
(di Massimo Gramellini – corriere.it) – So bene che, per la logica binaria imperante («O sempre di qua o sempre di là»), chiunque contesti gli impulsi reazionari di Elon Musk dovrebbe condannarne in blocco ogni altro aspetto. Invece lasciatemi dire che, mentre sui nazisti dell’Illinois la pensiamo agli antipodi, sul metalupo Elon e io andiamo d’amore e d’accordo. Il metalupo è un animale preistorico presente nella serie Il trono di Spade e appena ricreato (qualunque cosa significhi «ricreato») in laboratorio. Non da un’azienda che fa capo a Musk — lo preciso prima che qualcuno cominci a boicottarla — ma suscitando il suo infantile entusiasmo, al punto che l’ormai ex consigliere di Trump (ieri ha dato meritatamente del cretino a un collaboratore del presidente che esaltava i dazi) ha rilanciato: «E ora un cucciolo lanoso di mammut!».
Jurassic Park è lì a ricordarci che il desiderio umano di piegare le leggi del creato, ricreando il passato o precorrendo il futuro, può produrre guasti inenarrabili. Ma in un mondo pieno di gabbie mentali, prima ancora che economiche e sociali, dove ogni volta che qualcuno ha un pensiero originale si sente immediatamente rispondere «non si può fare» oppure (ed è la stessa cosa) «lo abbiamo sempre fatto», questo Musk a metà tra l’Ulisse di Dante e il Superuomo di Nietzsche è una presenza destabilizzante ma necessaria, proprio perché imprevedibile.
L’esatto opposto dei suoi amati algoritmi, dato che nessun algoritmo di buonsenso potrà mai desiderare un cucciolo lanoso di mammut.
Sono adorabili💓💓💓
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Questa è una notizia sconcertante per me, un contropiede.
Ci sarebbe molto di cui parlare dei Canis Dirus, che di recente, in un ennesimo salto carpiato dato da qualche studio scientifico si è preteso di mettere in un genere proprio: aenocyon.
Non entro nel merito ma di sconvolgimenti del genere accettati senza battere ciglio e ignorando anche molti che non la pensano allo stesso modo nell’ambito scientifico ne ho visti un pò troppi ultimamente. Anche la degradazione a planetoide di Plutone, presa ‘a maggioranza’ invece che con studi scientifici appositi. Fu per me e tanti altri, uno spettacolo penoso su come alle volte la scienza corre troppo veloce verso conclusioni nient’affatto ovvie.
Pensa che di recente hanno proposto di ridurre le sottospecie di leone africano da 7 a 2 o 3, e prontamente Wikipedia ha fatto sparire le voci delle relative sottospecie. Ma chi gli dà queste dritte?
Forse gli stessi che riscrivono la storia passando da ‘strage della casa dei sindacati’ a ‘incendio della casa dei sindacati’?
Assurdo proprio.
Ancora 2 anni fa c’erano scienziati che continuavano con la definizione di Canis e non Aenocyon nei loro studi scientifici.
Adesso invece tutti pazzi, a cominciare da wikipedia.
Eppure i fossili più antichi sono di non più di 125.000 anni fa, un pò poco per dire da quanto tempo si è separato dal filone dei lupi che si vorrebbe circa 5 mln di anni addietro.
Ad ogni modo, per molti scienziati questa ricostruzione è una farsa e non può che essere così, perché editare 20 geni appena per saltare da lupo a lupo terribile è un pò una presa in giro in effetti.
Dovrebbero sforzarsi un pò di più quando fanno queste modifiche, così sono buono anche io.
Adesso un documentario sul Lupo Terribile.
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Gramellini l’ inutile idiota .
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