
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Papa Francesco era il capo della Chiesa cattolica, dunque nessun capo di governo era tenuto a obbedirgli. Infatti tutti i leader del mondo dal 2013, quando fu eletto, a oggi si sono ben guardati dal seguire le sue parole. E ora che è morto si esercitano in sciacalleschi e ridicoli tentativi di fingersi suoi seguaci. Anziché affannarsi a farci sapere quanto lo adoravano e quanto lui li amava, farebbero meglio a tacere: tutti. Venuto “quasi dall’altro mondo”, Jorge Mario Bergoglio era un Papa […]
Bergoglio e pregiudizio
Papa Francesco era il capo della Chiesa cattolica, dunque nessun capo di governo era tenuto a obbedirgli. Infatti tutti i leader del mondo dal 2013, quando fu eletto, a oggi si sono ben guardati dal seguire le sue parole. E ora che è morto si esercitano in sciacalleschi e ridicoli tentativi di fingersi suoi seguaci. Anziché affannarsi a farci sapere quanto lo adoravano e quanto lui li amava, farebbero meglio a tacere: tutti. Venuto “quasi dall’altro mondo”, Jorge Mario Bergoglio era un Papa dell’altro mondo: lontano dalle vaseline da curia romana e dai pregiudizi del suprematismo euro-occidentale, ha trascorso i 12 anni di pontificato a scacciare i mercanti dal tempio. Non sappiamo se fosse un santo: non ci compete. Ma sappiamo che non era il santino in cui, a cadavere ancora caldo, i media tentano di trasformarlo: il papa buono, il papa degli ultimi, il papa umano, liberal, riformista, progressista, un nonnetto da fiaba della buona notte per tutti i gusti e le stagioni. Il miglior modo di ricordarlo com’era, e non come lorsignori volevano che fosse e vorrebbero che passasse alla storia, è tramandare le sue parole. Nette, perentorie, inequivocabili. Evangeliche, quindi divisive. Pugni nello stomaco, pietre dello scandalo.
Che c’è di più scandaloso del “porgi l’altra guancia” e dell’“amate i vostri nemici”? Lui li applicava a tutte le guerre e a tutti i riarmi, senza ipocrisie su sedicenti “buoni” e presunti “cattivi”. “La guerra in Ucraina non è la favola di Cappuccetto Rosso: Cappuccetto Rosso era buona e il lupo cattivo. Qui non ci sono buoni e cattivi metafisici, in modo astratto. Emerge qualcosa di globale, con elementi molto intrecciati. Un paio di mesi prima dell’inizio della guerra ho incontrato un capo di Stato, un uomo saggio… molto preoccupato per come si muoveva la Nato. Gli ho chiesto perché, mi ha risposto: ‘Stanno abbaiando alle porte della Russia’”. “Alcuni Stati si sono impegnati a spendere il 2% del Pil nell’acquisto di armi: sono dei pazzi!”. “Serve il coraggio della bandiera bianca: il negoziato non è mai una resa”. “Indagare se a Gaza c’è un genocidio”. “Disarmare le parole per disarmare le menti e la Terra”. Fino all’ultimo Angelus di Pasqua: “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo! L’esigenza di difesa non può trasformarsi in corsa generale al riarmo”. Parole che gli valsero la taccia di filo-russo, putiniano, antisemita e filo-Hamas da una congrega di farisei e imbecilli che sognano un Papa in mimetica per continuare a fingersi cristiani senza sapere cosa significhi. Lui lo sapeva. Ora si dice: “Morto un papa se ne fa un altro”. Ma è una parola. Chi crede può solo pregare e chi non crede sperare che anche nel prossimo conclave si noti una qualche traccia dello Spirito Santo.
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La sua più grave colpa, peraltro condivisa, fu di conoscer la verità ma di non averla rivelata.
Tutta la gerarchia sa di raccontar solo balle, ma sono troppo redditizie!
