
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – L’unico premier europeo che non ci fa quasi mai vergognare di essere europei è lo spagnolo Pedro Sánchez: ieri ha puntato il dito contro lo spudorato doppio standard dell’Occidente sui crimini degli amici (tipo Israele) e dei nemici (tipo la Russia). Purtroppo ha scelto l’esempio sbagliato, chiedendo che Tel Aviv, come tre anni fa Mosca, venga radiata dalle kermesse artistiche e sportive internazionali e ha citato l’Eurovision. Noi pensiamo che […]
Nei panni degli altri
L’unico premier europeo che non ci fa quasi mai vergognare di essere europei è lo spagnolo Pedro Sánchez: ieri ha puntato il dito contro lo spudorato doppio standard dell’Occidente sui crimini degli amici (tipo Israele) e dei nemici (tipo la Russia). Purtroppo ha scelto l’esempio sbagliato, chiedendo che Tel Aviv, come tre anni fa Mosca, venga radiata dalle kermesse artistiche e sportive internazionali e ha citato l’Eurovision. Noi pensiamo che cultura, ricerca, arte e sport debbano restare fuori da sanzioni, embarghi e boicottaggi, per non fare pagare a cittadini innocenti le colpe di chi li governa. Se Israele fosse stato escluso dall’Eurovision, a pagare sarebbe stata la cantante Yuval Raphael, 24 anni, sopravvissuta alla mattanza di Hamas del 7 ottobre 2023 fingendosi morta per otto ore sotto una catasta di cadaveri dei suoi amici. Per dire quanto possa somigliare al suo governo, da ragazza ha studiato lingua araba e teatro. Poi, dopo quell’esperienza scioccante, si è data definitivamente alla musica, mentre presta il servizio militare obbligatorio. A Lugano è stata fischiata per le colpe del suo governo, poi si è piazzata seconda. Noi all’Eurofestival avremmo voluto anche la sua omologa russa. E alle Olimpiadi e Paralimpiadi degli ultimi tre anni gli atleti russi e bielorussi. E alla Scala il grande direttore d’orchestra russo Valery Gergiev, escluso per non aver condannato il suo governo da politici regionali e comunali indecenti.
Ciò detto, Sánchez ha il merito di rompere il sudario di omertà della cosiddetta Europa sui crimini d’Israele con parole ben più nette dei pigolii degli altri governi, che cominciano a balbettare qualcosa solo ora che persino Trump li scavalca scaricando Netanyahu. Denunciare i doppi standard è il primo passo per uscire da quel suprematismo strisciante da Impero del Bene (noi) contro Impero del Male (gli altri) che affligge l’Occidente ed è la prima causa del suo tramonto e dell’odio che suscita in chiunque lo circondi. Il primo passo per iniziare a capire gli altri popoli mettendosi nei loro panni e nelle loro teste. Cosa penserà di noi un arabo, dopo averci visti tacere o cavillare o divagare per 19 mesi sui 50 mila palestinesi sterminati da Israele con le nostre armi e poi fremere di sdegno per le guerre dei nostri “nemici” con molte meno vittime civili? Che per noi ogni vita umana non vale uno, ma dieci se è occidentale e un decimo se non lo è. E cosa penserà di noi un russo dopo aver subìto ogni sorta di sanzioni, scomuniche, ostracismi, lezioni di bon ton e diritto internazionale da chi ha fatto lo stesso o peggio contro il suo Paese e i suoi alleati e per giunta è rimasto impunito? Anche se detesta Putin, penserà che Putin abbia ragione. Quando lo capiremo, sarà sempre troppo tardi.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…
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Però sull’Eurovision non sono d’accordo con Travaglio, fondamentalmente perché Israele NON è Europa, tant’è che non ne capivo la presenza all’EUROvision song contest neanche negli anni scorsi.
Se poi consideriamo che, ancora un po’ neanche cominciata L’OMS, abbiamo escluso persino i gatti russi dalle competizioni-una cosa patetica, oltre che ridicola-troppa è la differenza di trattamento.
Occhio che stiamo ponendo ulteriori sanzioni verso la Russia a fronte dell’assoluto silenzio nei confronti di Israele, che non è in guerra, ma sta operando uno sterminio programmato, un GENOCIDIO.
Scriviamolo e proclamiamolo forte e chiaro, perché questo È.
