
(Gioacchino Musumeci) – Tra le regioni che spiegano il baratro verso cui si inabissa l’occidente, c’è un crollo culturale che programmato nel tempo o meno, riporta la nazioni progredite a logiche di un secolo fa.
Leader inadatti o fuori di testa si avvicendano ciascuno con propositi deliranti in democrazie decadenti ove la demolizione dello stato sociale ha prodotto società tristemente diseguali, istruzione insufficiente e popoli estremamente superstiziosi la cui passività mentale è cavalcata da distruttori del progresso.
A parte l’Italietta di Giorgia Meloni zerbina cristiana e vertici europei generalmente terrorizzati dal socialismo, incapaci di sintetizzare politiche utili a risollevare la Ue da sorti oscure, oltreoceano le cose non sono andate meglio. Se negli Usa Joe Biden ha cagionato danni immensi e non ha bannato i propositi criminali di Netanyahu, Donald Trump, di cui stimabili cervelli hanno sorprendentemente propagandato l’idea che fosse realmente interessato alla pace in Ucraina, è un esempio di squallore politico difficile da definire oltre un perimetro clinico.
Donald Trump, di cui posso dire che mi fa orrore, è l’esempio di disordinato mentale letale al vertice di una potenza in declino, e poco propenso ad accettare pacificamente che il baricentro economico del mondo è spostato ad est.
Il presidente americano, sfortunatamente per tutti, è un clown fallimentare, con tutto il rispetto per le fondamentali figure circensi, la cui comunicazione social rivolta al popolo americano, comunque a corto di opzioni accettabili, fa letteralmente vomitare ( nei suoi canali ufficiali un giorno compare travestito da Papa- e casualmente viene eletto un papa Americano- e l’indomani da rockettaro).
Gli Usa, le cui scriteriate e ingerenti politiche estere producono da anni nel mondo disastri e sofferenze disparate, di certo non meritavano un presidente demenziale che dichiara guerra a Bruce Spreengsten reo di criticarlo, e con buoni motivi oserei aggiungere. Pare che un un denominatore comune di patetiche leadership della destra reazionaria sia inveire contro artisti e comici, tanto basta per mandare in frantumi il labile ego di alti esponenti della Dx mondiale.
Il falloso presidente Usa, tanto per aggiungere un tassello al mosaico di straordinarie minchiate politiche, ha incontrato la delegazione sudafricana e con la spocchia del suprematista bianco ancora cristallizzato alla tratta degli schiavi, ha accusato dopo pochi convenevoli di protocollo il presidente sudafricano Ramphosa di permettere il genocidio dei bianchi.
Il processo corredato con un video, i cui autori sono sconosciuti, e articoli di giornali si è consumato in pochi minuti contro la delegazione sudafricana giunta per intavolare un confronto in materia di partnership economica. Bè Trump non ha perso tempo per propagandare il proprio stucchevole razzismo.
Bisognerebbe chiedere a Donald Trump e i burattini del suo entourage scappati dal manicomio, per quale ignobile doppia morale possano processare il presidente sudafricano formulando platealmente l’accusa di genocidio, ma non possano condannare lo sterminio di palestinesi in atto da due anni e bendarsi davanti a persecuzioni, muri divisori e apartheid decennale con cui è vessato il popolo palestinese.
Dopo l’esibizione ai danni di Ramphosa Donald Trump spieghi al mondo intero perché non inviti allo studio ovale Benjamin Netanyahu per proiettargli i filmati delle persecuzioni ai danni dei palestinesi, gli omicidi dei giornalisti e addirittura gli assalti ai funerali di quelli palestinesi, della fame che i palestinesi patiscono stipati nella striscia di Gaza, dei bambini trucidati, dei coloni sostenuti dall’esercito che derubano i residenti di tutti i loro averi, del metodo meticoloso con cui il governo di Israele pianifica la deportazione forzata dei nemici secolari. Trump deve spiegare al mondo perché dovremmo dargli retta quando “processa” Ramphosa ma si fa le pippe sotto la doccia, si fa per dire, pensando alla striscia di Gaza come un mega resort per suprematisti bianchi americani, ultraortodossi disturbati israeliani e squallidi lecchini europei.
ma stiamo scherzando? Se vogliamo parlare di razzismo parliamo di come la pseudo sinistra copra il genocidio a Gaza ma anche ciò che sta accadendo in sud Africa. Riguardo il sud Africa sono anni che i bianchi vengono trucidati da bande di siotematisti neri nel silenzio di politica e media occidentali. Oggi si possono trovare video di politici che inneggiano all’uccisione dei contadini bianchi. Oggi ne sta parlando Trump,ma la pseudo sinistra non solo cerca di negare l’ovvio razzismo dei neri, ma lo giustifica pure. Bisogna iniziare a essere onesti e chiamare le cose col loro nome. Esiste il suprematismo nero. C’è un diffuso razzismo anti bianco tra i neri.
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In parte è senz’altro vero, ma la domanda è sempre la stessa: come mai Trump non processa Bibi per genocidio?
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colpa mia,non sono stato chiaro. Trump su Israele è complice del genocidio. Ritengo lo fosse anche Biden .il succo del mio commento però riguarda la totale negazione da parte della sinistra del diffuso razzismo anti bianco in sud Africa e in America. Da quando c’è Trump sono stati dati 8666 visti per rifugiati. Di questi 56 sono sud africani bianchi,la sinistra americana è in rivolta per questi 56,dicono che non devono stare in America, che devono andare da dove erano arrivati i loro antenati (Germania, Olanda).
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