Il Parlamento europeo ha votato un documento che definire folle è poco. Si intitola “Politica di sicurezza e di difesa comune dell’UE”

(Alessandro Di Battista) – Ieri il Parlamento europeo ha votato un documento che definire folle è poco. Si intitola “Politica di sicurezza e di difesa comune dell’UE”, ma somiglia molto di più a una dichiarazione di guerra in carta intestata. A votarlo con entusiasmo: otto parlamentari di Forza Italia e ben 17 del Partito Democratico. Fratelli d’Italia? Si è astenuto.

Vediamolo, questo documento. Leggetelo bene. E giudicate voi stessi.

“Considerando la scelta del regime russo di minare l’ordine internazionale basato su regole e l’architettura di sicurezza dell’Europa e di dichiarare guerra ai paesi europei o di cercare di destabilizzarli al fine di realizzare la sua visione imperialista del mondo, rappresentano la minaccia più grave e senza precedenti per la pace nel mondo, nonché per la sicurezza e il territorio dell’UE e dei suoi Stati membri”.

“Considerando che la Russia produce attualmente tre milioni di granate di artiglieria all’anno, mentre l’ambizione dichiarata dall’UE nell’ambito della sua prima strategia per l’industria europea della difesa (EDIS) mira a una capacità di produzione di due milioni di granate all’anno entro la fine del 2025”.

Il “regime russo” è diventato il nuovo nemico universale, il male assoluto da abbattere a ogni costo. E ora scopriamo, nero su bianco, che secondo il Parlamento europeo la Russia avrebbe addirittura dichiarato guerra ai Paesi europei.

Sì, avete capito bene: siamo in guerra, ce lo dicono loro. E allora mi domando: con che faccia chiedono di partecipare al tavolo della pace, dopo aver votato un documento in cui sostanzialmente la Russia viene descritta come un nemico da abbattere? Per quale motivo Mosca dovrebbe negoziare con l’Europa considerando tali presupposti? Come pensano di sedersi a un tavolo di pace, se nel frattempo preparano il campo di battaglia?

“Invita l’Ue e i suoi Stati membri a sostenere l’Ucraina nell’ampliamento della coalizione internazionale a sostegno del piano per la vittoria della formula di pace presentato dal presidente ucraino Zelensky quale unica via percorribile”.

Capito? Il capo diplomatico dell’UE è Zelensky. E il suo piano (quale?) è l’unica via percorribile.

“Considerando che le recenti dichiarazioni di membri dell’amministrazione statunitense, a cui si uniscono le forti pressioni esercitate sull’Ucraina dalla leadership statunitense, riflettono un cambiamento nella politica estera degli Stati Uniti, come dimostrato dalla proposta dell’amministrazione Trump di normalizzare i legami con la Russia, e che appare sempre più chiaro che l’Europa ha bisogno di rafforzare la propria sicurezza e la propria difesa per poter aiutare l’Ucraina e per difendersi”.

Se Trump appoggia Israele mentre massacra civili a Gaza, silenzio totale. Tutti zitti. Nessuno che si indigni, anzi – come leggerete tra poco – continuano a parlare del diritto alla difesa di Israele. Ma attenzione: se lo stesso Trump osa dire che vuole parlare con Putin, che vuole “normalizzare” i rapporti – come si fa in ogni negoziato, parlando con la controparte – allora protestano. Questa è l’UE della guerra. Ma il bello – o meglio, il tragico – deve ancora arrivare.

“Considerando che la Russia ha invaso e annesso illegalmente la Crimea e le regioni ucraine di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia; che l’Ucraina deve essere dotata delle capacità militari necessarie per tutto il tempo che le servirà per riportare una vittoria militare decisiva

Qui non c’è nemmeno più spazio per l’ipocrisia. Lo dicono chiaro e tondo, senza vergogna: “vittoria militare decisiva”.

Altro che diplomazia, altro che pace. Questi vogliono la guerra fino alla sconfitta militare della Russia. Qualcuno dovrebbe incalzare la segretaria del PD e suoi suoi dirigenti e chiedere: “ma cosa intendete per vittoria militare?” Perché a noi, comuni cittadini, a noi che non vendiamo armi né ci sediamo nei consigli d’amministrazione delle industrie belliche, quella “vittoria militare” suona in un solo modo: altre bombe, altri cadaveri, altra guerra e anche, potenzialmente, la terza guerra mondiale con il paese che vanta l’arsenale nucleare più grande al mondo.

Nella relazione poi arrivano, puntuali come un orologio svizzero, gli attacchi alla Cina. Sembra quasi un gesto di cortesia verso Donald Trump, per non farlo arrabbiare troppo. Ecco cosa hanno votato, nero su bianco:

“Considerando che, spinta dall’ambizione di diventare una superpotenza globale, la Cina sta erodendo l’ordine internazionale basato su regole, perseguendo politiche estere sempre più assertive e ostili in ambito economico e competitivo ed esportando beni a duplice uso utilizzati dalla Russia sul campo di battaglia contro l’Ucraina, minacciando in tal modo gli interessi europei”.

Tradotto: la Cina è colpevole perché non si inginocchia davanti all’Occidente e fa affari con la Russia. E per questo diventa un pericolo globale.