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@Anail come si dice da noi burriccunomenauburriccupresentau ne stavamo parlando l’altro
giorno. Israele all’Eurovision non ci sarebbe dovuto essere Stop. Nessuna ritorsione, semplicemente non è europeo. E poi Sanchez è davvero un leader progressista che parla alla sinistra, MT non dice però che è un europeista convinto e pensa che l’Europa sia sotto attacco dalle forze di destra che vogliono sgretolarla. Se trovo un suo speech in tal senso te lo giro….
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Ah, sì… ma lo penso anche io, anche se non mi strappo i capelli(se non per l’invasione degli ultracorpi… di estrema dx), e forse anche Travaglio…
Peccato che la reazione “difensiva” dei tizi sia solo patetica…e controproducente.
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Da anni Israele sta ‘colonizzando’ spazi non suoi. Ricordo il peso con cui Israele si è imposto stabilmente all’interno delle istituzioni EU, fino al punto di tenere un vero e proprio elenco con tanto di lista dei parlamentari europei in base alla loro ‘vicinanza’ allo Stato criminale.
Forse a molti è sfuggita la metastatizzazione di Israele nei gangli del potere nel mondo occidentale negli ultimi anni, frutto di una strategia ben precisa e per nulla rassicurante
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Bravissima Anail, Israele con l’Europa non c’entra niente, mentre in realtà avrebbe dovuto esserci la Russia.
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Luca, è ammessa persino l’Australia!
No, dico… L’AUSTRALIA, un casino europea (oddio, stesso metodo USA con gli aborigeni).
Quando si dice sentirsi “Uccidente”…
Beh, sai… tra genocidi ci s’intende.
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e cosa deve pensare un tuo lettore ed ammiratore dopo averti visto tacere o cavillare o divagare pur di non affrontare con sdegno lo sterminio di 20.000(VENTIMILA) bambini e altrettanti mutilati .Che cosa deve pensare????Ci può essere una causa maggiore su cui indignarsi???tale da trascurare quotidianamente questo sterminio quotidiano???
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Non so voi ma io per avere una informazione discreta sul massacro dei palestinesi devo leggere Il Manifesto.Basta confrontare gli editoriali e scoprirete le differenze
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A quale sterminio ti riferisci che MT sta trascurando?
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Tu quoque, Dante?
Ancora con questi editoriali?
È negli articoli di cronaca che devi cercare!!!
E comunque MT ne parla da sempre…
Lo guardi Accordi&disaccordi?
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L’avevo scritto da subito. Possibile mai che il miglior servizio segreto del mondo non avesse avuto notizia dell’attentato terroristico di Hamas, o l’averlo ignorato era stato un pretesto per qualcuno per regolare definitivamente i conti? Un assassino rimane un assassino e andrebbe fermato e messo in galera per sempre. Chiunque esso sia.
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Sanchez è l’unico che ha condannato fermamente l’azione genocida degli israeliani. Ci credereste? La Spagna poco dopo ha avuto un nuovo black-out. Che sfiga.
Invece l’Itaglia non corre questi rischi. Abbiamo in corso l’acquisto di roba elettronica dai zionisti per 3 miliardi di euro, se ne discute proprio in questi giorni.
Pubble sconsolata e ferocemente determinata:
Rubboli in breve su Gaza e Israele:
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“Abbiamo in corso l’acquisto di roba elettronica dai zionisti per 3 miliardi di euro, se ne discute proprio in questi giorni.”
Con l’auspicio che poi non ci esploda in faccia!
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La Storia deve ancora conoscere un qualunque impero, regno o paese, che in una disputa non sostenga che “i buoni” sono loro ed “ i cattivi” sono gli altri , adducendo giustificazioni vere o presunte, di ogni genere e tipo a sostegno delle proprie azioni. Mai esistito e temo mai esistera’.
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E intanto, tra il silenzio dei media, il nostro bel governo finanzia Israele con un bell’accordo commerciale da tre miliardi per acquistare tecnologie dal macellaio di Gaza.
Complimentoni.
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Beh, per la verità , per riequilibrare il discorso, dovrebbe essere il resto del mondo a sanzionarci per i crimini che abbiamo commesso da sempre noi occidentali e che abbiamo continuato a connettere dando lezioni di umanesimo e civiltà a tutti. Sì, togliamo pure di mezzo la cultura e i singoli cittadini dalle rappresaglie ,ma almeno mettiamo in conto che nella ripartizione buoni cattivi , così in voga dalle nostre parti, potrebbero credere e a maggior ragione , arabi , cinesi, iracheni , libici etc…etc e mettere noi fuori gioco .
