
(Tommaso Merlo) – La salute mentale di Trump è un tema che ci riguarda tutti visto che sta facendo precipitare il mondo nel caos. Certo, alla sua età e con quei ritmi perde lucidità, ma la sua non è ancora demenza senile. Per dire, dopo tutti gli scandali, Trump sta deportando meno immigrati clandestini di Biden. E dopo tutto il casino del DOGE di Musk, la spesa pubblica americana sta aumentando. E ancora. Ha vinto le elezioni promettendo di abbassare i prezzi ed invece l’inflazione cresce. E lo nega pure, nonostante non vada a fare la spesa dagli anni ottanta. Secondo i cittadini americani, quelli di Trump sono stati i peggiori primi 100 giorni della storia, secondo lui invece i migliori. Vive blindato in un mondo tutto suo. Si crede chissà chi e cerca costantemente approvazione ed attenzione. Non gli interessa la realtà e nemmeno gli altri, ma solo affermare la grandiosa idea che ha di se stesso e reagisce malamente contro chiunque osi contraddirlo e criticarlo. Per questo odia a morte media ed oppositori, è incapace di dibattere e si circonda di leccapiedi. Gira tutto attorno a lui, a quelle ferite infantili che dalla sua cameretta si è trascinato fino alla Casa Bianca. O un bambino non amato che si convince che l’affetto dei genitori dipenda dall’essere perfetto e superiore. O un bambino con genitori emotivamente assenti che lo portano a sviluppare un “falso sé” grandioso per sentirsi al sicuro. In attesa che qualcuno chieda a Trump le origini del suo narcisismo patologico, il presidente peggiore della storia vive costantemente circondato di gente che lo idolatra a vanvera e perennemente davanti alle telecamere col pallino ovviamente in mano. Quello che resta della sua giornata lo passa invece davanti al televisore e a postare a raffica perlopiù attacchi pieni di livore. Vive in un mondo ostile e pericoloso con nemici e minacce ovunque, emblematico a proposito anche il suo severo giustizialismo anche contro gli immigrati spacciati come criminali efferati o la panzana di Alcatraz. Tutto parte della stessa patologia, ma c’è di più. Basti pensare al casino pazzesco che ha piantato coi dazi. Dopo aver fatto perdere trilioni all’economia americana, continua a fare retromarce e cambiare le carte in tavola come se il caos gli servisse per nascondere i suoi continui fallimenti. Per dire, l’unico accordo commerciale siglato con l’Inghilterra ha fatto infuriare le case automobilistiche statunitensi che voleva difendere. Mentre con la Cina un giorno fa lo spaccone e il giorno dopo cala le brache mentre porti e scaffali sono vuoti. La differenza tra un paese serio e uno allo sbando. Ma c’è ancora di più. Trump è drammaticamente incompetente e questo per un motivo molto semplice, è arrogante e quindi non ascolta e non legge e non riflette ed è in balia di altri incompetenti di cui si è circondato per spiccare. Non gli interessa nulla se non se stesso, se non assecondare i deliri narcisistici di cui è vittima. Una situazione oggettivamente preoccupante e dalle conseguenze anche internazionali. Dopo aver proposto un resort a Gaza con relativa pulizia etnica accanto ad un raggiante Netanyahu, adesso pare che Trump abbia litigato con quell’altro ego tossico e pure criminale. Al punto che pare voglia portare aiuti nella Striscia e stia maneggiando coi sauditi sul nucleare senza la balia di Israele e pensi addirittura di riconoscere la Palestina. Roba che la lobby sionista a Washington lo appende a testa in giù. Ma ormai siamo ridotti così, a sperare che tra fake news e deliri psicotici, Trump ne azzecchino una e che duri più di un post sui social. Siamo allo scrollo storico, un rullo continuo di sparate che si accavallano dando vita a fugaci realtà parallele mentre il mondo va alla deriva. Anche con l’Ucraina Trump diceva che avrebbe concluso la guerra in un giorno grazie alla sua vicinanza con Zelensky e Putin che invece alla fine non l’hanno cagato di striscio. Putin ha raggiunto con comodo i suoi obiettivi strategici e adesso pare si appresti a trattare direttamente con gli sconfitti. La differenza tra uno statista e un bamboccione. Anche il cessate il fuoco con gli Houthi era una bufala ma ogni giorno ce n’è una ed in fondo Trump è l’emblema dei nostri tempi, di quella pandemia narcisistica che ci ha travolto con personaggi alla trump che scalano la società ovunque ed invece di servire umilmente la collettività cercato disperatamente e inutilmente di trovare sollievo dai loro traumi infantili. Siamo afflitti più da un problema di salute mentale che politico e pure molto grave. Lo si comprende in questo periodo di caos e di guerre ovunque. Trump non è la causa, è il sintomo più evidente di un male profondo che ci affligge come umanità. Quello dell’inconsapevolezza, quello dell’egoismo, quello del narcisismo, quello di malesseri interiori che finiscono per inquinare il mondo. Fatta la diagnosi non resta che passare alla cura che consiste nell’investire tempo e risorse nella propria crescita personale in modo da contribuire con umiltà ed altruismo a costruire un mondo migliore prima che sia troppo tardi.
SBAGLIATO : NON HA FERITE INFANTILI, NEMMENO PROBLEMI DI GENITORI ANAFETTIVI. Appena faceva un flop fallimentare, c’era immediatamente il papy Trump a mettere soldi
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Ricordo male o c’e’ stato di recente un editoriale di MT nel quale derideva chi voleva psicanalizzare Trump a distanza ?
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BlaBlaBlaBLA blabla.
Come al solito.
Tanto vale descrivere Trump così:
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