
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Nel Paese dove il primo che passa dà lezioni di storia ad Alessandro Barbero per aver segnalato le analogie tra il riarmo e il bellicismo di oggi e quelli che portarono alla Prima guerra mondiale, può accadere di tutto. Anche che il presidente forzista del Piemonte Alberto Cirio celebri “i tanti alpini morti nella campagna di Russia per la nostra libertà”. Cioè le truppe dell’Italia fascista che aggredirono […]
L’auto-Liberazione
Nel Paese dove il primo che passa dà lezioni di storia ad Alessandro Barbero per aver segnalato le analogie tra il riarmo e il bellicismo di oggi e quelli che portarono alla Prima guerra mondiale, può accadere di tutto. Anche che il presidente forzista del Piemonte Alberto Cirio celebri “i tanti alpini morti nella campagna di Russia per la nostra libertà”. Cioè le truppe dell’Italia fascista che aggredirono l’Urss con quelle naziste. I media l’han liquidata come “gaffe”, ma è stata tutt’altro. Nelle stesse ore l’alta rappresentante per la politica estera Ue, l’estone Kaja Kallas, intimava agli Stati membri di disertare le cerimonia del 9 maggio a Mosca per l’80° Giorno della Vittoria contro il nazifascismo. A cui l’Urss pagò il più alto tributo di sangue (25-28 milioni di morti). E perché mai i Paesi liberati dovrebbero dimenticare il loro principale liberatore? Perché, spiega la Kallas, “Putin è un dittatore”. Se è per questo lo era, e all’ennesima potenza, pure Stalin. Eppure Roosevelt e Churchill non fecero certo gli schizzinosi.
L’anno scorso la Russia non fu invitata agli 80 anni dello sbarco in Normandia: però c’era Zelensky, anche se mezza Ucraina aveva accolto come liberatori i nazisti invasori e tuttora venera il collaborazionista Bandera come eroe nazionale. Il 27 gennaio si è commemorato l’80° anniversario della liberazione di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, ma per il terzo anno consecutivo non erano invitati rappresentanti di Mosca (fa fede La vita è bella di Benigni, dove sono gli americani a liberare i lager nazisti). Da tre anni, all’Onu, i Paesi Ue e Nato votano contro (come Usa e Ucraina) o si astengono sulla risoluzione di Mosca per “la lotta alla glorificazione del nazismo e del neonazismo, che contribuiscono ad alimentare forme contemporanee di razzismo, xenofobia e intolleranza”: non vogliono contrariare Kiev, che si tiene nell’esercito milizie neofasciste e naziste con svastiche e simboli SS, finanziati e armati da noi “antifascisti”.
Del resto Putin, i cui genitori scamparono per miracolo all’assedio nazifascista di Stalingrado dove morì di difterite uno dei suoi fratelli, è il “nuovo Hitler”. La Russia viene continuamente paragonata al Terzo Reich, anche da Mattarella. E il Parlamento Ue ha appena equiparato il nazismo al comunismo che lo sconfisse e definito la Russia “la minaccia più grave e senza precedenti per la pace nel mondo”, più delle orde barbariche, di Napoleone e di Hitler. Quindi il povero Cirio non ha fatto che unirsi alla riabilitazione del Führer in funzione anti-Putin. Chi grida alla gaffe farebbe meglio ad annullare o rinviare sine die le celebrazioni del 25 Aprile per gli 80 anni della Liberazione. Con l’aria che tira, nessuno sa più chi ci liberò. E da che cosa.
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Però ai travasi attenti stiam di bile:/
bisogna tener duro, aver pazienza,/
può darsi ch’entro il 25 aprile/
qualche importuno, della sua presenza,/
magari, forse forse… boh? chissà…/
spontaneamente ci “libererà“
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Dunque, proviamo a commentare i pensierini sempre più melensi e ripetitivi di questo ex-giornalista, oggi patetico capo-popolo in servizio H24 dell’ex-grillismo militante attualmente contismo. Anzi cinquestellismo.
Oggi è dura eh!…
“Nel Paese dove il primo che passa dà lezioni di storia ad Alessandro Barbero”, Barbero è uno storico, come tutti gli storici studia il passato e prova a darne interpretazioni. Interpretazioni spesso e volentieri fallaci, lo ha detto più volte LUI STESSO nelle sue conferenze, perché nuovi studi smentiscono i precedenti. Se si può sbagliare nelle interpretazioni di fatti storici, che si studiano da decenni o da secoli, figuriamoci quanto è facile sbagliare nell’interpretare fatti che stanno accadendo adesso. Nell’occasione della manifestazione a cui ha partecipato, Barbero non ha fatto solo storico, ma ha voluto- con un paragone- dare una sorta di interpretazione del presente, ossia la sua opinione rispettabilissima (e contestabilissima, anche da parte di chi non fa lo storico ma magari ha una percezione del presente diversa). Signori, Barbero è un grande storico e divulgatore (averne!) ma non è la Verità Rivelata.
