Appena seppellito papa Francesco inizia la parata dei vip morti di fama, speranzosi di risorgere come presunti testimoni delle sue virtù eroiche

La beneficenza che non piace ai social

(Gianluca Nicoletti – lastampa.it) – Appena seppellito papa Francesco inizia la parata dei vip morti di fama, speranzosi di risorgere come presunti testimoni delle sue virtù eroiche.

La prima rivelazione da colei che un tempo fu Suor Cristina, il mondo la ricorda come vincitrice indiscussa del talent televisivo “The Voice of Italy”, fu nel 2014 e nel team di J-Ax. Dopo aver gettato il velo alle ortiche si produsse quindi nel 2023, come Cristina Scuccia, a “L’isola dei Famosi”.

«Ho partecipato a The Voice grazie a Papa Francesco – dichiara l’ex suora – sin dall’inizio del suo pontificato, invitò gli uomini e le donne di Chiesa a uscire dai conventi, ad aprire le porte per raggiungere le periferie del mondo». Fu così che l’orsolina canterina, alla ricerca di periferie, venne fulminata sulla via di Raffaella Carrà e Piero Pelù.

Al Bano rivendica ben due incontri con Bergoglio. Il primo ebbe il senso di una prova che solo ai grandi è concessa. Fu nel 2016, quando fu operato al cuore: «Quattro giorni dopo avevo l’appuntamento con il Papa, mi suggerirono di stare a riposo, ma io risposi: “Se devo morire, meglio che accada di fronte al Papa”».

Nella sua infinita umiltà però Al Bano non è andato a salutare la salma, ma nemmeno ai funerali. L’ha evitato per non oscurare il protagonista: «Mi avrebbero chiesto tutti foto e selfie!». Certamente la sua presenza avrebbe distolto dalla cerimonia decine di migliaia di persone, compresi tutti i grandi della Terra.

Lino Banfi però supera tutti. «Mia moglie chiese a papa Francesco di farci morire insieme e lui, si è messo a piangere. Per il compleanno mi mandò un vocale». Fu così che, di fronte a Mara Venier in gramaglie, ieri nello studio di “Domenica In” abbiamo ascoltato in esclusiva planetaria l’inedito saluto del Papa a Lino, l’uomo che lo considerava un fratello e pare fosse riuscito a fargli dire: “Papele papele”.