Del resto in seminario, prima t’insegnano a fregare e poi a non farti fregare!
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…….
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Certo che se io fossi stata Dio, un po’ meglio gli esseri umani, li avrei fatti! La chiesa è una cosa ed è stata fatta dagli uomini che sin da subito l’hanno fatta a loro immagine e somiglianza, cioè uno schifo! la religione è altra cosa… Non vado in chiesa ma ho fede.. vero? falso? Il significato della vita è un mistero ma in qualche cosa bisogna pur credere perché altrimenti si impazzisce.. Papa Francesco ha cercato di essere un buon Papa ma aveva il mondo contro, ha fatto ciò che ha potuto… Ora sta bene, sicuramente meglio di noi!
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Odiato da certi complottari, odiato da tutti i destrozzi, odiato da quasi tutti i sinistrozzi.
Quando parlava di pace finiva subito nelle retrovie dei giornaloni.
E’ molto meglio non essere mai Papa, e sopratutto non a vita. un mandato da 7 anni basterebbe a mio avviso.
Senza bis come da noi è diventato abitudine…
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“Certo che se io fossi stata Dio, un po’ meglio gli esseri umani, li avrei fatti!…. in qualche cosa bisogna pur credere perché altrimenti si impazzisce.”
Tutto è energia. Ma quella non pensa.
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Ottolina molto puntuale, come al solito.
Guccini: L’uomo.
Senza l’ultima parola, frase saggia da citarsi,
piegò il capo sul cuscino quasi per addormentarsi,
senza un grido, senza un nome, senza motti, senza un suono,
nè il rumore di battaglie, era morto un altro uomo,
restò solo qualcosa che volò
nell’aria calma e poi svanì,
per dove non sapremo mai.
mai, mai, mai, mai, mai…
C’ era buio nella stanza, di malato un greve odore
e una lieve, pazza danza di mosconi in amore;
lievi ronzan le preghiere, poi qualcuno se n’è accorto:
si alzò atroce nella sera, solo un chiaro grido: “E’ morto!”
Restò solo qualcosa che volò
nell’ aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai
mai, mai, mai, mai, mai...
Svelti accorrono gli astanti: “Com’è morto?”, “Com’è andata?”
Sfrigolava ormai sui pianti la candela già bruciata;
gli composero le braccia, si ravviò la rada chioma,
ondeggiava sulla faccia del rosario la corona:
restò solo qualcosa che volò
nell’aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai,
mai, mai, mai, mai, mai...
Si frugò dentro ai ricordi di una vita ormai finita,
si guardò dentro ai cassetti colmi di carta ingiallita:
“Questa foto è per la figlia.” “L’orologio qui a chi tocca?”
“Meglio gli chiudiate gli occhi.” “Meglio chiudergli la bocca.”
Restò solo qualcosa che volò
nell’aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai
mai, mai, mai, mai, mai…
Si riuniscono i parenti, si rincorrono i ricordi,
già si parla delle spese, già si senton pianti sordi:
qualche spicciolo lasciato provocò parole accese
che volarono sul letto e copriron le candele;
restò solo qualcosa che volò
nell’aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai,
mai, mai, mai, mai, mai…
Uno schiaffo fa tacere anche i giochi dei bambini,
son calate le serrande, neri sfilano i vicini.
Le ghirlande hanno gettato la tristezza sulle scale,
fra i parenti addolorati se ne scende il funerale,
restò solo qualcosa che volò
nell’aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai,
mai, mai, mai, mai, mai…
Una vita: quante cose dice il prete in due parole;
lo ringraziano gli astanti, via l’inverno, c’è già il sole,
chiacchiere, risate lievi, vanno per il cimitero,
restan fiori con le scritte, resta al vento un drappo nero,
restò solo qualcosa che volò
nell’aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai,
mai, mai, mai, mai, mai, mai…
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E adesso come la metteranno quelli del conclave ? Ci sarà un Francesco secondo o un Benedetto diciassettesimo ? Un papà che continui nel solco di Bergoglio o un ritorno all’ antico conservatorismo ? Personalmente non credo che il potere temporale dei papi sia cosa buona e giusta né tantomeno nel fatto che siano vicari di Dio in terra , ma per il fatto di avere un seguito piuttosto numeroso mi auguro che il prossimo successore di Pietro non sia almeno un guerrafondaio sul quale fare leva da parte di certi schizzati che ci governano.
