
(Andrea Zhok) – Della manifestazione del 15 marzo in Piazza del Popolo a Roma molte cose possono essere notate, molti particolari inquietanti, ma uno sguardo complessivo, di cornice ci consegna credo un’immagine chiara del suo significato.
Si tratta di una piazza prevalentemente composta di anziani e qualche persona di mezza età – e questo di per sé non sarebbe niente di male – se l’età avanzata corrispondesse ad un avvenuto processo di maturazione. Purtroppo quello che invece colpisce è proprio la totale inconsapevolezza nei partecipanti della propria collocazione storica e del concetto guida che li doveva accomunare in quella piazza: l’Europa.
Da un lato c’erano quelli che proponevano una visione romantica dell’Europa culturale. Certo, si poteva trovare un alfiere meno imbarazzante di Vecchioni, autore di un discorso che al tempo stesso trasudava razzismo culturale e manifestava una raccapricciante superficialità, affastellando nomi celebri come figurine dei Pokemon, senza neppure rendersi conto che praticamente tutti i nomi fatti (Hegel, Marx, Leopardi, Manzoni, ecc.) erano letteralmente agli antipodi di tutto quanto quella piazza esprimeva.
Ma già il fatto di pensare che la tradizione culturale europea e le politiche dell’Unione Europea avessero qualcosa a che spartire è indice di una sprovvedutezza rimarchevole, visto che da trent’anni l’intera spinta dinamica delle “riforme culturali europee” sono state all’insegna di un’americanizzazione spinta dei modelli di formazione.
Dall’altro lato c’erano gli “altroeuropeisti” che vogliono sostenere l’Unione Europea, solo una “Europa diversa”. Questi li conosco bene, perché fino agli inizi degli anni 2000 ne facevo ingenuamente parte. Questi soggetti li si sgama facilmente perché utilizzano in maniera sostanzialmente indifferente “Unione Europea”, “Europa” e, spesso, “Comunità Europea”. Si tratta di persone che, in buona fede, hanno immaginato in gioventù un’Europa welfarista, sociale, convinti in qualche modo che l’episodio storico dei “30 gloriosi” fosse in qualche modo intrinsecamente associato al progetto europeo. A questi è sfuggito integralmente come ad inizio anni ’90, nell’atmosfera culturale della caduta del muro di Berlino e del trionfo liberale cantato da Fukuyama, si redigessero nuovi trattati europei, vigorosamente animati dallo spirito neoliberale, e strutturati in maniera da NON ESSERE EMENDABILI.
Infatti l’articolo 48 del Trattato sull’Unione Europea stabilisce che qualunque modifica dei trattati fondativi (ad esempio, l’introduzione del voto a maggioranza semplice su alcune materie, o l’introduzione della capacità del Parlamento di proporre le leggi, oggi riservato alla Commissione, ecc.) devono avvenire con voto UNANIME.
Dunque, ad esempio, se qualche “altroeuropeista” animato da spirito autenticamente sociale, volesse cambiare la direzione neoliberale della politica europea, dovrebbe ad esempio ottenere una modifica del cruciale articolo 2 del Trattato di Costituzione della Banca Centrale Europea. Questo articolo stabilisce per la BCE la priorità della funzione di stabilizzazione della moneta a scapito di ogni altra funzione economica (ad esempio, di politica industriale o di ricerca della piena occupazione). Ma per cambiare questo articolo – che incarna il più classico monetarismo antikeynesiano – ci sarebbe bisogno di un voto unanime di tutti i 27 paesi dell’Unione.
Il che, come è facile comprendere, non avverrà mai, passassero mille anni, perché richiederebbe la miracolosa coordinazione per cui simultaneamente in tutti i 27 stati prevalessero alle elezioni partiti con una robusta agenda welfarista (oggi quasi estinti, o ampiamente minoritari).
Ergo, stiamo parlando di niente, fuffa, fantapolitica, e dunque in realtà, di preservazione dello status quo e della medesima rotta degli ultimi decenni.
Ora, c’è chi dice che quella piazza era semplicemente la piazza dei benestanti ZTL che difendevano i propri privilegi. È possibile. Certamente alcune delle uscite demenziali ascoltate si mostravano così inconsapevoli del gorgo in cui l’Italia si è ritrovata dal 2000 ad oggi (es. incremento della povertà assoluta da 1 milione a 6 milioni di cittadini), da richiedere come unica possibile spiegazione la falsa coscienza che crea il cuscinetto uno status privilegiato.
