(Stefano Rossi) – Quando Michele Serra organizzò la manifestazione a Roma, con la furtiva partecipazione del comune di Roma, che ha pagato tutto quanto si poteva pagare, e per questo stanno indagando, molti tg, per giorni, aprivano con questa prima notizia. Poi, le trasmissioni di GramelliniFormigli e Diego Bianchi, hanno dato un grande risalto a quell’evento.

Oggi, il Prof. Giuseppe Conte organizza una contromanifestazione contro la folle pretesa della UE di armarsi e creare un esercito unito, senza uno straccio di organizzazione, studio, proposta seria che possano realizzare quanto previsto da ReArm Europe.

Sono tanti quelli che parteciperanno.

Tre capigruppo M5s di Senato, Camera e Parlamento Europeo; i vicepresidenti del partito. Sul palco anche l’ex presidente della Camera Roberto Fico e la governatrice della Sardegna, Alessandra Todde. Previsti anche gli interventi di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni e Maurizio Acerbo e dell’eurodeputato belga, del Partito del Lavoro, Marc Botenga. Oltre ai politici si alterneranno sul palco anche esponenti di altri mondi, ci sarà l’economista statunitense Jeffrey Sachs ma anche Marco Travaglio, il Prof. Alessandro Barbero, il Prof.  Tomaso MontanariMario TozziSaskia Terzani, figlia di Tiziano Terzani, Massimo Wertmüller e Barbara Spinelli.

Apprendiamo, all’ultimo momento, che la Schlein ha detto che ci sarà una delegazione del PD, visto che il partito è profondamente diviso tra chi vuole armarsi e chi è contro questa follia.

È giusto cominciare a pensare di difendersi ma non sulla scia emotiva di chi ha interessi economici a vendere armi. Difatti, su “la Repubblica” già si leggono finti articoli con i quali si scrive “corsa all’acquisto di bunker atomici”. Così, tanto per diffondere panico per i più deboli. E il proprietario di quel giornale, guarda caso, è proprietario di società che vendono armi.

Bisognerà armarsi, certo, ma dopo un programma, una politica dei singoli membri e una rifondazione della politica di difesa europea. Non si può decidere di fare debiti o tagliare fondi per il sociale quando ancora non sappiamo nemmeno come dovrà essere questa armata Brancaleone.

Concludo pensando ai tanti, come Massimo Giannini, che si lamentano che non c’è più un fact checking sui social, ricordando che gente come Gramellini e Formigli non hanno mai parlato a dovere della manifestazione di oggi e che, da Gramellini, si è dato risalto più alla partecipazione di una tiktoker napoletana che alle autorità e personaggi della cultura che vi parteciperanno.

Il premio di disinformazione, però, va a “il Riformista”, che titola: “Rita De Crescenzo, la tiktoker sgrammaticata che capisce l’algoritmo e ha svuotato la leadership di Conte”.

Di vuoto c’è solo questo giornalismo che non lo legge nessuno e vive solo di sussidi pubblici alle spalle degli italiani.