
(Tommaso Merlo) – Riprende il genocidio. Tonnellate di bombe su persone inermi che cercano disperatamente sprazzi di speranza tra le macerie della loro terra. Uno schifo senza fine sotto gli occhi del mondo intero. Con l’Occidente che arma lo psicotico regime sionista invece di imporre un rigido embargo anche militare che lo costringa a rispettare le istituzioni e l’ordinamento internazionale. Uno degli esempi più drammatici di cosa sia il lobbismo, di cosa significa quando il potere democratico passa dai cittadini a dei gruppi di potere che si comprano la politica e l’informazione. Il colonialismo, l’apartheid e perfino i genocidi sono film spazzatura già visti molte volte, la novità è uno sterminio sotto gli occhi del mondo intero e perpetrato con la complicità di paesi che hanno ancora il coraggio di predicare democrazia e diritti umani. L’Occidente sta di fatto calpestando l’ordine internazionale che ha creato nel dopoguerra e questo per accontentare una manciata di fanatici sionisti che non si vogliono rassegnare al fallimento morale e politico del loro assurdo progetto coloniale. Una lobby dal potere abnorme da entrambe le parti dell’oceano. Al punto da condizionare le politiche estere di intere nazioni. Lo dicono i fatti. Nessuno è riuscito a fermare il genocidio e quel criminale di guerra di Netanyahu gira ancora a piede libero, gode ancora di appoggi politici e di un rifornito arsenale con cui sterminare esseri umani colpevoli di essere d’intralcio ai suoi deliri ideologici. La prima fase del cessate il fuoco era andata liscia ed era venuto il momento di passare alla seconda ma il regime sionista ha fatto saltare tutto a furia di pretese. Per i sionisti trattare con quegli animali dei palestinesi è già una umiliazione, se poi non riescono ad imporre la loro volontà allora perdono la testa. È la violenza bruta il loro modo di interagire mentre l’obiettivo ultimo rimane quello di cacciare tutti i palestinesi e rubargli fino all’ultimo metro quadrato. Con Hamas alla fine sono stati costretti a trattare perché nonostante mesi di bombardamenti a tappeto, hanno strategicamente perso la guerra. Il regime sionista ha poi dovuto cedere alle pressioni politiche interne e al cambio di inquilino alla Casa Bianca. L’arrivo di Trump ha contribuito al cessate il fuoco poi però si è messo a delirare pure lui di resort sulle fosse comuni ipotizzando addirittura un esodo di massa e minacciando l’inferno. Altro che pacifista, la guerra in Ucraina non la vuole perché è roba di Biden e degli odiati woke, in Medio Oriente invece Trump ha il grilletto facile e a decidere dove puntare è la lobby sionista che lo tiene per le palle peggio del suo predecessore. Gli Stati Uniti bloccano col veto la soluzione dei due stati all’ONU da decenni e operano apertamente al servizio del regime sionista che si compra tradizionalmente entrambi gli schieramenti politici oltre che gran parte dell’informazione. Non potere dei cittadini ma delle lobby. Non presidenti e governi, ma burattini. Non informazione, ma propaganda. Semmai si arriverà ad un processo di Norimberga, anche gli americani dovrebbero finire alla sbarra. In compagnia dei pacifessi Europei che certe tragedie le hanno vissute sulla loro pelle eppure ancora blaterano di riarmo. Da decenni ci lavano il cervello sul fatto che certe tragedie non devono succedere mai più poi però quando succedono se ne lavano le mani o addirittura si schierano coi carnefici se utile alle loro carriere. Per decenni i pacifessi europei non sono andati oltre alle chiacchiere in Medio Oriente, succubi degli americani han chiuso occhi ed orecchie e davanti ad un palese genocidio han fatto di tutto per negarlo. Anche a costo di incrinare l’ordine internazionale e calpestare quei diritti umani che predicano come pilastro occidentale. Siamo arrivati così allo schifo senza fine di uno psicotico regime sionista che opera indisturbato sotto agli occhi del mondo intero. Vedremo adesso se Netanyahu ed i suoi complici riusciranno ancora a farla franca grazie alla copertura di Trump oppure se superando il limite della decenza genereranno una reazione capace di fermarli. Una reazione interna ad un paese lacerato anche moralmente, una reazione dei paesi arabi limitrofi impediti da dollari ed egoismi, una reazione popolare occidentale che costringa i governi a scaricare i deliri della lobby sionista in nome della democrazia e dell’umanità. Una reazione che consenta di fermare immediatamente lo sterminio ed imporre anche attraverso l’embargo una soluzione politica di buonsenso alla piaga palestinese.