E tuttavia io non sono convinto che questa sia l’unica spiegazione. Io credo che vi fossero anche persone in buona fede. La tristezza di quella piazza, nella sua componente in buona fede, era che illustrava in maniera angosciante l’analfabetismo politico di gran parte del ceto dirigente e delle sue principali espressioni mediatiche. Lettori di Repubblica-Corriere e affini tenuti in coma farmacologico per decenni, il cui sistema nervoso centrale è stato sostituito da un generatore automatico di titoli di giornale.
Negli anni ’90, gli stessi anni in cui prendeva forma l’attuale UE, c’era un programma satirico su RAI 3, che sia chiamava “Avanzi”. Tra le figure caratteristiche dello show c’era il “compagno Antonio”, ex membro del PCI, che veniva risvegliato dopo 20 anni di coma. Alla presentatrice Serena Dandini spettava l’ingrato compito di metterlo al corrente delle devastanti novità di quegli anni.
Ecco, l’impressione è che il compagno Antonio – insieme a molti altri – si sia fatto ricongelare all’inizio degli anni ‘90, nella speranza che i tempi futuri riservassero prospettive migliori. Ma mal gliene incolse. E così, qualche settimana fa, su iniziativa del compagno gauche caviar Michele Serra, sono stati tirati fuori dal congelatore, messi su un autobus e condotti in piazza a sostegno del “sogno europeo”.
Una pattuglia di sonnambuli senili che, dandosi vicendevolmente ragione, guida con sicurezza verso l’abisso.
Mamma mia che disprezzo egregio sig. Zhok! Che snoberia! Ma chi mai si crede di essere Lei? Cosa ci ha rivelato, Lei, l’illuminato? Che uno dei problemi della Comunità Europea è l’unanimità obbligatoria dei 27 paesi? Ma questa roba la sa anche un bambino di cinque anni! Poteva salire su quel palco e ribadirlo? Non voleva sporcarsi tra tutta quella gentaglia ingenua? O non era stato invitato?
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Posta la tua assenza da quella piazza, nonostante le minacce e le promesse che avevi fatto e reiterato, ma guardando le immagini non ti sono venute magicamente alla memoria le Piazze del Berlusca? I pullman di anziani, le magliette e le bandiere coordinate, il distanziamento per occupare più spazio, i numeri roboanti (15 mila per gli organizzatori, 30 mila per la Prefettura e 60 mila per i giornali), le musiche, i messaggi delle personalità pubbliche. Io guardando da casa ho avuto l’illusione di essere tornata indietro nel tempo.
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Abbiamo perso così tanto la predisposizione ad ascoltare la voce di un Intellettuale che non solo non capiamo, né ci sforziamo, ad interpretare le sue parole, ma tendiamo ad essere arroganti nel rifiutarle.
È il segno dei tempi.
Perle ai Porci…
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Ah se per te quelle di OGGI sono “perle”, vuol dire che Zhok può anche fare una pernacchia e tu starai sempre lì a dire: “che grande intellettuale!”.
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Ognuno reputa perle quello che riesce a comprendere….poi ci sono le flautolenze di Renzi e Calenda e quelle le lasciamo a te, che hai i nasalini direttamente connessi con i rispettivi erogatori del cubo, così non ti perdi nemmeno un minuscolo peto silenzioso, passato inosservato ai più, che a te non sfugge…..Hai il vantaggio dell’ erogazione continua e diretta, quindi respira che poi l’ afflato si trasforma in commento, secondo la legge dei vasi comunicanti, dal cubo, alla tastiera! La fisica è meravigliosa e nulla si disperde, cenere alla cenere, flautolenza alla flautolenza …. sostenitore del meteorismo intestinale dei tuoi beniamini, risulti sempre imbattibile nella gara…. altro che pernacchia di Zhok! Il grande intellettuale del cubo sei tu, mai viste in così tanti anni, flautolenze a nastro come le tue! Un fenomeno! Con tutto questo gas, avremmo risolto il problema energetico, perché non ti proponi così diventi finalmente utile alla collettività?
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Poesia pura. Che donna!
