
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Ieri il presidente Mattarella, sempre così allergico alla “guerra ibrida” e alle interferenze straniere in Italia, sarà sobbalzato sulla poltrona. In stereo, su Corriere e Stampa, due europapaveri – la presidente della Commissione Von der Leyen e il leader del Ppe Manfred Weber – hanno impartito ordini perentori di riarmo al governo e alla maggioranza. Due mega-pizzini con lusinghe alle nostre industrie militari e velate minacce ai dissenzienti: non è vero che il piano Ursula favorisca […]
Piazzisti&pizzini
Ieri il presidente Mattarella, sempre così allergico alla “guerra ibrida” e alle interferenze straniere in Italia, sarà sobbalzato sulla poltrona. In stereo, su Corriere e Stampa, due europapaveri – la presidente della Commissione Von der Leyen e il leader del Ppe Manfred Weber – hanno impartito ordini perentori di riarmo al governo e alla maggioranza. Due mega-pizzini con lusinghe alle nostre industrie militari e velate minacce ai dissenzienti: non è vero che il piano Ursula favorisca l’unico Paese che può permettersi di indebitarsi, cioè la Germania da cui casualmente provengono entrambi. Anzi: è tutta manna per l’Italia, che ha il record europeo di poveri assoluti e giovani senza lavoro né studio, il tasso di occupazione, i salari e il potere d’acquisto più bassi, il costo dell’energia più alto, la produzione in rosso da 23 mesi, dunque deve affrettarsi a fabbricare più armi per per spararsi nelle palle, che è il vero sport nazionale. Tra una balla e l’altra sulla “Europa progetto di pace”, il “kit di resilienza” magistralmente illustrato dalla commissaria Lahbib, l’Ucraina “porcospino d’acciaio completamente indigesto per qualsiasi invasore” (testuale), Putin che “ha fallito” perché ne ha occupato appena un quinto, l’Ue adorata dal 74% degli europei, la von der Leyen fa la piazzista di imprese&affari: “L’Italia trarrà grandi benefici… Avete giganti dell’aerospazio come Leonardo, imprese navali innovative come Fincantieri. Si tratta di investire in queste industrie, che creeranno buoni posti di lavoro… Leonardo ha annunciato una joint venture con Rheinmetall e beneficerà degli investimenti tedeschi”.
Rheinmetall è il colosso privato, casualmente tedesco, famoso per aver fornito cannoni e carrarmati all’Impero germanico nella Prima guerra mondiale e poi al Terzo Reich hitleriano nella Seconda grazie ai lavoratori forzati in prestito dai lager, poi purtroppo costretto a “diversificare” per il disarmo imposto alla Germania dai vincitori. Ma ora è tornato a produrre armi da fuoco, missili, tank, F-35 e altre delizie e vola in Borsa grazie al riarmo cosiddetto “europeo” lanciato dalla connazionale Ursula. Anche il tedesco Weber nega che il piano Ursula favorisca l’industria tedesca: “È un falso argomento” (infatti piace solo ai tedeschi). Segue pizzino a Salvini e Giorgetti che, non essendo tedeschi, osano dubitare: “Sono lieto che il mio amico Tajani segua l’eredità di De Gasperi” (sono due gocce d’acqua) e, “se i leghisti non capiscono che queste divisioni non fanno che danneggiarci (in quanto tedeschi, ndr), non hanno capito la portata storica di questa missione”. Nel timore che gli siano sfuggite, segnaliamo le due interviste al capo dello Stato perché metta a posto i due crucchi impiccioni come solo lui sa fare.
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https://youtu.be/FJ3N_2r6R-o
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Prove inequivocabili di prossima dittatura. Ora si va avanti con le blandizie, ma basta un attimo che si passarà alle minacce; non adeguarsi significherà povertà e distruzione sociale. Questo è la strega tedesca insieme alle pletora di commissari/ie, degni del miglior scaramacai.
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non conterebbe una fava se smettessero di darle credito, anche solo un’Italia in crisi se uscisse dall’ Europa decreterebbe la parola fine sul progetto UE attuale, quindi che tirino fuori i cog…I I nostri politici e la smettano di vederci a pirla americani o del nord Europa. È fondamentale creare alleanze ma con gente mente scollegata dalla realtà e direi che lo zainetto per sopravvivere 72 h decreti bene quanto ormai le sinapsi in certi ambienti siano totalmente bruciate e come nella vita di tutti i giorni non mi farei guidare da un tossicodipendente cronico lo stesso non andrebbe fatto in politica.
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Se gli Europei parlamentari, in coro,/
d’Italia, Svezia, Romania, Valacchia…/
facesser, mentre parlano, a costoro,/
una sonora e intrepida pernacchia,/
si scioglierebbe, tanta sicumera,/
più presto che in agosto al sol la cera./
https://www.wattpad.com/1169683694-ci%C3%B2-che-la-luce-nasconde-prima-parte-_-1-come-si
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…..