“E perché mai i Paesi liberati dovrebbero dimenticare il loro principale liberatore?”, eh forse qualche motivo di dimenticare il liberatore ce l’hanno. O meglio di odiarlo e di temerlo. Vogliamo fare un attimo mente locale sul tipo di libertà che l’URSS regalò ai Paesi liberati (Polonia, Cecoslovacchia, Repubbliche Baltiche, Ungheria, Romania, Bulgaria)? Quasi 50 anni sotto il tallone di ferro del KGB, colonne di carri armati sovietici che ogni tanto andavano in gita a Budapest (1956) e a Praga (1968), libertà inesistenti, democrazia zero, vita miserevole per tutti quelli che non erano iscritti al Partito. L’URSS non liberò quegli stati, semplicemente li occupò e li dominò, con il terrore, come suoi protettorati. Nessuna sorpresa che l’estone Kallas non abbia molta simpatia per la parata del 9 maggio, no? Quella data segnò la fine della libertà dell’Estonia e di tutti quei paesi, senza eccezione.
“fa fede La vita è bella di Benigni, dove sono gli americani a liberare i lager nazisti”, diamo una notizia a questo pover’uomo travagliato: limitandoci solo ai campi più importanti dell’Ovest, Dachau è stato liberato dagli americani, Buchenwald è stato liberato dagli americani, Bergen Belsen è stato liberato dagli Anglo-Canadesi. Guarda un po’, i lager nazisti non sono stati tutti liberati dai russi (Barbero può confermare). Nella foga di scribacchiare il suo temino di quinta elementare, il buon MT non ha trovato neppure il tempo di fare un controllino su Wikipedia. E comunque, è chiaro (per chiunque abbia un barlume di discernimento) che il lager del film di Benigni è un luogo privo di connotazione storico-geografica, è un luogo creato dalla fantasia letteraria come paradigma di quello che fu il sistema dei lager. Ci arriva Travaglio? Mi sa di no.
“Da tre anni, all’Onu, i Paesi Ue e Nato votano contro (come Usa e Ucraina) o si astengono sulla risoluzione di Mosca per “la lotta alla glorificazione del nazismo””, qui la domanda sorge spontanea e non può che essere retorica: quale credibilità avrebbe Dracula se volesse far votare una risoluzione di lotta contro la glorificazione dei vampiri?
“Con l’aria che tira, nessuno sa più chi ci liberò. E da che cosa.” e diamo l’ultima notizia al travagliato, oggi più confuso che mai: l’Italia è stata liberata dagli Anglo-Americani, con il contributo materialmente secondario ma moralmente inestimabile della Resistenza. Questo ci ha permesso, per decenni, pur con tutti i nostri enormi e atavici problemi, di avere libertà di parola, di pensiero, di stampa, poteri dello stato separati etc. insomma una Democrazia. Se ci avessero liberato i Russi, avremmo goduto di questi beni preziosi? Sentiamo cosa dice Barbero?
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Sacrilegio. Il Mahatma non sbaglia mai.
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premetto che non ho idea di chi tu sia, però perché offendere MT? Ex giornalista, patetico capopopolo etc etc ? Hai ben argomentato quello che tu ritieni sia la tua verità storica, potevi fermarti lì senza infangare chi ha idee diverse dalle tue.
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L’ Italia è stata liberata da anglo-americani….dipende da che parte di appartenenza si vede, per i fascisti, cioè solo 45 milioni di italiani per 20 anni, quando il dittatore Mussolini era interlocutore di anglo-americani, con Churchill che lo definiva il migliore statista europeo, fu occupata dalle truppe nemiche anglo-americane e bombardata…..ora ammettiamo pure che negli ultimi 5 minuti di quella storia, una parte dei 45 milioni di italiani si siano ravveduti, ma almeno la metà era rimasta fascista e ha combattuto, arruolandosi nei repubblichini di Salò, contro gli anglo-americani, tanto che l’ esercito dove si arruolavano era costituito da 350.000 unità, oltre ovviamente quelli rimasti fascisti dall’ inizio alla fine! Mentre il contributo materialmente secondario della resistenza contava 300.000 partecipanti…….Praticamente la stessa situazione ad est, dove l’ Armata Rossa che arrivò a Berlino, poteva essere vista come liberazione o come occupazione, a seconda della condizione di filonazisti o contro…..metà ucraini erano filonazisti, quindi hanno combattuto contro i russi come nazisti, fascisti italiani, ungheresi, finlandesi, rumeni….non una liberazione, ma una sconfitta ed occupazione da parte del nemico russo! Perché alla fine di tutto il tuo commento, l’ unico dato certo è che la seconda guerra mondiale è stata vinta da russi ed angloamericani, mentre tutti gli altri hanno perso, con i francesi che hanno vinto a metà, visto che la Francia di Vichi era collaborazionista dei nazisti! Se ci avessero liberato i russi……avrebbero fatto quello che hanno fatto gli USA, zona di influenza, Stati satelliti/colonie, e magari ci sarebbe andata peggio, ma certamente per un tempo inferiore, perché gli ex paesi del Patto di Varsavia, non sono più satelliti russi, da decenni, tanto da diventare paesi Nato, mentre l’ Italia ed ora tutta Europa e’ rimasta una colonia USA, dove i governi vengono decisi dalla Casa Bianca, e quando non ubbidiscono agli ordini, come in Italia dal 1964 al 1994, si usa la maniera forte, non proprio garbata, delle bombe della strategia della tensione, gli omicidi politici e tutto quello successo in Italia per 30 anni, forse per te materialmente e moralmente irrilevante……le liberazioni da pagare, e dopo 70 anni ancora paghiamo, perché funziona cosi quando si perde la guerra, ad ovest grazie agli angloamericani ed ad est grazie ai russi! In fondo la Germania nazista ha pagato meno, metà era russa, mentre ora è unita e Nato, prossima a riarmarsi contro la Russia……la storia che da tragedia si ripete in farsa, ed il tuo commento ne è la prova evidente! Al bar al quinto grappino qualche avventore, pure quello più grullo, può fare di meglio!
