VON DER LEYEN, ‘RIAPRIRE AL GAS RUSSO SAREBBE UN ERRORE STORICO’

(ANSA) – BRUXELLES, 07 MAG – “Alcuni continuano a sostenere che dovremmo riaprire il rubinetto del gas e del petrolio russi. Sarebbe un errore di proporzioni storiche. E faremo sì che non accada”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo all’indomani della presentazione della roadmap di Bruxelles per liberarsi dell’energia russa.

Von der Leyen ha rimarcato la necessità di tagliare la dipendenza dai combustibili fossili di Mosca, che restano “una fonte chiave di finanziamento per la macchina da guerra russa”, evidenziando che “c’è una netta maggioranza al Parlamento europeo a favore di questa iniziativa” e “anche la presidenza polacca si sta impegnando a fondo in tal senso”.

“La Russia ha dimostrato ripetutamente di non essere un fornitore affidabile. Putin ha già tagliato i flussi di gas verso l’Europa nel 2006, 2009, 2014, 2021 e durante tutta la guerra. Quante volte ancora prima che imparino la lezione? La dipendenza dalla Russia non è dannosa solo per la nostra sicurezza, ma anche per la nostra economia. I nostri prezzi dell’energia non possono essere dettati da un vicino ostile”, ha sottolineato.

“Sbarazzarsi del gas russo non è solo necessario. E’ possibile e deve essere fatto. E questa è una questione di volontà politica. L’anno scorso le nostre importazioni di energia dalla Russia hanno registrato una leggera ripresa: abbiamo quindi bisogno di un ultimo sforzo per eliminare gradualmente i combustibili fossili russi. Ed è questo l’obiettivo della tabella di marcia che abbiamo presentato ieri”, ha osservato von der Leyen, riassumendo poi le principali misure contenute nella roadmap per arrivare allo stop entro la fine del 2027.

“Inoltre, intensificheremo i controlli sulla flotta ombra russa. L’era dei combustibili fossili russi in Europa sta volgendo al termine”, ha sottolineato.

“La buona notizia è che abbiamo fatto progressi incredibili dall’inizio della guerra. Grazie al risparmio energetico e alle rinnovabili, abbiamo già ridotto il nostro import di gas dalla Russia di 60 miliardi di metri cubi all’anno. E grazie ai nostri partner, abbiamo diversificato le nostre attività”, ha aggiunto, ricordando le forniture di gas e gnl ricevute durante la crisi da Stati Uniti, Norvegia, Giappone e Repubblica di Corea.

“Nello stesso periodo, siamo passati dal 45% al ;;13% delle nostre importazioni di gas provenienti dalla Russia. Siamo passati da uno su cinque barili di petrolio a uno su cinquanta: una riduzione di dieci volte. E potremmo andare ancora molto oltre.

Dall’inizio della guerra abbiamo ampliato notevolmente la nostra infrastruttura gnl. Anche gli Stati membri che dipendono maggiormente dal gas russo dispongono già di sufficienti alternative”, ha osservato.

VON DER LEYEN, PUTIN VUOLE IMPORRE A KIEV L’INACCETTABILE

(ANSA) – “Abbiamo visto tutti come negozia la Russia. Bombarda. Intimidisce. Seppellisce le promesse sotto le macerie. Putin vuole costringere l’Ucraina ad accettare l’inaccettabile”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo.

“Una pace giusta e duratura, che garantisca la sovranità dell’Ucraina, ne rispetti l’integrità territoriale e ne sostenga le aspirazioni europee. Questo è il bivio che ci troviamo di fronte. E per l’Europa la posta in gioco è enorme. Quindi dobbiamo fare del nostro meglio per rafforzare la posizione dell’Ucraina”, ha sottolineato.

“Ottant’anni dopo” la liberazione dal nazismo, “ci troviamo di fronte a un altro momento decisivo nella storia del nostro continente. La guerra in Ucraina finirà prima o poi. E il modo in cui finirà la guerra plasmerà il nostro continente per le generazioni a venire. Il futuro degli ucraini è in gioco, ma lo è anche il nostro”, ha sottolineato von der Leyen.

“Un accordo sfavorevole potrebbe incoraggiare Putin a tornare a chiedere di più. Sarebbe la ricetta per maggiore instabilità e insicurezza. Invece, una pace giusta e duratura potrebbe inaugurare una nuova era di prosperità per l’Ucraina e aiutarci a costruire una nuova architettura di sicurezza per l’Europa”, ha rimarcato. La presidente ha quindi chiuso il discorso con l’ormai consueto ‘Slava Ukraini’ per riaffermare il sostegno dell’Ue a Kiev.