E tutto questo è stato votato poche ore prima dei nuovi dazi americani contro Pechino e UE. Quando un’Europa con un minimo di dignità dovrebbe alzare la testa, guardare ai BRICS, aprirsi a nuovi mercati, rompere la gabbia dell’atlantismo cieco loro cosa fanno? Identificano Russia e Cina come i mali del mondo, i nemici da combattere. E mentre accusano la Cina di “minacciare Taiwan”… beh, andate a vedere cosa dicono su Israele.

“Condanna nuovamente, con la massima fermezza, gli spregevoli attacchi terroristici perpetrati dall’organizzazione terroristica Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, che hanno contribuito a destabilizzare ancor di più il Medio Oriente e sono stati amplificati dalle aggressioni mosse contro Israele da mandatari iraniani”.

“Ribadisce il diritto di Israele all’autodifesa, quale sancito e limitato dal diritto internazionale; chiede il rilascio immediato e incondizionato di tutte le persone ancora ostaggio di Hamas”.

“Esprime forte preoccupazione quanto alla recente rottura del cessate il fuoco a Gaza e chiede un immediato ritorno ad esso; sottolinea che ciò rappresenterebbe un passo importante per alleviare l’enorme sofferenza inferta ai civili di entrambe le parti negli ultimi mesi”.

Capite la propaganda? Avete letto le parole che usano contro Russia e Cina? Parlano di diritto e di ordine internazionale. Su quello ci sono minacce, accuse, linguaggio da guerra totale. E poi guardate come si comportano con Israele mentre compie un genocidio sotto gli occhi di tutti e sta cercando in ogni modo (cosa che Teheran non vuole affatto) una guerra diretta con l’Iran. Continuano a parlare di “diritto di Israele all’autodifesa”. Il tutto mentre lo Stato terrorista di Israele uccide bambini, donne, civili. Mentre i terroristi sionisti bombardano ospedali e ambulanze. Che vergogna.

E poi arriva anche la lezione all’Ungheria:

“Non condivide la politica del governo ungherese nei confronti della Russia, il suo uso di veti contro le sanzioni dell’UE e il blocco degli aiuti finanziari e di difesa dell’UE all’Ucraina; ritiene che le azioni del governo ungherese compromettano l’unità e la solidarietà in Europa”

In pratica stanno dicendo: o vi allineate al pensiero unico o siete un problema per l’Unione Europea. Non puoi avere dubbi sulle sanzioni, non puoi proporre alternative, non puoi usare il tuo diritto di veto. Il comportamento dell’Ue con Orbàn è l’emblema dell’ipocrisia europea. Gli stessi che si indignano se l’Ungheria vota contro il piano di riarmo o critica l’atteggiamento dell’UE sulla guerra in Ucraina, restano zitti se Orbàn riceve Netanyahu con tutti gli onori senza arrestarlo nonostante Budapest riconosca la Corte Penale Internazionale, ovvero la Corte che ha spiccato un arresto per Netanyahu per crimini contro l’umanità.

Netanyahu è in Ungheria, libero e tranquillo e dichiara così: “È importante opporsi a questa organizzazione corrotta”. E Orbàn ha dichiarato che l’Ungheria intende ritirarsi dalla Corte Penale Internazionale perché ritiene che negli ultimi anni tale organizzazione non sia più indipendente. Su tutto questo silenzio è calato il silenzio dell’Ue. Bocche cucite. Come sempre. Ipocriti fino al midollo. Perché su questo l’UE non condanna? Perché l’UE su questo non si indigna? È semplice: usano il diritto internazionale in base ai propri interessi. Il diritto internazionale vale in Ucraina (sempre come dicono loro). Ma non conta nulla a Gaza.

Sulla base di tutte queste considerazioni il Parlamento Europeo:

  • accoglie con grande favore il Libro bianco congiunto sulla prontezza europea alla difesa per il 2030, che propone una tabella di marcia solida e ambiziosa per rafforzare la sicurezza dell’Europa;
  • accoglie con favore il piano “ReArm Europe” in cinque punti proposto il 4 marzo 2025 dalla presidente della Commissione;
  • ribadisce che l’UE deve assumere impegni in materia di sicurezza nei confronti dell’Ucraina, come raccomandato dal patto di sicurezza di Kiev, al fine di scoraggiare ulteriori aggressioni russe;

Provo adesso a sintetizzare i vari punti:

  • l’UE deve continuare la guerra contro la Russia e puntare ad una vittoria militare
  • l’Iran è una minaccia globale e in fondo è colpa degli iraniani se Israele sta compiendo un genocidio
  • la Cina non è un attore internazionale con cui discutere, ma un’altra minaccia globale.
  • Dobbiamo armarci e gettare denaro pubblico nelle fabbriche delle armi (regalando soldi ad americani e francesi).

È questa la strada per la pace? È questo il sogno europeo di cui parlava Benigni? E soprattutto: è questa l’Europa che che vuole il PD? Il PD è il partito più ipocrita che c’è in Italia e vista la pericolosità dell’ipocrisia, il PD è il partito più pericoloso che c’è in Italia.