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“Cosa penserà di noi un arabo, dopo averci visti tacere o cavillare o divagare per 19 mesi sui 50 mila palestinesi sterminati da Israele con le nostre armi e poi fremere di sdegno per le guerre dei nostri “nemici” con molte meno vittime civili?”.
Meno vittime civili??
Cosa penserà un cittadino ucraino (ancora vivo) leggendo questa domanda scritta da MT al calduccio del suo ufficio? Cosa penseranno i milioni di ucraini e le migliaia di bambini costretti ad abbandonare le proprie case e il proprio Paese per evitare le bombe russe e cercare assistenza umanitaria?
È vero, il doppio standard è una malattia inguaribile che colpisce tutti, a seconda delle loro “simpatie”, dei loro “interessi”, del loro misero tornaconto. Mai creduto alla “solidarietà” di MT, o di Orsini, verso il popolo ucraino, al loro “lo diciamo in favore degli stessi ucraini”. Furbate dialettiche per averla vinta in un dibattito televisivo. Vademecum, per dirla alla Orsini, del perfetto pacifinto.
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dimentichi di ricordare che dopo un mese poteva benissimo finire questa guerra ma gli ucraini sobillati da usa nato ed europa la guerra è continuata fino ad oggi….e si parla di guerra mentre a gaza vi è una invasione perenne da parte di un esercito contro dei civili. Il doppio standard lo usi tu non ricordando le ragioni del donbass russo né quelle dei palestinesi o dei cisgiordani.isrraele sono decenni che mette piede in terreni altrui
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La storia del 2022 è ampiamente documentata (non da Travaglio ed Orsini), le bozze della trattativa sono in rete (rilasciate dai stessi russi, compiaciuti di cosa pensavano di ottenere) e c’è scritto chiaramente che la garanzia di sicurezza sarebbe stata responsabilità di 6-7 Paesi (compresi loro) e che non sarebbe bastata la maggioranza qualificata per definire le risposte ad eventuali violazioni. Chi continua a far finta di niente e/o a non capire perchè quella proposta fosse irricevibile per gli ucraini ha dei paraocchi enormi.
Detto ciò, Israele si sta comportando molto peggio dei russi (ed è un fatto innegabile), ma lo ha sempre fatto da decenni. Dov’era Travaglio allora? A sostenere in diritto di Israele a difendersi…
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è vero HASTATOTRAVAGLIO
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X Curiosone:
il problema dei multinick potrebbe essere meno lieve se almeno i multinicckisti si sforzassero di dire meno ca22ate.
Certo che i russi volevano la pace alle loro condizioni.
Ma era pur sempre PACE.
Quanto a Travaglio non è un mistero che sia stato un sionista.
Però a differenza dei sadoNATOmiti come Ed/Loguasto/Curiosone (uno e trino) si è dato una regolata.
Poi ci sono i cetrioli come te che continuano a dare a Putin la colpa di tutto.
E pensate anche di essere creduti a parte altri sodoNATOmiti (eh JD?) .
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Il doppio standard non sta nella conta dei disperati, e neppure nella finta compassione dei paesi occidentali, in gran parte cattolicissimi che dovrebbe prevedere una compassione trasversale, indifferenziata, ma nella condanna attraverso azioni tangibili, oltre che verbali, a chi getta nella disperazione i popoli….Non mi pare che Natangnao sia stato colpito né da parole né da azioni, visto che continuiamo a parlarci, commerciare, acquistare, insomma finanziarlo mentre commette un genocidio, nel totale silenzio ed indifferenza di chi ha prontamente agito, invece in favore di altri! La malattia incurabile si chiama razzismo…..Quanto al calduccio ognuno ha il suo, e dopo 3 anni di guerra sul fronte russo-ucraino dal divano , invece di arruolarti volontario a difendere gli ucraini, fai ancora la distinzione tra bambini, che per i pacifisti, o pacifinti che ti piace tanto, sono tutti uguali, mentre per i combattenti di furbate dialettiche, come te, sono evidentemente diversi, quelli palestinesi poi non rientrano nemmeno nel computo della diversità, praticamente non esistono…..Il caldo del tuo posticino calduccio deve essere rovente, ti ha seccato ogni capacità di indignazione, ma non il tornaconto che dovrà pur esserci, speriamo redditizio, perché l’ ipotesi opposta del naturalmente a gratis , è pure peggio…..Ed è inutile spiegarti le differenze del doppio standard delle democrazie occidentali, sono palesi e si chiamano politica europea degli ultimi 3 anni, compreso il tempo utile a permettere uno sterminio….evidentemente ti piacciono, le condividi ed attacchi chiunque osi dire, come MT ed Orsini, la propria opinione, che auspica una risoluzione diversa rispetto alla guerra e ad un genocidio, perché i bambini sono tutti uguali e dovrebbero tutti poter vivere!