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manca solo che dica che dei pezzi di m3rda deutsch ci prendono per il qulo, e l’altro pezzo di m3rda prima muto poi ciarliero, ora è tornato muto.
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“se i leghisti non capiscono che queste divisioni non fanno che danneggiarci (in quanto tedeschi, ndr), non hanno capito la portata storica di questa missione”.
I leghisti abbaiano ma non mordono. E sarà così anche quando si dovrà votare la mozione del M5S contro il riarmo. 🤔
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E sì, il nostro Sergio dovrebbe essere il primo a fare le valigie. Di solito quando finisce una guerra e finisce male i vecchi sponsor di essa terminano la carriera a meno che non sia un’ eccezione come lo fu l’ imperatore del Giappone Hirohito.Ma lui non e l’ imperatore .
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Chiaro il messaggio di fondo lanciato dai tedeschi.
Apprezzabile l’ironia di Travaglio; io sono molto più prosaico.
Il messaggio è: o aumentate le spese militari o aumentiamo lo spread.
la cosa che trovo particolarmente irritante è la presa per il kulo, fatta in modo così puerile.
Vero è infatti che l’aumento delle spese militari può costituire un’opportunità per uscire dalla crisi, lo insegna la storia e non solo.
Però a questo punto sorge spontanea una domanda: era l’unico modo quello dell’aumento delle spese militari?
Rimane da capire se hanno rivolto tale messaggio all’Italia perché ritengono che Meloni sia teleguidata da Trump o perché sanno che siamo in bolletta, si fa per dire (vedi voce “d” documento allegato; 1300 MLD di crediti non riscossi)
Audizione sulla gestione del magazzino fiscale e sul DDL concernente la rateizzazione di carichi fiscali | upB
Non avendo certezze non mi azzardo a dire che Mattarella rimarrà sicuramente in silenzio al 100%.
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“Vero è infatti che l’aumento delle spese militari può costituire un’opportunità per uscire dalla crisi, lo insegna la storia e non solo.”
Questo ragionamento vale se il prodotto trova un acquirente o un consumatore, se la produzione è per lo stoccaggio in magazzino, come ci raccontano, noi facciamo solo debito a beneficio delle aziende che producono e dell’indotto, in minima parte ci può essere un beneficio iniziale grazie all’aumento di posti di lavoro ma alla lunga, se non si chiude il cerchio con un “consumo” delle armi e/o con la vendita il giochino finisce immediatamente. Insomma la favoletta non regge nemmeno per chi è dotato di scarsa capacità deduttiva come me.
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@ EI+H Esatto, si tratta di spesa IMPRODUTTIVA, esattamente la stessa spesa che sta facendo Putin e che a tanti fa uscire fuori di gola grida di giubilo, Osanna il PIL della Russia è cresciuto; visto?
Che vada nei magazzini o che venga fatta esplodere il risultato è lo stesso; ti ritrovi con niente di utile in mano, appunto improduttiva, non crea sviluppo.
Mai, ppoi, però guardare la contropartita, il debito pubblico; molto pericoloso farlo perché in quel caso esplode il welfare, l’istruzione, il sistema sanitario per poi arrivare ai casi più conclamati di crisi con il sistema valutario che va letteralmente in tilt e la gente che con l’interrogativo alla Draghi si chiede: volete il forcone o un cappio al collo?
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Per il ReArm occorrono molti denari e gli stati devono necessariamente indebitarsi per ottenerli. Qualcuno sta pensando di incoraggiare i capitali privati ad investire nelle industrie militari. Le fonti di capitali sono sostanzialmente due: i grandi gruppi finanziari americani (tipo Black Rock ecc.) già in fibrillazione e i risparmi dei cittadini depositati in banca e facilmente dirottabili (basta mezzo punto in più di interesse offerto) su fondi creati ad hoc e posseduti da gruppi finanziari d’oltre oceano che stanno fiutando grandi affari nel progetto ReArm europeo. Nei prossimi mesi nasceranno nuovi prodotti finanziari concorrenziali rispetto a quelli finora scelti dai risparmiatori. Si tratta di mobilitare i 10 mila mld di depositi bancari privati in Ue. Praticamente saranno le grandi major yankee delle finanze i protagonisti principali di tutta l’operazione. Non a caso il nuovo cancelliere della Germania Merdz è stato Presidente del Consiglio di Sorveglianza del maggior fondo di investimento americano Black Rock, e la stessa Rheinmetall citata nell’articolo, è un’industria controllata da due multinazionali finanziarie americane. E se le nuove armi non bastano, quelle americane sono già pronte per esserci ancora vendute.
