
(di Michele Serra – repubblica.it) – L’immagine di Trump vestito da Papa, fino a poco tempo fa, sarebbe stata classicamente satirica. Poteva essere una prima pagina di Cuore (probabile titolo: PAPA PIRLA I), un’imitazione di Crozza, una burla che gira in rete, una delle tante caricature della realtà delle quali la satira si nutre.
Invece, niente di più ufficiale. Sono stati i social della Casa Bianca a diffonderla, come già accadde con il “corto” su Trump e Musk turisti a Gaza, che era stato concepito da un regista israeliano con intenzioni satiriche ma è stato poi rilanciato dallo stesso Trump con incomprensibile fierezza, visto che la sua parte, in quel video, è disgustosa.
Come sia possibile che un uomo scelga di rendersi ridicolo e detestabile al tempo stesso, fomentando volontariamente la sua condizione di megalomane fuori controllo, è una domanda la cui risposta ci aiuterebbe a capire l’evoluzione dei tempi.
Molti parlano di strategia del caos, seminare sconcerto, destare scandalo in modo da disorientare il nemico principale di Trump che sono i media, o almeno quella parte dei media ancora convinta del proprio ruolo, che è raccontare la realtà. Ma questa ipotesi accredita Trump e il suo entourage di una raffinatezza culturale fino a qui non dimostrata, e anzi.
E dunque potrebbe valere l’idea, forse perfino più spaventosa, ma purtroppo più credibile, che sia Trump a non capire le battute su se stesso: è cioè che bere un drink sorridendo laddove è appena corso sangue a fiumi, o immaginarsi Papa non essendo neppure cattolico, siano banalmente cose che considera alla sua portata, di suo gradimento e molto apprezzate dai suoi elettori. Un pazzo, insomma. Uno che se gli dici: “Dovresti farlo tu, il Papa!”, invece di ridere ordina subito su Amazon il vestito da Papa, e avverte il Conclave: “Sto arrivando”.
Correvano gli anni novanta quando Berlusconi faceva le corna con la mano dietro la testa di qualche “regnante” dell’ epoca nella foto ricordo di una riunione del G7 . Tutti inorriditi i benpensanti alla Michelino ,ma poi sappiamo come è finita : con governare insieme con il puzzone , e poco c’è mancato che non lo leggessero presidente della repubblica.
Ora ci stanno ricascando i cultori del politicamente corretto. Non una piega o una smorfia di disappunto alle malefatte vere e non presunte degli Obama,Clinton Biden in giro per il mondo ma tutto il disappunto per una foto taroccata grottesca ritraente Trump nelle vesti di papa: che orrore ! Come finiremo di questo passo signora mia !
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Donald Trump ha espresso il desiderio di essere nominato Papa?
Se ciò accadesse a me dispiacerebbe, ma solo moderatamente.
E’ vero che porterebbe subito l’8 per mille almeno all’80 per mille.
E’anche vero che, con la scusa che è ora di finirla di pregare a sbafo, introdurrebbe una tassa per chi entra in chiesa. Una tassa variabile, molto più alta per quelli che lo chiamerebbero Papa Tlamp.
E tuttavia, sono certo che riuscirebbe a fare anche qualcosa di positivo.
Innanzi tutto annetterebbe subito i Testimoni di Geova, così la smetterebbero di suonarci il campanello, la domenica mattina, mentre facciamo colazione.
E soprattutto, e qui sarebbe la sua vera grandezza, scomunicherebbe tutti i responsabili, cioè i colpevoli, del Partito Democratico.
Prodi, Letta, Franceschini, Guerini Picierno, sciò sciò sciò. E anche tu Gentiloni fuori dai…
Purtroppo non accadrà, perché i democristiani sono come la gramigna: inestinguibili.
Che peccato
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Nella società dello spettacolo bisogna essere sempre onnipresenti per essere totalitari, dato che più che la ragione si devono stimolare le emozioni. Il papato è comunque l’ultimo potere assoluto sul pianeta e l’immagine di un Trumpapa pubblicata dalla propaganda ufficiale della Casa Bianca significa esplicitamente che Donald si riconosce come un capo che può rispondere solo alla divinità (che lo ha prima salvato e poi intronato).
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