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Cosa penserà un civile ucraino?
Ma chi ce lo ha fatto fare!
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E cosa penserà secondo te un civile palestinese di Gaza?
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A volte le risposte devono abbassarsi al livello di chi formula “battutine” come le tue.
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X Santo Loguasto:
Ma tu hai capito che milioni di ucraini sono andati via dalle loro terre e
1- hanno ricevuto assistenza in Europa se in fuga dai russi.
2- hanno ricevuto ospitalità in RUSSIA se in fuga dagli ucronazi.
Adesso prova a dirmi quanti palestinesi sono stati ospitati all’estero dal 7 ottobre 2023.
Sono letteralmente IN TRAPPOLA, così come lo erano gli ebrei del ghetto di Varsavia del 1943 e i rivoltosi della sollevazione di Varsavia del 1944.
I nazisti riuscirono a distruggere il 95% di Varsavia.
Smotrich prevede che riusciranno a battere il record di baffetto.
E poi ci sono i sodoNATOmiti come te che non vedono la differenza.
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L’EUROPA E L’ITALIA ARRETRANO: SERVE UNA SVOLTA SOCIALE!
di Giovanni Barbera
Le previsioni economiche della Commissione Europea per il 2025 e 2026 confermano quanto denunciamo da tempo: l’assetto economico europeo, costruito su vincoli di bilancio, austerità e mercato deregolato, non è in grado di garantire né crescita stabile né giustizia sociale. La crisi non è un’anomalia, ma il risultato strutturale di un modello fallimentare.
Nel 2025, la crescita del PIL sarà dello 0,9% nell’Eurozona. Numeri bassi, che segnano una stagnazione prolungata in quasi tutta l’area. Ma l’Italia va ancora peggio: +0,7% nel 2025 e +0,9% nel 2026, tra le peggiori performance in Europa, dietro solo a pochi altri Paesi. A crescere davvero sono solo le disuguaglianze.
Dati che stridono con quelli riguardanti la crescita globale al di fuori della UE che nel 2025-26 è prevista al 3,2%.
Il paragone con altri Paesi europei è impietoso. Mentre nazioni come Malta (+4,1%), Danimarca (+3,6%) e Irlanda (+3,4%) guidano la ripresa, l’Italia arranca insieme a Germania, Francia, Austria e Lettonia.
Una dimostrazione evidente che il nostro sistema produttivo è fragile e incapace di rinnovarsi, complice un modello industriale sbilanciato, la riduzione del ruolo dello Stato e l’abbandono di una politica industriale pubblica, infine l’alto costo dell’energia.
Il Governo e la Commissione sperano che il PNRR sostenga la crescita attraverso gli investimenti, ma questa spinta si scontra con un rallentamento dei consumi privati, causato dall’erosione del potere d’acquisto e dall’instabilità lavorativa. I salari reali restano tra i più bassi d’Europa, mentre crescono profitti e rendite.
Il deficit pubblico dovrebbe scendere al 2,9% nel 2026, ma questo risultato è ottenuto grazie a tagli e restrizioni, non a una vera ripresa. Allo stesso tempo, il debito pubblico continuerà a salire, fino a toccare il 138,2% del PIL, anche per effetto della bassa crescita.
Ma, anziché affrontare questa situazione con misure redistributive e una riforma fiscale progressiva, l’UE e i governi nazionali continuano a spingere per un ritorno alle regole di bilancio restrittive, col rischio concreto di una nuova ondata di austerità.