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Per par condicio non vogliamo aggiungere il chiacchiericcio roba da donne e la troppa frociaggine nella chiesa?
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Si Baky, ha anche detto: “chi sono io per giudicare gli altri?”, riferendosi agli omosessuali. La verità è che questo Papa ha detto tutto e il contrario di tutto. Come qualsiasi essere umano davanti al caos dell’esistente. Solo che viene tirato da una parte o dall’altra a seconda delle bandiere che si sventolano. La famosa e ingenuissima frase “la Nato ha abbaiato ai confini della Russia” pare gli sia stata riferita da un capo di Stato “molto saggio”. Chi sia stato questo capo di Stato “molto saggio” non si è mai saputo. Papa Francesco ha detto un sacco di altre cose, definendo ad esempio la guerra “inaccettabile aggressione armata”, “guerra ripugnante”, “invasione dell’Ucraina”, “barbarie”. E ancora: “quello che stiamo vedendo è la brutalità e la ferocia con cui questa guerra viene portata avanti dalle truppe, generalmente mercenarie, utilizzate dai russi” (riferendosi a Bucha), e dopo: “ma il pericolo è che vediamo solo questo, che è mostruoso, e non vediamo l’intero dramma che si sta svolgendo dietro questa guerra, che è stata forse in qualche modo o provocata o non impedita. E registro l’interesse di testare e vendere armi. È molto triste, ma in fondo è proprio questo a essere in gioco”. Potrei continuare all’infinito. Per tutto questo non sopporto chi oggi lo utilizza come partigiano di idee monolitiche e attacca gli “avversari” politici definendoli addirittura indegni di partecipare ai suoi funerali. Indegno è solo il loro modo di appropriarsi di una figura come la sua e usarla come arma dialettica nelle piccole dispute da cortile all’italiana.
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Pare che ci sia un 50/60% di omosessuali, nella Chiesa, e un nutrito gruppo di pedofili.
Non è certo normale, questa “concentrazione”…
Si riferiva a quello.
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Rispondevo a baky.
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Tempo fa ho sentito Ferdinando Casini, ospite di una trasmissione tv, con un mezzo sorriso affermare sul papa: “Tutti i papi sono contro la guerra”, come per dire – lui che si farebbe scrivere in fronte DEMOCRISTIANO – che Bergoglio, sulla guerra, non poteva pretendere di essere ascoltato e seguito da politici, specie se di alto ruolo istituzionale. Come se i moniti papali non valessero anche per i governanti ma solo per i singoli fedeli per invogliarli alla retta via personale. Senza volerlo, Pierferdy ha confessato ciò che di orribile passa per la mente di tutti coloro, in alto e in basso (giornalisti compresi), che si occupano di geopolitica. Come se l’invito a “restare umani” di Primo Levi ad Auschwitz, valesse solo per i suoi compagni di sventura, e non anche per tutti gli uomini di potere ad ogni latitudine. Tradotto, era lo stesso messaggio del papa appena scomparso rivolto a tutti. Un ammonimento morale universale vale per tutto il genere umano, uomini di potere in primis ma anche giornalisti, lettori e quant’altri, a prescindere che lo dica un religioso o un laico. Soprattutto ora che ci si sta ri-armando freneticamente, peraltro ad alto prezzo sociale. Fanno ridere coloro che mostrano, farisaicamente, afflizione per la morte del pontefice che loro stessi hanno incasellato nella categoria dei putiniani. Chi è per la pace parteggia per Putin. E chi è per la guerra? Non si scappa alla logica: per Biden & predecessori che da almeno vent’anni hanno mirato ossessivamente all’accerchiamento totale della Russia, visto che una volta vinta la guerra fredda hanno deciso di stravincerla.