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“Poteva salire su quel palco e ribadirlo?” Per ribadirlo a chi? a 15mila Santo Loquasto che l’avrebbero guardato inebetiti oppure a Calenda che brandiva il mattarello (o Mattarella) al grido “fuori i pacifinti dalla piazza. Fiato sprecato. Non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire. Ma forse questa riesci a sentirla”Kaja Kallas chiede altri 40 miliardi per l’Ucraina“
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Ma che ca22o commenti! Non ti piace? …passa e vai oltre …sei proprio un troll oltretutto poco intelligente…. se sei meglio di,lui perchè non g li scrivi sulla sua pagina personale?
@@!!!!!!!!
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per Loguasto
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“… se sei meglio di,lui perchè non g li scrivi sulla sua pagina personale?”. Io credo che su questo blog nessuno tocchi i vertici di nulla cosmico quanto nessuno e tutti.
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Z. fa parte con Basile, Orsini e Travaglio , dei Quattro Profeti, la cui parola non e’ dato discutere, contraddire o argomentare diversamente. D’altronde non si conosce da parte loro alcuna ammissione di errore, mai, essendo per loro natura , Infallibili. Il verbo si accetta e basta, integralmente , e’ un atto di fede, per gli eretici c’e’ solo il rogo.
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@ED È dal 2000 che ci governano a colpi di verità assolute e prendono continue cantonate, tra l’altro costosissime per la collettività, ora ci raccontano che se ci armiamo fino ai denti saremo in grado di contrastare Putin e Trump o chiunque altro voglia depredarci (poi cosa ci cia da depredare in Europa resta un mistero), e tu vorresti l’auto flagellazione di Orsini, della Basile di Travaglio e di Zhock?
E per cosa di grazie? Ti hanno procurato danno? Ti hanno impoverito? Hanno il potere di indebitarci e di toglierci i pochi servizi pubblici superstiti? Che fastidio ti danno con i loro articoli? Non hai letto in questo blog critiche a Travaglio o Zhock? Quando Orsini o la Basile scriveranno cantonate pensi che qualcuno non obietterà? Vivono continuamente sbeffeggiati in buona parte del mainstream di regime, nonostante raramente abbiano scritto o pronosticato (il tuo appunto vale credo per Travaglio e l’invasione) cose non veritiere, quindi che c’entra questa tua tirata? Nulla, come tuo solito vuoi solo scrivere a vuoto attacchi senza capo né coda.
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Purtroppo non ho tenuto traccia, avendo di meglio da fare , delle numerose sciocchezze e delle inesattezze pubblicate dai Fantastici Quattro, che lungi dal danneggiarmi o impoverirmi , trovo spesso solo intellettualmente irritanti. La malafede, l’uso di due pesi e due misure, l’ego straripante, il pietismo a senso unico, sono cose che mi infastidiscono, non posso farci niente. Fortunatamente, non al punto da diventare un tifoso becero e cafone , come viceversa capita spesso ai frequentatori abituali di questi dintorni. Pasdaran, no grazie.
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A corollario, segnalo: https://ilsimplicissimus2.com/2025/03/17/il-continente-fallito/
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“La manifestazione no pax…” 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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E’ stata la prima volta che ho letto un articolo del simlicissimus, credo sarà anche l’ultima.
Già solo il titolo e l’infografica fanno a pugni.
Comunque ad una cosa è servito; permette di spiegare come ha fatto uno come Salvini a diventare ministro.
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Se è stato questo articolo a farti comprendere grazie a cosa uno come Salvini sia divenuto ministro….allora non hai letto mai nulla riguardo alle “carriere”
dei nostri politici e nemmeno riguardo alle inchieste giudiziarie, troppo poche, che si fanno sui politici italiani.
Il Simplicissimus denuncia nel suo nome il suo approccio, ha pochi mezzi e nonostante ciò ha anche profondità di visione dei fenomeni contemporanei.
Lungi da me sponsorizzare, leggo anche questo, e non è peggio di altri, solo una prospettiva differente.
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I 27 Stati Europei sono troppi… un impresa solo per potersi capire….Quindi un Europa a 2 velocità… La prima velocità con i 6 Stati Fondatori . Italia Germania Francia Paesi Bassi Belgio Lussemburgo. Con poteri decisionali e legislativi per una successiva federazione europea. Gli altri Stati che vorranno attenersi alle decisioni prese dai Fondatori successivamente potranno aderire.