Si parla di centinaia di morti già da questa notte (300-400?), più della metà dei quali bambini.
Tornano i video di genitori che riconoscono figli fra i morti, salutano per l’ultima volta il coniuge, o figli che piangono disperati la morte di genitori o fratelli e sorelle … Speravo di non vederne mai più, e invece …
Era già un paio di settimane che gli israeliani avevano bloccato l’entrata degli aiuti a Gaza, e la fame ricominciava a farsi seria, forse si capiva già da quello che avrebbero ricominciato.
Non riescono a fermarsi, come il serial killer, che magari si spaventa o si pente, e si ripromette di non ricascarci più, ma poi qualcosa dentro lo spinge a uccidere ancora. Sono malati di mente, solo un malato di mente, dissociato dalle sue emozioni, può riuscire a fare quello che fanno loro.
E gli USA erano stati avvertiti e avevano dato l’ok, questo per quelli che sperano che trump possa essere un pacificatore. Diciamo che è un pacifinticatore. Del resto già ieri aveva attaccato gli Houthi (anche lì qualche centinaio di morti moltissimi dei quali bambini) e minacciato l’Iran.
Sì è chiusa una breve parentesi in cui gli USA cambiando presidente hanno rallentato la loro fabbrica di morte, ma semplicemente per reimpostarla, e ora si torna alla normalità uccidentale.
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Ti ho messo il like ma mi rimane qualche perplessità sulla parte finale.
Che Trump fosse un pacificatore non lo credeva (praticamente) nessuno, visto che sul conflitto mediorientale non ha mai speso parole di pace neanche in campagna elettorale.
Trump persegue gli interessi suoi, delle sue oligarchiee lobby, e da ultimo – forse – del suo paese; come il suo predecessore, non è e non potrà mai essere svincolato dalla lobby sionista.
Se però i suoi interessi in qualche caso comportano la pace, per disinteresse in impegni militari (di carattere economico, innanzitutto), non si può che esserne sollevati; evidentemente non è così servo delle lobby delle armi quanto Biden (che oltretutto in Ucraina aveva anche interessi personali e familiari), o forse questa lobby si è talmente ingrassata negli ultimi anni da potersi considerare (momentaneamente) una belva sazia; o forse ancora, Trump è abbastanza sveglio da lasciare all’UE di VDL (e compagni guerrafondai) il compito di sopire gli appetiti di questa lobby in futuro.
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Dalla pagina WhatsApp di Giuseppe Conte:
“Non possiamo permetterci che riparta il massacro a Gaza di cui Italia e Europa sono spettatori da mesi. Mentre venivano trucidati decine di migliaia di palestinesi il governo italiano era impegnato a proteggere Netanyahu e a stringere le mani a lui e al suo Governo criminale. A livello europeo è mancata una presa di posizione forte con misure concrete quali embargo sulle armi e sanzioni a Israele. Adesso è ripartito il massacro che coinvolge, ancora una volta, donne e bambini. Un solerte funzionario israeliano ha dichiarato che quest’ultimo raid ha una funzione “preventiva” perché c’erano “movimenti insoliti” a Gaza. Ma in tutto questo come si colloca l’Europa dei diritti, che si vanta costantemente della sua “superiore” civiltà giuridica? L’Europa che abbiamo in mente noi non si gira dall’altra parte. Questa persistente indifferenza ha macchiato la nostra storia. Ora basta!”
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