Ho molti amici a Bruxelles e mi capita spesso di passare le mie serate in compagnia dei belgi appartenenti alla cosiddetta borghesia progressista. Persone molto colte e informate […]

(di Elena Basile – ilfattoquotidiano.it) – Ho molti amici a Bruxelles e mi capita spesso di passare le mie serate in compagnia dei belgi appartenenti alla cosiddetta borghesia progressista. Persone molto colte e informate soprattutto sui crimini di Putin. Ansiose di dare un contributo intellettuale alla creazione di un Occidente liberale diverso dalle autocrazie e da Trump. Sembrano avere imparato a memoria gli editoriali di Mieli e Panebianco. Eppure non leggono l’italiano. Dinanzi a questo pensiero uniforme, a questo catechismo pieno di certezze in Paesi diversi dell’Europa, si comprende come la manipolazione mediatica chiuda il cerchio. Con pochi spiragli di luce. Se questa è la borghesia progressista, cosa dobbiamo aspettarci da quella fascistoide?
Ripeteremo fino alla nausea che la pace si costruisce senza demonizzazioni del nemico, ma con una consapevolezza dei suoi interessi legittimi. L’Europa ha interessi geopolitici e quali? Questa dovrebbe essere la prima questione a cui le classi dirigenti sarebbero obbligate a dare una risposta. Idem per la leadership ucraina. Il governo russo, dato che sono pagata da Putin, mi sembra abbia illustrato al suo popolo i propri obiettivi.
Cominciamo dall’Europa. La convivenza pacifica con un grande vicino come la Russia rientra negli interessi geopolitici europei, oppure una guerra strisciante con una potenza nucleare ai nostri confini è più opportuna? Dal punto di vista economico ed energetico, il modello vincente costruito negli anni 80 (importazione di gas russo a basso prezzo) rientra nei nostri interessi? La transizione ecologica è un nostro traguardo geopolitico conciliabile con il riarmo? Lo Stato sociale è un valore irrinunciabile dell’Ue, dell’umanesimo europeo come la pace? È conciliabile col Rearm Eu? Queste sono le domande che dovremmo porre alle élite europee per poterne ricevere risposte razionali, non propagandistiche. Zelensky dovrebbe spiegare al suo popolo perché tre anni di guerra, la distruzione di una generazione di giovani, il fallimento economico dell’Ucraina e la perdita di territori ha rappresentato una soluzione migliore rispetto alla scelta di un’Ucraina neutrale, federale, in grado di dare autonomia e diritti linguistici alle popolazioni russofone, applicando principi europei. Era possibile un avvicinamento culturale e commerciale a Bruxelles, compatibile tuttavia con gli interessi economici russo-ucraini.
Mosca ha illustrato al popolo russo che l’accettazione di una Ucraina nella Nato, con basi nucleari ai confini, di un’Ucraina che cancellava i diritti linguistici alle popolazioni russofone e attuava spedizioni punitive nella regione del Donbass, non era conciliabile con la sovranità della Russia. Lavrov ha spiegato al suo popolo che, sulla base delle dichiarazioni del consigliere di Zelensky, Arestovic, e dei documenti redatti dal think tank del Pentagono, Rand Corporation, nel 2018 era divenuto evidente che la Nato voleva utilizzare l’Ucraina come pedina sacrificale per una guerra di erosione del potere russo, mirante a un cambiamento di regime e a una subalternità economica alle multinazionali Usa da tempo interessate alle materie prime e alle terre rare russe. In altre parole si è chiesto ai cittadini di combattere una guerra difensiva contro la Nato il cui espansionismo ai confini e le sanzioni economiche, nonché il colpo di Stato nel 2014 a Kiev, rappresentano prove difficilmente confutabili di una strategia offensiva nei confronti di Mosca.