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Oltretutto aiutiamo un paese che non è neppure nell’UE , e nella NATO è già fuori….con nessun vincolo Internazionale…quindi …potremo anche andare in Africa a guerreggiare, in Libano, In Giordania, in Siria sempre che non ci siano già gli USA.. per non pestare loro i piedi.
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Il che, come è facile comprendere, non avverrà mai, passassero mille anni, perché richiederebbe la miracolosa coordinazione per cui simultaneamente in tutti i 27 stati prevalessero alle elezioni partiti con una robusta agenda welfarista (oggi quasi estinti, o ampiamente minoritari).
La tristezza di quella piazza, nella sua componente in buona fede, era che illustrava in maniera angosciante l’analfabetismo politico di gran parte del ceto dirigente e delle sue principali espressioni mediatiche. Lettori di Repubblica-Corriere e affini tenuti in coma farmacologico per decenni, il cui sistema nervoso centrale è stato sostituito da un generatore automatico di titoli di giornale.
Grande Zhok!
Per entrare in piazza si pagava 7,5€ ?
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Credo si entrasse “gratuitamente” , la parola programmatica di un politico che inizia per C il cui cognome ricorda un titolo nobiliare…
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Richiedevano un’offerta o c’era proprio una sorta di ticket? Nel secondo caso sarebbe uno scandalo!
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Non si può certo negare che Zhok non abbia letto un BIGNAMI di economia politica.
Che la politica economica vigente in EU sia di stampo neoliberale è indubbio; ma da qui a dire che essa discenda dagli USA ne passa.
La teoria neoliberale e monetarista discende dalla scuola di Chicago, ma vorrei ricordare a Zhok che sempre negli USA esiste anche la scuola di Harvard che è tendenzialmente di stampo più keynesiano.
L’impronta neoliberale che Zhok vede discende più che dagli USA, da quella che si chiama “ordoliberalismo” di stampo più squisitamente tedesco che il neocancelliere Merz sta per altro mettendo in discussione; l’aumento del debito pubblico per rilanciare l’economia della Germania è tutt’altro che di stampo neoliberale; pur essendo Merz un sostenitore del rigore di bilancio; il che equivale a dire: debito si, ma cum grano salis; non all’italiana cioè facciamo debito e chi piglia piglia e chi rimane col kulo di fuori sono kazzi suoi; ma Zhok è italiano che inoltre deve campà quindi è normale aspettarsi considerazioni strumentali.
Quanto al fatto del perseguimento di politiche neoliberali che da quanto fatto trasparire da Zhok sembrano in stile padrone delle ferriere; gli vorrei ricordare che fanno parte della politica EU i fondi di coesione; che in Europa esiste una rete di protezione sociale declinata in vario modo nei vari paesi membri; gli vorrei ricordare del PNRR che è pura politica keynesiana.
Anche lo stesso green deal, pur con tutte le sue storture, è agli antipodi del modello neoliberale che lui vede.
Passiamo ora a commentare la perla del bignami
“Dunque, ad esempio, se qualche “altroeuropeista” animato da spirito autenticamente sociale, volesse cambiare la direzione neoliberale della politica europea, dovrebbe ad esempio ottenere una modifica del cruciale articolo 2 del Trattato di Costituzione della Banca Centrale Europea. Questo articolo stabilisce per la BCE la priorità della funzione di stabilizzazione della moneta a scapito di ogni altra funzione economica (ad esempio, di politica industriale o di ricerca della piena occupazione). Ma per cambiare questo articolo – che incarna il più classico monetarismo antikeynesiano (My Koglions)– ci sarebbe bisogno di un voto unanime di tutti i 27 paesi dell’Unione.”
Credo che Zhok abbia letto qualcosa (sul Bignami oltre qualcosa non può esserci) sulla curva di Phillips che mette in relazione il tasso di disoccupazione con quello di inflazione; in particolare il tasso di disoccupazione costituisce la variabile indipendente e quello di inflazione la variabile dipendente; detta in termini semplici Phillips si pone la domanda del come cambia l’inflazione al variare della disoccupazione
Si tratta di una relazione inversa cioè. secondo la curva di Phillips, quando la disoccupazione è bassa l’inflazione aumenta, viceversa un’alta disoccupazione produce una riduzione dei salari e dell’inflazione come conseguenza diretta.
