Carlo Calenda ha ripreso a insultare questa rubrica e il direttore di questo quotidiano in un video YouTube del 15 maggio 2025. A rinfocolare la violenza verbale di Calenda […]

(di Alessandro Orsini – ilfattoquotidiano.it) – Carlo Calenda ha ripreso a insultare questa rubrica e il direttore di questo quotidiano in un video YouTube del 15 maggio 2025. A rinfocolare la violenza verbale di Calenda è stata una puntata di Radio Anch’io di Giorgio Zanchini. Secondo i grandi media italiani, Zelensky abbandonò i colloqui con Putin della primavera 2022, perché la Russia non voleva concedere garanzie di sicurezza all’Ucraina. A sostegno dei suoi insulti, Calenda cita “quell’articolo di Foreign Affairs”, che sicuramente non ha letto, giacché l’articolo in oggetto non presenta una tesi così semplicistica. Siccome la materia è complessa, proverò a ristabilire la verità sostanziale dei fatti in due punti.
Punto uno: la ragione profonda per cui Zelensky si ritirò dalle trattative della primavera 2022 non è stata la mancanza di garanzie di sicurezza per l’Ucraina. La ragione profonda è che Zelensky si convinse di poter sconfiggere la Russia sul campo giacché, nella primavera 2022, l’esercito russo non dava buona prova di sé in quanto Putin aveva sfondato il fronte con un numero di soldati inferiore alle necessità. Zelensky e la Nato sottovalutarono la Russia e fu fatale. Ai vari Paolo Mieli basta semplicemente raccogliere le migliaia di dichiarazioni di Zelensky dopo il collasso dei colloqui. Zelensky ha dichiarato, insieme con Giorgia Meloni, che egli avrebbe certamente sconfitto la Russia costringendola a ritirarsi dai territori occupati. Per raggiungere questo fine, la Nato e Meloni hanno armato la controffensiva ucraina, iniziata il 5 giugno 2023, risoltasi in un disastro colossale.
Punto due: l’Ucraina non ha garanzie di sicurezza non per colpa di Putin, ma della Nato, che non vuole obbligarsi a entrare in guerra con la Russia riproducendo il meccanismo di innesco della Seconda guerra mondiale. Putin non ha nessun potere di impedire a Starmer di inviare al governo ucraino la stessa nota che Chamberlain inviò al governo polacco il 29 marzo 1939: una nota con cui l’Inghilterra, in buona sostanza, si impegnava a entrare in guerra con Hitler in caso d’invasione. Putin non può impedire a Macron, Starmer e Meloni, di firmare un accordo “alla Chamberlain” con Zelensky. Macron, Starmer e Meloni, non vogliono obbligarsi a sparare sulla più grande superpotenza nucleare del mondo. Zelensky ha accusato tante volte la Nato di aver tradito la sua promessa di assorbire l’Ucraina.
I grandi media continuano a ripetere che i colloqui della primavera 2022 collassarono a causa della mancanza di garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Perché? Ecco la risposta: perché la società giornalistica filo-americana deve coprire i disastri causati dall’intransigenza della Nato in Ucraina e, quindi, il fallimento di Draghi e di Meloni. Quale fallimento? Nella primavera 2022, Putin non chiedeva nemmeno un centimetro quadrato di territorio ucraino. Il 30 settembre 2022 ha annesso quattro Oblast. La Nato, cercando di sconfiggere la Russia sul campo, ha costretto la Russia a fare un investimento smisurato nella guerra. Il risultato è che la Russia ha soggiogato l’Ucraina e adesso tutti sono in ginocchio da Putin supplicando la tregua.
Vademecum contro la disinformazione:
1) L’Ucraina non ha garanzie di sicurezza per colpa della Nato;
2) Zelensky abbandonò i colloqui della primavera 2022 perché era convinto di sconfiggere la Russia;
3) la Nato, cercando di sconfiggere la Russia, ha causato la distruzione e lo smembramento dell’Ucraina (come questa rubrica aveva previsto).
Punto.
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Bravo professor Orsini come al solito, ma a conti fatti, a Calenda, dopo questa sua carriera folgorante in tutto… cos’altro rimarrebbe da fare se non queste figure?
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Calenda parla perché ha la bocca… sul cervello c’è molto da dubitare!
Da noi agli imbecillli si dà molto credito.
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Brian Joseph Thomas Berletic è un ex ricercatore e scrittore geopolitico indipendente del Corpo dei Marines degli Stati Uniti che vive a Bangkok e scrive con lo pseudonimo di “Tony Cartalucci” insieme a molti altri.