Fin quando gli Stati preferiranno un M60 o un cingolato all’assunzione di un medico e/o di qualche infermiere per creare domanda aggregata di beni di consumo… avremo i magazzini pieni di armamenti da utilizzare all’occorrenza, ma anche un livello ultra minimo di servizi e di welfare in generale. E, come se non bastasse, la proliferazione di polizze assicurative individuali per accedere alla sanità e alle pensioni. Si farà come in America. E pazienza se il mancato risanamento geologico produrrà con appena due giorni di pioggia battente il disfacimento dei territori a rischio.
Non è meraviglioso??
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Non è assumendo medici ed infermieri che si crea domanda aggregata; almeno si spera che quel tipo di domanda sia quanto più bassa possibile; sei d’accordo?
Comunque si, Rheinmetall ha al suo interno fondi privati americani quali quelli che tu hai citato; di seguito la compagine azionaria di Rheinmetall
BlackRock, Inc. – 5,78%
FMR LLC (Fidelity) – 4,30%
The Vanguard Group, Inc. – 4,00%
UBS Asset Management AG – 3,84%
Capital Research and Management Company – 2,97%
Wellington Management Group LLP – 2,96%
Norges Bank Investment Management – 2,32%
Bank of America Corporation – 1,51%
Morgan Stanley – 1,25%
Union Asset Management Holding AG – 1,08%
Con tale creme non stupisce certo l’atteggiamento di sciura Ursula, di sciura Picierno e di tanti altri.
Vale la pena ricordare che parte di quegli stessi fondi citati detiene anche percentuali (per l’Italia è il 30%, per la Germania il 40% circa. a Cipro si arriva al 90%) di debito pubblico di tutti i paesi UE.
Per cui non è facile opporvisi; se Ursula ed i governi UE si fossero rifiutati di obbedire le cose avrebbero potuto prendere una brutta piega.
Quindi il problema non è tanto il riarmo in se; quanto il fatto che i fondi detengono quote significative di debito pubblico col quale tengono per i OO i vari governi di qualunque colore essi siano.
Ma stanne certo, questo tema alla manifestazione del 5 aprile non sarà neanche preso di striscio; troppo complesso e rischia di svuotare la piazza.
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In teoria qualsiasi investimento statale ha una ricaduta, diretta o indiretta, sull’elevamento dei livelli di consumo. Anche in campo militare. Ma una volta riempiti gli arsenali il ciclo si blocca in quanto rimangono inutilizzate senza produrre reddito, a meno di un’escalation di guerra per la quale l’industria di armi non smette mai di produrre. Cmq, non si riuscirà mai a interrompere l’acquisto di armi americane.
L’investimento in sanità è invece praticamente senza fine soprattutto, per nuovi posti letto, le apparecchiature in regolare manutenzione, ricambio ed estensione e il turnover. Per non dire dell’infinito risanamento ambientale anti dissesto idrogeologico.
Da temere le bolle finanziarie. I settori green e hi-tech per i quali si era pensato a una programmazione di lunga durata, sono ormai stati abbandonati, vista la preminenza cinese nell’auto elettrica. E qui arriva la finanza, perlopiù americana, per la quale è imperativo creare un’altra bolla da cui pompare gli utili stratosferici con cui si alimenta. Finché dura la studiata narrazione bellicista del nemico alle porte, i capitali si mobiliteranno a stimolare l’indebitamento pubblico per detenerne e condizionarne una sempre più ampia fetta. La strategia di cannibalizzazione finanziaria dell’economia europea messa in atto dai fondi di investimento a stelle e strisce è ormai in fase avanzata. Insomma, “finché c’è guerra c’è speranza”. Dopo, allo scoppio della pace, spero si ricominci a fare politica sociale, possibilmente senza troppe disuguaglianze. Mentre i risparmiatori che erano stati indotti a investire nella produzione di armi, magari senza saperlo, si ritroveranno con in mano titoli sgonfiati. L’unico che riderà sarà Trump che avrà ulteriormente impoverito l’odiata Ue, ma sempre restando a mantenere le basi militari e a comandare la Nato che non sarà mai sciolta (mica scemo).
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“In teoria qualsiasi investimento statale ha una ricaduta, diretta o indiretta, sull’elevamento dei livelli di consumo. Anche in campo militare. Ma una volta riempiti gli arsenali il ciclo si blocca in quanto rimangono inutilizzate senza produrre reddito, a meno di un’escalation di guerra per la quale l’industria di armi non smette mai di produrre.”
Ancora uno sforzo e comprendi a pieno il SB; ti do un aiuto.
