
(Giancarlo Selmi) – Ha fatto bene Giuseppe Conte a evocare residenze su Marte della ciarlatana meloni. Perché chiunque non sia totalmente rimbecillito o drogato dal peggiore sistema informativo a ovest, ma pure a est del fiume Gange e chiunque abbia un numero di neuroni sufficiente per capire che bocchino spari sesquipedali e sontuose minchiate, si renderà conto perfettamente che l’Italia viva il peggior periodo dal dopoguerra.
Lei continua a vendersi un Paese che esiste solo nelle sue immaginazioni e di quelle immaginazioni inesistenti nella realtà, riempie le ormai frenetiche e senza soluzione di continuità, sparate propagandistiche. Regolarmente smentita dai fatti e dalle rilevazioni statistiche. L’ultima delle quali, forse la più clamorosa, rileva, rispetto al dato del 2021, un decremento delle retribuzioni dei lavoratori superiore all’8%. Mentre lei parla di un inesistente aumento dei salari.
Una catastrofe che avrà un effetto a catena. Un effetto certamente non virtuoso. Perché se da una parte garantirà la rivoltante logica del maggior profitto possibile e le conseguenti accumulazione, accentramento della ricchezza ed esplosione delle differenze sociali, processi in atto, determinerà un ulteriore calo dei consumi. Processo anche questo in itinere e che getterà il paese in una crisi ancora più grave.
Eppure Brunetta, lo stesso che poi aumentò il numero dei suoi collaboratori e gli stipendi degli stessi, dichiarò solennemente che il salario minimo non fosse necessario. Insomma, il peggior primo maggio della storia, per condizioni di lavoro e dei lavoratori, coincide con il peggior governo della storia. E coincide con le dichiarazioni di una premier che, ha ragione Conte, dimostra di vivere su Marte.
Un’ultima cosa: il salario minimo e la cancellazione del job’s act, sono due provvedimenti necessari e indifferibili, per restituire ai lavoratori condizioni di lavoro e di vita dignitose. Di salario minimo ha parlato per primo Giuseppe Conte fra le risa di scherno di tutti. Oggi qualcuno si accorge che sia urgente e necessario. Appropriandosi come fosse cosa sua di una battaglia identitaria del Movimento. Ammettere che Conte non ne abbia sbagliata una, proprio mai?
Buon primo maggio a tutti.
Dal 2008, estesa ovunque la crisi da bolla finanziaria degli Usa, ci si impegnò a tirare la cinghia dell’austerità e a porre un veto agli investimenti pubblici in debito. Tra i pochi stati che invece remarono controcorrente, fu la Cina a incrementare vieppiù gli investimenti infrastrutturali per addirittura alzare i livelli dei consumi interni, come via strategica per non farsi travolgere dalla recessione. Fu infatti negli anni seguenti che la Cina raggiunse, forse in solitaria, i più alti incrementi di Pil dimostrando di saper volgere genialmente un male (la crisi) in un’occasione di sviluppo. Riuscendo peraltro, paradossalmente, a copiare le stesse invenzioni di Keynes che era un americano purtroppo irresponsabilmente abbandonato al dimenticatoio dagli stessi occidentali. Fu così che… Confucio batté 10 a 0 la sedicente “razionalità” (farlocca) uccidentale! Oggi si vuole investire in armi, anche per difendere o alzare l’occupazione (così dicono). Ma la produttività generale di un paese o di un continente si eleva NON producendo cose inutili, dannose e foriere di ulteriori danni incalcolabili (guerre!), MA cose utili per elevare il grado di benessere civile delle popolazioni. L’ IA, se fosse veramente intelligente, cioè impostata saggiamente da chi la programma, direbbe di investire per aumentare l’occupazione manifatturiera e con salari decenti, nei settori di beni necessari. Non per relegarla al ruolo di un vecchio arnese obsoleto. Credo bene, ahinoi, che il NICHILISMO avanzi senza ostacoli. Buona catastrofe!
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Vabbe’… ho sbagliato a scrivere il commento nel posto sbagliato… ma tant’è!
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meglio un commento interessante nel posto sbagliato che cento commenti “scontati” e conformisti nel posto giusto.
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Da Giuseppe Conte:
Ho un messaggio per voi per questo 1 maggio. Non fatevi ingannare, non vi arrendete. Partecipiamo e impegniamoci per cambiare le cose.
https://www.facebook.com/share/v/12JVkETLDgj/?mibextid=wwXIfr
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Secondo me invece ha i piedi ben piantati per terra e di vivere su Marte fa solamente finta; per davvero ci vivono quelli che la votano.
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La Meloni pronta per il prossimo film di Guzzanti. Fascisti su marte II.
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https://www.facebook.com/share/1Acw7QoxmB/
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Uff… non esce completo… 😡
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Il link funziona benissimo, almeno a me ha funzionato, comunque il copia/incolla non lo batte nessuno! 😄
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Incompleto nel senso che esce solo il link non la presentazione e l’immagine.
A me non funziona con Facebook vs Infosannio, forse perché non sono iscritta a Facebook o perché invio da smartphone (“tarato”, tra l’altro)
Se lo invio su WhatsApp, arriva completo.
Verso infosannio non riesco neanche ad inviare immagini, short, etc e per inviare i video da yt devo prima inviare su wa e poi copiare il link🤷🏻♀️🤦🏻♀️
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Giuseppe Conte
IL TEMPO È GALANTUOMO. PUNTATA N. 7 Qualche giornale (ma sono pochissimi) è costretto a riconoscere – sulla base dei dati del Fondo Monetario internazionale – che nella reazione al Covid l’Italia è stato fra i Paesi che “ha ottenuto più crescita reale con meno debito”: all’impennata del PIL da record che abbiamo ottenuto è corrisposta una riduzione del rapporto debito/PIL di circa 20 punti fra il 2020 e il 2023. A denti stretti alcuni economisti riconoscono che “ciò non sarebbe mai accaduto senza la spinta dei superbonus edilizi e degli investimenti di Transizione 4.0”: parliamo di misure che abbiamo progettato con il Governo Conte 2; misure poi mal gestite dai governi successivi e addirittura distrutte e riempite di burocrazia da chi governa oggi, come nel caso di Transizione 4.0. Udite udite: si riconosce anche che a premiare l’Italia è stata la scelta di privilegiare “per uscire dalla pandemia, un tipo di crescita più fondata sugli investimenti”. Ovviamente non si può pretendere di più da una stampa accovacciata – salvo poche eccezioni – per compiacere il Governo in carica: non ci aspettiamo che ci ricordino che questa crescita record non è arrivata dal cielo ma dalle misure dei miei governi e dai 209 miliardi che abbiamo riportato dall’Europa, che Meloni e soci non riescono nemmeno a spendere. Una domanda per i maghi della propaganda e delle fake news al Governo: che fine ha fatto il “buco di bilancio” su cui Meloni ha mentito spudoratamente agli italiani per anni? L’unico vero buco è quello industriale: 25 mesi di crollo consecutivo della produzione industriale grazie ai tagli e alla mancanza di investimenti di Meloni. Quella sì che è una voragine.
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Il felino gonfiabile mod 70 non è ancora intervenuto per rimettere a cuccia Giuseppi? Curioso.
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