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Ti sei assicurato il linciaggio da parte dei pacifisti carnivori.
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E sei ancora fra noi mortali? Scrivi il commento alle 3 di notte, per carità , ognuno ha i suoi problemi, critichi un giornalista, tra i pochissimi contro la melma mediatica pagata un tanto al kilo. Quindi tutto rose e fiori in questa Europa alla deriva, verso un fascismo di fatto, che batte i piedi , minacciando colpi di stato, arresti e povertà verso chi osa dire chiedere la libertà di andare a Mosca , chi osa chiedere la pace e chi dice che l’Ucraina è di fatto un paese fascista e corrotto, che ci porterà ad una guerra pericolosa e forse ultima.
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E’ sufficiente digitare su Wikipedia ” chi liberò i vari campi di concentramento “, per avere un risultato:
I Sovietici liberarono anche Auschwitz, Stutthof, Sachsenhausen e Ravensbrück. Forze americane liberarono invece i campi di Buchenwald, Dora-Mittelbau, Flossenburg, Dachau e Mauthausen, mentre i campi costruiti nel nord della Germania, inclusi Neuengamme e Bergen-Belsen, furono liberati dall’esercito inglese.
Ma questa non è una partita di calcio, qui si sta parlando di guerra, o guerre…Nel 2025 vogliamo ancora armarci fino ai denti, per combattere o difenderci da chi ? Dalla Russia ? Dalla Cina ? Magari dall’America ? Cosa vogliamo fare per il futuro dell’umanità ?
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Il problema è non invitare uno dei paesi che ha dato un contributo fondamentale per liberare l’Europa dal nazifascismo e invitarne uno che si ispira al nazismo! Quisquilie insomma.
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D’accordo, offendere MT è sbagliato. Ma questo post è comunque inattaccabile, dall’inizio alla fine.
“Dachau è stato liberato dagli americani, Buchenwald è stato liberato dagli americani, Bergen Belsen è stato liberato dagli Anglo-Canadesi. Guarda un po’, i lager nazisti non sono stati tutti liberati dai russi (Barbero può confermare)”. 🤣 🤣 😂 🤣
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Forse anche le date contano.
La liberazione dei campi da parte dei russi avvennero ancora a metà del 1944. Gli altri campi vennero liberati dagli angloamericani un anno più tardi quando ormai i giochi erano fatti e i tedeschi irrimediabilmente sconfitti. Della serie che a questi qua, come al solito, gli piace vincere facile e passare per i portatori della libertà e della democrazia 😑
Ecco una ripartizione più dettagliata delle liberazioni dei principali campi di concentramento e sterminio nazisti alla fine della Seconda Guerra Mondiale:
Liberati dall’Armata Rossa (Unione Sovietica):
Auschwitz-Birkenau (27 gennaio 1945) II più grande campo di sterminio, situato in Polonia.
Stutthof (9 maggio 1945) Campo di concentramento vicino a Danzica.
Sachsenhausen (22 aprile 1945) Campo vicino a Berlino.
Ravensbrück (30 aprile 1945) Campo principale per donne, a nord di Berlino.
Majdanek (23 luglio 1944) Campo di sterminio in Polonia, liberato prima degli altri.
Theresienstadt (8 maggio 1945) Campo-ghetto in Cecoslovacchia, liberato dall’Armata Rossa.
Liberati dalle forze americane (USA):
Buchenwald (11 aprile 1945) – Uno dei più grandi campi in Germania.
Dora-Mittelbau (11 aprile 1945) – Sotterraneo, utilizzato per la produzione di razzi V2.
Flossenbürg (23 aprile 1945) Campo nel sud della Germania.
Dachau (29 aprile 1945) Primo campo di concentramento, vicino a Monaco.
Mauthausen (5 maggio 1945) Campo austriaco noto per le terribili condizioni.
Liberati dalle forze britanniche:
Bergen-Belsen (15 aprile 1945) Campo dove mori Anna Frank, pieno di prigionieri malati.
Neuengamme (4 maggio 1945) Campo nel nord della Germania, evacuato prima dell’arrivo degli Alleati.
Altri casi importanti:Treblinka, Sobibor, Bełżec Campi di sterminio nell’ambito dell’Aktion Reinhard, già smantellati dai nazisti nel 1943 prima dell’arrivo degli Alleati.
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Peccato che uno che ci tiene così tanto alla puntuale ricostruzione della liberazione dimentichi di citare la Mafia, i gruppi di campieri e le organizzazioni massoniche tra i liberatori alleati USA che contribuirono fattivamente allo sbarco e in buona parte del Sud a fornire collaborazione e informazioni strategiche utili all’avanzata.
Critichi Travaglio e poi ometti colpevolmente ruoli determinanti nella “liberazione” italiana. La critiche sono arrivate a Berbero non già sulle “verità” storiche ma sul fatto che si sia “compromesso” sul palco 5s. In merito al tuo tono denigratorio gratuito nei confronti di Travaglio: manco lo scendiletto potresti fargli.
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A sinistra: manifesto di reclutamento per la Legione Estone. A destra: Monumento a Lihula al Museo per la Lotta per la Libertà dell’Estonia, Lagedi
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…..