Sul frontale del tempio di Delfi c’è ancora traccia del detto, universalistico anch’esso: NULLA DI TROPPO.
PS. Intanto a Gaza continua imperterrito lo sterminio, ora addirittura bombardando le tendopoli, secondo il principio: ogni bambino palestinese, anche in fasce, è un futuro terrorista!!!
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“… pontefice che loro stessi hanno incasellato nella categoria dei putiniani (MA CHI?). Chi è per la pace parteggia per Putin“. Ma chi l’ha mai detta una caxxata del genere? Questo è solo il classico escamotage dialettico per rivoltare la frittata utilizzato da chi frigna da tre anni per essere definito “putiniano”. Ah si? Allora anche Papa Francesco lo è! Tutto ciò è letteralmente ridicolo. Passo e chiudo.
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Lo hanno detto quasi tutti i media italiani in tre anni, ed anche contro i manifestanti del 5 aprile……putiniani o pagati in rubli o pacifinti! Ma capisco che tu fossi distratto……Bergoglio è stato attaccato dai media quando ha parlato di pace, di cani che abbaiano sul confine russo ed in altre innumerevoli occasioni, non gli avranno dato esplicitamente del putiniano, magari fra le righe ed in modo allusivo, ma hanno messo in dubbio la sua lucidità …….pratica nota, detta anche isolamento, quando non risulti in linea con la propaganda a senso unico! Le liste dei putiniani che chiedevano semplicemente di utilizzare altri mezzi, come la diplomazia, per fermare la guerra, che come alternativa si chiama impegno per la pace, ce le siamo sognate? Sono state persino pubblicate con nomi e cognomi, certo Bergoglio non compariva …..probabilmente perché il suo potere terreno è maggiore di quello di un Travaglio, Orsini, Barbero o Conte! Chi ha pubblicato le liste dí prescrizione non è mica grullo ad attaccare esplicitamente il Papa……meglio omissioni ed allusioni, che come tecnica comunicativa ha un indubbio successo, basta guardare come e chi votano gli italiani! Funziona na meraviglia!
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Tu, nei commenti in cui davi dei pacifinti putiniani a chiunque da MT ad Orsini, Basile o Conte, fino ai commentatori che chiedevano la pace! Bergoglio lo ha fatto in diverse ed innumerevoli occasioni, non è stato pubblicato nelle liste di proscrizione solo perché ha un potere infinitamente maggiore dei vari Travaglio od Orsini, ed i media italiani, sono certamente venduti, ma non grulli …..meglio la tecnica dell’ omissione, allusione, isolamento per dubbia lucidità che ha sempre successo! Funziona talmente bene che basta vedere come e per chi votano gli italiani…..Più volte chi è a sostegno della pace ha spiegato che non significa parteggiare per Putin, ma scegliere un impegno politico diverso con tutti i mezzi possibili…..in tre anni è stato mediaticamente massacrato! Ma con il Papa non si può, almeno esplicitamente, perché è un capo di Stato potente…..ed i codardi attaccano quando al sicuro e chi possono! E chi sta dietro la propaganda bellicista e’ sicuramente potente, ma con chi e’ altrettanto potente, si ferma all’ allusione, lancia il sasso e nasconde la mano ed insinua!
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Scusatemi, ho riscritto il commento che pensavo non fosse stato pubblicato…passo e chiudo, perché sono stanca e vado a letto …le diatribe a domani!