🇺🇸🇷🇺 Trump ripete ancora una volta la bugia maliziosa/deliberata secondo cui gli Stati Uniti sarebbero un mediatore e non un istigatore della guerra in Ucraina in seguito alla telefonata Trump-Putin…Finché le persone continueranno ad accettare queste bugie da Washington, Washington continuerà spudoratamente a mentire alle persone, evitando qualsiasi azione reale per risolvere i problemi che le persone continuano erroneamente a risolvere con fiducia, affidandoli alla Casa Bianca e al Congresso.Il conflitto in Ucraina è una GUERRA degli Stati Uniti.Gli Stati Uniti hanno iniziato questa guerra in modo malizioso e deliberato, avendo completamente preso il controllo del governo, dell’esercito e delle agenzie di intelligence dell’Ucraina a partire dal 2014, prendendo ogni decisione e consentendo il proseguimento della guerra in ogni modo concepibile da allora.La guerra potrà finire solo se gli Stati Uniti porranno fine alla cattura e al controllo dell’Ucraina, oppure se la Russia sconfiggerà ed eliminerà i delegati di cui gli Stati Uniti si stanno servendo per condurre questa guerra.Qualsiasi cosa che non sia un’ammissione di ciò non è altro che un’altra bugia maligna e deliberata da parte di Washington, nel tentativo di giustificarsi dal porre fine a una guerra che ESSA STESSA HA INIZIATO.
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“I grandi media continuano a ripetere che i colloqui della primavera 2022 collassarono a causa della mancanza di garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Perché? Ecco la risposta: perché la società giornalistica filo-americana deve coprire i disastri causati dall’intransigenza della Nato in Ucraina e, quindi, il fallimento di Draghi e di Meloni”.
Punto, punto e virgola, punto, e un punto e virgola.
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Vademecum contro la disinformazione:
Leggetevi l’articolo di Foreign Affairs (tanto per cominciare) e fatevi una VOSTRA idea, senza i vari Orsini e Calenda di mezzo.
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Non basta che tu lo abbia letto, forse anche Calenda l’ha fatto!
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Se dobbiamo farci un’idea corretta ed indipendente leggendo Foreign Affaires allora siamo finiti. Lo dico perché di articoli sfornati da accademici e think tanks delle mie balle ne ho letti parecchi. Quasi tutta fuffa.
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La bozza del 2022 è stata pubblicata on line per prima da blogger russi. Traducetela e vedrete che la clausola che dava il diritto di veto ai russi sulla determinazione della risposta ad ogni violazione era li. Anzi no, continuate e leggere Orsini e le sue fonti che non cita mai (a parte le vedove di Mariupol).
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Tra le altre cose ,Calenda ha sostenuto che essendo stato a Kiev ,lui può parlare del conflitto russo ucraino mentre chi non ci è stato, come Orsini, dovrebbe tacere. Pensate che un uomo del genere è in condizione di dare giudizi ed essere credibile ? Io a questo punto gli chiederei per dimostrare almeno un po’ di coerenza con quello che ha sostenuto di andare sul fronte in Donbass , però dalla parte russa e chiedere il parere dei cittadini locali e sostare li mentre i droni e i missili ucraini amici suoi gli cadono in testa.
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È inutile ripetere ad nauseam sempre le stesse balle propagandistiche russe. Non cambia di uno jota il fatto che ad Istanbul i russi semplicemente volevano la capitolazione completa dell’Ucraina. Isolamento strategico, smilitarizzazione, modifica della Costituzione Ucraina a favore della Russia. Gatta ci covava. Dopo gli orrori sistematici di Buchta ecc. gli Ucraini hanno mangiato la foglia.
Chi volesse saperne di più farebbe bene ad informarsi su siti seri come questo: https://www.foreignaffairs.com/ukraine/talks-could-have-ended-war-ukraine
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I siti seri… famosi… Quelli che fanno ragionare i loro lettori con la propria testa.
Una prerogativa per pochi, mi rendo conto.
Chissà, forse un giorno…
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Certo, meglio leggere l’interpretazione di Orsini di un articolo invece che andarsi a leggere l’originale e farsi un’idea da soli. Perche non siete così rigorosi con le fonti di Orsini (che tra l’altro si guarda bene dal menzionare)?
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mdc ne riparliamo quando toccherà alla Moldavia. Sono sicuro che anche lì Orsini dirà che è colpa della Nato (seppur la Moldavia non ne faccia parte e non abbia neanche un esercito).
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Domanda: ma i nuovi nick che stanno affluendo su Infosannio sono un’operazione programmata oppure è un singolo utente che fa finta di essere un’altra mezza dozzina?
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