Nel 2025, l’inflazione italiana è prevista all’1,8%, e all’1,5% nel 2026. Ma questo calo non significa sollievo per le famiglie: l’inflazione elevata degli anni precedenti ha già colpito duramente i redditi medio-bassi, mentre i salari e le pensioni non sono stati/e adeguati/e. E il rallentamento attuale riflette piuttosto una domanda interna debole e un sistema produttivo incapace di innovare, non un reale miglioramento dell’economia reale.
L’intera Unione si muove in un quadro di bassa crescita e alta incertezza. Le previsioni sono state riviste al ribasso rispetto a quelle precedenti. Il debito europeo aumenterà fino all’84,5% del PIL nel 2026, mentre il deficit complessivo salirà al 3,3%. Eppure, la risposta delle istituzioni europee è ancora una volta il ritorno alle regole del Patto di Stabilità, con tagli, vincoli e nuove stretta sulla spesa pubblica.
In un contesto globale segnato da guerre, riarmo, crisi energetiche, tensioni commerciali e transizione ecologica, servirebbero politiche espansive, protezione sociale, programmazione pubblica. Invece l’UE propone l’esatto opposto: la riproposizione di un modello già fallito nel post-2008, che ha alimentato diseguaglianze e sfiducia popolare.
La situazione italiana non è il frutto del caso, ma l’esito diretto di trent’anni di politiche liberiste, condivise da governi di ogni colore e sostenute dalle istituzioni europee.
La precarizzazione del lavoro, la privatizzazione dei servizi pubblici (pensiamo alle società energetiche e la spinta liberalizzazione del merccato delll’energia, il taglio sistematico dei salari reali e il mancato adeguamento delle pensioni sono la vera causa della stagnazione.
Ma anche il rallentamento generale dell’Europa dimostra che non basta puntare il dito solo contro i governi nazionali. È l’impianto economico dell’UE ad aver fallito, la sua architettura istituzionale tecnocratica, l’assenza di una vera democrazia economica, la subordinazione della politica alle regole del mercato e della finanza.
I dati della Commissione Europea non lasciano dubbi: l’Italia è la vittima principale di un modello economico europeo che ha fallito, ma la crisi riguarda l’intera Unione. Le fragilità sono diffuse, e il rischio è quello di una stagnazione di lungo periodo, che alimenti disuguaglianze, disaffezione politica e tensioni sociali in tutta Europa.
È il momento di cambiare rotta. Serve un’Europa che rinunci all’austerità e ai vincoli di bilancio ciechi; che metta al centro il lavoro stabile e sicuro, il reddito, i servizi pubblici, la transizione ecologica, la redistribuzione della ricchezza.
Un’Europa che non misuri il benessere col PIL, ma con l’uguaglianza, la salute, l’educazione e la giustizia sociale.
Pertanto, di fronte a questo scenario, non possiamo che rivendicare un’alternativa radicale e concreta:
1) Investimenti pubblici per creare lavoro stabile e di qualità, a partire dalla scuola, dalla sanità, dall’edilizia pubblica e dalla riconversione ecologica.
2) Un salario minimo legale, la cancellazione della precarietà e il rafforzamento dei contratti collettivi.
3) Una riforma fiscale progressiva che colpisca rendite e grandi patrimoni, liberando risorse per la spesa sociale.
4) Il superamento delle regole del Patto di Stabilità, per restituire agli Stati la possibilità di pianificare lo sviluppo secondo l’interesse collettivo.
5) Una rottura democratica con il dogma della concorrenza e una ricostruzione dell’Unione Europea su basi solidali, ecologiche e popolari.
Questa trasformazione richiede coraggio politico e mobilitazione popolare: solo la pressione dal basso potrà rovesciare un ordine economico ingiusto, costruito per proteggere banche e grandi imprese, e aprire la strada a un’Unione realmente democratica, solidale e orientata al bene comune.
Se non si cambierà rotta, si continuerà a scivolare verso una Europa sempre più diseguale, instabile e antidemocratica, dove a pagare la crisi saranno ancora una volta i ceti popolari.
Un’altra Europa è non solo possibile, ma necessaria!
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Cosa penseranno gli altri paesi arabi. Niente. A loro dei palestinesi non frega nulla, nemmeno li accolgono quando scappano dalle bombe. L’Egitto ha innalzato un muro che se lo vedesse Trump si vergognerebbe del suo, gli altri paesi arabi si limitano al ‘si si va bene, siamo con voi, ma state a casa vostra e se cadono bombe aprite l’ombrello’. Neppure l’Iran, gran finanziatore di Hamas è disposto a prenderseli i palestinesi. In realtà la domanda da fare sarebbe: quand’è che i palestinesi smetteranno di farsi manipolare dagli altri?