Secondo Zhok quindi quei Kattifoni della BCE ( e non solo loro) che si ostinano a mantenere bassa l’inflazione, tramite la stabilità dei prezzi, affamano la plebe perché, appunto a bassa inflazione, a stabilità monetaria, corrisponde alta disoccupazione.
Purtroppo per Zhok, Phillips non si pose la domanda inversa e cioè non come l’inflazione dipende dalla disoccupazione, ma come la disoccupazione dipende dall’inflazione.
Te la faccio semplice Zhok, visto che non c’hai capito na’ mazza o, peggio, se hai capito qualcosa e scrivi quello che scrivi sei in malafede.
Mettiti nei panni di un imprenditore; secondo te l’imprenditore è più propenso ad assumere quando l’inflazione e bassa cioè quando non deve rischiare di fronteggiare aumenti salariali dovuti all’alta inflazione o quando l’inflazione è bassa e quindi c’è una maggiore stabilità dei prezzi (kattifi, kattifi, kattifi) e dei salari?
Ultima cosa Zhok, non leggere il bignami, cerca di andare oltre; qui un elenco degli altri fattori che influiscono sull’occupazione
Crisi e shock interni tipo il covid
Rigidità del mercato del lavoro
Domanda globale; le economie non sono chiuse
Mismatch di competenze
Disuguaglianze salariali su scala globale, alla base delle delocalizzazioni
Automazione dei processi
Investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione
Politiche fiscali nazionali
Come vedi non solo la BCE
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E allora perchè la nana chiede a Trump di salvare alcuni prodotti dai dazi?
Quindi c’è una relazione economica oltre che politica… Lei non pensa che continuiamo ad andare con il cappello a 90°?
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Lionheart70, troppo complesso per me, che manco un Bignami di Economia ho letto ( ma Storia dell’Economia di Galbraith sì). Quindi TECNICAMENTE alzo le mani.
Però non sono riuscito a seguirti bene, né a capire il tuo pensiero. Perché hai scritto “…Che la politica economica vigente in EU sia di stampo neoliberale è indubbio…” contraddicendo solo l’origine ( USA? Scuola di Chicago agli antipodi della Scuola di Harvard?).
Poi però scrivi pure “…gli vorrei ricordare che fanno parte della politica EU i fondi di coesione; che in Europa esiste una rete di protezione sociale declinata in vario modo nei vari paesi membri; gli vorrei ricordare del PNRR che è pura politica keynesiana. Anche lo stesso green deal, pur con tutte le sue storture, è agli antipodi del modello neoliberale che lui vede…”
Insomma è indubbio o dubbio che la politica economica EU è neoliberale?
E poi ti concentri sull’occupazione, inflazione, relazione di Philips ( bontà tua..) e inviti a tener conto di “Crisi e shock interni tipo il covid. Rigidità del mercato del lavoro. Domanda globale; le economie non sono chiuse. Mismatch di competenze. Disuguaglianze salariali su scala globale, alla base delle delocalizzazioni. Automazione dei processi. Investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. Politiche fiscali nazionali.”.
Ho la sensazione che ti sei perso cosa tratta, cosa insegna, Zhok. Filosofia della Storia. Filosofia Teoretica. Filosofia della Morale.
Il piano della sua discussione è completamente diverso da quello che poni tu. Ovviamente dopo che ti metti d’accordo con te stesso…
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Sono lieto di questo ripasso sulle effettive materie di competenza di Z.
Lo ricordo perfettamente durante il Covid sproloquiare di virus, terapie e vaccini , mentre avrebbe fatto meglio a tacere e non aggiungere contributi da dilettante alla confusione gia’ in essere.
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Se ti piace la storia economica ti consiglio di leggere il testo di Carlo Maria Cipolla; letto in 2 giorni perché troppo avvincente.
Veniamo alle domande
Io appartengo alla corrente “altroeuropeista” che pone particolare attenzione agli aspetti sociali; questo per ragioni personali e culturali.
In Europa sono in atto politiche che Zhok definisce neoliberali e questo è indubbio; questo neoliberismo è tuttavia “mitigato” rispetto all’applicazione più radicale che c’è negli USA.