In teoria qualsiasi investimento statale ha una ricaduta, diretta o indiretta, sull’elevamento dei livelli di consumo. Anche in ambito edilizio, di riqualificazione energetica. Ma una volta conclusa la fase di ristrutturazione il ciclo si blocca in quanto l’esigenza è soddisfatta, non producendo così alcun ulteriore reddito, a meno di un susseguirsi di calamità naturali per la quale l’industria edilizia non smette mai di produrre.”
Piazzisti&pizzini – infosannio
qui alcune mie osservazioni sul tema, inutile ripetersi.
Fin quando gli Stati preferiranno un M60 o un cingolato all’assunzione di un medico e/o di qualche infermiere per creare domanda aggregata di beni di consumo…
Una cosa è l’assunzione di personale, medico e non, altro sono gli investimenti sanitari dove i vari asset (apparecchiature, strutture) hanno sempre la necessità di essere tenuti in perfetta efficienza, di essere ammodernati.
Per quanto riguarda il green o l’high tech, molto discutibile che siano stati abbandonati; per via, poi, della preminenza delle vetture elettriche cinesi; basta fare un salto in Sardegna, ma non solo, per vedere come stanno tentando di cannibalizzare il territorio per l’eolico, delle vicende della Todde ecc. ecc.
A mano che tu non limiti il settore green alle sole vetture; il settore green è molto più vasto.
I settori green e High tech hanno poi alle spalle un apparato di ricerca e sviluppo mostruoso.
E comunque si, la finanziarizzazione dell’economia è molto pericolosa a prescindere.
Quanto a Trump, accetta il consiglio, lascialo perdere; maglio fare il riassunto del film dopo averlo visto tutto.
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Certo che se tutto questo i tedeschi l’hanno pensato a tavolino c’è da fargli i complimenti.
Cioè, entriamo entusiasticamente nella coalizione suicida pro-Ucraina, ci facciamo bombardare entusiasticamente il Nordstream, mandiamo entusiasticamente a picco la nostra economia, salutiamo entusiasticamente l’elezione di Trump che taglia le spese militari NATO, così poi tutti gli altri europei ci pregano di riarmarci per proteggerli dai russi (esattamente quello che fu chiesto a Hitler, tra l’altro).
Dopodiché, a riarmo completato e difesa degli impauriti europei raggiunta, le richieste dei tedeschi saranno scontate: adesso o accettate che diventiamo i padroni assoluti della UE (magari trasformata in unione federale con un presidente che deve essere per forza o tedesco o di un alleato dei tedeschi tipo un olandese o un danese o un finlandese) o tanti saluti, noi ce ne andiamo dalla UE e vi lasciamo a giocare coi vostri fuciletti a tappi nella vostra comunità hippie (se la Meloni non se n’è accorta l’Europa è una comunità hippie da 80 anni).
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Non credo che la mossa sia stata studiata a tavolino.
Trump non ne vuole più sapere di finanziare questa guerra; i soldi servono per le altre guerre; quella dei dazi prima e quella con la Cina poi.
I fondi americani, gli stessi che hanno appoggiato Trump (in parte) hanno quote significative di debito pubblico dei vari paesi europei,
Il venir meno della guerra in Ucraina avrebbe fatto crollare i loro titoli ed i loro guadagni.
Serviva qualcun altro disposto a spendere in Armi e che allo stesso tempo loro potessero controllare.
Non sono molti quelli che rimangono quindi.
Le analogie storiche sussistono, ma si tratta pur sempre di analogie non di esatta sovrapposizione.
La Germania di Hitler non era controllata dai fondi americani; il debito pubblico di allora era detenuto da banche e cittadini tedeschi.
Quanto al fatto del o fate come vi dico io o bye bye, lo trovo molto opinabile; la Germania ha tratto enormi benefici dal fatto di avere altri paesi membri nella EU; quindi prima di fare considerazioni del genere sarebbe meglio fare un’analisi costi benefici; cosa non facile, mi rendo conto; però eviterei di arrivare a conclusioni affrettate.
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Quando un paese si riarma e gli altri no il rapporto di sudditanza diventa inevitabile. Lo stesso che c’è stato dal ’45 in poi tra gli USA e l’Europa.
Questo la Francia non l’accetterà mai. Da qui il probabile sfascio della UE.
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Il rapporto di sudditanza rispetto alla nazione più armata diventa tale se si pongono in atto politiche aggressive.
Nel vivete comune le relazioni sono di tipo politico econo.ico, commerciale.
Quindi da dove derivi l’automatismo + armi = sudditanza è tutto da dimostrare.
La sudditanza dell’Europa è xell’italia agli USA non è stata solo conseguenzs delle armi si è trattato di una scelta politica ed economica (piano Marshal)
Se ti piace di più gli USA, col piano Marshal, si comprarono mezza Europa, ma jon fu certo per sudditanza militare; pet altro difficile da sostenete se uno gurda la guerra di Corea e del vietnam
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