Trump durante la campagna elettorale aveva già sconfessato la strategia dei neo conservatori statunitensi. Coerentemente avrebbe dovuto registrare la sconfitta sul campo militare e imporre alla Nato una marcia indietro. Fine dell’invio di armi, di intelligence, di truppe mercenarie e non, in Ucraina; richiesta in cambio alla Russia di un cessate il fuoco immediato; elezioni presidenziali a Kiev, reinserimento della neutralità nella costituzione ucraina e apertura dei negoziati con la mediazione di Paesi terzi in ambito Onu. Obiettivi della conferenza di pace dovevano essere una nuova architettura di sicurezza in Europa, sulla base degli accordi di Helsinki, nell’ambito della quale il ritiro delle sanzioni e il ripristino della cooperazione economica ed energetica con Mosca avrebbe potuto riaprire la questione dei territori conquistati da Mosca. Una Ucraina neutrale, federale, demilitarizzata, non nazionalista e in grado di assicurare i diritti umani, sociali e linguistici delle popolazioni russofone avrebbe potuto accampare diritti su determinati territori e risorse. La Russia non è interessata ai territori ma alla propria sovranità. Un’Europa consona agli ideali di pace e prosperità avrebbe utilizzato la sua migliore diplomazia per il ritorno a Helsinki. Ha invece deciso di continuare le politiche neocon Usa contro gli interessi dei popoli europei.
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Purtroppo l’Europa è formata da stati che hanno una lunga tradizione coloniale. Dunque sono abituati al furto delle materie prime, compreso quelle umane. Pensare di doverle contrattare con controparti alla pari, è a dir poco inimmaginabile e degradante.
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D’accordo ma aggiungerei che, dall’altra parte, siamo anche sempre disponibile a subire il potere “coloniale” americano, anche a scapito dei nostri interessi!
Ciò rende la situazione folle e pericolosa!
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Fino ad ora siamo prosperati sotto l’ombrello imperiale americano. L’idiozia europea è data dal non riconoscere che non è più il tempo delle cannoniere. E che la politica imperiale USA è perdente nel lungo periodo. Avrebbero potuto non seguire gli USA nell’avventura ucraina. E fare in modo che fossero rispettati gli accordi di Minsk. Invece ci si è imbarcati in una partita in cui nessuno può perdere o pareggiare soltanto. Per questo sono d’accordo con te: è pericolosissimo.
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Come ho già ripetuto fino alla nausea ( e mi scuso se lo faccio e lo rifarò ancora,ancora e ancora) , i pagliacci di Bruxelles hanno già dimostrato ampiamente di essere pazzi, criminali o entrambe le cose.
Le loro manie masochiste fino al suicidio andrebbero approfondite da luminari ed esperti di criminologia in appositi convegni, ovviamente dopo averli rinchiusi tutti in manicomio per poter studiare meglio i loro cervelli ormai totalmente nebulizzati.
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Secondo me la spiegazione è molto più semplice, rispetto a pensare che siano tutti pazzi e stupidi: sono molto semplicemente corrotti, e perseguono gli interessi di chi li corrompe invece che quelli dei loro popoli.
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Secondo me, qualcuno ha offerto dei QUATTRINI e qualcun altro li ha accettati. Come nei casi scoperti dalla magistratura belga.
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30 aprile 1975
Le truppe del nord Vietnam entrano vittoriose in Saigon; e gli assassini che hanno seminato morte e avvelenato pozzi scappano in tutta fretta con i collaborazionisti
Oggi, 50 anni dopo, abbiamo il pannocchia che sta gestendo l’ ennesima disfatta provocata dal suo paese, corredata da vasti cimiteri e cumuli di macerie. I soliti infami ingredienti tanto graditi dai suprematisti atlantisti.
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[. . .]belgi appartenenti alla cosiddetta borghesia progressista.[. . .]