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Alla fine dobbiamo ammettere che è stato un grande Papa, ha veramente cercato di allontanare i mercanti e i “froci” dalla chiesa. Il prossimo ce la farà a proseguire su questa strada? Temo tanto che l’atlantismo guerrafondaio cercherà di metterci lo zampino nel conclave.
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Si, probabilmente cercheranno di alimentare “il fuoco della paura”, anche e soprattutto per favorire i guerrafondai attualmente al lavoro…Come dice MT ” Morto un Papa se ne fa un altro…Ma è una parola. ”
Saremo condannati a ridere sempre meno ? Mah…speriamo in qualche barlume di lucidità, di qualche Leader che si risvegli e cominici a ragionare in altri modi, favorendo una pandemia benigna di Pace.
https://www.youtube.com/watch?v=p5uwibhqg_0
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Ecco, il problema è il nuovo Papa, dalla nazionalità potremo capire chi ha vinto e chi ha perso, perché con la morte di Bergoglio si apre un conflitto oltre le mura del Vaticano….questa morte, ora, proprio non ci voleva! E non perché io sia credente, ma per quello che bolle in pentola e che è in evoluzione con esiti che dipendono anche dalla fumata bianca!
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Sto seguendo i servizi della RAI per rendermi conto a quale livello di ipocrisia sono arrivati!
“dal 2013, quando fu eletto, a oggi si sono ben guardati dal seguire le sue parole.”
Infatti stanno facendo un revival di Bergoglio,ma stanno dimenticando quello che aveva detto di importante due giorni fà sull’Ucraina e su Gaza!
Grandi p, di m,!
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Inoltre questa è diventata l’occasione per grandi “passerelle”!
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Non riesco più a trovare il filmato dove Papa Francesco esprimeva senza mezzi termini, che la NATO ha abbaiato alle porta porta della Russia…
Lo hanno fatto sparire… ?
Se qualcuno lo trova, lo può pubblicare per favore ?
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Spero ti basti l’intervista. Buona lettura.
19 maggio 2022. “Benvenuti! Vedete? Sono nella mia nuova sedia gestatoria”, scherza il Papa, alludendo al fatto che è sulla sedia a rotelle a causa dei dolori al ginocchio. Francesco ha salutato personalmente, uno per uno, i direttori delle riviste culturali europee della Compagnia di Gesù.
La Compagnia è presente in Ucraina, parte della mia Provincia. Stiamo vivendo una guerra di aggressione. Noi ne scriviamo sulle nostre riviste. Quali sono i suoi consigli per comunicare la situazione che stiamo vivendo? Come possiamo contribuire a un futuro di pace?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo allontanarci dal normale schema di “Cappuccetto rosso”: Cappuccetto rosso era buona e il lupo era il cattivo. Qui non ci sono buoni e cattivi metafisici, in modo astratto. Sta emergendo qualcosa di globale, con elementi che sono molto intrecciati tra di loro. Un paio di mesi prima dell’inizio della guerra ho incontrato un capo di Stato, un uomo saggio, che parla poco, davvero molto saggio. E dopo aver parlato delle cose di cui voleva parlare, mi ha detto che era molto preoccupato per come si stava muovendo la Nato. Gli ho chiesto perché, e mi ha risposto: “Stanno abbaiando alle porte della Russia. E non capiscono che i russi sono imperiali e non permettono a nessuna potenza straniera di avvicinarsi a loro”. Ha concluso: “La situazione potrebbe portare alla guerra”. Questa era la sua opinione. Il 24 febbraio è iniziata la guerra. Quel capo di Stato ha saputo leggere i segni di quel che stava avvenendo.
Quello che stiamo vedendo è la brutalità e la ferocia con cui questa guerra viene portata avanti dalle truppe, generalmente mercenarie, utilizzate dai russi. E i russi, in realtà, preferiscono mandare avanti ceceni, siriani, mercenari. Ma il pericolo è che vediamo solo questo, che è mostruoso, e non vediamo l’intero dramma che si sta svolgendo dietro questa guerra, che è stata forse in qualche modo o provocata o non impedita. E registro l’interesse di testare e vendere armi. È molto triste, ma in fondo è proprio questo a essere in gioco.