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio……
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Che miseria d’Europa!
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alla faccia del revisionismo storico,
i parenti di Eric Arthur Blair dovrebbero chiedere i diritti a Mozzarella & C.
mentre
Willis Carto, Gerald L. K. Smith, Paul Rassinier, Harry Elmer Barnes, Austin J. App, Arthur R. Butz, David Irving, Robert Faurisson, James Keegstra, Bradley Smith, Ahmed Rami, Dariusz Ratajczak, Fredrik Sandberg, Roger Garaudy, Wolfgang Frölich, Richard Williamson, Nikolaos Michaloliakos,
Ursula Haverbeck, Carlo Mattogno,
sarebbero da considerare dei chierichetti in vena di scherzi
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Vittoria contro il nazifascismo. A cui l’Urss pagò il più alto tributo di sangue (25-28 milioni di morti). E perché mai i Paesi liberati dovrebbero dimenticare il loro principale liberatore?
Quindi, secondo Travaglio, siccome la Russia è quella che ha avuto più morti di tutti, allora è lei ad essere il “principale liberatore” d’Europa.
La realtà però, è un po’ diversa: le nazioni europee vennero spartite tra le potenze vincitrici sostanzialmente in base al criterio di chi fu a liberare ogni singolo Stato, pertanto ognuno di essi ha il suo “principale liberatore”; in particolare, i Paesi che furono liberati dalla Russia (un tempo noti come “blocco sovietico”) si ricordano molto bene di chi fu il loro liberatore: infatti, non appena ne hanno avuto l’occasione, si sono affrettati tutti ad affrancarsi da cotanto liberatore, ed ancora adesso non ne vogliono sapere.
E’ proprio vero: la gratitudine non è cosa di questo mondo.
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” Conferenza di Jalta. Incontro tenutosi dal 4 all’11 febbr. 1945 nella città di J., situata sulla costa meridionale della Crimea. Nella conferenza fra W. Churchill, F.D. Roosevelt e I.V. Stalin furono discussi i piani per la conclusione della guerra contro le potenze dell’Asse, l’occupazione della Germania e il successivo assetto dell’Europa e dell’Estremo Oriente.” Fonte: Enciclopedia Treccani.
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invece i pappagalli NATI come te lo sono anche troppo.
Il 70% dell’esercito tedesco fu impegnato sul fronte orientale, capisco che sei duro di comprendonio ma tant’é.
Gli americani, nella loro guerra europea, pagarono circa il 2% dei caduti sovietici contro il nazismo in quasi 4 anni di battaglie e fame.
Ma che ti frega.
I paesi europei dell’est se lo ricordano il dominio sovietico, giusto.
Del fatto che i suddetti paesi erano alleati con la Ghermania nazista, invece, non ci sono imbarazzi, anzi quasi se ne vantano.
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Jonny Dio
1- Perché, adesso gli conviene?
No, e infatti non c’é stata nessuna guerra nucleare in questi 3 anni, se non te ne fossi accorto. Ed è facile che nemmeno ci sarà in futuro, specie sotto l’amministrazione Trump.
3- Quello che sapevano e soprattutto quello che avrebbero fatto lo stabilisci tu, giusto?
Lo stabilisce la storia, quella che non leggi e non capisci manco per sbaglio.
During the Cuban Missile Crisis, 36 2K6 missiles, 24 with conventional warheads, 12 with two-kiloton nuclear warheads, with six launchers were located in Cuba. Although some authorities dispute whether local commanders had the authority to use nuclear weapons, they were present and it is argued that if pressured, Soviet soldiers might have used them.[5]
2K6 Luna – Wikipedia
E no, Ciccio, non sono io a decidere cosa gli americani sapessero o non sapessero.
Rivista Italiana Difesa, Novembre 2002, p. 91, articolo di Maurizio Mini sulla Crisi di Cuba: ”non sapevano che i sovietici avevano sbarcato sull’isola anche 6 missili balistici Luna con testata nucleare, da utilizzare nel caso di sbarchi americani”.
Studia, somarello, poi torna qui e prova a dare lezioni.
Per adesso sembri credibile quanto Pierino il Fichissimo.
O meglio ancora, quanto giocare a scacchi con un piccione, che come tu dimostri, prova soddisfazione a buttare giù i pezzi e a cagare sulla scacchiera, per poi andarsene soddisfatto come se nulla fosse 😀
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Sacrilegio. Ricordati che il Mahatma non sbaglia mai. Sacrilegio.
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Almeno il Mahatma già da qualche pezzo, nel raccontare della seconda guerra mondiale, si è almeno accorto della piccola differenza tra lo scrivere URSS piuttosto che Russia è si corretto. Ma per i suoi simpatici fan era la stessa cosa e veniva più facile insultare chi lo faceva notare.
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Se si contano solo i morti , allora il secondo paese “ liberatore “ e’ la Cina con 13,5 milioni…
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I famosi cinesi morti per liberare l’Europa! Devi lavorare un po’ sull’ironia perché non ti viene molto bene.
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I cinesi decisivi sul fronte Orientale visto il numero di morti. Cosi’ va meglio ?
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Tanto per ricordarci come funziona la democrazia in Ucraina.
