(Tommaso Merlo) – Trump è peggio del Covid, ha tramortito gli Stati Uniti in tempi record. Con Biden il mercato americano veleggiava libero anche perché il capitano era più di là che di qua. Con l’ego tossico di Trump al timone, il mondo intero è finito in una tempesta senza precedenti. Siamo all’apoteosi del fanatismo capitalista, un riccone rincoglionito dal suo stesso narcisismo che trascina il mondo nel caos senza neanche un perché se non un mix tra infantile egocentrismo e nazionalismo dal puzzo neofascista. L’economia mondiale si è sempre più integrata e questo per il semplice fatto che conviene a tutti e genera sviluppo, arriva Trump e di botto si torna al protezionismo del 1930. Da ricovero. Oggi più che mai chi si isola paga un prezzo salatissimo, lo insegnano quegli arroganti degli inglesi che sono ancora lì a leccarsi le ferite. Il demenziale protezionismo di Trump, potrebbe rappresentare un colpo letale per il già malconcio impero americano. L’economia era l’unica cosa che funzionava da quelle parti almeno a livello di grafici e Wall Street, ma all’ego tossico di Trump non basta. Vuole egemonia, vuole essere al centro del mondo, vuole controllo, vuole divisione e scontro. Narcisismo ed egoismo personale che si fanno politica che si fanno sistema. La mamma non gli ha voluto abbastanza bene, il papà era un tipaccio e se l’ego non lo curi prima o poi trascina all’inferno te e chi hai attorno. E se sei presidente americano, son cazzi amari per tutti. Ed eccoci qui, col mondo intero in balia di un pregiudicato, erotomane in pensione e bancarottiere recidivo che si appresta a mandare sul lastrico anche il suo amato paese e pure in pompa magna. Prima ha annunciato al mondo il Recession Day, poi lo ha celebrato in giardino con tanto di banda e coccarde. Lo ha fatto in costume di scena, a reti unificate e blaterando le solite panzane vittimistiche ai quattro venti. Poi si è seduto come uno scolaretto delle elementari sul proprio banchetto ed ha firmato dazi a raffica e soprattutto a vanvera. Anche le maestre lo disprezzavano. Ed eccoci qui. Si crede Dio ma è solo un misero ego ferito finito sul tetto del mondo. Un bordello che da dentro si proietta fuori. Caos, tensione, realtà parallele. Cazzi amari soprattutto per i suoi cittadini. Trump non riesce a capirlo, ma i dazi sono tasse e non progressive e che quindi colpiscono soprattutto i poveri cristi. Se la spesa costerà di più, il ricco non se ne accorge neanche mentre il povero cristo ne soffre di brutto. Di questo passo in America i poveri cristi mangeranno uova solo a natale e torneranno a pedalare tra i tornadi. Tutto per colpa dei ricchi che si sono comprati tutto, perfino il potere politico. Nel rispetto dell’articolo 1 della costituzione capitalista: la repubblica è fondata sulle borse e la sovranità appartiene ai ricchi. Dalla repubblica al lobbismo all’oligarchia finanziaria. Musk ha affermato che l’Occidente andrebbe salvato dall’empatia. Dalle parole ai fatti. Da ricovero. Non hanno tolto un dollaro alle armi e nemmeno a se stessi, ma in compenso hanno azzerato la cooperazione internazionale e stanno smantellando lo stato sociale. Proprio nessuna empatia ma giungla di interessi in cui comandano i più forti che sono i più ricchi. Non società ma mercato, non cittadini ma risorse umane, non nazioni ma aziende, non economia ma finanza, non presidenti ma affaristi, non altri paesi ma concorrenti e clienti. Trump ed i suoi leccapiedi dicono che si aspettavano delle turbolenze ma che li attende una nuova età dell’oro. Wishful thinking. Potremmo essere in realtà difronte ad un colpo tale da accelerare drammaticamente il tramonto dell’impero a stelle e strisce. Lo dicono i numeri ma anche le crescenti tensioni sociali. Si profila un’età del piombo per gli Stati Uniti anche perchè l’ego tossico non ascolta e non fa nessun passo indietro. Ma per noi vassalli potrebbe rivelarsi un bordello assai salutare. Abbiamo l’opportunità di liberarci dal giogo americano ed aprirci a nuove prospettive. La Cina sta completando il sorpasso e il mondo sorto sulle ceneri della seconda guerra mondiale non ha più nessun senso da mo’. Nuovi equilibri che portano nuove opportunità and see you later. Nulla succede per caso e Trump non fa eccezione. Siamo difronte ad un’occasione storica per reagire alla pandemia egoistica che ha generato il fanatismo capitalista che è sfociato nella delirante oligarchia finanziaria statunitense. Un male che parte da dentro di noi e si è concretizzato fuori. Dal nostro tinello fino alla Casa Bianca. Dobbiamo curare le nostre ferite interiori ed evolvere oltre il nostro misero ego. Dobbiamo reagire al demenziale protezionismo di Trump, sopravvivere al tramonto dell’impero americano ed impegnarci a costruire un mondo sempre più democratico, sensibile e intelligente.