Qualcuno può dirmi a questo punto: ma lei è a favore di Putin! No, non lo sono. Sarebbe semplicistico ed errato affermare una cosa del genere. Sono semplicemente contrario a ridurre la complessità alla distinzione tra i buoni e i cattivi, senza ragionare su radici e interessi, che sono molto complessi. Mentre vediamo la ferocia, la crudeltà delle truppe russe, non dobbiamo dimenticare i problemi per provare a risolverli.
È pure vero che i russi pensavano che tutto sarebbe finito in una settimana. Ma hanno sbagliato i calcoli. Hanno trovato un popolo coraggioso, un popolo che sta lottando per sopravvivere e che ha una storia di lotta.
Devo pure aggiungere che quello che sta succedendo ora in Ucraina noi lo vediamo così perché è più vicino a noi e tocca di più la nostra sensibilità. Ma ci sono altri Paesi lontani – pensiamo ad alcune zone dell’Africa, al nord della Nigeria, al nord del Congo – dove la guerra è ancora in corso e nessuno se ne cura. Pensate al Ruanda di 25 anni fa. Pensiamo al Myanmar e ai Rohingya. Il mondo è in guerra. Qualche anno fa mi è venuto in mente di dire che stiamo vivendo la terza guerra mondiale a pezzi e a bocconi. Ecco, per me oggi la terza guerra mondiale è stata dichiarata. E questo è un aspetto che dovrebbe farci riflettere. Che cosa sta succedendo all’umanità che in un secolo ha avuto tre guerre mondiali? Io vivo la prima guerra nel ricordo di mio nonno sul Piave. E poi la seconda e ora la terza. E questo è un male per l’umanità, una calamità. Bisogna pensare che in un secolo si sono susseguite tre guerre mondiali, con tutto il commercio di armi che c’è dietro! …
Perché vi dico queste cose? Perché vorrei che le vostre riviste affrontassero il lato umano della guerra. Vorrei che le vostre riviste facessero capire il dramma umano della guerra. Va benissimo fare un calcolo geopolitico, studiare a fondo le cose. Lo dovete fare, perché è vostro compito. Però cercate pure di trasmettere il dramma umano della guerra…
Torniamo all’Ucraina. Tutti aprono il loro cuore ai rifugiati, agli esuli ucraini, che di solito sono donne e bambini. Gli uomini sono rimasti a combattere. All’udienza della scorsa settimana, due mogli di soldati ucraini che si trovavano nell’acciaieria Azovstal sono venute a chiedermi di intercedere perché fossero salvati. Noi tutti siamo davvero sensibili a queste situazioni drammatiche. Sono donne con bambini, i cui mariti stanno combattendo laggiù. Donne giovani. Ma io mi chiedo: cosa accadrà quando l’entusiasmo di aiutare passerà? Perché le cose si stanno raffreddando, chi si prenderà cura di queste donne? Dobbiamo guardare oltre l’azione concreta del momento, e vedere come le sosterremo affinché non cadano nella tratta, non vengano usate, perché gli avvoltoi stanno già girando.
L’Ucraina è esperta nel subire schiavitù e guerre. È un Paese ricco, che è sempre stato tagliato, fatto a pezzi dalla volontà di chi ha voluto impossessarsene per sfruttarlo. È come se la storia avesse predisposto l’Ucraina a essere un Paese eroico. Vedere questo eroismo ci tocca il cuore. Un eroismo che si sposa con la tenerezza! Infatti, quando arrivarono i primi giovani soldati russi – poi inviarono dei mercenari –, mandati a fare un’”operazione militare”, come dicevano, senza sapere che sarebbero andati in guerra, furono le stesse donne ucraine a prendersi cura di loro quando si arresero. Grande umanità, grande tenerezza. Donne coraggiose. Persone coraggiose. Un popolo che non ha paura di combattere. Un popolo laborioso e allo stesso tempo orgoglioso della propria terra. Teniamo presente l’identità ucraina in questo momento. È questo che ci commuove: vedere un tale eroismo. Vorrei davvero sottolineare questo punto: l’eroismo del popolo ucraino. Quella che è sotto i nostri occhi è una situazione di guerra mondiale, di interessi globali, di vendita di armi e di appropriazione geopolitica, che sta martirizzando un popolo eroico.
