Il leader del M5S: «Meloni sta con i guerrafondai o con gli Usa? È inaffidabile, così sparisce»

(di Monica Guerzoni – corriere.it) – «Io non avrei permesso a nessuno di isolarmi».
Giuseppe Conte, fosse stato ancora premier avrebbe preso parte ai vertici di Kiev e Tirana con i Volenterosi, al telefono con Trump?
«L’Italia deve sempre sedersi ai tavoli per far valere le sue proposte. Nel marzo 2020, a un Consiglio Ue informale, ebbi uno scontro furioso con Merkel, che a nome di tutti mi disse “se l’Italia è in difficoltà potresti prendere il Mes”. Ci volevano isolare e io controbattei duramente che, se questa era la loro solidarietà, se la potevano tenere».
Adesso però il tema è l’Ucraina, non il Covid.
«Lo so bene. Se ricordo che tornai in Italia con 209 miliardi per il Pnrr è per dire che sono operazioni difficili, che possono riuscire solo se agisci con coerenza e non se tieni i piedi in tante scarpe».
È proprio la coerenza che Meloni rivendica, per spiegare le sue assenze dalle foto simboliche.
«Invece il problema sono le sue tante giravolte, le inutili furbizie che possono reggere qui in Italia, dove lei si avvale di media compiacenti. A livello internazionale invece le giravolte si pagano pesantemente».
Quali giravolte?
«Di fatto sono tre anni che hai l’elmetto in testa, con tanto di bacio in fronte da Biden. E ora che è arrivato Trump ti fingi all’improvviso colomba, mentre nei fatti mandi l’undicesimo pacchetto di armi in Ucraina e sottoscrivi il piano di riarmo a favore della Germania. Con chi stai, Meloni? Con i guerrafondai? Con Trump? O a metà strada? Così appari a tutti inaffidabile e finisci per scomparire».
Meloni ora si dice disponibile a partecipare a tutti i vertici «in qualsiasi formato» e il cancelliere Merz ritiene che l’Italia «può e deve dare il suo contributo».
«Meloni non era stata proprio invitata e qui, per salvarsi la faccia, ha commesso un grave errore. Anziché far credere con l’ennesima menzogna che non voleva partecipare, doveva battere i pugni. Da vera patriota, come dice di essere, doveva imporsi, dire che gli italiani non sono diventati i servi sciocchi dell’Occidente e spiegare che l’Italia non è buona solo a inviare armi a comando, a inginocchiarsi a Washington e a Bruxelles, a sottoscrivere patti di stabilità e tagli al sociale».
Un ex premier non dovrebbe stare con l’Italia in momenti così difficili?
«Sono in preda alla più nera preoccupazione e sto con gli italiani, certo. Ma non con questo governo incapace, che mentre salva miliardari del web, banche e assicurazioni, lascia la gente in fila in ospedale, con stipendi da fame».
Hanno ragione a Palazzo Chigi quando accusano i Volenterosi di «minare l’unità dell’Occidente con formati ristretti»?
«Se Meloni fosse coerente dovrebbe dire che anche Trump sta spaccando l’Occidente, visto che venerdì era a colloquio con i Volenterosi. La verità è che anche lui l’ha snobbata».
Ha accusato Meloni di incoerenza per essere stata «prima guerrafondaia e ora colomba». Ma la stessa accusa Gasparri e Delmastro la rivolgono a lei.
«Pagliacciate. Io guerrafondaio perché avrei aumentato la spesa di un miliardo l’anno per adeguare la difesa, portandola all’1,4% di Pil? Io che, nella stessa fase, portavo a casa 10 miliardi per la spesa sanitaria e 8 per la scuola?».
Meloni invita Macron ad «abbandonare i personalismi». Chi ha sbagliato di più, tra Roma e Parigi?
«Anche io mi sono trovato a contrastare spesso Macron, ma non ho mai fatto dispetti per difendere la mia personale immagine. Meloni ha fatto una figuraccia, ha diffuso una fake news e Macron l’ha smentita, chiarendo che al tavolo non si è parlato di invio di truppe. Esattamente come ha fatto Merz a Roma».
Su armamenti e pacifismo lei è in sintonia con Salvini. Sbaglia Meloni a coprirsi il fianco a destra anche per scongiurare la saldatura tra Lega e M5S?
«Salvini chiacchiera tanto ma poi si allinea. Meloni invece ha due problemi. A Trump ha promesso acquisti di armi e gas e sconti sulla web tax senza nulla in cambio e si era offerta come pontiere per i dazi tra gli Usa e la Ue, ma questo suo ruolo è stato respinto. Si sta dimostrando inaffidabile su tutti i fronti internazionali».
Meloni in realtà aveva sorpreso tanti per la sua affidabilità in politica estera.