Ah, già, è uno stato di emergenza e c’é la coscrizione obbligatoria, è già tanto se non gli sparano a ‘sti skifosi che pretendono pure di respirare invece di schiattare nelle trincee a Kursk. 😀
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Da non dimenticare, inoltre, gli UNDICI partiti di opposizione soppressi dal democratico ed euroinomane guitto di Kiev, attore Nato, che suonava il pianoforte col pene.
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ehhh ma Cirio comunque ne ha parlato e quindi, pur distorcendo i fatti è comunque una notizia di verità, piaccia o no: Jonny dixit!
Ora siamo alla pubblica onorificenza dei morti invasori (dov’è finito il mantra “c’è un aggressore e un aggredito”) nazi-fascisti…..bah ci avete sfracassato per decenni con il nazi-fascismo è il male assoluto….quindi se non è il male e non lo era prima allora il male assoluto furono e sono gli Yankee che “ci hanno liberato”?
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Almeno Shlein e Segre diranno il contrario del governatore piemontese ? Oppure faranno scena muta per compiacere Mattarella e Kallas ? Siamo ritornati , non nei primi del novecento come sostiene Barbero, ma negli anni trenta con il duce, le mercette, i figli della lupa e il furer che viene a visitare l’ Italia . Però si festeggia il 25 aprile e si canta Bella ciao come in tutti i manicomi che si rispettino.
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Rispondo a lepolett:
E’ vero ciò che dice sulla liberazione dei vari campi di concentramento,però…
Nella Seconda Guerra Mondiale, le perdite umane furono enormi per tutti i paesi coinvolti. Ecco una stima approssimativa delle vittime militari e civili per Stati Uniti e Unione Sovietica (che includeva la Russia e altre repubbliche):Stati Uniti
Unione Sovietica
Confronto
Nonostante questo, gli Americani imposero subito degli abblighi ai Paesi europei che furono obbligati a comprare le loro merci e cominciarono da subito a piantare basi militari in Europa fino a metterne ben 140 in Italia, costringendo i governi italiani a fare atto di omaggio agli Stati uniti per cui ogni Governo eletto doveva andare immediatamente a Whasington a prendere ordini dagli Americani e dovevano partecipare con truppe e armi ad ogni guerra americana e acquistare armi americane. I RUSSI NO.
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”Nonostante questo” che ????? Si decide da chi ha avuto piu’ morti il ruolo in un conflitto o da chi ha letteralmente inondato gli alleati con ogni genere di aiuti indispensabili non solo bellici ???
Ti do’ una notizia: chi perde la guerra con il proprio territorio completamente occupato dal nemico, di solito subisce le decisioni altrui, sai com’e’. Vae victis dicevano i latini. I governi della nazioni sotto il Patto di Varsavia, alternativa a quanto pare preferibile, non avevano nessun bisogno di andare a Mosca per
prendere ordini ERANO gia’ fantocci obbedienti. E se si ribellavano arrivavano i carriarmati dei “fratelli”.
Infatti da Berlino Ovest scappavano con ogni mezzo a Berlino Est, vero ?
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Adesso, invece, i teteksi dell’Est vorrebbero ritirarlo su, il muro.
Chissà come funziona la testa dei popoli.
Ce lo spiega l’EDiota di Infosannio 😀
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I pasionarios di kallas sono in grande spolvero, oggi. Ed è un dettaglio, se da tre anni hanno in sintesi collezionato bufale, messe ora a nudo (per interesse) anche da stesse fonti usa.
kallas dovrebbe invece spiegarci perché NON si debba celebrare la sconfitta del terzo reich. Questo dovrebbe spiegare.
E qualcuno di questi pasionarios dovrebbe spiegare a tutti perché la politica estera dell’Unione sia in mano a una politica di un paese con il PIL di una provincia italiana e con i voti di un sindaco di città italiana di terz’ordine, nonché agli ordini di una tecnocrate che nessuno ha mai votato. Per democrazia? Per meritocrazia? Per capacità? Eccerrto, klaro!
Chi apre gli occhi, poi non torna indietro. Ma non tutti l’han ancora fatto: qualcuno dica loro che usaid ha abbassato le serrande. Nel mentre, continuate a rifarvi allo storico benigni e al f.chkg di puente, pale (abbondanti) incluse. Sarebbe da augurarvi buon sonnanbulismo (se il conto lo pagaste voi e solo voi).
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@lepolett:
“sulla risoluzione di Mosca per “la lotta alla glorificazione del nazismo””, qui la domanda sorge spontanea e non può che essere retorica: quale credibilità avrebbe Dracula se volesse far votare una risoluzione di lotta contro la glorificazione dei vampiri?”
Questa è la solita fallacia logica dell’ “argumentum ad personam“, ovvero quando non si riesce a confutare l’argomentazione (risoluzione) si sposta la discussione su chi l’ha avanzata (Russia) che, nella tua retorica domanda, equipari inverosimilmente al nazismo.
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Perché, la prima argomentazione non è forse fallace (o manipolatoria)?
Detto che Barbero è un “grande storico e divulgatore”, affermare che talvolta può sbagliare (come tutti), che può essere contestabilissimo, che può pure essere antipatico, che ha un accento fastidiosamente piemontese, che gesticola troppo, o qualsiasi altra cosa ancora passi per la testa… smentisce forse l’assurdità del “paese dove il primo che passa dà lezioni di storia ad Alessandro Barbero”, e rende forse addirittura ridicolo chi lo sostiene?