In Europa esiste, ad esempio, un sistema di sanità pubblica (in alcuni posti dell’Europa è molto mal ridotto; ma quei posti, pur facendo parte dell’Europa, non coincidono con la totalità di essa e , credimi, è un concetto molto difficile da comprendere; neanche Zhok c’è riuscito se leggi il resto dell’articolo su cui non ho fatto commenti; la piazza, le persone, Vecchioni ecc ecc)
Discorso analogo vale anche per la scuola pubblica
Non che negli USA non esistano la scuola e la sanità pubblica; ma sono diversi; tendenzialmente meno efficienti.
Non capisco il perché dei punti interrogativi riguardo le due principali scuole economiche degli USA; sono quelle che ho citato e si, hanno visioni differenti tra loro
Questo ha scritto Zhok …..da Fukuyama, si redigessero nuovi trattati europei, vigorosamente animati dallo spirito neoliberale,
Ho ritenuto quindi appropriato citare esempi che smentissero questa affermazione quali il PNRR, l’esistenza dei fondi di coesione, il green deal.
A te sembrano misure di politica economica vigorosamente animate dallo spirito neoliberale? Se si spiegami perché.
E la EU non le ha poste in essere prima della caduta del muro di Berlino; sono alquanto recenti.
Quindi mi spieghi come fa, alla luce di questi fatti noti ed evidenti, a scrivere una Minkiata colossale come quella che ho evidenziato.
Nel commentare Zhock avevo messo in corsivo ciò che ha scritto; facciamo uno zoom
“Questo articolo stabilisce per la BCE la priorità della funzione di stabilizzazione della moneta a scapito di ogni altra funzione economica (ad esempio, di politica industriale o di ricerca della piena occupazione).“
Da dove ha preso questa affermazione? chi lo dice? dove sta scritto? quali sono i fatti evidenti che lo dimostrano? e ritorniamo al punto precedente; lo dimostrano DOVE ?
Quel posto NON COINCIDE CON L’EUROPA
Da qui tutta la mia dissertazione sulla curva di Phillips
Facciamo ancora uno zoom ulteriore
….di ricerca della piena occupazione).“
Quindi ho fatto un elenco di quali sono le possibili cause che hanno impatto sull’occupazione per evidenziare la superficialità funzionale alla strumentalizzazione da parte di Zhok
Le osservazioni che ho commentato sono la trave portante dell’articolo.
In sintesi Zhok dice; siccome l’Europa è neoliberale, siccome il welfare è un lontano ricordo, siccome l’impianto normativo, per essere modificato, ha dei vincoli molto stringenti quali il voto all’unanimità ( su questo punto, per altro molto discutibile quanto meno per la sua superficialità, non ho fatto commenti), allora cari vecchi cretini avete fatto male a scendere in piazza per questa Europa.
Ho capito male? se si dimmi cosa non ho compreso
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Lionheart70, io non posso spiegarti nulla.
Chiedevo io a te spiegazioni su una materia per me ostica. E mi sembravano alcuni tuoi appunti contraddittori.
Poi mi hai fatto capire che a tuo avviso la politica economica neoliberale c’è ma in Europa è mitigata. E le contestazioni che fai a Zhok sono tecniche, riferite ai Trattati, alle voci economiche che duettano in meccanismi complessi (occupazione/inflazione/prezzi/moneta), almeno per me. Non sono in grado di contestarti nulla. Sottolineo solo che per chi mastica di Economia, gli addetti ai lavori, le opinioni divergono totalmente. Sugli stessi temi.
Di Andrea Zhok ho letto, tra gli altri, Critica della Ragione Liberale, un saggio politico/filosofico. Inevitabile che tocchi temi di Economia ma il taglio non è tecnico.
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Se leggi la mia risposta data a Pablonerew ho cercato di puntualizzare meglio alcuni aspetti che potevano apparire poco chiari nel mio commento iniziale.
Spero di esserci riuscito.
Hai fatto bene a leggere un saggio che critica il pensiero liberale; neo o no che sia.
Se hai tempo e voglia dovresti leggerne uno che dice esattamente l,’opposto.
Poi li metti a confronto e allora e solo allora potrai avere un’opinione priva di pregiudizi.dall’una o dall’altra parte che sia; cioè non ti limiti a conoscere ma ad esserne convinto; sono due cose ben diverse.conoscenza e convinzione.
Faccio una considerazione
Una delle decisioni che guida una persona nella scelta di un’automobile, nonla principale, e il risultato dei test.
Come sai per le auto esistono i test in pista e i test su strada.