E c’è un termine che calza a perfezione/
a indicare questo tipo di persone./
Già lo disse il professor Carlo Cipolla/
e mi limito a qui farne il copia e incolla:/
“È, lo stupido, il funesto più soggetto,/
quello più pericoloso in ogni aspetto/
perché ignora quanto è stupido e così/
danni agl’altri ed a sé stesso fa altresì/
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Basile nel suo articolo esordisce con l’ illustrazione dei suoi amici progressisti del Belgio . A tale proposito mi è venuto a mente il termine in voga già negli anni settanta nei riguardi dei PCI: imborghesimento .Il processo in atto già da allora, passando per tutte le fasi iniziate con il cambio del nome e simbolo del partito è giunto al suo completamento qualche decennio dopo ,cosa ha comportato ? A una forza politica che è espressione di progressismo solo nella misura in cui si esprime nelle libertà individuali come quella sessuale o quella del consumo di droghe , insomma,il Pannella pensiero, uomo liberale ma di destra. La giustizia sociale ? Scomparsa dalla scena come la presenza dello stato nel gestire servizi fondamentali (scuola, sanità, trasporti, telecomunicazioni etc…) . giunti al punto di sposare del tutto l’ economia di mercato e una società basata sulla competizione a tutti i livelli, individuale e tra nazioni, cosa ci si può aspettare se non la belligeranza per essere egemoni da questi signori “progressisti”?
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Qualche anno fa mi trovavo in Germania, ero in macchina con la mia famiglia.
Passando davanti ad un negozio Media Markt mia figlia mi disse: papà hanno sbagliato nome, si dovrebbe chiamare Mediaworld.
Le risposi dicendo che anche altrove in Europa si chiama Mediamarkt, solo l’Italia fa eccezione; mia figlia che all’epoca credo avesse 13 anni capi.
Ora se uno spiega alla Basile che non solo in Belgio la pensano diversamente da lei, qualcuno crede che riesca a capirlo?
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Se hai fatto questo post tanto per farci sapere che hai una famiglia ci sei riuscito.
Ma la Basile lo sa anche senza citare la tua babbuina, che pure fuori dal Belgio la pensano ‘diversamente da lei’.
A proposito, visto che sei riapparso volevo darti un riconoscimento per l’approfonditissima lezione di Storia che ritieni di avermi dato.
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Non perdi mai l’occasione per dimostrare di essere un mentecatto
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E tu non perdi mai l’occasione di dimostrarti un pallone gonfiato.
Oltretutto sulla Finlandia hai torto marcio ma dopo avere simulato una ‘lezione di storia’ a me sei fuggito piuttosto che replicare alla mia risposta sulle tue scemenze pseudostoriche.
Fin da quando hai cominciato a postare ti ho reputato una persona competente E un pallone gonfiato al contempo.
Purtroppo il secondo aspetto prevale spesso sul primo 😀
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“Persone molto colte e informate soprattutto sui crimini di Putin”
Cogliendo la sottile e amara ironia di queste parole forse risulta comprensibile che non si tratta di discutere di vedute o opinioni diverse, infatti è molto diffusa la usanza di fare partire cronometri a piacimento con date ed eventi ignorati o considerati secondo convenienza, e chiamare crimini solo quelli commessi da altri, perché l’ occidente esporta democrazia e, casomai, produce qualche sfortunato danno collaterale. Oppure , come disse una signora svampita ospite in un longevo .. contenitore TV, le cose passate vanno lasciate perdere, perché “sono fatti storici”.
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“Dinanzi a questo pensiero uniforme, a questo catechismo pieno di certezze in Paesi diversi dell’Europa, si comprende come la manipolazione mediatica chiuda il cerchio.”
I numeri del problema li ha dati Cacciari qualche giorno fa: il pil UE è passato dal 28% del pil mondiale al 18%. Una catastrofe. Quindi i governanti UE stanno governando una catastrofe. E le catastrofi, come spiega bene la legge di Murphy, si governano accollando le responsabilità a qualcun altro, che possono essere nell’ordine il covid e i novax, Putin e i putiniani, i pacifinti, Xi, l’Iran, gli Houthi, Hamas e i pro-pal, la CO2 di origine antropica, Trump (new entry!) ecc ecc.
In Italia va molto forte anche il superbonus 110. Per dire.
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*la signora svampita è una giornalista organica al disastro.
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VIKTORIIA ROSHCHYNA Qui non ne parleranno ne’ i 4 Evangelisti , ne’ nessuno dei Democratici Pacifisti Carnivori.
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