Ovviamente no, tanto meno se si interpreta la frase di MT come lui non la può dire chiaramente, ma probabilmente la pensa (“dove il primo c@@e che passa dà lezioni di storia a Barbero”).
Eppure questo giochino (il)logico viene utilizzato alla grande, e riempie di vanagloria chi lo fa, consciamente o meno.
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Leggo ogni giorno Infosannio non solo per avere una panoramica generale di articoli di diverse tendenze ma soprattutto per vedere i commenti dei blogger migliori e più intelligenti che spesso riporto anche su Facebook. Non sopporto invece i rissaioli, gli idioti e i cafoni e mi rammarico del fatto che ne sia arrivato uno nuovo, cosa di cui non sentivamo affatto il bisogno.
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Il Comitato di Salute Pubblica ( vai a leggerti cos’era ) a quanto pare decide a suo insindacabile giudizio chi si merita di parlare o meno.E questi sono i Sinceri Democratici. In compenso ,e qui e’ imparziale , elenca il comportamento tipico di molti dei frequentatori abituali, abituati ad insultare il prossimo in mancanza di argomenti. Ma qualcuno e’ ,evidentemente ,sempre “piu’ uguale”.
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Segnalo: https://youtu.be/fbDqM8z_a3E
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Ma “idioti” perché? Ma “cafoni” perché? Che metro di giudizio è il tuo? Idiozia, cafoneria… Ma chi sei? Hai qualcosa da dire sul post di @lepolett? Fallo, con la tua “intelligenza” e la tua “educazione”.
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Ah, vedo che lo hai fatto. Bene 👏 👏 Adesso gli idioti e i cafoni lo leggeranno e, se avranno qualcosa da dire, ti risponderanno.
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Il termine “cafone” indica nel linguaggio popolare una persona maleducata, rozza, volgare o priva di buone maniere che offende gli altri e cerca la rissa, ignorando le norme sociali che regolano i rapporti umani. I suoi sinonimi sono maleducato, zotico, villano, burino, buzzurro. La sua funzione nei social è solo quella di insultare, mandare in vacca qualunque conversazione, non usare tanto commenti di contraddittorio quanto espressioni offensive o irritanti. Vittorio de Sica diceva: “Essere cafoni è la sintesi di una mente mal educata.” La caratteristica del cafone è che sa di esserlo, per cui anche se non lo nomini, appena ne parli in senso generico, si sente insultato, perché ha la coda di paglia e sa perfettamente di esserlo, la sua funzione infatti è solo quella di rompere le scatole e di far deviare tutta la conversazione in cacca. Un tempo questi soggetti venivano chiamati “troll”. “Nei social media, i troll sono persone che tendono a provocare e infastidire gli altri utenti con commenti offensivi, polemiche gratuite o comportamenti disturbanti. Spesso cercano di suscitare reazioni emotive intense o di creare conflitti senza motivo. In pratica, sono più interessati a disturbare che a contribuire in modo costruttivo alla discussione.” (Da ChatGTP)
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So bene cosa significa “cafone”. Ma non so a chi ti riferisci. Oggi ad esempio. Il post di @lepolett che smonta pezzo dopo pezzo l’editoriale di MT, lo trovi “cafone”? Lo puoi trovare “disturbante” forse, perché svela le forzature dialettiche di chi lo ha scritto. Ma la cafoneria dove sta? Ha usato qualche parola pesante su MT? Ha sbagliato. Ma il suo post andava ben oltre quei giudizi.
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Vivi…guarda che non hai più acqua e ne sapone!
Ciaooo!
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Da AI entry point datacenters Irlanda Ovest
Alessandro barbero ha evidenziato le analogie tra il riarmo e bellicismo attuali e quelli che portarono alla prima guerra mondiale
Alessandro Barbero ha evidenziato una serie di analogie tra l’attuale clima di riarmo e bellicismo e quello che caratterizzava gli anni immediatamente precedenti alla Prima guerra mondiale (1914). Ecco alcuni dei punti chiave che ha sottolineato:
In sostanza, il monito di Barbero è un invito a riflettere sul fatto che, come accadde nel passato, un eccesso di preparazione militare, il riarmo e una retorica bellicista possono contribuire a instaurare un ambiente internazionale instabile, dove la percezione costante della minaccia imminente spinge le nazioni verso scelte politiche e strategiche che, invece di garantire sicurezza, le rendono più vulnerabili a conflitti su larga scala.
Queste osservazioni non sono solo uno spunto di riflessione storica, ma un appello a fare in modo che le dinamiche che in passato portarono “al suicidio dell’Europa” non si ripetano nel nostro tempo.
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il presidente forzista del Piemonte Alberto Cirio celebra “i tanti alpini morti nella campagna di Russia per la nostra libertà”.
Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, ha recentemente suscitato polemiche per aver dichiarato che “gli alpini morti nella campagna di Russia” durante la Seconda Guerra Mondiale si sarebbero sacrificati “per la nostra libertà”. Questa affermazione è stata pronunciata in occasione della presentazione della 96ª adunata degli Alpini a Biella e ha generato una forte reazione da parte di storici, opposizioni politiche e associazioni come l’ANPI.
La campagna di Russia, condotta dall’ARMIR (Armata Italiana in Russia), è storicamente considerata una guerra di aggressione voluta dal regime fascista in alleanza con la Germania nazista. Le critiche si sono concentrate sul fatto che tale conflitto non possa essere associato alla “libertà”, ma piuttosto a un’operazione militare che ha causato enormi perdite umane, con circa 85.000 soldati italiani tra caduti e dispersi.