Uno può dare maggior peso ad un test in pista in quanto la macchina proprio in pista può dimostrare le migliori prestazioni; un altro può dare maggior peso ai test in strada in quanto la macchina gli serve per andare in strada, non in pista.
Non c’è quindi una visione giusta e l’altra sbagliata sono solo due visioni differenti.
L’elemento però che accomuna entrambi i tipi di test e che le macchine usate siano perfettamente funzionanti.
Ora, in Italia non c’è un reale problema di politiche liberiste o keynesiane.
L’Italia è un paese marcio; nei decenni passati il wrlfare era molto più sviluppato di quanto non sia adesso e lo abbiamo preso a calci in culo e se lo si dovesse riproporre come in passato continueremo a prenderlo a calci in Kulo.
La sanità OGGI è allo sfascio ma secondo te la sanità alla Guido Tersilli avrebbe potuto continuare all’infinito?
Le pensioni avevano un potere d’acquisto maggiore se paragonato a quello attuale; ma le pensioni date a pioggia, i falsi invalidi i medici compiacenti…
Questo per dirti che in Italia non c’è un problema di liberismo o di politiche sociali; in Italia il primo problema è culturale; la macchina non funziona.
Quindi di quale tipo di test parliamo?
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@ED Se sproloquiavano tutti, ammantandosi di essere grandi esperti, se giornalisti, velini e starlette facevano addirittura spot a favore del Vax, se industriali e politici pontificavano di origini del virus e cure, se speculatori di varia origine venivano a spingere prodotti e terapie, se persino suore e preti ci insegnavano che era giuuusto fare ciò che diceva OMS e CTS, se imperversavano su radio, tv, giornali e internet persino influencer moralizzatori non era giusto che Zhock dicesse la sua?
Ma quindi possono parlare solo quelli che stanno bene a te? Possibile non voglia considerare che convivi con altri 59 milioni di persone in questo Paese e che non puoi imporre la tua visione e il tuo senso delle cose?
Chiudo con questa riflessione: il metro per stabilire la dignità di un cittadino è stato tarato sul fatto di aver accettato o meno l’iniezione di un farmaco. Chi si è fatto la puntura, con copertura trimestrale, è un essere umano, chi non si è fatto la puntura è un sub-umano.
E oggi, secondo te e altri che ragionano per incasellamento, chi scrive contro la narrazione del Potere è un nemico, e chi invece li apprezza è un idolatra.
Buona notte, non se ne esce mai….
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Per EI H – Se pensi che sostituire al conformismo della narrazione ufficiale il conformismo della contronarrazione sia un grande progresso, ti compiango sinceramente. Un totem inscalfibile al posto di un altro del tutto analogo, con gli eretici scomunicati in entrambi i casi. Imporre qualcosa a qualcun altro ? Chi ? Quando ? Perche’ ? E’ ancora possibile dire la propria senza incorrere nella censura “alternativa” che non ha niente da invidiare a quella ufficiale ? E a proposito del periodo in cui regnavano le fregnacce anche per colpa gli “esperti” fai da te alla Z. , tu se avessi male ad una gamba a chi ti rivolgeresti ? Al tuo amico commercialista, con il pallino della medicina alternativa che ne capisce tanto perche’ gira sul Web o ad uno specialista in ortopedia ? Fammi sapere.
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X Lionhart70:
certo che l’attitudine a sentirti ‘stoca22o non ti aiuta a farti comprendere ai più.
X ED:
tra te e Loguasto difficilmente mettete insieme mezzo cervello di moscerino funzionante.
La contronarrazione censura chi di grazia?
I Burioni o i Bassetti (a giorni alterni) ?
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Bentornato avvoltoio, oltre a nutrirti di cadaveri, passi il tuo tempo ad insultare ossessivamente chi non la pensa come te, per i quali neanche esisti. Che brutto lavoro il tuo, difendere l’indifendibile , pagato un tozzo di pane e pure in rubli svalutati. Perche’ ti pagano, vero ? Non mi dirai mica che lo fai gratis !!!!!!!!
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Non ho capito perché chi si presentava diceva anche l’età.
Così sono venuto a sapere che Scurati ha 55 anni, Virzì 61, Bisio 67.
Devo dire tutte età un po’ altine per dei rivoluzionari/guerrieri che hanno un programmino parecchio impegnativo: o si fa l’Europa o si muore!
