L’Unione europea aveva assicurato che avrebbe armato e finanziato la guerra in Ucraina “per tutto il tempo necessario”. Ma le armi e i soldi sono finiti dopo appena due anni. L’Unione europea […]

(di Alessandro Orsini – ilfattoquotidiano.it) – L’Unione europea aveva assicurato che avrebbe armato e finanziato la guerra in Ucraina “per tutto il tempo necessario”. Ma le armi e i soldi sono finiti dopo appena due anni. L’Unione europea ha subito la sua ultima umiliazione per mano propria. Kaja Kallas, alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, aveva chiesto 40 miliardi di euro per Zelensky in aiuti militari ai capi di Stato e di governo riuniti nel Consiglio europeo del 20 marzo scorso. La risposta è stata un secco no. Il Consiglio europeo ha bocciato la richiesta di Kallas. Questo rifiuto fornisce due informazioni fondamentali.
La prima informazione è rilevante per il presente: i Paesi dell’Unione europea e l’Inghilterra non hanno più soldi e armi sufficienti per alimentare la guerra dall’esterno. Il che infligge un colpo durissimo ai complessi di superiorità con cui l’Europa si è gettata nella guerra in Ucraina convinta di schiacciare la Russia agevolmente. L’obiettivo ufficiale dell’Unione europea e dell’Inghilterra è sempre stato esplicito: la vittoria sulla Russia usando gli ucraini. Ernesto Galli della Loggia e Giorgia Meloni negano di avere mai creduto nella “vittoria” dell’Ucraina. Una società può essere libera e vivere nella menzogna. D’altra parte, chi è libero di parlare è libero anche di mentire. La nuova menzogna collettiva è che l’Unione europea e l’Inghilterra non hanno mai proposto di sconfiggere la Russia. Ecco l’errore di molti commentatori: credere che la verità nell’informazione sia una conseguenza della libertà di espressione. Non è così. Verità e libertà andrebbero tematizzate separatamente per poi capire come interagiscono nel sistema dell’informazione, come spiego nel mio libro in uscita l’8 aprile: Casa Bianca/Italia. La corruzione dell’informazione di uno Stato satellite (Paper First).
La bocciatura del piano Kallas fornisce una seconda informazione rilevante per il futuro. La Nato si compone di 32 Paesi, 29 dei quali sono in Europa. Siccome questi 29 Paesi sono stati semi-demilitarizzati dallo scontro con la Russia, ne consegue che la Nato in Europa è un’organizzazione semi-demilitarizzata. Il caso dell’Italia dice tutto. L’Italia è il terzo Paese più grande dell’Unione europea dopo Francia e Germania per economia e popolazione. Ebbene, l’Italia ha soltanto cinquanta carri armati operativi e tre Samp-T nelle mani di Crosetto, ognuno dei quali può coprire al massimo una grande città. Come se non bastasse, l’Italia ha pochissimi missili per i Samp-T. Se subisse un attacco massiccio da parte della Russia, potrebbe (forse) coprire i cieli di tre grandi città per poche ore. L’affermazione che i cieli dell’Italia sono completamente scoperti è molto vicina al vero.
Tutto questo distrugge il mito popolare, secondo cui le basi della Nato in Italia sono piene di armi sofisticatissime. Ragioniamo. A causa della guerra in Ucraina, gli Stati Uniti scarseggiano di Atacams, Patriot e munizionamento sul territorio nazionale. Stanno ricostituendo le scorte. È chiaro che i magazzini della Nato in Italia non possono essere pieni di armi sofisticate. È abbastanza ovvio che quei magazzini sono privi del necessario per fronteggiare un attacco massiccio della Russia contro l’Italia. Il 18 aprile 2024 Antonio Tajani ha dichiarato: “L’Italia non ha Patriot”. Quasi certamente, non ci sono Patriot nemmeno nelle basi americane in Italia. L’Italia farebbe bene a ristabilire rapporti pacifici con la Russia. L’idea che l’Unione europea possa sconfiggere la Russia in guerra è assurda come l’idea che possa sconfiggere gli Stati Uniti.
Sì, ma vallo a spiegare a quelli che si sono bevuti per anni delle storie assurde e che non hanno il coraggio di ammettere che la loro visione di ciò che accade da tre anni è solo una fantasia! Di quante sedute dallo psicologo avrebbero bisogno? Gli 800 miliardi non basterebbero per pagarle!
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Il guaio è che le bugie mirate alla parte avversa per propaganda e si propri cittadini per convincerli della giustezza delle proprie iniziative finisce per convincere chi quelle menzogne le ha inventate . Almeno una parte di quei soloni da talk-show che inscenano teatrini ad uso e consumo per teledipendenti in realtà credono veramente alle stupidaggini che dicono.
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Grazie prof Orsini
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Cavolo, solo cinquanta carri armati?
Non ci occupi nemmeno San Marino.
Parenzo!
Scurati!
Guerrieri!
Tocca rimandare!
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