«Aveva sorpreso chi? La sua corte domestica? Hanno costruito l’immagine di una Meloni forte in politica estera per coprire il tracollo dei consumi e della produzione industriale per 26 mesi consecutivi. Ma è un boomerang».
C’è il rischio che i Volenterosi diventino il nuovo asse portante della Ue, con la Polonia al posto dell’Italia?
«Già adesso l’Italia è stata superata dalla Polonia, che tra l’altro non è intenzionata a inviare truppe. Ormai l’Italia è destinata a scendere sempre più in basso nelle classifiche economiche e nella prospettiva del riarmo. Non avendo possibilità di spesa, sarà sempre fanalino di coda».
Fazzolari sostiene che i premier prima di Meloni assecondavano scelte «insensate», in cambio di una foto o di una pacca sulle spalle. Le fischiano le orecchie?
«Poverini, bisogna capirli. Io ho riportato a casa 209 miliardi, loro sono tornati con 13 miliardi di tagli l’anno».
Il fallimento dei colloqui di Istanbul è colpa di Putin?
«Dopo tre anni di fallimenti che il fronte occidentale ha accumulato sul terreno di battaglia, oggi Putin ha maggiore potere negoziale. Ma dobbiamo rimanere tutti concentrati per il solo obiettivo di porre fine a questa guerra».
L’aggressore non vuole la pace e lei lo giustifica?
«Non giustifico Putin, che ho sempre condannato. Dico che la nostra forza negoziale si è indebolita a causa della strategia folle delle armi a oltranza per tre anni, sostenuta da leader come Meloni che hanno scommesso sulla vittoria militare dell’Ucraina».
Cosa pensa di Edi Rama in ginocchio davanti a Meloni?
«È da comprendere, ha avuto un regalo incredibile da lei, 800 milioni a fondo perduto investiti in Albania per due centri migranti rimasti vuoti e inefficaci. Un fallimento. Sono diventati banali Cpr, solo che in Italia si spendono 35 euro al giorno a migrante e in Albania 150. E questo mentre gli sbarchi aumentano rispetto allo scorso anno».
Una delegazione M5S-Pd-Avs è andata a Rafah per portare aiuti alla popolazione straziata. E il governo, si è mosso?
«Chiediamo al governo di impegnarsi almeno per questo, dopo aver detto no per mesi a embargo sulle armi e sanzioni a Israele».
E siii.. ” ha stato Conte”!
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Scusate, ma non si era detto che la Parvenu al governo era contro i Volenterosi che stanno armandosi fino ai denti per inviare truppe in Ucraina e far scoppiare la terza guerra mondiale??… Mentre ieri ha invitato a Roma una delle punte di diamante del volontarismo guerrafondaio, quel MerDz che vuole dotarsi di bomba atomica per meglio sconfiggere sul campo dei negoziati a Istanbul l’Orso russo.
Io mi sono rotto i cgln! Il punto è che per almeno una settimana NON SI DEVE assolutamente parlare di Ucraina per concentrarsi invece, solo ed esclusivamente, sulla immane ecatombe di civili che si sta consumando a Gaza. Il tutto (e scusate se è poco) in preparazione di una necessaria e impellente manifestazione di popolo con bandiere palestinesi. Michele Serra dia il suo contributo ad organizzare la protesta nel luogo più ampio di Roma: il Circo Massimo. O forse non se la sente visto che la capa del maggior partito della cosiddetta Sinistra (de ‘sto caxxo) non ha declamato nessunissima parola alla Camera di condanna dell’orco Netanyahu, preferendo parlare furbescamente solo di sanità.
MORIRE PER KIEV è semmai di là da venire, certo è invece il VERSAMENTO del fiume di sangue che sta scorrendo sul paesaggio lunare di macerie a Gaza. DIAMOCI UNA MOSSA!!! Che mentre noi discutiamo sull’Uno & Trino in terra turca… la Sagunto di bambini inesorabilmente STA BRUCIANDO!!!
Chi ci sta, ci stia in tempo e… vaffançulo tutti gli altri! PUNTO.
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Cosa aspetta il nuovo papa Leone Magno a partire per Gaza e fermare l’ATTILA israeliano?????
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Presidente Conte….👏👏👏👏
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Aspetta e spera
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La giornalista chiede👇
“L’aggressore non vuole la pace e lei lo giustifica?“
Povero Conte.. probabilmente ha anche pessimi consiglieri, soprattutto gli addetti alla comunicazione. A cosa è servita questa intervista?
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A farci vedere quanto la Guerzoni, una delle fiere compilatrici di proscrizioni sul Corriere, sia persino più str0n2a di De Carognis.
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Detestare De Carolis rientra pienamente nelle tue facoltà (io faccio fatica a comprendere il motivo ma è un mio limite). Ma cosa c’entra la famiglia, visto che il cognome ne indica la appartenenza!?