Viene il sospetto (solo un sospetto) che siano tutte balle, e poi si torna a casa e ci si fa la minestrina (che è di sinistra, com’è noto, oltre che europeista, al contrario del sovranista minestrone).
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prova tecnica
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Elena Basile da Giletti Rai 3
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@ED e quale sarebbe il conformismo della “contronarrazione”?
In merito agli “esperti” se ho male a una gamba per prima cosa mi faccio il segno della croce, dati i tempi di reazione della sanità pubblica, poi mi frugo nelle tasche e cerco di direzionarmi a fare le dovute analisi e in seconda battuta cerco dei referenti medici, possibilmente dopo aver collezionato almeno tre pareri indipendenti, che non siano sponsorizzati attraverso convegni e aziende farmaceutiche. Non escluso di rivolgermi anche a un agopunturista o a un riflessologo, se occorre.
In ogni caso, la tua eccezione è una vaccata perché un filosofo ragiona su un fenomeno impositivo e restrittivo e sulla cancellazione dei diritti costituzionali e dei diritti fondamentali dell’uomo, e ha più voce in capitolo di qualsiasi veterinario o virologo o Bassetti e Burioni che sia. In ultimo: ogni cittadino ha diritto di intervenire nel dibattito pubblico, perché ciò che professa è se stesso pregi e limiti (spesso dovuti proprio alle storture della società), e ha pari diritto e dignità di qualsiasi esperto, specie se si tratta di scelte con ricadute irreversibili sulla sua incolumità e integrità.
Quindi dignità se ti punturi in silenzio basta che te lo dica un esperto, magari sponsorizzato, nominato o raccomandato. Interessante la tua idea di civiltà.
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Complimenti per il tuo metodo di ricerca di medici “che non siano sponsorizzati attraverso convegni e aziende farmaceutiche”. Gia’ la paranoia di Big Pharma…. Spero non ti capiti davvero mai niente di grave, esaurite le ricerche del caso, potrebbe anche essere troppo tardi. Magari Z. ha un suo elenco di medici puri da fornire. No, non e’ vero che “ ogni cittadino ha diritto di intervenire nel dibattito pubblico e ha pari diritto e dignità di qualsiasi esperto “. Certo, al bar , in spiaggia e con gli amici, altrove esiste una cosa chiamata “ competenza “ che stabilisce la gerarchia dell’autorevolezza. Naturalmente quando la macchina non parte, tu vai dal tuo amico verduriere che ha l’hobby del meccanico ed eviti i centri di assistenza prezzolati da Big Car , o magari segui il parere di un tizio che passava di li’ portando a spasso il cane, avra’ pure il diritto di dire la sua, no ? Auguri a coloro a cui darai un passaggio in macchina…
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Se, a tuo parere i cittadini non hanno pari diritto e dignità, hai passato talmente tanto a lungo la tua vita da cittadino piegato a novanta che la tua schiena non è più raddrizzabile.
Se, specie dopo tutti i conflitti d’interesse evidenziati, e secretati, pensi ci sia una “gerarchia dell’autorevolezza”, pietà di te che ti ostini persino alla delega totale.
In merito alla tua facile e stupida ironia, trova un repertorio più divertente, almeno mi faccio due risate…la storia del carrozziere ortolano è del livello dei film di Pierino.
In merito alle malattie altrui, riveli, con i tuoi “auguri” un livello da elettore di destra, sorvolo ma il cattivo gusto è imbarazzante.
Per tua info: un Nobel, qualsiasi cosa lo abbia portato a conquistare questo riconoscimento, ha pari doveri e diritti di un Sinti che vive in una roulotte. Ciao cittadino ED.
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Fai finta di non capire, certo che un Nobel ha pari diritti civili di chiunque altro, e’ il chiunque altro che sulla materia del Nobel non ha diritto al medesimo spazio mediatico ! Si vede che di Medicina, medici e ospedali durante il Covid hai delle idee un filino distorte dato che “se ti punturi in silenzio” sembra alludere al gesto di un eroinomane, le persone normali lo facevano senza nascondersi e lo chiamavano “vaccino” , mentre quelli come te, i No-Vax, potevano anche non farlo. Mi dispiace lasciarti con una brutta notizia: mai votato a destra in vita mia, lo so che’ dura da accettare da parte di chi ha una visione del mondo tanto manichea. Ciao cittadina, ma non virologa,EI H.
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