Timori. Il n.1 forzista ha pronto il piano per distinguersi dagli alleati. E illustra il patto col premier e Salvini: via i collegi, al Sud si rischia

(di Giacomo Salvini – ilfattoquotidiano.it) – Una legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza del 55% alla coalizione per evitare l’ingovernabilità nel caso, probabile, in cui il centrosinistra unito dovesse vincere nei collegi del Centro-Sud. Da fare negli ultimi mesi prima del voto della primavera del 2027. È questa, secondo quanto risulta al Fatto da fonti a conoscenza della questione, la rivelazione che il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha fatto martedì mattina in una riunione con i responsabili dei dipartimenti del partito nella sede di San Lorenzo in Lucina.
Un vertice convocato per parlare di come rilanciare il partito e prepararsi alla stagione elettorale delle Regionali, ma soprattutto delle Politiche del 2027. Durante la riunione è stato fatto il punto sulle prossime iniziative – a partire dalla segreteria nazionale del 27 maggio – e sulla strategia per far crescere ancora Forza Italia.
Nello specifico, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alberto Barachini, ha letto un sondaggio relativo all’elettorato azzurro sottolineando la difficoltà di ottenere voti dalle fasce più basse della popolazione, mentre Tajani ha chiesto di migliorare la comunicazione e il raccordo con i coordinatori regionali, perché spesso tra centro e periferia non passano le iniziative di Forza Italia, ha detto.
Ma il vicepremier azzurro ha fatto anche un ragionamento politico più ampio legato al partito: Forza Italia al momento non si schioda dall’8-9% e per salire ancora è necessario “differenziarsi” dagli alleati su alcuni temi cari agli azzurri, come l’europeismo. Non è un caso, infatti, che lo stesso giorno Tajani abbia fatto un discorso molto pro-Unione europea alla fondazione De Gasperi e abbia polemizzato con Meloni sulla scelta di non partecipare al vertice dei volenterosi a Kiev (“perché non è andata? Chiedetelo a lei…”, ha risposto). Il giorno dopo, mercoledì, c’è stata una telefonata di chiarimento proprio con la presidente del Consiglio.
Una strategia, ha continuato Tajani, che servirà alla luce della modifica della legge elettorale. Il vicepremier ha spiegato che al momento è ancora un dibattito “da giornali”, ma tra poche settimane entrerà nel vivo. E presentato quale sarà il progetto del governo, anche alla luce del pranzo che lo stesso Tajani aveva avuto con Meloni e Salvini a Palazzo Chigi venerdì scorso prima del Consiglio dei ministri. La premier sa che se nel 2027 si dovesse andare a votare con il Rosatellum, il rischio è che una larga coalizione di centrosinistra possa vincere nei collegi del Centro-Sud mentre il centrodestra avere la meglio nel Centro-Nord: questo scenario potrebbe portare a immobilismo e ingovernabilità e quindi col rischio che Meloni resti fuori da Palazzo Chigi. Così, ha spiegato Tajani ai dirigenti di Forza Italia, si va verso una legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza del 55% alla coalizione. Insomma, un sistema che obbligherebbe i partiti a coalizzarsi e a indicare un candidato premier prima delle elezioni politiche. Una proposta che, per come è costruita, troverebbe consenso anche nella segretaria del Pd Elly Schlein.
Tajani ha anche spiegato che ci sono due ipotesi per le liste: una prevede il ritorno alle preferenze tout court, l’altra la conferma dei capilista bloccati e poi le preferenze per tutti gli altri. Una soluzione totalmente legata alle preferenze però non convince né Lega né Forza Italia perché il rischio di Tajani e Salvini è di non riportare in Parlamento molti fedelissimi dei segretari, mentre Meloni rispondendo a Matteo Renzi al Senato si è detta disponibile.
hahaha…si danno la colpa uno con l’altro…ma sono d’accordo!
Questa nuova porcata va bene a tutti loro.
Questa è la nuova democrazia!
Dove il popolo non conta più un ca@@o… e se non canta più un …. che cosa è …una dittatura!
Cioè una democrazia di pochi!
Evvai italiano …sorridi che si prospetta un futuro radioso!
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Come hanno blindato certi provvedimenti legislativi ora stanno blindando i principi della Costituzione…
eeee… non “sono fascisti” none!
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Ci risiamo , anche in questa legislatura è arrivata l’ esigenza di cambiare le regole del gioco . A pensarci bene è da imbroglioni cambiare la legge elettorale per adattarla alle proprie esigenze e ,a dir poco, offensivo per la democrazia specialmente da parte di chi dice di crederci , ma in realtà più che la democrazia ama il potere .
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e pensare che in UE abbiamo avuto esempio in cui sono mancati governi per mesi e anni(spagna e Germania) eppure sono andati avanti lo stesso senza maggioranze; anzi la Spagna ha operato così bene che è passata avanti all’Italia.
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CHE VERGOGNA!
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Cioè un porcellum 2.
Che tra una decina d’anni la corte costituzionale dichiarerà incostituzionale.
Che paese alle vongole!
E che la Schlein sia d’accordo con questa ulteriore vongolata della Destra rende il tutto ancora più memorabile.
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