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Purtroppo e’ esattamente cosi’: dei palestinesi, a parte il loro utilizzo in funzione dialettica, non gliene importa niente a nessuno. Vedi alla voce “curdi” o “sudanesi”.
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Che significa che non se li vuole prendere nessuno? Forse che sia giusto che debbano lasciare la loro terra per essere”ospitati”da qualcuno?
Allora, visto che nessuno li vuole è corretto massacrarli?
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Io non vedo tutto questo sdegno degli arabi per quanto sta facendo Israele. Mi sembra che non facciano un bel niente, per cui non credo proprio che provino odio per noi a causa di Israele.
Così come non vedo sanzioni a Israele o una qualche forma di attivismo pacifista da parte della Cina, che sembra essere il nuovo faro dell’umanità, e invece pare che se ne sbatta altamente di tutto ciò che non è suo interesse esattamente come facciamo noi. Stessa cosa per gli altri fantastici BRICS:
MT dice che ci odiano? Ma quando mai… ai BRICS, agli arabi, agli occidentali, ai venusiani, a tutti interessano solo i soldi.
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Ulisse + ED + Rotncool (che nome 🤣)
Tutto verissimo.
E sono stranamente d’accordo pure con Gae, circa il MT un po’ ecumenico…
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Vero, dei palestinesi non frega nulla a nessuno, ma gli altri citati, arabi, cinesi, ecc, sono barbari, mentre noi dovremmo essere la società civile occidentale democratica, quella che non ha impedito il primo olocausto del secolo scorso, ed ora non impedisce quello attuale….bel risultato dopo 70 anni di chiacchiere! Almeno risparmiamoci la presunzione di civiltà: facciamo schifo, esattamente come tutti gli altri, senza distinzione di etnia, religione, nazionalità, amministrazione politica, democratica, tecnocratica o dittatoriale, non è il sangue, dello stesso colore indistintamente, ma è proprio la m…a il comune denominatore! Certo i barbari tacciono, non si attivano, non difendono i dimenticati, ma che l’ occidente si trovi per la seconda volta dalla parte sbagliata della storia, pone interrogativi inquietanti…….Dopo la strenua lotta mondiale contro il nemico invisibile, Covid, usciremo vincitori e migliori, perché il progresso è la nostra arma vincente….s’ è fermato ad Eboli come Cristo e lì è morto! Altro che progresso, siamo alla preistoria, e purtroppo senza clava, che farebbe meno morti! Alla fine per levarsi tutta sta m…a condivisa, tocca sperare nella “ profezia “ di Einstein, la quarta guerra mondiale con la clava! Ma come ci siamo ridotti?
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agli arabi, dei palestinesi, non frega niente a parte gli Houti,
come non fregava niente agli europei degli ebrei durante il loro genocidio a parte rarissime e private eccezioni.
Però in occidente censurano ogni immagine orrenda che proviene da Gaza,
circolano solo in alcuni social,
che ci sia un motivo politico in tutto ciò?
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L’editoriale di oggi è una sapiente traduzione al popolo, per certi versi interessante, della classica supercaxxola prematurata con scappellamento a sinistra. Come se fosse Antani, per intenderci. Peraltro ecumenica, oserei dire evangelica, vista la suggestione di queste settimane. Insomma, si vede che her Director ha fatto le scuole cattoliche (private) a Torino. O dobbiamo persino pensare che stia studiando da papa?… Vedremo! Spero intanto che nessuno, grazie all’IA, non ci propini un Travaglio con la tiara in testa sbattuto in prima pagina sul FQ.
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Scontro spettacolare Conte-Molinari a l’Aria che tira.
Sembra di capire che per Sambuca Molinari (ex direttore di Repubblica) è giusta la reazione di Netanyahu in cambio degli ostaggi in mano ad Hamas, morìa per affamamento palestinese compresa. Al che, io avrei subito chiamato i carabinieri per l’arresto immediato del Sambuca a causa della sua raccapricciante apologia di reato criminale!
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Molinari schifoso senza limite.
Persino Parenzo sembra una persona equilibrata.
Molinari è del popolo eletto!