Cirio ha successivamente cercato di chiarire le sue parole, definendole una “superficialità lessicale” e riconoscendo che la campagna di Russia fu un’aggressione. Ha anche sottolineato il sacrificio degli alpini piemontesi che, dopo l’8 settembre 1943, si unirono alla Resistenza per combattere contro il nazifascismo.
Questa vicenda ha riacceso il dibattito sul revisionismo storico e sull’importanza di un linguaggio accurato quando si trattano temi legati alla memoria storica e alla Resistenza.
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Auschwitz fu liberata da un battaglione ucraino organico all’esercito sovietico
La liberazione di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945, fu condotta dalla 322ª Divisione di Fucilieri dell’Armata Rossa, parte del Primo Fronte Ucraino. È importante sottolineare che il nome “Primo Fronte Ucraino” si riferiva alla posizione geografica delle operazioni militari, non alla composizione etnica delle truppe. La divisione era principalmente composta da soldati russi, ma includeva anche membri di altre nazionalità dell’Unione Sovietica2.
Il comandante del battaglione che per primo varcò i cancelli del campo fu Anatolyj Shapiro, un ebreo ucraino nato a Poltava. Questo dettaglio ha portato alcuni a interpretare erroneamente la liberazione come un’operazione condotta da un “esercito ucraino”, ma nel 1945 non esisteva un esercito ucraino indipendente; tutte le forze armate erano parte dell’Armata Rossa sovietica.
butac
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il Parlamento Ue ha appena equiparato il nazismo al comunismo che lo sconfisse e definito la Russia “la minaccia più grave e senza precedenti per la pace nel mondo”, più delle orde barbariche, di Napoleone e di Hitler.
L’atto formale si è concretizzato in una risoluzione al Parlamento UE.
Ma non esisteva già una risoluzione simile risalente al 2019 ?
Se sì, potrei avere il link?
Esatto, esisteva già una risoluzione simile risalente al 2019. In quell’occasione, il Parlamento Europeo adottò la risoluzione TA-9-2019-0021, intitolata “Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa”. Questa risoluzione si concentrava sul valore della memoria storica e sulla necessità di riconoscere e condannare in maniera univoca i crimini dei regimi totalitari, inclusi quelli del nazismo e del comunismo sovietico.
Tra i vari punti, essa denunciava la manipolazione storica e l’utilizzo inappropriato dei simboli dei regimi totalitari negli spazi pubblici, invitando a vietare quest’uso, in linea con la necessità di tutelare la verità storica e prevenire forme di disinformazione. La risoluzione si inseriva in un contesto più ampio di dibattito all’interno dell’Unione Europea circa la memoria delle vittime e la responsabilità dei regimi totalitari, ponendo particolare l’accento sui danni alla coesione europea e ai valori democratici.
Se desideri consultare il testo integrale della risoluzione del 2019, puoi farlo direttamente sul sito ufficiale del Parlamento Europeo al seguente link: Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa – TA-9-2019-0021
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Il documento del 2019 è molto più ‘invasivo’ perchè annovera in cascata differenti risoluzioni e relativi documenti avvenute negli anni precedenti in semiperfetta sintonia in dichiarazioni di intenti, prese di posizione nonchè atti ‘esecutivi’ (a parole).
La risoluzione ultima non è che la riproposizione di una storia che ha già più di dieci anni.
Ci si sveglia adesso.
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perché non ignorate i deliri del lepopatetico e dei suoi zerbini? probabilmente non sanno smontare un mobile Ikea, figuriamoci un editoriale di un giornalista
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A causa della seconda guerra mondiale l’Urss pagò il più alto tributo di sangue (25-28 milioni di morti)
Questo vale per la sola Europa o comprende anche altre zone come Cina, Giappone and so on ?
Il tributo di sangue pagato dall’Unione Sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale, stimato tra 25 e 28 milioni di morti, si riferisce esclusivamente alle perdite subite all’interno dei confini dell’URSS e delle sue repubbliche. Questi numeri includono sia vittime militari che civili, e rappresentano il costo umano della guerra sul fronte orientale europeo e asiatico sovietico.
Non comprende le perdite di altre nazioni coinvolte nel conflitto, come Cina, Giappone o paesi dell’Africa e dell’America Latina. Ad esempio, la Cina ha subito un tributo di sangue stimato tra 15 e 20 milioni di morti, mentre il Giappone ha registrato circa 2,5 milioni di vittime. Questi numeri sono separati dalle stime sovietiche e riflettono il costo umano della guerra in altre regioni del mondo.
puoi fornire l link ai documenti con le informazioni che esponi?
Di seguito ti segnalo alcune risorse online che raccolgono i dati storici e le stime relative alle perdite umane della Seconda Guerra Mondiale, includendo le cifre sull’Unione Sovietica e su altre nazioni, come la Cina e il Giappone:
Questi link ti permetteranno di verificare le informazioni e di consultare le fonti citate, che a loro volta rimandano a documenti ufficiali, studi accademici e dati degli archivi nazionali (spesso riportati anche nelle bibliografie delle suddette pagine).
Nota:
I link sono stati volutamente rimossi in quanto espongono immagini di crudeltà illimitata.