Vorrei aggiungere un altro elemento. Ho avuto una conversazione di 40 minuti con il patriarca Kirill. Nella prima parte mi ha letto una dichiarazione in cui dava i motivi per giustificare la guerra. Quando ha finito, sono intervenuto e gli ho detto: “Fratello, noi non siamo chierici di Stato, siamo pastori del popolo”. Avrei dovuto incontrarlo il 14 giugno a Gerusalemme, per parlare delle nostre cose. Ma con la guerra, di comune accordo, abbiamo deciso di rimandare l’incontro a una data successiva…
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Buongiorno Sig. “Santo Loquasto”,
personalmente grazie.
Sarebbe bene inserire sempre il link, se possibile all’inizio.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/papa-francesco-in-conversazione-con-i-direttori-delle-riviste-culturali-europee-dei-gesuiti/.
Non si ‘illuda che questo faccia cambiare ‘linea’ a chi, a prescindere, ha già scelto di ‘tifare’ per Putin.
Una delle caratteristiche umane più ‘ferre’, quasi ‘genetiche’ è di non dover mai dire:
“ho sbagliato”.
La maggior parte degli improvvisati ‘articolisti’ non deriva la conoscenza dalla fonte ma dai ‘rimbalzatori’ che vengono elevati a fonte genuina.
Una di queste, utilizzata anche da newspaper ‘USA’ anzi ‘USESEI’ manipola l’intervista precedente dovuta al ‘Corrie della Sera’ (chissà perchè qui non ‘è ‘della serva’).
https://www.corriere.it/cronache/22_maggio_03/intervista-papa-francesco-putin-694c35f0-ca57-11ec-829f-386f144a5eff.shtml
Tutte le altre ‘rimbalzano’ e declinano ognuna a proprio uso la frase.
I giornali anche quelli online se non ‘inventano’, falliscono.
Un cane che morde un uomo non vende, un uomo che morde un cane vende.
Ma, in altri commenti, sostiene Lei, Santo Loquasto, che il Papa sarebbe ‘stato mezzo e mezzo’, che avrebbe detto ‘il tutto e il contrario di tutto’.
Ne è sicuro?
Non si lasci trasportare dal dover essere ‘in difesa’ rispetto a chi oltre all’impropero che individua Lei come bersaglio preferito non sa andare oltre.
Il centimetro e mezzo dal naso è il limite tridimensionale invalicabile di molti ‘umani’ frequentatori dei ‘social network’: non sarà certo Lei ad estenderne l’orizzonte.
Se avesse esperienza diplomatica, ma anche solo se avesse vissuto la frontiera dove a 50 metri di distanza si deve arrivare anche ad uccidere, capirebbe che un mediatore non può essere altro che un sollecitatore, e preferisce apparire ‘il cadente dal pero’ piuttosto che il notaio timbratore della versione di bias che va per la maggiore.
Gli ‘umani’ disponibili, capaci, adeguati non esistono se non in una specie in via di estinzione, specie a cui, per quanto mi sforzi non faccio parte.
Bergoglio lo è stato, nonostante noi.
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https://www.globalist.it/world/2025/04/22/il-silenzio-di-netanyahu-sulla-morte-di-papa-francesco-che-ha-denunciato-i-suoi-crimini-contro-i-palestinesi/
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