, iraniani e via sterminando, ma il messaggio è chiaro: noi gente di cultura che fin qui abbiamo sponsorizzato il genocidio – certi di riuscire anche questa volta a convincere voi geometri e cassiere e pensionati della Cgil abbonati a Repubblica che si trattava di lotta al terrorismo – ci siamo resi conto di aver pestato una merda. Quella merda è Netanyahu, e ora ce la togliamo in fretta dalla scarpa per non macchiare il pavimento lucido dello studio dei Brunivespa e dei Formigli e continuare con la consueta autorevolezza che ci riconosciamo a vicenda a pontificare dai salotti televisivi mentre voi fate la fila alla posta, giocate la schedina, cucinate i bastoncini di pesce, prendete l’autobus e i figli a scuola e tutte quelle altre cose che fate dalla mattina alla sera e che non vi consentono di approfondire la conoscenza delle cose del mondo come facciamo noi leggendo ogni giorno gli editoriali che scriviamo.
Come nel Gattopardo, si cambia tutto – il premier israeliano – per non cambiare niente: il sostegno al progetto coloniale portato avanti dal suo governo.
tutti complici anche Il Fatto quotidiano
"Mi piace""Mi piace"
"Mi piace"Piace a 3 people
Insomma, Netanyahu è stato (si dirà) un’escrescenza del sistema di potere israeliano. Simile a quello ben collaudato dalla maggior potenza mondiale che ha seminato guerra in ogni dove MA poi si è ritirata in buon ordine per lasciare spazio al potere rinnovato nonché buono e probo. E pazienza se saranno morti milioni di esseri umani (civili), come del resto certifica l’ampia storia precedente dell’Uomo, che non è mai stata un pranzo di gala. L’importante è essere riusciti a rinnovare il sistema e renderlo più vivibile e accettabile senza le fastidiose brutture che ora siamo costretti a vedere.
Ora se uno lo dice, ex post, per es. pensando all’impero romano, a Gengis Khan, a Attila… va bene. Ma affermarlo in corso d’opera mi sembra un gioco delle tre carte fraudolento e criminale della peggior specie.
Ma scusa, mi potranno dire, pensi proprio che il pacioso nonché storico (ed ebreo, ndr), Paolo Mieli sia un tipo sanguinario che se ne fotte dei suoi contemporanei, donne, anziani, bambini, che la STORIA, imprevedibile e imprevista come sempre, sta portando al macello a causa di un conclamato criminale che sarà certamente superato (tutti dobbiamo morire ndr)?? Suvvìa!
NO… non sia mai… DICO SOLO CHE E’ UN GRAN FIGLIO DI PUT TANA che farei entrare nel fumetto Tex Willer per consegnarlo nelle mani di Apache Chiricahua i più abili manovratori di coltelli, capaci di togliere l’intera pelle al malcapitato e mettersela addosso ridendogli in faccia.
"Mi piace"Piace a 2 people
😆🤣😂😆🤣😂😆🤣😂Complimenti per la fantasia, Gae… 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
"Mi piace"Piace a 2 people
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mieli? Disgustoso e vomitevole, un servo vanesio di un’élite sanguinaria e senza scrupoli!
"Mi piace"Piace a 3 people
"Mi piace"Piace a 3 people
Spero ardentemente che questi ignavi bavosi leccaderetani di sionisti parassiti con i portafogli pieni e i cuori di pietra possano fallire insieme a un sistema che sta per crollare… maledetti servi e pupari, vi auguro una fine dolorosa, vergonosa e senza scampo!
"Mi piace"Piace a 4 people
Mi associo ai desideri fantasiosi e agli auguri.
🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬
"Mi piace"Piace a 3 people
Bibi è la naturale evoluzione del sionismo, non un outsider. State attenti al vittimismo, perché è un serpente velenoso e i sionisti sono specialisti della materia:
"Mi piace"Piace a 2 people
Fenomenale, come sempre!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Anail, alla fine vince il pensiero positivo. Non posso non sperare che i miei “desideri fantasiosi” si avverino. Il problema è fare presto. Ci si sta arrivando perché i tempi sono quasi maturi e la consapevolezza si sta facendo strada.
Ti mando in omaggio questa bomba per menti aperte raffinate: un video che risponde per me e argomenta come mai saprei fare io. Per i fantasiosi auguri rimando al grandissimo Moni Ova
dia che ha preconizzato giustamente una Norimberga per questi malfattori assassini.
Sono fiduciosa che apprezzerai. Buona serata!
"Mi piace"Piace a 1 persona
"Mi piace""Mi piace"
Ciao, Chia… il video non è arrivato, ma tranquilla, l’ho già visto(l’ha postato Sparviero) e lo adoooro, come giustamente avevi previsto!
Moni Ovadia è unico!
Ps. I tuoi erano “auguri” (😆), mentre con “desideri fantasiosi” mi riferivo a quelli di Gae, sempre riferiti a Mieli (post più in alto)
“NO… non sia mai… DICO SOLO CHE E’ UN GRAN FIGLIO DI PUT TANA che farei entrare nel fumetto Tex Willer per consegnarlo nelle mani di Apache Chiricahua i più abili manovratori di coltelli, capaci di togliere l’intera pelle al malcapitato e mettersela addosso ridendogli in faccia.”
😆🤣😂😆🤣😂😆🤣😂😆
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il video non è quello di Moni Ovadia ma l’altro sotto quello con Gabriele Guzzi “Scacco matto alla UE. E’ un’analisi molto interessante sulle cose da fare per cambiare la società attuale da molteplici settori e punti di vista. Trovo questa persona che non conoscevo, sorprendente e convincente… sì lo so che segui conte ma ascoltare altri punti di vista fa sempre bene.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ah, scusa, ho letto di Moni Ovadia e Norimberga e ho pensato che fosse quello!
Manda pure, non “seguo” solo Conte(tra l’altro non sono neanche iscritta a fb), anche se da pentastellata, ovviamente, lo apprezzo…è il mio leader di riferimento.
Però spazio molto…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma sarebbe lo stesso Mieli che tutte le mattine alle 8 sulla radio dei padroni commentando gli incartatotani nazionali e esteri ti gonfia le palle sparando ©azzate🤔
"Mi piace"Piace a 1 persona
Anail Il video a questo punto, è sopra: Gabriele Guzzi “Scacco matto alla UE. Strano che non riesci a vederlo!
Cmq mi fa piacere che sei propensa ad aperture diverse. Questo è un tempo “apocalittico”, come dice Guzzi, in senso biblico. E accettare l’Apocalisse non è facile, soprattutto per noi italiani fermi nelle nostre posizioni e convinzioni. Troppa fatica dover demolire ideologie per poi ricostruire e rifare percorsi magari in senso opposto.
Ma toccherà farlo. Altrimenti saremo costretti da avvenimenti raccapriccianti a rivedere concetti scontati e accettati come immutabili. Israele con netanhiau ci ha sbattuto in faccia il suo lato sionista e abbiamo dovuto capire la differenza fra ebraismo e sionismo.
Sta accadendo in molti settori. Anche in campo medico, giuridico, economico perché un mondo sta finendo e un altro è all’orizzonte. Mi fermo qua e ti lascio la visione.
"Mi piace""Mi piace"