
(Gioacchino Musumeci) – Avevo caldamente evitato di esprimermi sul successore di Bergoglio, ero sicurissimo che non sarebbe stato progressista. A distanza di pochi giorni la mia previsione è piuttosto confermata. In realtà progressismo e cattolicesimo fanno a pugni perché i postulati su cui è incardinata la chiesa cattolica escludono qualsiasi forma di società non discriminatoria. In compenso il pontefice è senza meno un grande stratega, lo testimonia il suo riferimento alla ” pace” immediatamente dopo la sua investitura. Una mossa astuta a indicare una continuità col predecessore. Confido su un pontificato pieno di soprese, i paletti sulla famiglia aprono degnamente il regno di Leone XIV.
Il nuovo pontefice ha provveduto immediatamente a stabilire che non esistono famiglie di serie a e b, la famiglia è una e tutte le altre son nessuna:
“La famiglia è al centro di tutto – afferma i Santo Padre – ma deve essere quella fondata sul rapporto tra due persone di sesso diverso, un uomo e una donna”. Dal mio punto di vista non esiste scemenza più grossa di questa ma i conservatori possono finalmente dormire sonni tranquilli.
Nell’ottica tradizionalista del neopontefice non esistono forme di famiglia legittime oltre quella tradizionale “con la prospettiva della procreazione”. Parole che hanno fatto felice Massimo Gandolfini , presidente dell’associazione “Family Day”, il quale ha commentato: ” . La famiglia davvero è il nucleo della società, non soltanto dal punto di vista strettamente religioso, ma dal punto di vista sociale, civile. La famiglia ( sottinteso quella tradizionale) è il luogo in cui si possono aiutare i ragazzi a crescere, in cui si imparano le virtù dell’aiuto e della collaborazione reciproca…”
Fosse vero che solo la famiglia tradizionale offre garanzie così certe: non leggeremmo di episodi di bullismo a scuola, di genitori che aggrediscono insegnanti, di femminicidi… E non leggeremmo che in una scuola superiore di Bassano del Grappa (Vicenza) i bei prodotti delle famiglie tradizionali hanno proposto un sondaggio W. App che chiedeva di “votare” quale vittima di femminicidio “meritasse di più” di morire, tra Giulia Tramontano, Mariella Anastasi e Giulia Cecchettin.
Tra sconcertante, avvilente, macabro e allucinante non non saprei che attributo allegare al sondaggio in questione. ma dato che il femminicidio non è un prodotto di certa cultura tanto vale non preoccuparsi troppo per non orripilare davanti a ipotesi scomode. Insomma nella narrazione sulla famiglia qualcosa non quadra ma complimenti per le virtù assimilate dagli autori del sondaggio.
Ritengo che l’ argomento, assolutamente meritevole di trattazione, sia stato porta in un campo parecchio pericoloso. Evito di postare anche un solo esempio di cosa può nascere in una “famiglia” alternativa, perché mi metterei sullo stesso tuo piano. Ma ti assicuro che il raccapriccio esiste.
PS : Il Papa non fa il progressista o il conservatore, fa il Papa, ed è normale che arrivi a dire ” chi sono io per giudicare” (cit Francesco), perché altrimenti non di spiegherebbe perché il Vicario in Terra lava e bacia i piedi agli ultimi e va a visitare criminali e assassini in carcere.
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“L’amore di Dio è grande ed è rivolto a tutti voi!” Diceva dal balcone Leone XIV appena eletto. Sicuramente anche il suo personale amore è rivolto a tutti senza distinzione alcuna. Compresi i bambini e le coppie omosessuali che, riunite in sodalizio umano, li adottano (senza però essere riconosciuti dallo Stato, e questo è un problema). Nella speranza che non seguano il cattivo esempio di tante coppie eterosessuali che non forniscono, per vari motivi, la necessaria cura e l’accudimento dovuto ai loro figli. Insomma, l’attenzione benevola del papa… è assicurata in ogni caso.
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Musumeci non sa neppure l’abc della Dottrina Cattolica e/o crede che si possa declinare con il “progressismo” dei costumi e del “sentire” laico e ateo. Quello che è più ridicolo è che, non so Musumeci ( ma immagino…), sono sempre i “non credenti” a voler indirizzare la Chiesa e i suoi precetti.
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Pr una volta voglio rispondere: do per certo che sei specialista della dottrina cattolica ma immagini male: non mi frega niente di indirizzare i prelati o voi fedeli, sempre che tu sia credente. Dunque potete credere in ciò che vi pare ma il dato di fatto e che Dio non esiste, a meno che non lo dimostri con metodo scientifico .Ma dubito che riuscirai. Fino ad allora Il Dio in cui credi, se ci credi, è apodissi pura. Al massimo esiste la presunzione molto umana e sempre bastata su un postulato di certo non matematico, che gli autori di libri definiti sacri, abbiano trascritto la ” parola di Dio”, per la precisione Dio di Israele, nel vecchio testamento…E quella del figlio, nonostante Dio sia uno e trino nel Nuovo. Ma dove sarebbe la prova che si tratta del verbo divino. Semplicemente non esiste. Cioè, senza offesa per nessuno, la dottrina cattolica, di cui sei specialista di sicuro, propone che la famiglia tradizionale sia unica sulla base della parola di un Dio che francamente non mi incantava neanche a 6 anni, che vogliamo farci, andrò all’inferno. Dunque per me è solo questione di logica che il credente ha l’obbligo di abiurare per ovvie ragioni di fede che non mi riguardano. Il concetto è semplice: per me, sempre per ovvie questioni, la famiglia non è unica come professa il tuo Pontefice. Chiudo facendoti notare un dato eclatante: se c’è qualcuno che nel tempo ha voluto indottrinare, indirizzare o convertire, quella è la chiesa, tuttavia esistono persone che non si fanno manipolare e chiedono solo di esistere senza farsi rompere troppo le palle coi precetti che vanno bene a te magari. Saluti.
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Chi vuole fare tesoro delle parole del papa sulla famiglia faccia pure. Non è il mio caso.
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