Non è la Consulta invadente. È la politica a essere invasa da un narcisismo refrattario ai limiti. Ma la Costituzione non si piega.

(di Giulio Cavalli – lanotiziagiornale.it) – Ogni volta che un politico accusa un giudice di “ostacolare la volontà popolare”, la Costituzione perde un pezzo. Lo ha ricordato il presidente della Consulta Giovanni Amoroso, riportando ordine dove la politica preferisce il caos: il limite del terzo mandato non è un dispetto a Vincenzo De Luca o a Massimiliano Fedriga, ma un principio generale. Vale per tutti. Fine. Ma la chiarezza oggi non basta. Perché serve coraggio per difendere le regole proprio quando diventano scomode a chi ha potere. Amoroso ha parlato di “attacchi inaccettabili” alla magistratura. Li chiama per nome: delegittimazione, personalizzazione, avvelenamento del dibattito pubblico.
La Corte costituzionale non chiede applausi, ma rispetto. È “l’ultima frontiera” tra il diritto e l’arbitrio. E quando un governo o un presidente di Regione provano a superarla, si rompe qualcosa. Non solo nei rapporti istituzionali, ma nella coscienza democratica del Paese. In tempi di revisionismi continui, ricordare che i giudici non sono eletti ma legittimati dalla legge, che il controllo di costituzionalità è un cardine delle democrazie mature, che la pena ha una funzione rieducativa e non vendicativa, non è un vezzo. È una necessità.
Non è la Consulta a essere invadente. È la politica a essere invasa da un narcisismo refrattario ai limiti. Ma la Costituzione non si piega per accontentare la vanità di un governatore.
se anche il garante della stessa la stravolge, dobbiamo fare la rivoluzione!!!!
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Se uno riflette sull’operato POLITICO di alcuni personaggi che hanno avuto spazio nell’altissima Corte, potrebbe sorgere , forse, qualche dubbio sull’ “alterità”.
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Scusa, a cosa e a chi ti riferisci?
Potresti spiegarti meglio?
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Basta sbirciare la lista dei recenti presidenti.
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Ah giá, basta sbirciare la lista.
Vabbé, come non detto.
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Allora: c’era una volta un conto corrente bancario che dormiva tranquillo in una notte di luglio. Arriva un certo tipo e gli fa subire un prelievo forzoso retroattivo del 6 per mille. C’era, inoltre, qualche tempo dopo, la procedibilità d’ufficio verso alcuni reati particolarmente odiosi perché riguardano la microcriminalità che colpisce tutti, giovani e vecchi; gagliardi e deboli. Arriva una certa persona e cambia tutto: solo l’anziana signora borseggiata in Metro può fermare il manolesta in attesa delle Forze dell’ordine. Un vigoroso testimone del reato NO. Il Procuratore Gratteri è stato brillante nell’evidenziare tali incongruenze. Mi permetto di suggerirti di seguirlo su YT. Ciao ! p.s. adesso ti invito a riguardarti la lista.
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Ho chiesto “potresti spiegarti meglio”, non “ce la fai una bella sbroccata”? P.s. vattela a riguardare tu la lista, dovunque essa sia.
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La tua replica è gratuita: non sono stato scortese e non ho offeso.
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Altrove hai appena insinuato senza alcun fondamento che io de facto mento su dettagli personali in quel che scrivo, e ancora cianci? Per manipolare la moderazione, poi, che non è manipolabile nè da me né da te? Figliolo… hai una bella faccia tosta.
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