Inoltre, credo sia offensivo anche verso il FQ, un giornale che assicura pluralità. Il CDS è da sempre palesemente e ferocemente anti . In buona compagnia .
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Gianse’, giuro che non ho capito il tuo post… Di quale famiglia parli? Che cognome, che appartenenza? 🤔
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È talmente normale che De Carolis venga chiamato in modo diverso che risulta incomprensibile il mio post .. 🤔
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Quindi quando scriviamo Von der bomben o Phon der Lakken etc… stiamo insultando la famiglia?
Gianse’… Io veramente lo chiamavo De Callonis, ma lo capivamo solo noi sardi, ma che insultassi la famiglia proprio🙄… allora anche per TUTTI gli altri a cui cambiamo i “connotati” vale lo stesso?
Ma daaaaaai😏
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Se metti sullo stesso piano un giornalista del FQ con una.. (biiiip!), allora hai ragione tu.
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Non è che perché è del FQ CI deve sembrare più obiettivo e meno piddino.
E quando dico piddino intendo che vede il m5s sempre SOLO in FUNZIONE del Pd.
Se non te ne sei accorto, mi meraviglio di te… anzi forse no…hai le tue priorità.
In effetti anche in questo caso ragioni “per partito preso”: a favore del FQ tout court e CONTRO questo m5s&Conte sempre, a prescindere.
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E comunque NON ho messo sullo stesso piano proprio nessuno.
Ho solo fatto un parallelo per eccepire sul METODO.
Perché questa dell'”insulto alla famiglia” se si gioca sul cognome di qualcuno, solo per mettere in evidenza le sue caratteristiche, lasciatelo dire, è proprio una caxxata spettacolare.
Scusa se non arrivavo DAVVERO a capire che cosa intendessi.
Evidentemente, da te, non me l’aspettavo.
Era più da un Loguasto… Ops!
Ho insultato la FAMIGLIA Loquasto… Chiedo umilmente scusa!!!🙏🏻
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E comunque, Conte l’ha sm3rdata ad ogni singola tendenziosa domanda del cz.
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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Cara Anail, immagino che Giuseppe Conte accetti interviste da chiunque, almeno del mainstream. Vuole far sentire comunque la sua voce e quella del M5s. Ci sta.
Ma, e lo dico da anni, i suoi NEMICI sono più nel mainstream che nei Partiti avversi. Perché nei Partiti avversi c’è, come logico, un progetto, un interesse, diverso e/o opposto. Nel mainstream, con la scusa dell’informazione, si declina una posizione, una postura, di Conte e del Movimento sempre FALSA. E che avvenga a livello di figure che fanno finta di essere “terze” ( come la Guerzoni e un’altra miriade di “giornalisti”) è molto più grave della speculazione PARTITICA, di forze alternative.
Io, in un’intervista così, come in tante altre, attaccherei più l’intervistatore/intervistatrice che il Politico avverso. Perché mi fanno più schifo loro di quella bugiarda della Meloni.
Siamo arrivati al paradosso che è più corretto con Conte quel furbo di Del Debbio ( o quella roba lì) che una Guerzoni o un Giannini qualunque.
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“Siamo arrivati al paradosso che è più corretto con Conte quel furbo di Del Debbio”
Senza alcun dubbio, Paolo!
Sempre correttissimo con Conte 👍🏻…
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Sono perfettamente d’accordo. Del Debbio e Barbara D’Urso sono sempre stati cordiali nei confronti del M5S, a differenza dei giornalisti di sinistra, sempre faziosi e scostanti. Formigli ne è un esempio evidente. Forse il motivo sta nel fatto che il MoV ha rubato voti al PD. 🤔
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Più che rubare i voti, portiamo avanti temi che DOVREBBERO essere LORO bandiere.
Le hanno strappate e bruciate da quel dì, ma non sopportano che altri le sventolino!
Scherzi? Magari le schifano e calpestano, ma stanno nel loro album di famiglia, come ci permettiamo noi di fare battaglie dimenticate, mentre loro si occupano di buttare giù lotte e principi “obsoleti”, non in linea col neoliberismo…arriviamo noi e sveliamo al mondo che il re è nudo? Quando mai!!!
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Ogni tanto c’è un andamento della storia, che è tutto in discesa.
“Ha preso la ruzzola”, si diceva al paese
… e nessuno che metta una barriera allo sprofondo.
Andiamo tutti sempre più in giù, ridendo e scherzando. Ormai ci ucciderà l’indifferenza mentre il “tira a ca mpa’” ha una vita sempre più breve. i I parlamentari lo sanno. Per questo disertano le aule. Presenti solo al giorno della paga. O quando al dessert c’è il gelato. Ininfluenti sul resto. E poi qualcuno parlava dei “fannulloni sul divano”!? Ma i fannulloni della poltrona?? Quelli non li schifa nessuno?? Un tempio trionfavano le bandiere. Oggi le ginocchiere.
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