Da wikipedia:
Nato a Roma in una famiglia di origine ebraica,[1] Molinari studia all’Harris Manchester College dell’Università di Oxford e all’Università Ebraica di Gerusalemme e si laurea in scienze politiche nel 1989 e in storia nel 1993 all’Università di Roma “La Sapienza”. È giornalista dal 1984, e la sua prima collaborazione risale a La Voce Repubblicana (organo di stampa del Partito Repubblicano Italiano). È giornalista professionista dal 1989.[2]
Molinari vive a Milano, è sposato dal 1994 (quando lavorava a L’Indipendente) con Micol Braha, ebrea italo-libica, avvocatessa.[3]
La coppia ha quattro figli, tutti nati a New York.[4]
Adesso avete capito perché Molinari dice quel che dice quando si tocca Israhell?
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eurovision è un organo di propaganda, quando ha cantato l’israeliana ci sono state forti proteste e grida ma in postproduzione le hanno cancellate e nessun teleutonto le ha potute sentire. Stessa cosa hanno fatto con l’Ucraina che ha vinto uno o due anni fa, non ricordo. Serve a sostenere l’immagine di un paese, probabilmente a pagamento. A S. Remo le case discografiche promuovono i loro prodotti, all’eurovision il potere sponsorizza le sue pedine.
E che trump abbia realmente scaricato netanyahu lo dubito (continua a mandare navi piene di bombe per rifocillarlo), temo invece che si smarchi in vista di un possibile attacco all’Iran in subappalto, e il fatto che ieri il prezzo del petrolio sia improvvisamente salito l’alto potrebbe essere un indizio. Recentissimamente c’è quasi la corsa a smarcarsi da israhell, e siccome viene fatto da molti contemporaneamente (i topi lenti affonderanno con la nave), dopo quasi due anni che lo sterminio va avanti, immagino ci sia una ragione per ora nascosta. Quelli che criticano israele dall’inizio sono credibili, gli altri no.
Per il resto sono d’accordissimo con Travaglio, unico giornalista d’Italia ad aver investito sulla verità (coi suoi limiti umani ma onestamente) anzichè noleggiarsi al potere.
Molinari nel video sopra era da alzarsi e prenderlo a sputi.
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MT non investe sulla verità, come non lo fanno gli altri, che hanno il compito di vendere i giornali.
In modo molto furbo si è ricavato la sua fetta di pubblico/seguaci che alimenta costantemente pesando benissimo le parole e gli interventi e stando soprattutto attentissimo a non schierarsi in modo dichiarato per quanto poi le sue posizioni siano quanto di più schierato e palese possibile.
Per cui non è un trumpiano ma è apprezzato dai trumpiani, non è Putiniano ma il FQ è il giornale più letto in assoluto dai putiniani, non è un novax ma è seguitissimo dai novax, non è 5s ma guai a vedere mezza critica sui 5s e soprattutto su Conte, per cui è apprezzatissimo dai 5s, e via così…
Tanto un domani potrà sempre dire di non aver mai detto di essere putiniano, trumpiano, contiano ecc. ecc. perchè effettivamente non l’ha detto.
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“Recentissimamente c’è quasi la corsa a smarcarsi da israhell, e siccome viene fatto da molti contemporaneamente (i topi lenti affonderanno con la nave), dopo quasi due anni che lo sterminio va avanti, immagino ci sia una ragione per ora nascosta. Quelli che criticano israele dall’inizio sono credibili, gli altri no.”
L’ho notato e pensato anch’io, Fabri!
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Non solo ma:
Nel 2021 vincono quei 4 bambocci dei Maneskin, pompati oltre ogni ragionevole misura da tutti i media e TG (sembra che esistano solo loro che fanno ‘rock’, più Blasco e i Rolling Stones).
Nel 2022 vincono gli ucraini, ma tu pensa che stupore.
Adesso un’israeliana arriva 2a, anzi che non hanno fatto vincere il ‘diritto di Israhell alla difensiva’.
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Adesso va forte un’altra premessa: premesso che sono amico di Israele (oggi c’è la doppietta Crosetto-Minniti).
La premessite iniziò con la number one (premesso che non sono novax) a cui seguì la mitica numero due (premesso che c’è un aggredito e un aggressore). Adesso siamo alla numero tre (premesso che sono amico di Israele). Probabile numero quattro da qui a dieci anni: premesso che sono amico della Germania.
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