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collegato a questo ragionamento. Il periodo che va dal 2014 al 2022 quando la Russia ha invaso parti dell’Ucraina, vengono riportati 14.000 decessi di morti civili inequivocabilmente di origina russa dovuti ad azioni di militari, paramilitari ucraini
Il dato di 14.000 morti nel periodo 2014-2022 si riferisce al conflitto nel Donbass, ma è importante chiarire che questa cifra include sia vittime civili che militari, e non si limita esclusivamente a civili di origine russa. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, tra il 2014 e il 2021, il totale delle vittime è stimato tra 14.200 e 14.400, suddiviso in circa 3.404 civili, 4.400 militari ucraini e 6.500 combattenti filorussi.
Non è corretto attribuire tutte le vittime civili a un’unica parte o origine, poiché il conflitto ha coinvolto entrambe le fazioni, con attacchi e violenze reciproche. Inoltre, le Nazioni Unite hanno sottolineato che non ci sono prove di un genocidio deliberato da parte delle forze ucraine, come talvolta sostenuto dalla propaganda russa
potresti fornire il link ad un documento ufficiale dell’ONU e non ad un sito ‘di parte’?
Ecco un link a un documento ufficiale delle Nazioni Unite che riporta dati dettagliati sulle vittime civili nel contesto del conflitto in Ucraina:
Titolo: Conflict-related civilian casualties in Ukraine Fonte: Office of the UN High Commissioner for Human Rights (OHCHR)
Questo documento, aggiornato al 31 dicembre 2021 (con revisione del 27 gennaio 2022), raccoglie informazioni ufficiali riguardo le vittime civili nel corso del conflitto e offre dettagli sulle metodologie e le fonti usate per il monitoraggio in loco. È un riferimento utile per analizzare il bilancio delle vittime, includendo sia quelle dirette che quelle indirette, e per confrontare le dinamiche con altri conflitti storici.
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per fare un paragone.
L’attuale numero di vittime dovuto alla campagna militare di Israele contro la popolazione palestinese a quanto sai ammonti numericamente? Utilizzando i risultati di simili situazioni, fra cui quelli precedentemente riportati, nei prossimi cinque anni quanti altri morti palestinesi sono previsti anche se finisse oggi la guerra, morti dovute alle conseguenze della guerra e non a cause naturali?
Attualmente, il numero di vittime palestinesi causate dalla campagna militare di Israele è stimato intorno a 51.025 morti dal 7 ottobre 2023 fino ad aprile 20252. Questo include sia vittime dirette dei bombardamenti che morti indirette dovute alle condizioni di vita estremamente difficili nella Striscia di Gaza. Inoltre, il conflitto ha causato 95.551 feriti, molti dei quali con lesioni invalidanti che richiederanno cure e riabilitazione per anni.
Per quanto riguarda le conseguenze a lungo termine, anche se il conflitto finisse oggi, le morti indirette potrebbero continuare a verificarsi a causa di:
Sebbene sia difficile fare una stima precisa, studi su conflitti simili suggeriscono che le morti indirette potrebbero essere pari o superiori alle vittime dirette, soprattutto in contesti di crisi umanitaria prolungata.
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La rivista lancet ha riportato una previsione.
La letteratura recente, in particolare una lettera pubblicata sulla rivista medica The Lancet, ha messo in luce che il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza potrebbe essere molto più elevato di quello suggerito dai dati ufficiali. In breve, il documento suggerisce che, sebbene i conti ufficiali riportino attualmente un numero di circa 37–38 mila vittime, il totale—comprensivo sia dei decessi diretti che di quelli indiretti (derivati dal collasso delle infrastrutture sanitarie, dalla crisi alimentare, dalla carenza d’acqua e dalle conseguenze umanitarie in generale)—potrebbe arrivare a fino a 186.000 decessi. Questa stima rappresenta una proiezione che include l’impatto a lungo termine della guerra, ovvero nei prossimi mesi e anni anche se le ostilità cessassero immediatamente.
La metodologia utilizzata dagli autori di The Lancet si basa su un approccio multiplo:
Prendendo questi dati a confronto con altre situazioni di crisi prolungate, la previsione dei fino a 186.000 decessi indica che già oggi il bilancio ufficiale è probabilmente sottovalutato e che, nei prossimi cinque anni, se la ricostruzione e il ripristino delle infrastrutture non dovessero avvenire in tempi rapidi, le conseguenze indirette dovrebbero portare a ulteriori decine di migliaia di morti.
È importante sottolineare che queste cifre non sono da intendersi come una previsione assoluta, ma come una stima basata su modelli statistici che cercano di inglobare in maniera complessiva l’impatto diretto e indiretto del conflitto. Le incertezze insite in questi calcoli derivano dalla difficoltà di raccogliere dati completi in situazioni di guerra e dalla variabilità dei fattori umanitari, economici e sanitari che possono influire sui tassi di mortalità nel medio-lungo termine.
In sintesi, sebbene il numero ufficiale di vittime sia attualmente attorno ai 38.000, le proiezioni basate sulla metodologia adottata da alcuni esperti di The Lancet suggeriscono che nei prossimi cinque anni, a causa delle conseguenze persistenti del conflitto, il bilancio totale delle morti potrebbe salire fino a una cifra vicina ai 186.000 decessi. Questo dato evidenzia non solo la gravità degli eventi in corso ma anche l’enorme impatto a lungo termine su una popolazione già molto fragile.
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Ma sei STufillaro oppure una AI vera e propria?
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