
(di Michele Serra – repubblica.it) – Quanto dista Gaza dall’Europa? Distanza reale: da Strasburgo circa 3000 km, da Roma circa 2500 km, da Atene poco più di 1000. Distanza percepita: un milione di chilometri. È l’incolmabile lontananza di una mattanza che sembra non riguardare nessuno se non chi la subisce.
Quattrocento morti in un giorno, alla ripresa dei bombardamenti israeliani, sono un’ecatombe, e lo sarebbero anche se tutti e quattrocento fossero per davvero “terroristi”, come recita la propaganda di Netanyahu che suona mezzo oscena, mezzo ridicola come tutte le propagande di guerra. Se si deve credere a quello che si vede, non a quello che si spera, risulta evidente che la caccia non è ai terroristi, è alla popolazione palestinese di Gaza, poco importa, a questo punto, se in ostaggio di Hamas o sua aperta sostenitrice, comunque falcidiata per una ragione evidente: perché è lì, perché abita lì, perché non saprebbe dove andare e perché, anche se lo sapesse, reclama il diritto di rimanerci.
Come altro leggere i quasi cinquantamila morti? Chi può ancora credere che si tratti di un repulisti mirato contro chi attenta all’esistenza di Israele e architettò l’obbrobrio del 7 ottobre, e non un’operazione di annientamento progressivo di un popolo che a Gaza, così come in Cisgiordania, è percepito dal governo di Israele come un intruso da estromettere? E se proprio questa, esattamente questa — sentirsi accerchiati e odiati come un intruso da scacciare — è, fino dalla sua nascita, l’angoscia di Israele, a che serve infliggere ai palestinesi la stessa pena? Dove sta la differenza tra la democrazia israeliana e i suoi nemici?
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E’ talmente lontana che da quel palco, sabato 15 marzo, non si è levata una voce per denunciare il massacro che avviene a Gaza, per opera di Israele, e chiedere a Netanyahu, condannato dalla CPI, di fermarsi. Quanto è lontana Gaza.
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Tanto quanto un cervello non ideologizzato e ipocrita dalla tua scatola cranica.
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Dunque:
La tua piazza parla di pace, mentre l’ue prepara la guerra come un bullo mal consigliato
La tua piazza parla di benessere, ma è da trent’anni che abbiamo sempre meno pagando / sgobbando sempre di più
la tua piazza parla di civiltà, ma è da trent’anni che importiamo massimamente la peggiore immondizia nichilista altrui, per sbarazzarcene di 2 millenni e più, di civiltà…
La tua piazza parla di futuro: quale, se questo sistema ci porta via tutto… (industrie, welfare, sicurezza individuale, relazioni diplomatiche con gli stati prossimi…)
Non vedete Gaza, ma siete fobici come ka.kkas su rischi da prendere come atto di fede (fede in chi, da almeno 3 anni ha sbagliato tutto ciò che poteva sbagliare)
Adorate i migliori, che oggi rimproverano il mercantilismo, dopo esser stati sacerdoti dell’austerity (come un teppista, che adesso ti bacchetta sul bon ton)
Vantate la democrazia, ma nulla dite di Romania, e di tutte le interferenze, rivolte e denari “amici”. E neppure che uvdl non l’ha votata NESSUNO
Parlate con voce di vecchioni e scurati ma il vostro suprematismo parolaio meriterebbe un cappuccio blu a forma di cono
Mi fermo per brevità. Ma serra, ci credi tutti imbelli come i tuoi figuranti?
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