
(di Savino Balzano – lafionda.org) – “Nessun dorma in Europa, urgente una difesa comune”. Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella meritano ancora più attenzione di quella che stanno ricevendo. O meglio, meritano una denuncia. Perché sotto il manto dell’autorità istituzionale, si nasconde un’invadenza politica che non ha nulla a che fare con il dettato costituzionale.
Un nodo è il contesto. Mentre in Parlamento infuriava il premier time, tra attacchi e repliche, cioè nel solo luogo dove dovrebbe svolgersi il confronto democratico, altrove si riuniva il vero potere. A Coimbra, in Portogallo, lontano dai riflettori nazionali, parlava chi conta davvero, chi non è stato eletto da nessuno ma impone la rotta con la disinvoltura di chi sa che nessuno lo fermerà. Parlavano Mattarella e Mario Draghi, fianco a fianco, con toni da premier più che da garanti o tecnici.
E così, mentre la politica si accapiglia, mentre la democrazia si esercita – anche con fatica, anche con toni ruvidi – la linea viene tracciata altrove. Da chi non ha alcuna legittimazione popolare ma si arroga il diritto di dire cosa è giusto e cosa no. Di decidere il futuro dell’Italia rispetto a un ambito di vitale importanza come quello della difesa.
Il Capo dello Stato – lo ricordo ancora – dovrebbe essere figura di garanzia. Non ha alcun mandato per dettare strategie di difesa comune, né per promuovere il riarmo europeo come se fosse una scelta indiscutibile, già decisa, già approvata. Eppure, da mesi, Mattarella interpreta il suo ruolo in senso sempre più interventista, piegando la neutralità della carica a favore di un’agenda che non è né sua, né nostra: è quella scritta a Bruxelles, dalle cancellerie che contano, nei board delle grandi alleanze.
Chi lo dice? Quasi nessuno. Perché contestare il Quirinale è ormai tabù. Ma allora, mi domando: chi offende davvero la Presidenza della Repubblica? Chi ne denuncia lo scivolamento oppure chi ne forza quotidianamente i confini?
Oggi, il Colle è diventato il garante del vincolo esterno, l’altoparlante dell’ortodossia europeista, il difensore della continuità sistemica. E chi dissente, chi osa porre dubbi sulla corsa al riarmo, viene tacciato di irresponsabilità. Peccato che il tema del riarmo sia uno dei più divisivi in assoluto: dentro la maggioranza, dentro l’opposizione, dentro la società. Eppure, chi dovrebbe garantire pluralismo e unità nazionale, decide invece di schierarsi. Di imporre. Di “non dormire”, ma nemmeno lasciar discutere.
Forse, allora, non è solo legittimo ma necessario riaprire il dibattito sul premierato. Perché se il Presidente si comporta da monarca illuminato, se parla come un leader politico e agisce come regista delle scelte sovrane, allora tanto vale rimettere mano alle regole. Per evitare che la forma repubblicana si svuoti nei fatti mentre ci si affanna a celebrarla nei discorsi. Avremmo bisogno di riacquisire centralità per il Parlamento e il premierato non agisce in tal senso. Però, checché ne dica Meloni, riduce enormemente le prerogative del Colle. E allora benvenuto sia!
Su una cosa, tuttavia, ha ragione Mattarella: nessun dorma. Ma stavolta restiamo svegli davvero. Non per marciare obbedienti, ma per alzare la testa. E chiedere conto.
La Carta ancora sotto i piedi …. poveri costituzionalisti 347 sedute ,170 eccezzioni costituzionali e centinaia di emendamenti 292 approvati ,314 respinti,1057 ritirati 1090 interventi di 275 oratori,44 appelli nominali,109 scrutini segreti ,40 ordinmi del giorno approvati,828 schemi di provvedimenti legislativi trasmessi dal Governo all’esame delle commissioni permanenti,166 intrpellanze,1400 interrogazioni e 22161 con domanda di risposta scritta, un lavoro immane…. un riconoscimento di tutto questo ? Noooo tutto dimenticato negli anni!
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acc: 2161
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Bisognerebbe chiedersi come mai gli ultimi due Pdr sono stati rieletti; e anche perché, a dispetto di tante ciarle, la classe politica è un solido asse composto da cacicchi, capibastone o aspiranti tali. Il tutto impastato da giornali reazionari e refrattari ad ogni possibile cambiamento.
Cosa serve per scardinare questa cappa asfissiante?
Serve la politica che trasmetta una visione per almeno dieci anni. E gli elettori, se percepiscono come convincente e veritiera tale strategia, ti possono premiare anche prima col consenso, perché chi la persegue 👉è obbligato a fare scelte nette, precise e radicali da subito.👈
Troppi sacrifici?
Bene, allora ci sorbiremo il prox Pdr eletto da quelli che ci sono in sala comando oggi. Sicuro.
In nome degli accordicchi per un consigliere in più, e degli indesiderati nascosti in listarelle farlocche (tanto, gli elettori sono scemi!) avanti così!!
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L’ eccellente ruolo di opposizione svolto durante la legislatura 2013-18 ha consentito al M5* di passare dal 25 al 32%. Cortibuì a tale meravigliosa e ulteriore crescita anche la assenza dello spettro di un accordo col pd (o con chiunque altro) per il dopo. Oggi questa certezza c’è, inutile girarci attorno. E ha delle conseguenze.
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Detto in maniera molto più semplice e comprensibile: i valori originari e fondativi del M5*, in caso di ruolo all’ opposizione, NON consentono si svolgerla facendo sconti agli amici.
Perché le gravi responsabilità politiche del disastro italiano sono imputabili a TUTTI i vecchi partiti. Nessuno escluso.
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I disastri della guerra riportano tutto all’essenziale: siamo ancora una DEMOCRAZIA ?
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Hai presente i burattini? Quelli sono i politici noi stiamo a guardare lo spettacolino ed altri muovono i loro fili…..dobbiamo anche dirla tutta …noi amiamo delegare ad altri se no poi abbiamo meno tempo per andare sul cellulare a cazzeggiare.
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Questa mattina l’orsetto lavatore ha dichiarato di aver raggiunto il 2% del Pil ….per difenderci.
Eppure per difenderci da questo Governo basterebbe rispettare lo spirito della nostra Costituzione… invece…
si invece, meglio armarci e buttare nel cesso risorse economiche che servirebbero ad un paese completamente in crisi,
PS: questa mattina il solito TG meloni ha fatto sapere che daranno 500 € ai giovani sotto i 35 anni che però ,si però,non debbano aver usufruito di un contratto a tempo determinato,il che è assurdo perchè sono stati proprio questi contratti che hanno rovinato il lavoro: lo sfruttamento del lavoratore senza garanzie.
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